Alexia #13
"La Sala Giochi"

Karin si fa' un giro per la citta' insieme a Mary e Tomas. Quest'ultimo decide di farle visitare la sua salagiochi preferita.

Riassunto

Alexia è diventata Karin dimenticandosi tutto il suo recente passato e grazie all'idea di Michele viene fatta passare per figlia adottiva della famiglia. Quindi inizia la sua nuova vita dalla stessa scuola che frequentano i figli Tomas e Mary. Una volta che son terminate le lezioni ritorna a casa dove dopo un pò, viene presentata ad un ospite..

Tempo lettura circa

Mi presento, sono Karin Walker ho 17 anni e frequento la scuola di Tomas e Mary, sono stata addottata da senpai Michele per poter proseguire gli studi in questa citta'.

- Io non ci sto capendo niente, scusa Michele possiamo andare fuori a parlare in privato.

- Come vuoi Franchie. Per favore Karin puoi attendere 5 minuti.

- Devo andare in camera mia senpai Michele.

- No, se vuoi vai a visitare la camera di Tomas. Sono sicuro che ti accompagnerà perche' deve anche fare i compiti. Cosi tu lo aiuti e vedi come sono i compiti.

- Come vuoi senpai Michele. Tomas vogliamo andare nella tua camera. - Disse Karin facendo segno di venire.

- Come, a me dici.

- Vai Tomas - Disse Michele. - E tu Mary vai con loro. Perche non credo che hai avuto compiti oggi.

- E vero non lo ricordavo. - E andarono nella camera di Tomas che e uguale alla stanza di Karin. Tranne una scrivania vicino all'armadio e sopra un computer con schermo a 14".

- Tomas quel computer che marca e ?

- E un Amiga 3000 Tower©. Con disco fisso da 120 megabyte, 2 drive, 4 megabyte di memoria, schermo a 14 pollici a colori. In piu ho questo Silver Fox Console© con cartuccia del gioco Fighting XX Girls©.

- Hmm.. Mi e sconosciuta. Quando ho letto un libro che parlava di informatica, c'era scritta "IBM" e una cifra di tre numeri.

- Scusa Karin ma quei computer non sono buoni.

- In che senso che non sono buoni.

- E difficile da spiegare Karin ma io non li preferisco. Un ultima cosa. IBM e una marca come tante e i computer che producono si chiamano PC.

- E cosa vuol dire PC ?

- La P sta per Personal e la C sta per Computer tutto insieme si dice Personal Computer, capito ora.

- Si e grazie per questa lezione.

Mentre i tre erano nella stanza. Franchie stava parlando con Michele.

- Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo.

- Ora ti spiego. - Michele spiego', alla fine Franchie disse. - Ho capito. L'idea e buona, e credo che non avrai problemi.

- Almeno fino a quando non ci servira piu'.

- Non so quando. Ma la banda che ora si fa chiamare Dark Eyes a creato dei problemi a delle persone. E ora non so cosa fare.

- Perche ?

- Il capo della banda non si trova negli archivi della polizia, quindi e incesurato. E ora la banda non si fa trovare facilmente come prima. Meglio che vada ora.

Michele lo accompagnò al portone e Franchie usci. Poi rientro' in casa e chiamò i ragazzi, che uscirono. Mentre i figli di Michele andarono subito in sala da pranzo. Karin camminava vedendo una scatola rettangolare con al centro un video e sotto una pulsantiera composta da dei tasti a forma di croce e 6 pulsanti. Quando senza accorgesene ando a sbattere contro Michele. Karin premette il pulsante dove sta scritto, Pause. E il gioco si fermò. Vide chi stava davanti e disse.

- Scusate senpai Michele mi sta piacendo questo gioco.

- Vedo Karin. Ti posso fare una domanda ?

- Dica senpai Michele.

- Primo non darmi del lei.

- Come vuoi senpai Michele.

- Ora va bene. Secondo vorrei sapere chi hai scelto.

- Scusa, ma come chi ho scelto.

- Fammi vedere. - Prese il Silver Fox Console© dalle mani di Karin e vide lo schermo. Aveva scelto Yoko© e secondo le informazioni del video stava al 2 round in cui Akane aveva vinto il primo contro Natsumi. Dopo di che glielo' diete e disse.

