Backstage of Studio Mirai 3 #16
"Viva Las Vegas"

Alex fà un viaggetto a las vegas nella speranza di rimpinguare le casse della sede. Nel frattempo sul pianeta natale della regina...

Riassunto

Il tempo passa e Alex è all'oscuro di ciò che Jun sta combinando, mentre Giada e sua sorella Ametista son ritornate sul pianeta Terra. Alla fine Alex decide di andare a Las Vegas per rimettere in sesto le finanze della sede, mentre Jun sul suo pianeta..

Tempo lettura circa

Ci troviamo all'interno di un'aereo di linea diretto a Las Vegas. Qui tra i passeggeri vediamo Alex, Garusai e Sakura. Alex indossa una maglia con maniche corte giallina, blu jean's e scarpe con tacco basso nere. Si trova sulla fila destra seduto sul sedile accanto al finestrino. Lui osserva con noia l'orizzonte coperto da nubi scure. In effetti è un volo notturno. Invece nella coppia di sedili sulla fila a sinistra ma in linea con i sedili dovè Alex, ci sono Sakura accanto al finestrino e al suo fianco il suo fidanzato Garusai. Sakura indossa una maglia con maniche corte celestino, gonna lunga nera, scarpe con tacco bianche. Un paio di orecchini ad anello d'orati. Garusai indossa una maglia con maniche lunghe bianca con al centro una riga blu scuro con al centro una stella nera. Blu jean's e scarpe da ginnastica nere con lacci bianchi. Sakura si stufò a vedere quell'orizzonte deprimente e chiese a Alex.
- Signor Alex, perchè non provate a divertirvi ? Non dovete essere cosi taciturno per tutto il volo. Dite qualcosa.
- Augh. - Rispose lui svogliatamente continuando a osservare l'orizzonte.
- Visto che finalmente sei stata accontentata gattina ? - Domandò sorridendo il suo fidanzato.
- Quello per me è un contentino. - Rispose lei guardando il suo ragazzo leggermente imbronciata e incalzò. - Su Alex, dite qualcosa di meglio.
- Bau bau. - Rispose lui continuando ad osservare l'orizzonte.
- No, dico. Mi state prendendo in giro ? Se è cosi io.. Ecco.. Non sarò più vostra amica.
- E quando mai lo siete stata. - Disse lui con serietà ma continuando ad osservare l'orizzonte. La coppia rimase scioccata da ciò che aveva sentito. Specialmente Sakura che chiese al ragazzo. - Diceva sul serio ?
- Non saprei. Può darsi che ora non ha voglia di parlare. Anzi, forse non sta nemmeno pensando a ciò che dice. - Rispose lui sorridendo.
- Anche se non sono vostra amica non vuol dire che non abbiamo accettato quando...
- Per questo vi ringrazio. Ma personalmente non vedo cosa potrei dirvi. Vi state già divertendo da soli, io vi sarei solo d'intralcio. - Rispose lui fisso sul finestrino.
- Posso sedermi ? - Domandò una voce femminile ad Alex, la coppia rimase sorpresa nel vedere Kiddy, una ragazza sui 28 anni, capelli lunghi fino a toccare terra biondi, altezza 1,80, occhi blu, carnagione mulatta. Indossa una maglia con maniche lunghe nera, pantaloni marrone scuro e scarpe con tacco basso nere. Sakura domandò stupita. - E voi, che ci fate qui ?
- Ordine della regina, non devo lasciar solo questo alieno. - Rispose lei guardandola.
- Come mai lei non è potuta venire ? - Domandò Garusai leggermente sospettoso.
- Problemi sul nostro pianeta. Non credo che sia una cosa grave, altrimenti non mi avrebbe ordinato di fare da babysitter a questo alieno. - Rispose lei mentre si sedette sul sedile di fianco.
- Senti Kiddy, non sono nell'umore adatto oggi. - Rispose lui con tono scocciato mentre continuava ad osservare il cielo coperto da nuvoloni.
- Sta tranquillo che non ti disturberò signor simpaticone. - Rispose lei guardandolo furbescamente. Lui non disse nulla e il volo continuò fino a destinazione.

