Alexia #24
"Una Nuova Amicizia"

Alexia dopo aver finito la partita, decide di ritornare a casa, e sulla strada per il ritorno fa un nuovo incontro.

Riassunto

Alexia è diventata Karin dimenticandosi tutto il suo recente passato e grazie all'idea di Michele viene fatta passare per figlia adottiva della famiglia. Quindi inizia la sua nuova vita dalla stessa scuola che frequentano i figli Tomas e Mary. Una volta che son terminate le lezioni ritorna a casa dove dopo un pò, viene presentata ad un ospite poi va in sala giochi qui Mary riceve delle minacce dai ragazzi piu grandi. Quella stessa sera è l'aliena che minaccia il capo di questi ragazzi che, il giorno dopo, se la prende con Tomas. Michele allora va dalla polizia, ma Alexia non rimane ferma dando un'ultimissima possibilità al capo, prima di incavolarsi totalmente, peccato che i suoi amici si son fatti pagare per uccidere Karin che prima la catturano, fortuna vuole che sua sorella l'abbia liberata. Sono passati alcuni giorni da quei eventi e Karin si gode una giornata di preparazione, per la festa dei club scolastici e con una scommessa, si prende un appuntamento da Ryoshi. Piu tardi, durante la passeggiata con Ryoshi, vennero fermati da Dark che a sua volta venne fermato da Alexia. Il giorno dopo Karin scopre la verità e ubbidisce lasciando il posto ad Alexia. E lei si integra abbastanza bene con gli abitanti di quel pianeta. Tantè che gioca in una squadra di pallavolo. E al termine di una partita durante il suo viaggio di ritorno verso casa..

Tempo lettura circa

Dopo che usci dalla scuola prese alcune vie con la testa fra le nuvole. ( Altrimenti notava che qualcuno la seguiva.) Vide delle sale giochi, attraversò dei vicoli stretti e arrivò in posti che non aveva mai visto. Allora ritorno' con la testa sulle spalle e disse.

- Ma dove sono capitata ? - Poi si diete un occhiata intorno per capire dov'era ma non ci riusci'. Quindi decise di trovarla da sola la strada per casa, camminando attraversò altre vie senza riuscire a capire dov'era.

- Vuoi vedere che mi sono persa ? - E continuo' a camminare. Subito una voce le disse. - Non continuare per carità. E specialmente non mettere il piede a terra. - Alexia si giro senza posare il piede e non vide nessuno dietro. Perche quelli che la seguivano, si erano nascosti dietro al muro. Poi quella voce disse.

- Dove guardi io sto qui sotto. - Lei abbasso' lo sguardo e vide uno scarafaggio che era attaccato sopra una cosa rosa. E disse.

- Sei stato tu a chiamarmi.

- Per prima cosa mi potresti aiutare. - Disse lo scarafaggio.

- E cosa dovrei fare ?

- Senti questa. Gli esseri umani buttano questa cosa e poi chiedono cosa devono fare.

- Ehm.. Se vuoi che ti aiuto dimmi cosa dovrei fare. Altrimenti vado via.

- No. Per carità non andartene. Va bene te lo dico.

- Finalmente.

- " Ma questa da dove viene ? " Allora devi prendermi e staccare questa cosa. - E indico la cosa rosa. Allora Alexia prese lo scarafaggio e staccò quella cosa rosa. Poi lo mise a terra e dopo lancio la cosa rosa via. Ma non ci riuscì perche si era attacata alla mano. Lo scarafaggio disse.

- Grazie di avermi aiutata.

- Come sarebbe a dire aiutata ? Non mi dire che sei uguale a me. - Disse Alexia mentre stava tentanto di torgliesi la cosa dalla mano. E alla fine ci riusci.

- Brava mi compiaccio. - Disse lo scarafaggio femmina. Mentre volava.

- Grazie ma posso sapere come ti chiami. - Disse Alexia.