- Da quanto tempo che stai giocando.

- Ora ho iniziato questo gioco senpai Michele.

- Non avevi detto che volevi andare nella sala giochi.

- Si, ma voglio giocare per prima a questo gioco, e poi andare in questa sala giochi.

- Ti ha detto Tomas cosa c'è nella sala giochi.

- No.

- Allora sono sicuro che sara una bella quanto strana esperienza.

- Scusa senpai Michele, perche secondo voi sara strana come esperienza.

- Vedi il fatto e che hai miei tempi, questi posti non c'erano.

- Davvero.

- Si, ma la cosa che sara' strana e vedere una ragazza andare in una sala giochi.

- Quindi se ho capito bene l'esperienza strana non sara per me, ma per chi mi vedra'.

- Su questo non ci sono dubbi a meno che !

- Cosa c'è senpai Michele.

- Devi sapere che quando una ragazza entra in una sala giochi di regola e perche li sta il suo fidanzato, e non perche deve giocare hai giochi.

- E chi e un fidanzato senpai Michele.

- Fattelo spiegare da mia moglie che ti dara molte informazioni sull'argomento.

- Chi ? Senpai Sarah.

- Si proprio lei. - E Karin ando nella sala da pranzo chiamo' Sarah e andarono tutte e due nella camera di Karin. Mentre Michele chiamo i loro figli e disse.

- Speriamo che riesca a capire.

- Cosa deve capire papà. - Disse Tomas.

- L'argomento che si sta facendo spiegare da vostra madre e nuovo.

- E quale sarebbe. - Disse Mary.

- Ecco, il fatto e che si sta facendo una lezione su: Chi e un fidanzato.

- Cosa !! - Dissero entrambi.

- Proprio cosi le avevo detto a Karin che di regola una ragazza entra nella sala giochi, per trovare il fidanzato.

- Speriamo che nostra madre riesca a spiegarlo. - Disse Mary.

- Hai ragione, ma voglio che anche voi glielo spiegate.

- Non guardare me papà io non so come comportarmi. - Disse Tomas.

- Appunto per questo che non hai una ragazza fratello caro.

- Scusa sorella. Ma non iniziamo a litigare come al solito.

- Come vuoi fratello. Non c'e gusto a ripiegare il coltello nella piaga con te.

- Avete finito. - Disse il padre.

- Si papà. - Dissero entrambi.

- Ho deciso che sarai tu Mary. A darle le informazioni sul caso.

- Grazie papà spero di non deluderti. Anche a scuola l'hai mandata nella mia classe.

- Proprio perche sono sicuro che la guiderai molto bene negli studi.

- Grazie ancora.

- Perche non l'hai mandata nella mia di classe. - Disse Tomas.

- Per il semplice motivo che ancora devi crescere. E poi e meglio che Karin abbia come amica una ragazza, piu che un ragazzo. - Poi vide l'ora e disse. - Sono gia le 5:00 pm, come passa il tempo non me ne arcorgo nemmeno io.

- Scusa non dovevi andare in ufficio papà. - Disse Mary.

- Il sabato pomeriggio non lavoro io, lo avete dimenticato.

- Forse e possibile. Con quante cose sono successe ed e solo passata meta' giornata.

- Cose' sucesso Mary. - Disse Michele.

- Niente di preoccupante papà.

- Siamo sicuri che non e niente.

- Si papa'.

- Va bene. Tomas hai finito i compiti.

- Solo alcuni, visto che quasi subito ci hai chiamato.

- Hai ragione Tomas e colpa mia, ora fate cosi andate tutti e due e sbrigatevi.

- Scusa papa' ma dove dobbiamo andare.

- Tu Mary devi aiutare Tomas a finire i compiti.

- Cosa !! Ma... - Disse stupita' Mary.

- Niente obbiezioni.

- Va bene come vuoi tu papà. - Tomas, e Mary ubbidirono.

Passo mezz'ora e uscirono dalla stanza. Ma nel corridoio non videro nessuno e andarono nella sala da pranzo. Ma anche li non c'era nessuno, poi andarono nella stanza di Karin e bussarono.

- Chi e ?

- Karin dove sono i nostri genitori.

