Alexia #11
"Nuovi Amici"

Karin fa la conoscenza dei compagni di classe di Mary.

Riassunto

Dopo aver spiegato un po' di cose hai presenti. Chiese a tutti di riferire cio' a lei stessa. Ma Michele ha un'altra idea. In effetti lei diventa Karin Green ed e tutta un'altra persona e frequenta la scuola di Mary e Tomas.

Tempo lettura circa

Karin entrò nella scuola e fu accompagniata da Mary e Tomas verso le scale. In quel momento si apri la porta della presidenza e il preside chiamò Mary.

- Mary.

- Si. Signor preside.

- Sai dove sta la gemella che mi ha parlato tuo padre.

- Proprio qui, se vede. - E indico Karin, il preside appena la vide disse un po' sorpreso. - Assomigli tutto per tutto ad Alexia.

- Dice a me signore ? - Domando' Karin.

- E vedo che il carattere e migliore di tua sorella.

- Scusi, ma sta parlando proprio con me ? - Disse Karin indicandosi.

- Si Karin proprio con te, se vuoi venire in presidenza.

- Per quale motivo ? - Disse diffidente Karin.

- Dobbiamo parlare, dobbiamo decidere a che aula starai durante il periodo scolastico..

- Va bene, vengo con voi. - Cosi dicendo Karin e il preside entrarono in presidenza, mentre Mary e Tomas andarono nelle rispettive aule. Mary ando' nella 3d mentre Tomas nella 2b.

Intanto nella presidenza, il preside disse.

- Karin inizia parlando un po' di te.

- Cosa volete sapere signor preside.

- Come mai sei venuta in questa citta ?

- Non lo so. So solo che mia sorella Alexia ha detto a Michele di farmi continuare gli studi. Mentre lei andava dagli zii.

- Va bene. Ora dimmi in che anno sei stata promossa.

- Da cio che mi ha detto Michele. Era il secondo.

- Quindi stai al terzo anno.

- Credo. Non so.

- Daccordo. Ora Alexia potrai andare nella tua aula. Ti accompagnero' io e spero che ti troverai bene in questa scuola.

- Mi scusi.

- Si. Che vuoi dirmi.

- Mi dispiace contraddirla. Ma io mi chiamo Karin non Alexia.

- O scusami, ma sei troppo simili che mi sono confuso. Spero che mi perdoni.

- Non fa niente signor preside. Tutti possono commettere errori.

- Hai ragione Karin sei molto intelligente.

- Grazie signor preside.

- Non c'e di che. Ma ora andiamo devo presentarti hai tuoi nuovi compagni.

E i due andarono verso le scale e salirono. Fecero il primo piano e salirono. Al secondo piano si vide Tomas fuori dall'aula ma il preside non lo vide e continuo' a camminare con dietro Karin che lo seguiva e salirono. Al terzo piano conto le aule alla quarta bussò.

- Avanti.

- Quando tutti videro il preside si alzarono. Il preside allora entro seguita da Karin. Mary quando la vide pensò.

- " La da sotto la mia custodia. Credevo che la dava a mio fratello. Ma credo che papa' ci abbia riflettuto molto." - Il preside ando dietro' la cattedra e disse.

- Cari alunni. Oggi vi presento la vostra nuova compagnia di classe. - Poi la indico' ad avvicinarsi e Karin si avvicino' al preside. E lui disse.

- Ecco la vostra compagnia si chiama Karin. Scusa come ti metti di cognome ? - Chiese a bassa voce a Karin.

- A me ? Il mio cognome e Green. Questo e quello di mia sorella e credo che sia anche il mio.

- Lo credo anch'io, allora riprendiamo. Questa e Karin Green la vostra nuova compagnia di classe. Fatela sentire come a casa.

- Si signor preside. - Dissero tutti.

- Allora Karin, - Inizio' lui e osservando l'aula continuo'. - Aspetta, fammi vedere dove ti potrai sedere.

- Scusate preside potrebbe stare vicino a me. - Disse Mary.

- Hai ragione forse e meglio. Ok Karin, vai a sederti vicino a Mary. Voi professore venite con me.

- Cosa ? Ma io stavo spiegando. - Disse allibito il professore.

- Mi osate contraddire ?

- No. E che mi sembra strano che dovrei venire con voi durante una spiegazione.

- Allora faccio cosi.

- Cosa vorebbe fare signor preside. - Chiese l'insegnante.

