Alexia #16
"Una Passeggiata Per La Città"

Come si capisce dal titolo, Karin insieme a Ryoshi passeggiano tranquillamente per la citta', ma ad un tratto fanno un'incontro piuttosto speciale. ^^;

Riassunto

Alexia è diventata Karin dimenticandosi tutto il suo recente passato e grazie all'idea di Michele viene fatta passare per figlia adottiva della famiglia. Quindi inizia la sua nuova vita dalla stessa scuola che frequentano i figli Tomas e Mary. Una volta che son terminate le lezioni ritorna a casa dove dopo un pò, viene presentata ad un ospite poi va in sala giochi e qui Mary riceve delle minacce dai ragazzi piu grandi. Quella stessa sera è l'aliena che minaccia il capo di questi ragazzi che, il giorno dopo, se la prende con Tomas. Michele allora va dalla polizia, ma Alexia non rimane ferma, anche se per ora non si è mossa.

Tempo lettura circa

Karin dopo aver visto l'ultima delle sala giochi, vide che erano le 8:00 tramite l'orologio della sala giochi e disse.

- Grazie Ryoshi, per avermi fatto visitare tutte le sala giochi.

- Non c'è di che senpai Karin. Cosa vuoi fare adesso ?

- Voglio andare su quella collina di questa mattina.

- Come vuoi senpai Karin andiamo.

Detto questo uscirono dalla sala giochi, il tempo era bello non c'era una nuvola nel cielo si potevano vedere le stelle. Poi al centro c'era uno spicchio di luna. Dopo di che Karin disse.

- Sai dove sta un posto per ammirare il cielo.

- Si lo conosco se vuoi ti accompagnio.

- Pero prima andiamo sulla collina.

- Ok.

E andarono per delle vie fino ad arrivare alle famose scale di questa mattina, e le salirono. Dopo di che videro deserto, non c'era un anima viva nel giardino o vicino alla statua. Ma improvvisamente si sentirono dei passi. I due d'istinto si nascosero dietro uno dei tanti cespugli che formano il giardino del tempio. E videro una ragazza che prima si vide attorno ma non si accorse dei due, ma i due si. In piu videro anche delle ragazze nascoste dietro dei cespugli, che guardarono in direzione della ragazza, che in quel momento stava pregando.

- Divertente.

- Cosè divertente Ryoshi.

- Vedi quelle ragazze nascoste dietro a dei cespugli come noi. - Disse Ryoshi indicando il gruppo.

- Si. E con questo ?

- Quelle ragazze guardano a quella che sta pregando. Mentre prima quella ragazza a dato un occhiata in giro se stava qualcuno. Ma non a visto ne noi ne quel gruppo e si e messa a pregare.

- Credo che sia normale.

- Lo so. Ma quello che mi diverte e il fatto che noi vediamo sia le ragazze che non si sono arcorte della nostra presenza in piu vediamo anche quell'altra che sta pregando.

- E con questo ? Cosa ci trovi di divertente.

- Io molto. Ma se tu non ci trovi niente di divertente, lasciamo perdere. - Il fatto e che anche un altro era appostato dietro i cespugli e aveva la visuale per tutti gli altri. Ma gli interessava di piu la coppia formata da Ryoshi e Karin che del resto. Dopo qualche minuto la ragazza se ne ando. Quando non si vide usci il gruppo di ragazze che erano appostate in quei cespugli e inseguirono la ragazza. Quando non si videro i nostri eroi uscirono dal loro nascondiglio e Karin perlustro' la zona. Vide la statua, poi vide una casa con il tetto basso e bussò. Gli apri un signore anziano e disse.

- Si, cosa volete.

- Scusatemi signore non avreste dei portafortuna.

- Si ragazzina, ma ora non posso aprire il chiosco. Perchè non vieni domani o un altro giorno.

- Grazie, verro' un altro giorno. Mi dispiace di avervi dato del fastidio signore.

- Non ti preocupare cara, sono abituato ma e la prima volta che vedo delle ragazze a quest'ora.

- Peccato che non siete uscito prima signore.

- Perche ? - Domando' lui sorpreso.

- Dovevate vedere delle ragazze che erano venute, alcune si sono nascoste dietro dei cespugli mentre una pregava.

- Non e la prima volta che succede, ma ora si e fatto tardi mi scuserai ma devo chiudere la porta.

- Si figuri signore. Intanto noi andiamo via.

- Noi? Chi sta con te.

- Scusate signore ma non vedete il mio amico.

- Personalmente, se la vista non mi inganna vedo solo te ragazzina. - Si girò e vide che Ryoshi era sparito e disse. - Scusate signore, ma e meglio che lo vada a cercare.

- Non vuoi che ti dia una mano.

- Non vi disturbate, e gia troppo che vi siete fermato a parlare con me. Cosa di cui vi ringraziò. Ma lo voglio cercare da sola.