- Senpai Michele e senpai Sarah sono andati a comprare una macchina.

- Davvero e tu che ci fai ancora dentro la tua camera.

- Mi hanno detto di aspettare che voi finivate i compiti e dopo di che potevamo andare nella sala giochi. Ora che vi sento apro e andiamo subito. - E apri la porta. L'unica differenza di come era vestita prima sta nel fatto indossa anche un giubotto di jeans. Appena la videro dissero.

- Togliti quel giubotto, altrimenti non crederanno che tu sei una ragazza.

- Davvero. Eppure mi sembrava che mi stava bene.

- Toglitelo e basta. - Karin si tolse il giubotto, dopo di che ando nella sala da pranzo e sopra al tavolo c'erano delle chiavi e delle monete.

- Cosa sono quei fogli di carta rettangolari.

- Sono dei soldi Karin e quelle sono delle chiavi. - Disse Tomas.

- Questo lo sapevo. Mi prendi per scema. - Disse Karin un po' arrabbiata.

- Non ti scaldare cosi tanto.

- Io ? E quando mai ? Ho solo detto che lo sapevo. - Disse lei non capendo la reazione di Tomas.

- Prendo le chiavi. - Disse Mary.

- Mentre io prendo i soldi. - Disse Tomas.

- E io cosa faccio. - Disse Karin.

- Tu vieni con noi alla sala giochi. - Dissero entrambi.

E tutti uscirono da casa chiusero a chiave la porta e aprirono il portone. Dopo che uscirono girarono la citta e Karin che la vide rimase meravigliata per quante cose c'erano. Le luci dei lampioni le insegne dei negozi, poi attraversarono un parco e vide molte persone che camminavano. Ma la cosa che le sembrava strana era che andavano in un senso e ritornavano sempre nel senso di partenza. In poche parole facevano avanti e indietro come degli scemi. C'è chi andava in orizzontale e chi in verticale e disse.

- Mary perche quelle persone camminano in questo modo.

- Lo fanno per distrarsi.

- E non possono venire in questa sala giochi.

- No. La regola delle sale giochi e che chi non a voglia di giocare se ne puo andare a tutta un'altra parte. Mentre chi vuole giocare puo restare. Poi le sala giochi, sono di diverse dimensioni. - Disse Tomas.

- Per esempio ?

- Ci sono sala giochi grandi quanto un palazzo, e sala giochi piccole come delle rimesse di auto.

- Ho capito. E noi dove stiamo andando.

- A una piccola per iniziare per poi passare alle altre.

- Fate voi la guida per me.

- E cio che stiamo facendo. - Disse Mary.

E percorsero il parco e andarono percorrendo delle vie a un negozio con l'insegna. "SALA GIOCHI NEW GAMES" Karin vide l'insegna e disse.

- Allora questa e la sala giochi.

- Si.

- Perche dopo sala giochi sta la parola New Games ?

- E il nome della sala giochi ma per ora non te lo posso spiegare. Quando andremo a casa te lo diro. - Entrarono e Karin vide una stanza a forma di quadrato con hai lati due entrate. In questa stanza subito dopo l'ingresso sta una scrivania. E hai lati 6 flipper. Vedendoli Karin disse.

- Cosa sono quelle cose.

- Si chiamano flipper. Vieni a vedere come si gioca. - Tomas diete dei soldi a chi stava dietro la scrivania e quello gli diete delle monete, dopo di che ando seguito da Mary e Karin su un flipper. E mise la moneta dopo di che il flipper si illumino' piu del normale e dal nulla uscirono delle voci che Karin non capiva. Intanto Tomas tiro' la pallina che era appena uscita.

- Cosa si fa con quella pallina.

- La si tenta di farla rimanere il piu a lungo possibile sul flipper senza farla mandare giu. - Ma subito la pallina ando giu e Karin disse. - Hai perso.

- No. Non vedi che mi sta dicendo di tirare la pallina.

- Come. Tu hai detto che non bisogna farla mandare giu e ti ha dato la pallina da capo.

- Allora ti spiego, vedi quei numeri che stanno scritti li sullo schermo.

- Si e con questo ?