- "????" E la prima volta che vedo un essere umano che vuole conoscere uno di noi insetti. Di regola ci uccidete in massa, senza sapere chi uccidete. Siete dei razzisti nei nostri confronti.

- "????" Scusa ma non ci ho capito niente. Mi potresti dire il tuo nome.

- E vero scusami. Mi lascio trasportare dall'entusiasmo.

- Si va bene. "????" Basta che dici il tuo nome.

- Ehm.. Hai ragione. Mi chiamo Kei.

- E poi ? - Disse Alexia.

- E poi cosa ? - Disse Kei.

- Come non avete i cognomi. Le mie amiche hanno il cognome, e tu no ?

- Mi dispiace, ma non abbiamo questo cognome.

- Allora scusami Kei.

- Tò e la prima volta che vengo chiamata per nome da un umano. E una data da ricordare.

- Ehm.. Visto che ti ho aiutata. Mi potresti ricambiare il favore aiutandomi ad uscire da queste vie. Ti prometto che potrai venire a casa.. ehm.. Mia e scambiarci quattro parole in santa pace.

- Non so se mi potrei fidare.

- Se non vuoi venire Kei, non sono fatti miei. Mi basta solo che mi fai uscire da queste vie.

- Va bene ti aiuto. - Detto questo Kei volò in cielo e vide il panorama. Poi scese e si avvicino ad Alexia dicendole la strada giusta e lei segui le indicazioni di Kei. Kei si poggio sulla spalla di Alexia e disse.

- Mi hai convinta vengo con te. Mi sembri diversa dagli altri esseri umani. Specialmente quelli del nostro sesso.

- Perche ? Specialmente noi.

- Per il semplice motivo che quando ci vedono prendono un bastone e lo usano contro di noi. Quelle piu coraggiose. Mentre quelle con meno coraggio chiamano l'altro sesso che e piu violento. E allora non abbiamo piu scampo.

- Non ti preoccupare per questo. Se vedo che uno di noi tenta di ucciderti lo uccido io con questo. - Alexia fece il pugno e usci l'artiglio. Kei vedendolo disse. - Cosè quello ?

- Serve ad fare a fettine gli imbecilli del nostro rango.

- " Forse mi trovero bene con questa ma... Come si chiama ? " Ehm.. Ti posso dire una cosa.

- Di, cosa vuoi ?

- Io ti ho detto il mio di nome. Ma non hai fatto lo stesso tu.

- E vero ! Che scema che sono lo faccio subito. Mi chiamo Alexia " Fire Cat " Red.

- Scusami ma protresti dirmelo piu dettagliato.

- Con piacere.

- No, con maionese. Hahaha. - Disse Kei.
- "????" Non ho capito ma non fa niente. Allora Alexia e il mio nome Fire Cat e il mio potere. Infine Red e il mio cognome.

- Grazie Alexia, vedi siamo usciti dalle stradine.

- E vero ! - Disse Alexia guardando il posto. - Grazie Kei ora potro andare a casa piu spedita. Allora cosa vuoi fare venire con me o no ?

- Credevo che avevi cambiato idea.

- Io non cambio idea. E poi perche dovevo cambiare idea.

- Perche io sono un insetto e tu un essere umano.

- Ti spiegero a casa che ti stai sbagliando di grosso. - Disse Alexia.

- "?????" - Pensò Kei.

Allora Alexia si diresse verso casa. Appena sul portone di casa, Kei si nascose tra i capelli di Alexia. Poi lei entro dentro casa e si diresse nella sua stanza senza vedere che Sarah la stava chiamando. Quando fu dentro la sua stanza disse.

- Eccoci puoi uscire fuori Kei. - Kei usci dai capelli e si diresse verso il mobiletto vicino al letto. Ma bussarono alla sua porta allora Alexia disse.

- Chi e ?

- Sono Sarah, sai dovè Mary.

- Come sarebbe a dire ? Non e venuta a casa.

- No. Per favore Alexia vuoi vedere cosa le potrebbe essere successo.