Tempo dopo. Ci troviamo davanti all'uscita dell'aereoporto. Davanti ad esso c'era una fila di taxi gialli pronti a prendere in consegna gli eventuali clienti. Alex, Garusai, Sakura e Kiddy si portavano dei bagagli composti da 3-4 valigie. Il gruppo si avvicinò al primo taxi giallo che avevano davanti, il guidatore era un ragazzo sui 23 anni, altezza 1,70, carnagione scura, capelli neri e occhi marroni. Indossa un cappello nero, giubotto senza maniche marrone chiaro, maglia blu. Blu jean's e scarpe da ginnastica grigie con lacci neri. Lui aprì il porta bagagli e i ragazzi lo aiutarono a mettere i bagagli mentre le ragazze atteserò. Nell'attesa Kiddy disse nervosamente.
- Se Jun non mi avesse costretta, a quest'ora starei stanando gli Hajinkoriani.
- Ma ti piace tanto dare la caccia ai nemici della tua specie ?
- E l'unico modo che ho per non scatenarmi contro la regina.
- Mi dici che ti ha fatto la regina per meritarsi questo ?
- Non sono cose che ti interessano mezza alermariana.
- Essere mezze alermariane non è un difetto. Anzi, meglio essere mezze alermarianane come me che non intere Aldebariane bellicose come te.
- Se ti fa piacere pensarlo. - Rispose lei con tono di leggero disprezzo.
- Su, entrate ragazze che partiamo. - Disse Garusai, Sakura non rispose, anzi, entrò nel taxi seguito da Garusai perchè fu lei a tirarselo dietro. Poi Alex e infine Kiddy che chiuse la portella sbattendola. Infine il taxi partì verso la sua destinazione che era una pensione economica.

Il taxi attraversò le vie della grande città con traffico sostenuto anche a quell'ora notturna, infine il mezzo arrivò in una via secondaria leggermente affollata di auto ma molto più affollata di pedoni. La via era formata ai lati di vari edifici leggermente dismessi e quasi al centro del lato destro della via c'e la pensioncina che si mimetizzava con gli altri edifici. Il taxi si fermò davanti ad esso e gli occupanti sceserò. Alex e Garusai preserò i bagagli aiutati anche dal taxista, mentre le ragazze entrarono nella pensioncina. Kiddy era leggermente sospettosa del luogo e dei sguardi stupiti dei pedoni.

La hall all'interno della pensione era in questo modo. A sud c'era l'ingresso formato da una porta di vetro a due ante scorrevole, il pavimento e il soffitto sono di legno cosi come i quattro muri. Il pavimento è coperto da tappeti colorati, sul soffitto sono sparpagliate delle luci composte da una catena di metallo, una coppa di metallo argentato al termine e nella coppa una luce arancione chiaro a forma di fuoco. I muri est e ovest sono tapezzati di quadri di varia lunghezza e
rappresentavano vari soggetti. Al centro del lato nord ci sono due rampe di scale che portano alle stanze della pensione. Quasi al centro del lato est c'e un piccolo bancone di legno di colore marrone chiaro e dietro di esso c'e un signore anziano con capelli argentati, carnagione bianca, occhi neri. Indossa una camicia a quadri bianca, jean's marroni. Lui osservò con sospetto i nuovi arrivati, anche Kiddy fece lo stesso ricambiando lo sguardo del signore. Solo che lei mise anche un pizzico di cattiveria. Alex lascio la valigia che aveva in mano e andò dal signore mentre mise le mani dietro il collo azionando qualcosa. Una volta arrivato davanti all'uomo gli disse. [Parlano in inglese. NDTraduction Team.]
- [ Ci sarebbe una prenotazione a nome di Sakura Masnaaki.]
- A nome mio ? - Disse sorpresa a bassa voce, Garusai le rispose bassa voce. - Forse vuole rimanere anonimo, oppure ti è più amico di quanto non vuole far vedere.
- [ Si. Un'ordinazione per 4 stanze. ] - Disse il signore osservando il libro nascosto sotto il bancone, poi lo guardo dicendo. - [ Mi dispiace, ma vedete, ultimamente sono arrivati molti turisti. Per questo quasi tutte le stanze sono occupate, se volete possiamo darvi due matrimoniali. ]
- [ Per me sta bene. ] - E guardando il gruppo. - Per voi ?
- Io accetto solo se sto con il mio tessssoro. - Disse Sakura abbracciando il braccio destro del fidanzato.
- Ma certo Sakura. - Rispose lui sorridendo e poi disse a Kiddy. - Abbi pazienza, ti dovrai accontentare di questo simpaticone. - Lei non rispose ma continuò a perlustrare con lo sguardo la hall. - [ Accettiamo. ] - Rispose al signore. Lui suonò il campanello nascosto dal bancone e dalle scale a destra scese un ragazzo giovane con capelli castani, occhi neri, carnagione quasi nera. Indossa una camicia bianca, pantaloni e scarpe nere. Il proprietario gli disse.
- [ Andrew, accompagna questi signori alle stanze 21 e 25. ] - Il ragazzo prese quasi tutte le valigie perchè fu anticipato da Kiddy che si tenne una valigia e non gliela diete. Quindi andò verso la scala da dove era sceso e sali seguito dal gruppo. Alex diete la chiave con il numero 25 a Sakura dicendo.
- Buon divertimento e non me lo strappazzare troppo.
- Ma che dici Alex. - Rispose lei imbarazzata. In quel momento Kiddy diete la sua valigia al coinquilino della stanza dicendogli. - Tienila un'attimo. - Quindi scomparì.