- Se vedi bene sta scritto. Ball 2. Che vuol dire seconda pallina. E di norma hai solo tre palline prima di perdere.

- Quindi se ho capito bene questa e la seconda possibilita che hai di giocare con il flipper. E dopo tre palline finisce il gioco.

- Brava Karin vedo che hai capito.

- Si, ma per me e troppo difficile. Non ci sono altri giochi piu facili.

- Si. Se vai in uno di quei ingressi, alla destra ci sono i giochi. Mentre a sinistra stanno le carambole.

Karin ando a quella di sinistra accompagniata da Mary e vide dei tavoli verdi che Tomas aveva chiamato carambole e disse.

- Mary mi puoi spiegare che gioco e questo.

- Subito perche so le regole. Vedi quelle palle con i numeri.

- Si.

- Lo scopo del gioco e che tu devi far mandare tutte le palle dentro le buche che vedi.

- Allora e facile.

- Ora ti spiego meglio. Vedi quella palla tutta bianca.

- Si. E perche non a il numero ?

- Perche e con quella che devi far mandare tutte le palle dentro le buche. In piu in ordine secondo che hai scelto quelle colorate, ho quelle con la striscia. Ma fai attenzione.

- A cosa ?

- Ora che ci penso. Vedi quel cartello che sta sul muro.

- Si.

- Vai e leggilo li stanno scritte tutte le regole. [ Scusate ma non mi andava piu di scrivere. NDR.]

Karin ando' a leggere senza accorgesi che tutti si erano fermati a giocare dopo che erano entrate. Dopo un po' ando da Mary e insieme andarono dove stava Tomas, ma appena andarono non lo trovarono.

- Dove' Tomas. - Disse Karin.

- Credo che sta nella stanza di destra. - Disse Mary. E andarono nella suddetta stanza.

Karin vide il perimetro della stanza pieno mobili con al centro dei schermi. In piu vide un sacco di ragazzi che stavano giocando.

- Ecco perche senpai Sarah mi ha detto quelle cose.

- Capito ora. - Disse Mary.

- Eccome se ho capito, ma non fa niente vado a dare un occhiata. - E si fece un giro per vedere se stava Tomas. Vedeva gli schermi con vari tipi di giochi e la maggior parte era occupata dai ragazzi. Mentre si stava facendo il giro, vide Tomas e lo chiamo'.

- Non posso Karin sto giocando, se vuoi puoi venire a vedermi. - Karin ando' da Tomas, e vide un gioco che il mobile aveva molti pulsanti a 3 alla volta e vicino delle manopole. Poi vide Tomas come manovrava e si accorse che manovrava solo la manopola e due dei tre pulsanti e disse.

- Come mai usi solo due pulsanti anziche tutti e tre.

- Non posso Karin, ti spiego. Vedi il gioco.

Lei vide un personaggio mascherato con una pistola laser. E c'erano altri che gli venivano incontro.

- Vedi. Con il pulsante rosso dai i colpi. - Vide che il personaggio sparava se stavano lontani. E usava l'artiglio sulla mano destra se stavano vicini.

- Con il pulsante giallo salta. - Lei vide il personaggio che saltava, e con il pulsante rosso dava dei calci volanti.

- Mentre il verde, serve per fare una mossa che ti aiuta quando ci sono troppi nemici. - Vide il personaggio che si fermo', e alzo' il braccio dove sta l'artiglio. Dopo di che dei fulmini colpirono l'artiglio, che subito dopo si divisero e coprirono tutto lo schermo facendo piazza pulita dei nemici. Ma dopo un po venne un nemico piu grosso degli altri e Tomas disse.

- Quello e un mostro di fine livello e qui finisco il gioco.

- Perche ?

- Non riesco a batterlo.

Karin vide il combattimento e dopo un minuto il personaggio che aveva preso Tomas mori. E usci una scritta continue con sotto dei numeri. Tomas premette i pulsanti fino a quando i numeri non scesero a zero poi una voce disse. - \ Game Over. /

- Questa e la terza partita che faccio e sempre li finisco.

- Posso provarci io.

- Se vuoi tieni pure il gettone. - Tomas lei diete il gettone e pensò. - " Non credo che riuscira a battere quel mostro. "

Subito Karin mise il gettone e vide dei personaggi in cui si poteva scegliere, e ad ogni volto che selezionava uscivano delle frasi che Karin non capiva e Tomas disse.