- Vado subito, tu Kei vieni con me.

- Con chi stai parlando Alexia. - Disse Sarah.

- Con una mia amica Sarah.

- "????" Va bene ma puoi andare a vedere.

- Si. Immediately, Over.

- Cosa ?

- Non fa niente, io vado. - Detto questo Kei entro' di nuovo dentro i capelli di Alexia mentre quest'ultima apri la porta e ando verso la porta d'ingresso, quando... Suonarono il campanello. Allora lei apri con cautela la porta ma non vide nessuno. Poi ando al portone e lo apri e vide Mary con Tomas.

- Dove sei stata ? Noi ti abbiamo cercata dappertutto. - Disse Tomas.

- Mi dispiace, ma ha ragione Tomas. Dov'eri ? - Disse Mary.

- Sono uscita dopo di voi e ho preso altre strade. Pensando su come' possibile. Io ho aiutato la squadra a vincere grazie ad uno dei miei effetti. E poi chi vanno a festeggiare ? Quella che ha segnato il punto.

- Cosa ? Sei per caso arrabbiata Alexia. - Disse Tomas.

- No. Mi e passato grazie ad una amica.

- E chi sarebbe questa amica ? - Disse Tomas.

- La conosco io. Voi intanto... A quest'ora venite. A proposito che ora sono ? - In quel momento venne Michele e vedendoli sul portone disse. - Be ? Che ci fate ancora fuori e tardi.

- Ciao Michele. - Disse Alexia.

- Ciao papà. - Dissero i figli.

- Andiamo dentro. Vi devo dare delle notizie che riguardano Alexia.

Detto questo Michele entro dentro e si diresse a casa. Lo stesso fecero i figli seguiti da Alexia che stava parlando sottovoce. Mentre gli altri andarono in sala da pranzo, Alexia ando nella sua camera e disse.

- Kei ora stai qui che poi ti portero qualcosa da mangiare.

- Grazie Alexia. - Alexia chiuse la porta della sua stanza e ando nella sala da pranzo.

Appena entro vide che era l'una e mezza poi disse.

- Scusami Sarah mi potresti dare un po di quel brodo in un piattino.

- Cosè vuoi mangiare nella tua stanza.

- No, e per la mia amica.

- E perche non la fai venire nella sala da pranzo.

- E meglio di no. Credimi Sarah. - Allora Sarah diete un piattino pieno di brodo e ando nella sua stanza. Dopo qualche minuto ritorno' e disse.

- Sentitemi bene se qualcuno di voi va nella mia stanza senza il mio permesso, non mi riterrò responsabile delle mie azioni. - Detto questo fece uscire gli artigli. Tutti capirono poi Michele disse.

- Va bene abbiamo capito.

- Poi vi faro' conoscere la mia amica.

- Grazie Alexia. - Disse Mary.

- Allora sentimi bene Alexia. - Disse Michele.

- Cosa c'è.

- Il tuo amico si e fatto vedere.

- Di chi stai parlando Michele ?

- Come ? Non ti ricordi di Dark.

- Dark ? Fammi ricordare. - Dopo un po disse. - E vero ! Non e quello che mi vuole sposare ?

- Brava Alexia. Proprio lui.

- E cosa vuole.

- Niente e solo che lo abbiamo scovato a Tokyo.

- Come sarebbe. Lo hai trovato tu ?

- Non io, ma Franchie. Tramite le sue indagini.

- E allora ? Cosa c'entro io.

- Ti spiegera Franchie ora mangiamo. - E tutti mangiarono.

Mentre fuori dalla casa queste due persone dissero.

- Hai visto ? Alexia e cambiata. Lo sapevi tu ?

- Si.

Dopo qualche ora. Alexia ando' dentro la sua stanza. Però non vide Kei e la chiamo. Kei usci da sopra l'armadio e disse.

- Alexia sei tu ?

- Che ti credevi chi era.