- Ragazzi. Quante sono le ore di questa materia. - Domando' il preside hai alunni.

- Due ore signor preside. - Disse Ryoshi.

- Vi do queste due ore libere.

- Urra!! Noi. No, non abbiamo mai provato urra!! urra!! [ PUBBLICITA' REGRESSO. NDR. ]

- Intanto voi venite con me.

Il preside se ne ando dall'aula seguito da un allibito professore. Dopo che se ne erano andati. I compagni di classe si avvicinarono a Karin.

- Piacere di conoscervi. - Disse Karin.

- Senti Karin e meglio che le presentazioni li faccio io. - Disse Mary.

- Iniziamo, questo e Ryoshi Kagura.

- Piacere.

Poi fece la rassegna dei altri compagni fino a quando.

- E queste sono le mie compagnie che hai conosciuto all'entrata della scuola.

- Ora si puo dire che vi conosco tutti.

- Forse Karin non lo sai. Ma ci hai salvato. - Disse Ryoshi.

- Io ? E come ?

- Ora grazie a te, il preside non fara' venire nessuno per quando riguarda le spiegazioni. Ma solo per presentarsi a te. - Disse Mary.

- Davvero ?

- Ogni volta che viene un alunno nuovo succede sempre cosi. - Disse Terry. In quel momento suono' la campanella.

- La prima ora e passata.

- Scusa Mary, ma quando dura un ora. - Chiese Karin.

- Dura cinquanta minuti nella scuola e sessanta in casa.

- Cioe ?

- Nella scuola sono 5 ore di cinquanta minuti l'una. Mentre quando stai a casa dura sessanta minuti. Cioè un ora.

- Scusa Karin, quanti anni hai. - Domando' Ryoshi.

- Ho 17 anni, perche ?

- Allora hai la stessa eta di Mary.

- Si. Perche ?

- Ti sembrera strano, ma noi abbiamo quasi tutti la stessa eta.

- Con questo. Cosa significa ?

- Non e niente, ma visto che mi sembri straniera ti diro' che qui. Come in tutte le altre scuole si porta rispetto alle persone piu grandi. - Disse Ryoshi.

- Scusate non lo sapevo. - Disse Karin.

- Non ti preoccupare, senpai Karin.

- Cosa hai detto ? Cose' questo senpai.

- E una frase che serve a portare rispetto alle persone piu grandi.

- Vuol dire che io sono piu grande.

- Mi dispiace confermarlo. Ma tranne io, tutti hanno la stessa eta.

- E tu quanti anni hai. - Disse incuriosità.

- 16 quasi 17.

- " Se sapeste. " - Pensò Mary osservando Ryoshi.

- Come mai cosi pensierosa Mary. - Le chiese Karin vedendola.

- Niente Karin. Aspetta. Sta arrivando quello di scenze.

- Chi ?

- Come chi, il professore. - In quel preciso momento si apri la porta e entro' il professore di prima e disse.

- Scusatemi ma il preside mi voleva.

- Senpai Kentaro posso farle una domanda. - Disse Mary.

- Si, dii pure.

- Non mi dite che dobbiamo fare lezione.

- Stai tranquilla Mary, sono solo venuto a presentarmi alla vostra compagnia di classe.

- Senpai Kentaro. Mi presento sono Karin Green e ho 17 anni.

- Piacere Karin. Io sono Kentaro Kanate e sono il tuo professore di scenze.

- Grazie, senpai Kentaro.

- Ora alunni potete fare quello che volete. Sono sicuro che vi siete gia presentati a Karin.

- Senpai Kentaro, siete acuto. - Disse Karin.

- Grazie Karin.

- Non c'è di che professore. - Subito dopo il professore se ne ando, e gli alunni parlarono tra di loro. Dopo un po' Ryoshi disse.

- Senpai Karin a che club eri associata, prima di trasferirti in questa città.

- Scusami Ryoshi. Ma non so di che club parli.

- Non lo sai ? Senpai Karin. - Disse sorpreso Ryoshi.

- Te lo devo per caso ripetere ? - Domando' dubbiosa Karin.

- No. Ho capito senpai Karin. - Diss lui sorridendo, e disse. - Ti spiego. I club sono delle organizazioni che sono formate da ragazzi della scuola con una passione in comune. [Come le M.L NDR. ^^]

- Scusa Ryoshi, ma che tipi di club ci sono.

- Ce ne sono per tutti i gusti. Dalla poesia alla scienza, dall'informatica alla pallavolo e cosi via.