- Quello che ho preso io, e questo Black Thunder. - E mise il quadrato luminoso sul quinto dei otto personaggi. E uscirono, scritte delle frasi che non capiva poi vide Black Thunder.

- Si, Tomas ma voglio prendere quella ragazza con tutte due gli artigli.

- Si. Ma non ha niente se vuoi fare dei nemici da lontano.

- Non so cosa stai dicendo Tomas ma a me piace questa.

- E va bene prendi pure Fire Cat e divertiti. - Subito Karin prese il personaggio in questione e inizio. Sembrava che si trovava a suo agio con il personaggio. Tomas vide che faceva dei salti dietro lo schermo, per poi silurarsi vicino al nemico e tagliarlo in due con i suoi artigli. Poi vide che prese un altro nemico e gli artigli sparivano e lo lancio in aria. Subito dopo il personaggio salto' e facendo uscire gli artigli, lo affettò in due pezzi orizzontalmente poi scese a terra. Alcuni nemici gli sparavano addosso ma il personaggio si copri con gli artigli, e dopo che i colpi li avevano sparati, il personaggio con l'artiglio sinistro, anche se poteva usare tutti e due. Rimandò i colpi indietro. Intanto Karin era presa, come ipnotizata e continuò a giocare a un certo punto, venne un mostro di fine livello che buttava delle granate all'indirizzo del personaggio. Allora Karin premette il pulsante verde e il personaggio si fermò, e divenne di fuoco, e subito dopo divenne un gatto che andò all'indirizzo del nemico. E gli attraverso il corpo ma subito dopo divenne normale, ma il mostro era ancora vivo. Allora lo prese e andarono tutti e due in aria e scomparvero dal monitor. Dopo di che scesero entrambi e si vide il mostro scoppiare mentre il personaggio si lecava le unghie degli artigli. Poi una scritta apparve, e Karin non capiva ciò che stava scritto. Subito dopo inizio il secondo livello in cui aveva la possibilità di proseguire avanti o entrare nel palazzo, il personaggio andò avanti e fece tutti i nemici fino a quando venne il mostro di fine livello che era un robot abbastanza grosso che cercava di schiacciare il personaggio con i piedi. Perche saltava da una parte all'altra, dopo un po si fermò ma dalle braccia uscirono dei missili che sparò all'indirizzo del personaggio. Subito il personaggio gli andò incontro e si abbassò fece una capriola a terra e alla fine saltò, con gli artigli d'avanti al mostro che si conficcarono nel petto, poi li estrasse e dai buchi si videro delle scintille. Subito dopo Karin premette il pulsante verde, e il personaggio trasformatasi in un gatto di fuoco gli attraverso il corpo poi si fermo e si sedette. Poco dopo il robot esplose e il gatto ridiventato normale si giro e alzo l'artiglio. E subito dopo si mise in una posa, dopo un po il personaggio andò dentro l'edificio e si vide che prese l'ascensore. E arrivati all'ultimo piano si vide il personaggio di Tomas davanti a un aereo che deccollo. Perche i vetri del penultimo piano si alzarono facendo diventare una minuscola base di partenza. E l'aereo con a bordo i due personaggi partì e andò verso il mare. Poi il quadro cambiò facendo vedere l'aereo all'estrema sinistra che si poteva muovere dall'alto in basso. E iniziò il livello, vennero dei aerei che pero' non sparavano ma questo aereo sparò senza complimenti. Dopo un tot di tempo gli aerei non uscirono piu, e Karin vide dei numeri ma disse.

- Senti Tomas non mi va piu di giocare vuoi continuare tu.

- Va bene Karin e tu che vuoi fare.

- Andrò con Mary in giro a vedere la citta'. - Ma appena si girò urto una persona.

- Scusate mi fate passare.

- Perche lasci la partita a quello. Senpai Karin. - Appena lo vide si accorse che era Ryoshi e in piu vide che tutti i ragazzi l'avevano vista giocare.

- Scusami Ryoshi perche questi ragazzi mi stavano guardando.

- Come ? Non lo sai senpai Karin.

