Alexia #2
"Il Risveglio"

Finalmente la bella addormentata si sveglia. ^_^

Riassunto

La cuoca di bordo viene lasciata di forza sulla Terra. Qui, alcuni abitanti se la portano nella loro casa, dove si risveglierà.

Tempo lettura circa

Il giorno dopo. La mattinata era bella con gli uccelli che cinguettavano. La famiglia si svegliò alle 7:00 Am. Tomas si cambiò per andare a scuola come tutte le mattine. Michele si preparo' per andare in ufficio. Sarah invece preparo' la colazione dopo dieci minuti padre e figlio andarono nella sala da pranzo. Ma prima, dettero un occhiata alla stanza di Mary, per vedere se l'ospite si era svegliata. Quando videro che stava ancora dormendo Michele chiuse delicatamente la porta e andarono finalmente nella sala da pranzo. In quel preciso momento, la nostra ragazza apri gli occhi, diete un occhiata in giro e disse.

- Ma dove mi trovo? Che posto e questo ? - Poi si alzo' dal letto, esamino la stanza, in particolare ando' alla finestra l'apri e vide il panorama. Infine disse. - Qui non stiamo nell'astronave, questo e poco ma sicuro. L'unica cosa che mi ricordo e che stavo parlando con Comet hahaha. E poi niente piu. - Ando' nell'armadio e l'apri. In una delle due ante era attaccato uno specchio. Dentro l'armadio c'erano un sacco di vestiti appesi e sotto delle scatole dove stavano le scarpe. E nello scaffale di sopra c'erano delle lenzuola e delle coperte. Quando si vide nello specchio si arcorse che non aveva i suoi vestiti ma una tuta di colore azzurro. Penso'. - " Chi mi ha fregato i vestiti ? E dove sono ? "

Intanto nella sala da pranzo.

- Era buona la colazione. Ma devo andare di fretta. - Disse Tomas.

- Dove vai figliolo ? Sono ancora le sette e dieci. - Disse il padre.

- Si. Lo so, pero' devo riuscire a superare il record di ieri. In piu spero di non incontrare nessuno.

- Va bene vai. Prima controlla che hai tutto. - Disse Sarah.

Tomas apri' lo zaino e vide cio che stava. Si accorse che mancava proprio il cronometro che gli serviva per prendere il tempo. Usci dalla sala da pranzo e si diresse verso la sua stanza. Intanto la ragazza sentento i rumori dei passi disse.

- Chissa chi sta arrivando. E non voglio che mi vedano sveglia. Almeno per il momento. - E si mise sul letto facendo finta di dormire. I passi si avvicinarono sempre di fretta quando tutto d'un tratto si fermarono, e la porta si apri. La ragazza non sapendo che fare, continuò a fingere di di dormire. Sperando che il visitatore se ne andasse. Dopo qualche minuto, che a lei le sembrò passata quasi un Ro. Il visitatore ando via e lei tirò un sospiro di sollievo [Victors ^^]. Poi girandosi verso la porta sperando che non veniva piu nessuno. Si arcorse che sul mobiletto c'era uno strano bracciale. Con al centro un rettangolo lungo, e che alle estremità erano incastonate due pietre. Una di colore verde, e un'altra di colore rosso. E accanto al bracciale sta un foglio che subito prese e lesse.

Intanto Tomas passo' davanti alla stanza, ma non apri la porta per via che era in ritardo (7:15 Am) e ando' direttamente alla sala da pranzo dove aveva lasciato lo zaino, dopo di che salutò i genitori e ando alla porta. L'apri, si posizionò e premette il pulsante del cronometro e corse a scuola.

In quel momento Michele disse a Sarah.

- Tra poco andrò via anch'io.

- Cosa c'è. Hai preso il vizio di tuo figlio.

- Non e questo. Oggi ho una runione a cui devo partecipare. E inizia alle sette e mezza, quindi non posso rimanere. Ci vediamo all'una cara e speriamo che questa ragazza si sveglì.