- Fai come credi ragazzina e spero di incontrarti presto.

- Ciao signore, io vado a cercarlo. - Detto questo si incamminò verso le scale. Mentre l'anziano signore chiuse la porta finestra.

Raggiunte le scale non vide nessuno in fondo alle scale e le scese. Vide le vie ma non c'era nessuno. Risali le scale e vide i vari cespugli ma non trovo Ryoshi. A quel punto non sapeva cosa fare, subito ridiscese le scale e giro' per la citta'.

Dopo aver perso un ora, trovo' un posto dove sta un fiume e delle barre per non cadere, e al lato opposto trovo' delle panchine dove si sedette. In quel preciso momento le venne del sonno che tento' di combatterlo. ma dopo 10 minuti di lotta. Perse e si abbandono nelle braccia di Morfeo. Intanto due persone la stavano orsevando.

- Senpai Michele perche mi avete chiamato ?

- Non volevo che stavi in mezzo.

- Come sarebbe a dire ?

- Senti guarda me. Vedi come sto.

- E con questo.

- Vediti invece tu con tuta e scarpe da ginastica anche di domenica. Ma non per farmi i fatti tuoi. Ma non ti sei messo qualche abito piu elegante visto che oggi e domenica.

- Con questo se vedete bene anche Karin non segue la moda della domenica. - Detto questo si volto' per vedere Karin com'era vestita. Ma qualcosa lo colpi' alla nuca e svenne, dopo di che una voce disse.

- Voglio sapere perche hai portato anche questo qui per spiare mia sorella.

- Scusa Alexia, ma se vedi bene. Lo distratto in modo che tu lo potevi colpire.

- Per questo, mi piace lavorare in coppia con te.

- Grazie. Ma quando lo hai stabilito che lavoriamo in coppia ?

- Senti Michele l'ho detto tanto per dire, non mi dire che ci hai creduto.

- Si.

- Hahahahaha. Non sapevo che era cosi facile prenderti in fallo.

- Senti Alexia cosa faremo di tua sorella.

- Non vedi che non sta piu sulla panchina. - Michele vide che Karin era sparita.

- Dove sta ora Karin.

- Sta dormendo nella sua stanza. - Poi si guardarono entrambi, come per dire cosa stiamo dicendo e dopo qualche attimo si misero a ridere.

- Lo sai Alexia che sto avendo dei sintomi della malattia di Franchie.

- Quali sintomi Michele.

- Io lo chiamata. La surpestizione del produttore.

- E chi sarebbe questo produttore.

- Appunto per questo e una malattia.

- In che senso ? Lo vuoi spiegare.

- Stai a sentire prima. Franchie aveva paura del produttore, perche gli poteva mettere una bomba sull'auto.

- E per quale motivo questo produttore, doveva fare un attentato come lo hai subito tu ?

- A detta di Franchie era per fare scena. Quindi sto cercando di capire perche prima abbiamo detto quelle cose. Non mi sembra logico. - In quel momento venne un tipo alto 1,80 con occhiali e dall'aspetto di un fantasma, visto che era cosi bianco che il latte e piu colorato. - Mi presento. Sono il produttore.

- Aiuto Alexia. Si sta aggravando questa malattia ora lo vedo. Anzi vedo un tipo un po matto che si fa chiamare produttore.

- Senti sotto specie di latte. Che sei venuto a fare qui. - Disse incavolata Alexia.

- Scusate ma era per una precisazione.

- Cosa devi precisare morto ambulante. Ma quanto sei bianco ancora a bere il latte vai.

- Veramente il latte lo lasciato aspetta fammi pensare.

- Non credo che tu ne sia capace.

- Aspetta essendo che 2+2 fa 8 e 4-2 fa 6.

- Ma che stai dando i numeri.

- Si. Li sto dando, se vuoi ti do il treno 5 55 555

- Mai sentito sto treno.

- Hahahaha. Sei scema Alexia non sai distinquere un treno, con un terno come fai a vivere.

- Senti. I..Imbecille, smettila di fare lo scemo e di quello che dovevi dire. Poi smamma e lasciaci in pace.

- Ehm... Coff coff.

- Cosa fai adesso ?

- Mi sto preparando per il discorso al pubblico.

- Ma se qui stiamo su una stradina a ridosso del fiume, e non ce un anima viva e sono le otto passate. Mi dici che pubblico vai cercando.

- Scusa Alexia ma sono le 10:30 secondo il mio orologio. Ecco cio che dovevo dire.

- Alla buon ora. E fai svelto che ho da fare.

- Il fatto e che. Questa mini serie, l'avevo destinata a chi non aveva letto la serie principale. Oltre che il volume pilota. Ma ora che sei apparsa tu non saprei come continuare, e la cosa piu importante. Se mettere questi volumi a parte o come seconda parte della serie principale.

- Senti. Io non cio capito niente. E tu ? Michele.

- Qualcosa. Ma quasi come te Alexia.