- No. Cosa dovrei sapere ?

- Senpai Karin forse non ci crederai, ma fino a poco tempo fa il piu bravo era Tomas. Che pero' si faceva uccidere sempre al mostro che tu hai battuto con semplicità. Quindi ora sei tu la piu brava visto che abbiamo visto altri livelli del gioco. Quello del bonus e un pezzo del quadro successivo.

- Perche dici un pezzo ?

- Sto vedendo che Tomas non si trova con la gatta di fuoco. O piu precisamente, visto la violenza. Il gatto di fuoco. - In quell'istante la gatta di fuoco, venne uccisa e Ryoshi disse. - Visto che avevo ragione.

- Hai visto Mary ? Ryoshi. - Domando' lei.

- No. Perche ? Stava qui anche lei. - E Karin si guardò intorno ma Mary non c'era. Poi usci dalla sala e non la vide e corse con a fianco Ryoshi a cercarla.

Dopo essere usciti la videro vicino ad un negozio.

- Mary come mai stavi qui. - Chiese Karin, ma appena Mary si giro' per guardarli. Karin si accorse che lei aveva pianto.

- Cosa c'è Mary.

- Ho incontrato il capo di quelli del quinto. E mi ha avvertita.

- Di cosa Mary.

- Di non venire a scuola, altrimenti mi uccideranno se staro di nuovo da sola in giro.

- Maledetti bastardi. - Disse Ryoshi.

- Mi dispiace Mary ma non so cosa fare. - Disse Karin.

- Non ti preocupare Ale..cioè Karin sai come vi assomigliate troppo voi due. Ne parlero con mio padre intanto se puoi chiamare Tomas, Ryoshi.

- Si vado subito, ma se viene di nuovo Alexander.

- Non ti preoccupare che di certo non la passano liscia quei figli di ( CENSURA ). - Disse Karin.

- Ehm.. Karin ti senti bene. - Disse Ryoshi.

- Cosa ? Hai ragione forse non mi sento bene, non so cosa ho detto.

- Meglio che non ripeto senpai Karin.

- Grazie se e una cosa brutta, e meglio che non ricordo.

Ryoshi ando a chiamare Tomas, dopo di che Tomas venne e ando dalla sorella e tutti e quattro andarono a casa.

Dopo che avevano raggiunto il portone Ryoshi accompagnio Mary alla casa, e dopo che entrarono l'aiuto' a sedersi sul divano del salotto dopo di che Karin accompagniò alla porta Ryoshi e gli disse.

- Scusa se non puoi restare. Ma come vedi abbiamo da fare.

- Hai ragione, e spero che non fai niente di pericoloso.

- Perche ? Per via di quello che ho detto.

- Si.

- Ma se io non mi ricordo di cio che ho detto, come faccio a fare cio che ho detto ?

- Speriamo senpai Karin. Allora ci vediamo lunedi a scuola.

- Vedi che e possibile anche vederci domani alla sala giochi.

- Perche ? Vuoi andarci dopo quello che e successo a Mary.

- Si. Perche ?

- Speriamo che nessuno di quei tipi ti venga a darti noie domani alla sala giochi.

- Fidati, che quei bastardi non arriveranno a domani se non mi promettono delle cose.

- Cosa hai detto ?

- Che cosa Ryoshi. Ho detto qualcosa che non dovevo dire ?

- Si e questa e la seconda volta.

- Forse e meglio che mi faccia visitare da un dottore.

- Forse e meglio. Ma parla prima con il padre di Mary.

- Hai ragione. - E accompagnio' Ryoshi sul portone, dopo che lui usci' lei lo chiuse e rientro' in casa per costatare come stava Mary e vide che non aveva contusioni sul corpo e si accorse che era la sua paura a farla piangere.

Dopo che Mary si riprese un po'. Ando' in camera sua e si chiuse dentro.

Intanto mentre Karin stava ancora nel salotto Tomas ando' ad aprire la porta perche avevano suonato. E vide i suoi genitori che senza accorgesi di niente, andarono nella sala da pranzo. Subito dopo Tomas li raggiunse seguita da Karin che era uscita dal salotto.

- Papà.

- Cosa c'è figliolo.

- Hanno minacciato Mary.