- Ciao caro. E mi raccomando non avere incidenti.

Michele dopo che usci fece le corna, per scongiurare cio che gli aveva detto Sarah.

Intanto nella stanza della ragazza.

- Non e giusto Capitano. Mi avete abbandonata qui sulla Terra. E certamente voi vi starete divertento con le battaglie. Poi mi avete lasciato solo un arma. Il fuoco che so usare del cristallo rosso, e la guarigione del cristallo verde. Ma come farò a comunicare con gli abitanti di questo pianeta ? La cosa strana. E che mi dite che sapro comunicare. Ma io non so comunicare. Ah... Se avessi il traduttore universale. - E prese il bracciale e lo mise al polso. In quel instante il bracciale si illuminò, e dal centro del rettangolo si vide una figura che era il Capitano.

- Se vedi questa registrazione, vuol dire che sicuramente starai sul pianeta Terra e avrai letto il foglio che ti ho dato. Tu penserai come faccio a sapere tutto questo, visto che e una registrazione di 200 Gio' passati. Forse non te l'ho detto oppure te l'ho detto, ora non me lo ricordo bene. Sai alla mia eta, e sono passati 55000 Gio' si perde qualcosa. Ritorniamo a noi. Come stavo dicendo io ho il potere di sapere il futuro. Ma anche se lo conosco non posso cambiarlo di mia spontanea volonta. Altrimenti si creebbe un secondo futuro parallelo a questo. Ma ora ti spiego la funzione di questo bracciale. - E iniziò a spiegare.

Intanto nella sala da pranzo, Sarah.

- Meglio che vado a controllare se la ragazza si sia svegliata. - Si incammino' nel corridoio andando verso la stanza della figlia.

Intanto nella stanza in questione, il Capitano continuo' a spiegare i poteri del bracciale.

- Quindi se premi tutti e due avrai la possibilita di sapere cio che ti stanno dicendo. Ma attenzione prima con il pensiero scegli l'opzione giusta che ti verranno dette tramite telepatia. Dopo di che la traduzione sara immediata. Un ultima cosa, per caso non ti ricordi come sei venuta.

- E vero !! So solo che stavo giocando con Comet. Hahaha. Ma non so che mi prende, visto che ogni volta che lo chiamo mi metto a ridere senza una ragione. Ma non so cose, mi sembra che dovrei fare attenzione a una cosa, ma non so che cosa.

- Sentimi bene non devi ass...

In quel momento la porta si apri e Sarah vide la ragazza in piedi quindi le parlo'.

- Come stai, e da ieri mattina che stai dormendo. - La ragazza premette le due pietre contemporaneamente, e la mente fu occupata da voci:

Uno: Traduzione Simultanea ON/OFF. Inserita su OFF.

Due: Teletrasporto da un luogo all'altro. ATTENZIONE.
Prima devi avere entrambi i luoghi in mente.

Tre: Allenamento virtuale con la gravita' del pianeta.

Quattro: Inserire e ascoltare messaggi registrati.

Cinque: Allenamento virtuale con i poteri.

Sei: Allenamento virtuale con la telepatia.

Sette: Test di controllo totale.

Otto: Fine collegamento telepatico.

La nostra ragazza stette immobile per alcuni minuti, dopo di che.

- Non vi preoccupate mi sento bene. Ma dove sono ?

- Sei a casa nostra. Mio figlio ti ha trovata. E stato mio marito a portarti qui.

- Ma precisamente dove mi trovo. - Domando' con curiosita' la ragazza.

- Sei in Giappone piu precisamente a Kyoto. Noi ci siamo trasferiti qui, per via che il nostro paese era troppo affollato.

- E qual'era il vostro paese prima.

- L'Italia.

- Come mai vi siete trasferiti.