- Non so cosa fare. - Disse Karin.

- Senpai Karin sei fortunata, fra una settimana tutti i club faranno delle esposizioni, per far iscrivere nuovi soci. - Inzio' lui poi un po' imbarazzato continuo'. - A dire la verita' lo si fa solo all'inizio dell'anno.

- E quando e iniziato l'anno Ryoshi.

- Il 18 aprile e ora siamo a settembre, senpai Karin.

- Scusa se te lo dico. Quanto tempo e passato dall'inizio dell'anno.

- Sei mesi, ma non ti preoccupare senpai Karin. Vedrai che fra una settimana ci sara' l'esposizione. - In quel momento venne una professoressa che disse. - Alunni e ora.

- Senpai Yumiko, non e passata l'ora. - Disse Terry.

- Meglio per voi. Cosi vi divertite di piu.

- Senpai Yumiko che professoressa siete. - Domando' Karin.

- Come ? Non lo sai. - Guardo da dove era venuta la domanda. E vide una ragazza nuova. E la prof domando' sorpresa. - Scusi chi sei tu ? Non ti ho mai vista prima.

- Come senpai Yumiko, il preside non vi ha detto della nuova compagnia di classe. - Disse Mary.

- Scusate, ma non ho incontrato il preside.

- Allora mi presento. Mi chiamo Karin Green e ho 17 anni.

- Piacere io sono Yumiko Sakazaki e sono la tua insegnante di fisica.

- Scusate senpai Yumiko. Ma cosa vuol dire fisica.

- Karin vieni con me, e vedrai che tipo di fisica insegno. - E tutti andarono fuori dalla scuola per andare in palestra. Dopo che erano entrati nella palestra. I ragazzi presero da una stanza in fondo alla palestra delle mazze da baseball e formarono delle squadre, ma non ce la facevano di numero e quindi chiamarono le ragazze. Ma non ne vollero sapere di giocare. Allora i ragazzi andarono di nuovo nella stanza, e lasciarono le mazze e andarono fuori dalla palestra, dove stava una pista per correre i centro metri o piu. E fecero delle squadre ma si vide che uno era di troppo e giocarono alla pagliuzza piu corta. Nel senso che chi pescava quella piu corta usciva. E quello piu fortunato fu Ryoshi. Che andò a sedersi sull'erba mentre i suoi compagni facevano le gare. Intanto le ragazze decisero di fare una partita a pallavolo e andarono a cambiarsi. Ma Karin non si mosse. Vedendola Yumiko disse.

- Come mai non vai con le tue compagne Karin.

- Scusate senpai Yumiko. Siccome non conosco questa palla a volo. Quindi sarebbe meglio per me se rimanessi a guardare.

- Cosa c'è, non hai mai visto una partita di pallavolo.

- Mi scuso subito senpai Yumiko. Ma e cosi.

- Non ti scusare Karin ora la potrai vedere. - Dopo qualche tempo in contemporanea con la campanella della 3 ora uscirono le ragazze. Si stavano organizando e erano nel numero giusto, infine iniziarono la partita. Karin vide la partita ma le sembrò molto facile prendere la palla e disse a Yumiko.

- Senpai Yumiko mi sembra molto facile questo sport.

- Sembra cara Karin. Ma non lo e.

- Scusate senpai Yumiko. Ma per me non ci vuole niente a prendere quell'oggetto rotondo bianco.

- Karin quell'oggetto si chiama palla.

- Grazie professoressa Yumiko. - Yumiko si mise ha pensare dopo un po' fermo' il gioco.

- Stop ragazze.

- Perche ci hai fermate senpai Yumiko. - Disse Catherine.

- Voglio far giocare Karin. Chi vuole prendere il posto di Karin e guardarsi il resto della partita.

- Do io il cambio. - Disse Mary.

- Brava Mary, ora Karin vai a cambiarti e gioca.

- Cosa ?

- Non avevi detto che ti sembrava facile prendere la palla allora se non ti dispiace dimostralo.

- Va bene ma io non ho quei vestiti che stanno indossando le altre. Senpai Yumiko.

- Davvero ?

- Scusate professoressa gli presto il mio di ricambio, tanto non ho voglia piu di giocare. - Disse Mary.

- Grazie Mary.

Cosi che Mary e Karin andarono nella stanza dove prima erano uscite tutte, e dopo un po si vide Karin con il completo per giocare a pallavolo e disse.