- Chi e stato lo sai.

- Si padre. E stato il capo della banda.

- Vedrai che cosa gli capitera'.

- Forse so anche il motivo.

- Figliolo lo so anch'io il motivo.

- Scusate, quale' questo motivo.

- Non ci pensare Karin, Sarah hai preparato il pranzo.

- Si caro ho cucinato il pollo.

- Come hai fatto mamma in cosi poco tempo.

- Il fatto e Tomas. Che noi lo abbiamo comprato gia cucinato.

- Ah. Ora si spiega tutto. - E iniziarono a mangiare, ma subito dopo Karin si alzo' e ando nella camera di Mary e busso'.

- Si.

- Mary sono Karin, vuoi venire a mangiare.

- Piu tardi. Adesso non ho fame.

- Va bene verro' piu tardi. - E ando nella sala da pranzo. E disse. - Mary non vuole venire.

- E cosi, allora gli portero io un po di pollo in camera sua. - Sarah prese una porzione e ando nella camera di Mary. Dopo un po' di tempo venne con il piatto pieno solo di ossi.

- Vedo che anche con questo episodio, Mary non si dimentica di mangiare.

- Poverina chissà come sara scossa. - Disse dispiaciuta Karin.

- Lo posso immaginare. - Disse Michele.

- Hawwnn. Che sonno. - Disse Karin.

- Hai ragione e tardi. - Guardo l'orologio e segnalava le 21:17, e disse. - Meglio andare a dormire.

- Forse hai ragione senpai Michele. Io vado, ci vediamo domani.

- Dove vai ? - Disse Tomas.

- Come dove e ovvio a dormire.

- Mi ero dimenticato. Buona notte Karin.

- Grazie Tomas, e anche a voi senpai Michele e Sarah.

- Grazie. - Dissero entrambi.

Karin entro' nella sua stanza per dormire, cosa che fecero' anche il resto della famiglia. Ma verso l'una di notte una persona cammino' per la casa e usci', sali le scale per il secondo piano e entro' nella casa disabitata. Dopo di che si diresse verso la doccia e esamino le piastrelle, quando una di queste si mosse facendo rivelare una porta segreta. In cui stavano delle scale, li scese e vide una porta con una chiave dentro la serratura che prese e vide attraverso il buco della serrattura e riconobbe al buio facendo la mappa mentalmente della casa. Che dove si trovava era la porta che non si poteva aprire, e che aveva incuriosito la nostra persona. Dopo che apri dall'interno entro nella casa e chiuse la porta con la chiave che aveva trovato. Il rumore fece svegliare Mary che si alzo' e usci. Vide questa persona e riconoscendola la fece entrare in camera sua.

Dopo un ora uscì questa persona che magicamente sparì.

Intanto nella casa del capo della banda. Alexander fece un sogno in cui stava Karin che gli disse.

- Ciao Alexander.

- Ciao Karin.

- Ho visto cosa hai fatto alla mia amica.

- Ma se io non le ho fatto niente.

- Questo e vero. Però se vuoi mettere in pratica quello che hai minacciato. Ti avverto che saro io a fermarti.

- Non puo essere. Karin tu non sei violenta.

- Questo e vero. Ma io non sono Karin ma sua sorella.

- Chi ?

- Mi presento. Sono Alexia "Fire Cat" Red. E se non lasci in pace mia sorella e i suoi nuovi amici. Te la vedrai con me. - E fece apparire un artiglio che lo taglio' in due. Spaventato Alexander si alzo e vide che stava in camera sua. E disse.

- Che incubo che ho avuto. - Poi si vide per la stanza senza vedere nessuno, ma a un tratto si arcorse di un foglio lo prese e lesse.

" Ti ho avvisato. Questa e la tua ultima possibilita', perche normalmente non ne do'. Ma con te faccio un'eccezione, quindi fatti i tuoi bravi conti e vedi il da farsi. "

E sotto una firma A.F.C.R.

Poi dopo dieci minuti si rimise a dormire. Ma il suo non era un sonno tranquillo perche pensava ad Alexia e il suo sogno.

Nel prossimo episodio

Le minacce di quelli del quinto hanno fatto innervorsire Alexia. Che succederà ora ?

Note