- Io. Ero una ragazza che veniva in Italia per passare le vacanze. Un giorno incontrai un ragazzo carino, e mi innamorai a prima vista un vero colpo di fulmine. Passai tre giorni vicino a lui, mi fece conoscere i suoi genitori. Al quarto giorno in cui io dovevo ritornare in America. Lui mi segui e gli feci conoscere i miei genitori. Dopo 2 anni di fidanzamento ci sposammo e come luna di miele decidemmo di andare in un altro paese per conoscere gli usi e costumi del paese.

- E questo posto e il Giappone non e vero.

- Sei sveglia ragazzina. Da allora non lo lasciammo più, ci stabilimmo qui. Michele si trovò un lavoro in una grossa societa.

- Ma stamattina, chi era venuto nella stanza quando io stavo dormendo ? - Chiese con curiosita' la ragazza.

- Sara' stato mio figlio. Che quando e andato nella sua stanza avra dato prima una sbirciatina in questa.

- Un ultima cosa. Siete stati voi a mettermi questa tuta.

- Non credo mia cara, visto che quel simbolo che porti sul petto non mi sembra di averlo visto da qualche parte. - Abbasso' lo sguardo, e vide il simbolo che era a forma di triangolo rosso con la punta verso il basso. - " Ma questo non era ? Ma e del mio guardaroba nell'astronave. "

- Cosa c'è.

- Niente di cui preoccuparsi. - Disse riprendendosi la ragazza.

- Senti abbiamo parlato tanto. Ma non so come ti chiami.

- Scusate, mi chiamo Alexia "Fire Cat"... - In quel momento Alexia era pensierosa. - " Qualè il mio cognome ? Non lo ricordo. " - Sarah guardando Alexia disse.

- Cosa c'è, non ricordi qualcosa.

- Esatto non mi ricordo il cognome. - Disse guardandola.

- Non ti cruciare, vedrai che lo ricorderai un giorno.

- Ma e il mio cognome !!!!

- Non facci caso. Tanto, basta che ti sei ricordata del nome.

- Anche questo e vero. - Disse ammettendolo.

- Che ne diresti di farti una doccia.

- Cosa ? Cose' una doccia ?

- Non lo sai. - Disse stupità Sarah.

- Non lo ricordo, credo.

- La doccia e un posto dove tutti si lavano.

- Con tutta quella confusione. - Chiese piuttosto sorpresa.

- " ???? " Come sarebbe a dire.

- Voi avete detto che e un posto dove tutti si lavano.

- Allora ?

- Chissa quanti stanno in quel posto.

- Ma cosa dici in ogni casa sta una doccia.

- Allora non c'e solo una.

- Esatto e sta anche in questa casa.

- Mi protrebbe accompagnarmi a vedere la doccia.

- Se proprio insisti.

- Veramente io non ho insistito, ma se lo devo fare lo faccio. - Detto questo Alexia si inginocchio e disse. - Per piacere mi accompagni alla doccia. - Sarah vedendola disse. - Va bene. Ma non fare queste scene.

- Scene. Quali scene ?

- Non ci pensare andiamo.

Uscirono dalla stanza e attraversarono il corridoio. In questo corridoio c'erano quattro porte due per ogni lato. Piu una in fondo al corridoio e andarono proprio verso questa porta. Sarah apri' la porta e entrarono. La doccia era composta da un quadrato abbastanza largo per entrare una persona. Era sul lato destro della stanza, accanto sulla sinistra c'erano gli accappatoi. Vicino alla porta da dove erano entrati, c'e un lavandino con davanti uno specchio.

- Eccoti la stanza della doccia. - Esordì Sarah.

- Ma qualè la doccia.

- Come qualè ?

- Quella vicino allo specchio. Oppure quel quadrato laggiù.

- E quel quadrato laggiù.

- Grazie.

- Non vuoi che ti aiuto a toglierti la tuta.