- Senpai Yumiko sono pronta.

- Ok. Ora potete iniziare ragazze.

Intanto i ragazzi vedendo che stava giocando Karin si fermarono e andarono a vedere questa partita. Iniziarono e sulle prime Karin non si trovo' tanto bene a prendere la palla intanto i ragazzi si misero a discutere tra di loro e Karin penso'.

- " Secondo me mi stanno giudicando da come sto giocando" - Intanto la palla era finita vicino a lei e la squadra avversaria fece un punto.

- Karin a cosa stai pensando. - Disse Catherine.

- Cosa c'e ?

- Non vedi che hai la palla vicino hai tuoi piedi. - Si guardò i piedi e vide la palla, la prese e la dette a Michela che la passo alla squadra avversaria. Prima di iniziare Karin disse.

- Senpai Yumiko non potrebbe farmi fare da una che sta sotto quella cosa con i buchi.

- Quella cosa si chiama rete, e se hai visto bene se stai li puoi fare solo il muro o schiacciare.

- Non fa niente di cio che faro', ma sono sicura che tocchero' una volta la palla. - Allora la professoressa fece fermare il gioco, e mise Karin vicino alla rete. E iniziò la partita la battitrice della squadra avversaria mando la palla verso la fine del campo, ma la intercettarono e la passarono avanti, poi Terry che stava in avanti insieme a Karin la fece andare in alto. Allora Karin saltò ma era troppo in anticipo in quando scese lei prima della palla, ma poi tento di nuovo vedendo che la palla era piu bassa e la schiaccio. Ma venne ripresa dalle avversarie che dopo un po la schiacciarono. Prima ancora Karin salto da sola ma era come al solito anticipata visto che l'avversaria doveva ancora saltare per schiacciare. Dopo di che Karin si tolse dalla rete e vide la palla che andava verso Catherine che la ribattè. Ma subito Karin la schiaccio ma era troppo lontana, che fini sulla rete e diete il punto alle avversarie. Dopo due ore di gioco cioe tutte le ore della professoressa. Il punteggio era alla pari, ma grazie al fatto che subito quel punto fatto da Karin fu Mary a ritornare in gioco e far equilibrare le sorti della partita. Intanto Karin penso.

- " Come sono stata scema non ho fatto nessun punto alla mia squadra, e ho aiutato le avversarie. Ma non importa un giorno faro vedere a tutti di che pasta sono fatta." Si sara cosi.

- Hai detto qualcosa Karin. - Disse Yumiko.

- Niente professoressa Yumiko.

- Mi era sembrato di sentire qualcosa, ma forse mi sono sbagliata.

E suono' la campanella della 4 ora e tutti rientrarono in classe dopo di che Ryoshi disse.

- Senpai Karin.

- Si, Ryoshi.

- Che ti e preso, come mai hai subito battuto la palla, anziche' farla arrivare vicino alla rete ?

- Scusate credo che per quel sport non sono pratica.

- Su non ti abbattere, vedrai che con degli allenamenti riuscirai a giocare. Mica ti puoi imparare subito. - Disse Mary.

- Hai ragione Mary mi sto comportando come una stupida.

- Forse e l'emozione, che ti ha giocato questo brutto scherzo.

- Tu dici ?

- Si ma vedrai che con il passare dei giorni ti passera.

- Speriamo. - In quel momento entro un professore e disse. - Buon giorno ragazzi dove' la nuova alunna.

- Eccomi professore.

- Sei tu allora. Il preside mi ha detto che ti chiami Karin.

- Si professore piu precisamente Karin Green e ho 17 anni.

- Strano.

- Cosa c'è professore.

- Non mi sembri che hai 17 anni ne dimostri di piu.

- E secondo lei quanti ne dovrei avere.

- Credo sui 18 o 19.

- Magari professore, ma non credo che ne abbia tanti.

- Questo lo dimostriamo subito quando sei nata.

- Allora fatemi ricordare. - Karin si mise a pensare dopo 5 minuti disse. - Non lo so. Almeno non ricordo.

- Va bene lo diro hai tuoi genitori.

- Scusate ma non ricordo dove sono i miei genitori.

- Come sarebbe a dire ?

- Scusate professore, ma Karin abita con noi. - Disse Mary, tentando di salvare la posizione di Karin.

- E cosi Mary. Dunque chiamero' tuo padre per darmi delle spiegazioni. Ora invece faremo lezione.