- Senti fantasma. Mi vuoi dire a chi puo interessare questa storia che stai scrivendo, visto che ti fai dei problemi.

- Subito, puo interessare a molte persone.

- E si puo sapere chi sono queste persone.

- Certo e solo una persona, che a solo letto fino a oggi 29 MAGGIO 1996 ORE 1:27 di mattina, cioè fino quando sto scrivendo ora. Solo il volume pilota e non gli ho dato gli altri volumi perche sono tutti o quasi da verificare.

- Cioè. Come da verificare ? - Disse Alexia.

- O piu semplicemente da correggere gli errori.

- Perche ? Quando scrivi non correggi gli errori ?

- No. Lo faccio solo alla fine di un volume. Ma l'ho fatto solo al primo volume della serie, oltre che al volume pilota. Il resto per il momento non l'ho corretto e aggiustato. Solo quando finiro' questa serie. Allora potro' iniziare a correggere.

- Senti fantasmino piccolino.

- Be non credo tanto piccolo. Direi piuttosto fantasma formaggino che va daccordo con il panino.

- Hahahaha. - Disse Michele.

- Senti Michele smettila, altrimenti ti faccio vedere io.

- Va bene, ora la smetto.

- Cosi va bene, e tu produttore dei miei stivali. Smettila di fare queste simili battuttaccie.

- Perche ? Non ti e piaciuta ? - Disse il fantasma.

- No. Per il semplice motivo che non sopporto le battutaccie a meno che non sia io a dirle.

- Va bene forse e meglio che vada.

- E fai bene. Cosi ci lasci in pace.

- Good Bye, Ciao Ciao, Audsfidersen.

- Si abbiamo capito "bho". Basta che te ne vai!!

Dopo un po il fanta...ehm il produttore era sparito come un fantasma. Che fosse davvero un fantasma ? [ A me non interessa l'importante che ora potro passare all'ottavo capitolo. Il produttore. ] Alexia disse.

- E ora. Gli faccio cio che hanno fatto a tuo figlio.

- Si, ma fai attenzione. Franchie sara' appostato nelle vicinanze. E mi raccomando non usare troppo le tue armi.

- Io non li uso se gli altri non mi costringono a farlo. Altrimenti ricorrero' agli artigli. - Detto questo alzo il braccio, mostrò la mano. E appena le dita della mano si strinsero per formare il pugno. Ecco apparire dal nulla un artiglio a tre punte di colore nero. Dopo di che disse.
- Lo giuro su questo oggetto. Che sara' solo per mia compassione che li lascero in vita. Anche se tre mesi di ospedale non glieli leva nessuno.

- Senti Alexia. Non mi dire che userai quella magia.

- Non e magia Michele. Si chiama teletrasporto, ma a pensarci bene non e poi tanto male il tuo suggerimento.

- Suggerimento. Quale suggerimento ? - Disse Michele cadendo dalle nuvole. - Bravo Michele per fortuna che mi hai fermata. Altrimenti potevo arrivare stanca all'appuntamento e quindi piu vulnerabile. Ok, faro cosi andrò a piedi all'appuntamento.

- "????" Ma se vai a piedi ti stancherai molto.

- Non tanto sono abituata a correre.

- Ma se il produttore ci a detto che sono le 10:30, sai a che ora e questo appuntamento.

- Ti diro solo due cose.

- E quali sarebbero.

- Il primo e che o un ora e mezzo per andare. Anzi non credo che mi stanno aspettando. Per questo che conto sulla sopresa.

- Per secondo.

- E che tu. Ti devi decidere di comprarti un orologio. - Detto questo i due si congedarono. E mentre Michele si direziono per andare con in braccio Ryoshi alla casa di quest'ultimo. Per poi andare nella sua casa. Alexia camminando, cercò il posto dove era questo appuntamento con la banda. Però si giro tutta la citta ma non riusci a trovarli. Dopo di che pensò per un attimo e poi scompari.

Subito dopo ricomparve e nella stanza del capo e lo vide dormire.

- Sei stato fortunato a non trovarmi, anche se io sono stata sfortunata a non trovarti. Perche te la dovevo far pagare a cio che hai fatto a Tomas. E meglio che vada addesso. - Detto questo scomparve, dopo di che Alexander si sveglio ma non vide nessuno nella sua stanza.

- Mi era sembrato che quella fessa di Alexia era venuta nella mia stanza. Ma non la vedo quindi non c'è. Lo immaginavo, quella e brava solo a parole. - E si rimise a dormire.

Intanto nella casa di Michele, Alexia era entrata nella stanza di Mary e chiuse la porta, dopo di che si accese la luce e dopo un ora si spense.

Nel prossimo episodio

Alexia gli ha dato un'ultima occasione al capo di cambiare rotta prima che si incavoli. L'aliena si arrabbierà o Alexander ubbidirà ?  Lo leggerete al prossimo episodio.

Note