- Credo che lo faro da sola grazie. - Sarah usci dalla doccia, e ando nella sala da pranzo a preparare qualcosa che potesse mangiare la ragazza.

Intanto nella doccia.

- Cosè questa lampo ? Si ferma solo sul petto. - Vide la pista della lampo e si arcorse che non proseguiva e penso. - " Come ho fatto a metterla questa tuta ? " - E dopo disse. - Non e giusto. Maledizione proprio ora che dovevo sperimentare la doccia. Questa tuta non si vuole togliere. - Si dette un colpo sul petto proprio dove era il simbolo. Quando tutto d'un tratto la tuta si sgonfio. Alexia se la tolse con facilita'. Stava per entrare nella doccia, quando si ricordò che aveva il bracciale. E disse un po' preoccupata. - Non so cosa mi prende. Come una sensazione di paura. Strano, non so il motivo. Ma una vocina mi dice di tenere il bracciale. - Lei non si tolse il bracciale, e entro' nella doccia. Vide delle manopole, e ne girò una che gli piaceva. L'acqua venne giu per fortuna, che era l'acqua fredda in caso contrario poteva avere delle bruciature gravi. Visto che era priva di sensi. Intanto l'acqua continuava a scendere.

Dopo 1 ora Sarah ando alla stanza della doccia e busso.

- Alexia hai finito di farti la doccia ? - Dalla stanza non veniva risposta, passo' qualche minuto e apri la porta. Senti l'acqua che scorreva quindi ando verso la doccia e vide il corpo di Alexia accasciato a terra. Per vincere la sensazione di svenimento attese qualche secondo. Dopo di che chiuse l'acqua, prese un accappatoio e lo mise attorno al corpo di Alexia. La trasportò nella camera del figlio che era il piu vicino alla doccia. La sdraio sul letto poi asciugo il corpo con l'accapatoio, dopo Sarah ando' nella camera della figlia prese delle coperte riando nella camera del figlio e mise le coperte addosso ad Alexia. Fece altri due viaggi tra le camere. Alla fine ando nella sala da pranzo a preparare il pranzo. Visto che stavano arrivando le undici.

Intanto nell'ufficio di Michele.

- C'e una telefonata per voi.

- Grazie. - Ando verso il telefono e rispose. - Pronto chi parla ?

- \ Ciao Papà sono Mary. Ti ho telefonato, perche forse verro questa sera, oppure domani mattina. Secondo come l'organizatore si decidera quando partire. /

- " Oh no !! Spero che vienga domani mattina cosi le potremo spiegare tutto. "

- \ Pronto. Papà ? Ci sei o stai dormendo ? /

- Scusa Mary e che non sapevo che potevi venire prima.

- \ Cosa c'è papa'. Non mi dire che mi state preparando una sopresa. /

- Ma che ti salta in mente.

- \ Scusa. So che quando sei silenzioso vuol dire che c'è una sopresa per me. / - In quel momento gli venne un idea. - Forse la sopresa ci sara'.

- \ Grazie paparino ti voglio tanto bene. /

- E ancora presto per ringraziarmi, Mary.

- \ Hai ragione prima la sopresa, poi i ringraziamenti. Mi stanno finendo gli spiccioli. Ci vediamo a casa, saluta tutti da parte mia. Ciao. / - Dopo che mise la cornetta a posto. Ando nel suo ufficio un po' preoccupato, un dipendente della ditta quando vide Michele disse.

- Brutte notizie.

- Eh! No, solo che sta arrivando Mary.

- Chi e Mary la tua amante.

- Stupido lo sai che e mia figlia.

- Veramente stavo solo scherzando.

- Qui ora c'è poco da scherzare. - Detto questo ando dal suo capo e si fece avere un permesso per avere la giornata libera. Usci dalla ditta e ando dritto a casa.

Nel prossimo episodio

Un'entrata in scena sfortunata per l'aliena. Ma vedrete che si rifara nei prossimi episodi. ^_^

Note