- Non e giusto, tutti i professori non l'hanno fatta e voi volete andare controcorrente. - Dissero tutti. Tranne Karin.

- E va bene. Mi avete convinto. Oggi non faremo lezione.

- Scusate professore come vi chiamate. - Disse Karin.

- Gia e vero non mi sono presentato, spero che mi perdonerai ma lo faccio subito. Io sono Matteo Rinaldi e sono il tuo professore di lettere.

- Senpai Matteo mi potete far vedere quel libro che portate in mano.

- Questo dici. E un libro d'informatica.

- Cioe ? Voi non fate solo lettere.

- Esatto Karin. Sono anche un professore di informatica.

- Sono curiosa di vedere le lezioni di informatica.

- Mi dispiace Karin. Ma non e per questa classe.

- Allora se non sono invadente senpai Matteo lo protebbe portare domani, cosi che io lo possa vedere.

- Se vuoi lo puoi vedere anche ora, mentre io vado a telefonare al padre di Mary.

- Se vi e possibile.

- Ecco Karin tieni. - Il professore si avvicino al banco dove era seduta Karin, e appoggiò il libro sul banco dopo di che usci dall'aula, poi Karin circondata dai suoi compagni apri il libro e vide dei simboli con delle freccie. Però ne Karin ne i suoi compagni capirono l'algoritmo, altrimenti detto flow-chart. Ma mentre gli altri si misero a parlare tra di loro, Karin si interesso' al libro e aveva tutta l'ultima ora di tempo per leggerlo. Perche' il professore si fece vivo soltanto dieci minuti prima, che suonasse la campanella d'uscita.

- Ragazzi preparatevi che dovete uscire. - Disse Rinaldi agli alunni. Poi vedendo Karin assorta disse. - Karin mi hai sentito ? - Karin balzo' dalla sedia e disse. - Non ne so niente professore. Stavo leggendo il libro. - Tutti la guardarono e si misero a ridere. Karin vedendo gli altri si mise a pensare e dopo arrossii. Alla fine disse.

- Scusate ma era un libro troppo interessante. Che non mi ero accorta che mi avevate solo chiamata.

- Sei perdonata Karin, tutti possono essere rapiti come lo eri tu.

Subito dopo ando dal professore e gli diete il libro.

- Domani potrai continuare a leggere.

- Scusate senpai Matteo, ma non mi interessa.

- Come ? Non avevi detto che era interessante il libro.

- Appunto era'. Perche lo gia letto.

- Cosa !!! Non e possibile. Un libro di 200 pagine.

- Scusate ma se erano solo figure.

- E il testo l'hai letto.

- Cosa quelle parole scritte. Si che lo letto ma non ci capivo granchè. Quindi li ho saltate, ma quello che capivo mi ha aiutato a decifrare i simboli e altro.

- Che parti non hai capito.

- Eccola professore. - Gli fece mostrare una pagina scritta in latino, che non era del libro, ma Karin aveva tentato di leggerla lo stesso.

- Questo e latino, e un mio promemoria che non c'entra niente con il libro.

- E cosi. Allora lo letto tutto.

- Davvero, sei cosi brava.

- Non credo professore che per leggere un libro bisogna essere bravi.

- Hai ragione.

In quel momento suonò la campanella e tutti gli alunni scesero le scale per uscire. Quando Karin stava per uscire, da dentro l'aula la chiamò Mary.

- Senti Karin non uscire.

- Per quale motivo Mary.

- Tra poco verranno quelli del quinto.

- E con questo, usciamo altrimenti facciamo tardi.

Karin usci dall'aula, ma Mary rimase dentro. Dopo un po' Karin che era gia con Tomas all'uscita della scuola disse.

- Che fine ha fatto Mary.

- Tutte le volte che usciamo lei rimane dentro l'aula.

- Perche ?

- Per non vedere quelli del quinto.

- Ma si puo sapere chi sono questi del quinto.

- Ora lo saprai Karin, eccoli. Ma fai attenzione, sono pericolosi.

- In che senso sono pericolosi.

- Te ne arcorgerai presto. - I ragazzi del quinto si avvicinarono a Karin. Quando un ragazzo alto 1,80 che andava avanti a tutti disse.

- Tu sei quella che stava sul terrazzo.

- Chi io ? Ma se e la prima volta che vengo a questa scuola.

- Non dire le bugie, che non si addicono a una ragazza.

- Mi scusi. Ma io non sto dicendo bugie.