- Credevo che poteva essere un tuo amico.

- Li ho avvertiti prima, ora abbiamo 2 ore di tempo prima che viene Franchie.

- E chi sarebbe.

- E un'altro essere umano come li chiami tu.

- Perche ? Non lo sei pure tu. - Disse Kei.

- No. Non lo sono.

- Cosaaa!! - Disse allibita Kei.

- E vero non lo sono. Aspetta che parliamo. - Allora Alexia chiuse la porta e mise il mobiletto avanti alla porta. Dopo di che si distese sul letto e disse. - Vieni qua e parliamo. - Allora Kei ando verso il mobiletto e si sedette sopra, poi Alexia si alzo' e si sedette sul letto e disse. - Allora vediamo cosa ti posso dire.

- Scusami ma ti daro una spiegazione. - Disse Kei.

- E perche ?

- Secondo te Alexia e normale che io parli ?

- Si perche ?

- Ma da dove vieni. - Disse Kei.

- Vengo da un pianeta chiamato Aldebaran. - Disse Alexia.

- Si e io sono una farfalla con il costume di carnevale.

- Davvero non lo sapevo. E quando dura il carnevale da voi ?

- Ma cosè ? Sei matta o cosa.

- Kei non iniziare ad offendere altrimenti muori. - Disse Alexia facendo uscire un'artiglio

- No per carità stavo scherzando. Allora non sei un essere umano.

- O le sembianze. Ma provengo dallo spazio.

- Allora non sai niente.

- Cosa dovrei sapere ?

- Ti spiego. Gli esseri umani non conoscono bene gli insetti e credono che non parlino. Ma invece noi lo facciamo durante la prima fase.

- Cosè questa prima fase, Kei.

- Devi sapere che noi nasciamo 2 volte la prima sotto forma umana e ci tocca portare dei costumi. La seconda e la forma di insetto e solo allora non potro' piu parlare.

- Allora questa e la prima forma.

- Esatto se mi vedi bene sono piu piccola ma ti assomiglio. Per quando riguarda il numero delle zampe.

- Hai ragione e quelle antenne che hai sopra alla testa.

- Sono mie non fanno parte del costume.

- Grazie della spiegazione. Allora non potremo diventare amici.

- Perche dici questo Alexia. - Disse Kei tremando.

- Semplice perche nel secondo stadio non potrò parlare con te.

- In effetti hai ragione. - Disse Kei tirando un sospiro di solievo.

- Ma io voglio continuare a parlare con te Kei.

- Abbiamo un po di tempo prima che sopraggiunga il secondo stadio.

- E poi ? - Disse Alexia.

- Avrai solo 2 possibilità. - Disse Kei.

- Quali sarebbero ?

- La prima e quella di tenermi anche se non potrò parlare. La seconda e lasciarmi vivere la mia piccola esistenza lontano dai pericoli.

- Non si puo' fare niente. - Disse Alexia.

- Niente. Allora puoi spiegarmi chi sei ?

- E vero scusami. Inizio, sai come mi chiamo non e vero ?

- Continua Alexia. - Disse spazientità Kei.

- Allora devi sapere che tramite un astonave siamo venuti sulla Terra.

E gli spiego tutto cio che gli era successo appena atterata sulla Terra. E durò 1 ora e mezza, dopo di che Kei disse.

- Ne sono successe di cose.

- Non credo che abbiamo finito qui. - Disse Alexia.

- Perche ?

- Ti ricordi che ti ho detto che doveva venire un'altro essere umano.

- Si. Allora ?

- E Franchie e sai chi e.

- Davvero, deve venire.

- Si, tra non molto. - Poi bussarono alla sua stanza e Alexia disse. - Chi e ?

- Sono Tomas mi vuoi far conoscere la tua amica. - Allora Alexia guardo Kei e Kei fece segno di no. Allora disse.

- Non e possibile.

- Ma potresti almeno uscire che ti vuole mio padre.