- Allora perche neghi che non stavi sul terrazzo.

- Ehm... Posso dire una cosa. - Disse timidamente Tomas.

- Che vuoi moscerino.

- Scusate. Ma voi state sbagliando.

- Cosa !! Vuoi dire che siamo noi i bugiardi.

- No. Non e questo che voglio dire.

- Se non e questo. Che cose.

- Forse voi avete visto la sorella gemella di Karin. - Disse Tomas.

- Mi ero dimenticata di mia sorella, quindi e venuta in questa scuola.

- Si Karin e venuta, ma subito dopo se ne andata con mio padre.

- Ci dispiace. - Disse Alexander. - Per averti scambiato per tua sorella. Ma siete tutte e due uguali.

- Essendo che sono gemelle mi sembra ovvio. - Disse Tomas.

- Tu sta zitto. E stato un piacere conoscerti Karin, scommetto che verrai domani.

- Bella battuta. - Disse Karin.

- Battuta quale battuta ? - Disse perso Alexander.

- Come. Quella che mi hai detto se venivo domani.

- Ha e vero. Hahaha di certo non puoi non venire, essendo che frequenti questa scuola, giusto.

- Esatto ora pero dobbiamo andarcene. Ciao Mary. - Disse Karin vedendo dietro i ragazzi Mary. Tutti i ragazzi si voltarono e quando la videro' andarono fuori dalla scuola un po di corsa. Poi Karin disse.

- Ma che gli e preso a quelli.

- Non farci caso e normale. - Disse lei.

- Come. Sembrava che avvesero visto chissa chi.

- Hai ragione Karin, proprio chissa chi. - Fini' enigmaticamente lei e si uni' a loro e andarono per la via di casa.

Dopo un po' Tomas si fermo' davanti a una saracinesca abbassata e disse.

- Karin hai mai visto una sala giochi ?

- Che cose una sala giochi. - Disse incuriosita Karin.

- SIccome non la conosci, domani che se non lo sai e domenica. Potrai vederla.

- Ma se dobbiamo andare a scuola.

- Ti posso dire una cosa Karin.

- Spara. - Disse lei.

- Cosa ?

- Non e niente, dicevo che vuoi dirmi. - Disse lei.

- Appena andremo a casa di a nostro padre di illustrarti tutte le cose che non ti ricordi.

- E puo farlo tuo padre. - Chiese lei.

- Ti vuoi fidare di me Karin. Vedrai che dopo saprai tutto.

- Va bene glielo diro a tuo padre. - E andarono a casa.

Davanti al portone di casa, Tomas suono' il campanello e Sarah gli apri il portone dal citofono e poi andarono verso la porta e la videro aperta e entrarono.

- Ciao mamma. - Dissero Tomas e Mary.

- Ciao senpai Sarah. - Disse Karin.

- Ciao Karin vuoi venire a vedere se i vestiti che ti ho comprato ti piaciono.

- Scusa mamma, ma come facevi a sapere la misura. - Disse Tomas.

- Lo vedrai subito. Mary, Karin avvicinatevi al muro.

- Va bene cosi, senpai Sarah. - Disse Karin.

- Si anche tu Mary. - Anche Mary si avvicino al muro, dopo di che la madre ordino' a loro due di torgliesi le scarpe poi si allontano e disse.

- Vedi Tomas cosi ho saputo la misura. Hai una matita ?

- Si, mamma. - Tomas apri lo zaino per trovare la matita mentre le ragazze non capirono cio che stava succedendo.

- Eccola mamma. - E gli diete la matita, Sarah allora fece dei segni sopra la testa delle ragazze e hai loro fianchi dopo di che disse.

- Potete torglievi dal muro. - Le due ragazze si tolsero, e Mary guardo' i segni. E vide che sia l'altezza che i fianchi corrispondevano perfettamente. Come se Karin fosse una sua gemella.

- Brava mamma. - Disse Mary.

- Lo sai Mary che le mamme ne sanno una piu del diavolo.

- Cosa significano quei segni senpai Sarah.

- Per il momento non ci badare, poi ti spiegero'. - Disse Sarah, subito dopo suonò il campanello e Sarah apri il portone tramite il citofono e subito dopo la porta, e vide Michele.

Dopo un po tutti andarono nella sala da pranzo.

Nel prossimo episodio

Karin conosce un nuovo ospite della famiglia walker, nuovo per lei non per Alexia. ^_~

Note