- Ok vengo subito. Vieni con me Kei. - Disse infine lei a bassa voce.

- Va bene. - Rispose sempre a bassa voce Kei. Alexia sposto' il mobiletto apri la porta e ando nella sala da pranzo.

Dentro la sala da pranzo vide Michele ma non solo vide anche altre persone e Alexia disse.

- Ciao Comet, Jim. Quando siete venuti.

- Qualche giorno fa. - Disse Comet.

- Allora e vero Alexia. - Disse Michele.

- Di cosa. - Disse Alexia.

- Che sono tuoi amici.

- Si perche ?

- Credevo che erano dei matti. Aspetta un attimo. Uhm.. E vero ora ti riconosco. - Disse Michele mentre guardava Jim. - Non eri tu che ci hai mandato quel messaggio tanto tempo fa.

- Si sono proprio io. - Disse Jim.

- Allora scusatemi se vi ho preso per matti me lo ero dimenticato.

- Si figuri. - Disse Jim.

- Toglietemi una curiosità perche siete venuti. - Disse Alexia.

- Credevamo che fossi morta.

- E chi l'ha detto.

- Lo abbiamo saputo tramite una intercettazione di un messaggio che era partito dalla Terra.

- Allora questa balla non puo che essere stata raccontata da Dark.

- Chi ? - Disse Jim meravigliatosi.

- Come non lo conosci. Allora ti diro' il suo nome che e Dark "Blue Tiger" Ray

- Allora e lui. - Disse Capitano.

- Esatto Jim. - Disse Alexia.

- Cosa c'è Capitano. - Chiese sorpreso Comet.

- Senti Alexia, tu devi rimanere qui quando verra' il tuo amico Franchie.

- Ma cosi non modifichi il futuro. - Disse Alexia.

- E vero ! Cosa posso fare. - Disse Jim.

- Senti aspettiamo che viene Franchie e poi si decide. - Disse Alexia.

- Va bene aspettiamolo. - Disse Jim.

- Scusate se mi intrometto, ma vorrei sapere anch'io. - Disse Michele.

- Alexia puoi andare con la tua amica fuori. - Disse Jim.

- Si vado. Mentre tu spiegerai ogni cosa. Non e cosi. - Disse Alexia.

- Brava mi congratulo con te. - Disse Jim. Allora Alexia stava per uscire ma venne fermata da Comet che disse.

- Dove vorresti andare.

- Indovina. Esco. - Vedendo la scena Capitano disse. - Lasciala andare Comet.

- Ma..

- Niente ma, lasciala e vieni che abbiamo molto da fare. - Allora Alexia se ne ando' senza accorgesi che Mary aveva visto la scena e quest'ultima pensò.

- " L'ora si avvicina. "

Intanto Capitano spiega a Michele cio' che dovrebbe succedere, e gli diete un oggetto.

Intanto Alexia uscita dalla casa stava andando in giro. All'improviso Kei disse.

- Scusa ma e meglio che le nostre strade si dividono qui Alexia.

- E perche ?

- Non vorrei farti soffrire quando divverro' un insetto.

- Non credo che mi farai soffrire.

- Lo dici ora Alexia, ma non sai dopo. Sentimi e meglio per tutti e due.

- Come vuoi tu Kei. - Kei volò intorno ad Alexia e disse. - Un giorno forse ci incontreremmo di nuovo.

- Spero che quel giorno arrivi presto.

- Se io ero nei tuoi panni. Non vorrei che venisse presto quel giorno.

- Allora ci salutiamo qui Kei.

- Si. Arrivederci.

- Arrivederci Kei, spero che la tua vita sia tranquilla.

- Non sono cosi fantasiosa Alexia. Ciao e grazie del brodo. - Detto questo tutte e due agitarono la mano in segno di saluto. Poi Kei volò via verso l'orizzonte. Mentre Alexia ando al tempio.

Nel prossimo episodio

Alexia incontra le sue amiche. ^_^

Note