Riapparì sul tetto della pensione dicendo.
- [ Assicuriamoci che la zona sia sicura. ] - Si incamminò per il perimetro del tetto. Vedendo che intorno all'edifico non c'era nessuno di sospetto, scomparì e riapparì davanti all'ingresso della pensione, con stupore dei passanti nel vederla comparire. Ma lei non badò ai presenti ma solo alla sua missione, iniziò a perlustrare la via girando intorno al primo isolato e pian piano ad aumentare il raggio di azione della sua perlustrazione. Decidendo di perlustrare tutto il quartiere.

Intanto all'interno della stanza n.21, la stanza è in questo modo. Tutte le pareti della stanza sono fatte di legno, compreso il soffitto e il pavimento. All'angolo del lato sud c'e la porta d'ingresso di colore marrone chiaro quasi bianco. Quasi vicino alla porta d'ingresso c'e un armadio a 4 ante di colore beije. Il lato nord ha al centro una portafinestra che da su un balcone, ai lati della portafinestra ci sono delle tende rosa. Al centro del muro a est c'e un letto matrimoniale con coperte beije e al centro sopra le coperte dei cuscini a forma di cuore. Ai lati del letto ci sono dei
piccoli mobiletti bianchi con un cassetto. Sopra i mobiletti ci sono delle lampadine con base di metallo decorato con fiori. Lampadine che emanano una luce soffusa. La parete ovest è occupata da un televisore a 42 pollici a schermo piatto, un paio di casse acustiche piuttosto grandi ai lati della tv. Al centro del pavimento c'e un tappeto di colore rosso a forma di cuore, sul soffitto c'e un candelabro a 10 braccia placcato d'oro con lampadine a forma di fiamma. Solo tre luci del
candelabro erano accese illuminando la stanza, la tv era spenta. Vediamo Alex di spalle mentre osserva perplesso le tende. Pensò toccando il tessuto delle tende con la mano destra.
- " Speriamo che stia facendo la cosa giusta. Anche se ho paura di perdere tutto. " - In quel momento bussarono alla porta e lui disse. - Avanti. - Entrarono Garusai e Sakura il ragazzo chiese ad Alex. - Ora che ci troviamo qui, ci vuoi spiegare perchè siamo venuti ?
- Bella stanza ma è meglio la nostra, vero Garui ? - Domandò infine contenta Sakura.
- Per rischiare. - Disse seriamente.
- Rischiare ? Non dirmi che vuoi tentare la fortuna ? - Disse lui stupito.
- Si. Ho fatto un pò male i conti e non penso di farcela di questo passo. - Disse serio e un pò depresso.
- Ma che dici ? Non stai pagando nessuno dei tuoi dipendenti. - Disse serio Garusai, mentre Sakura osservò stupita la Tv e pensò. - " Quantè grande, ma la nostra è migliore non dobbiamo nemmeno alzarci dal letto per vederla. Basterà guardare il soffitto. " - E sorrise contenta.
- Si. Ma se voglio ricostruire la sede, avrò bisogno di molto denaro e per adesso l'unica possibilità che ho è giocare al casinò. - Disse serio Alex anche se il suo tono era titubante.
- Lo sai benissimo che quei giochi sono truccati, anche se vincerai dei soldi saranno stati gli altri a perderci altrettanto e non il casinò. - E continuò avvicinandosi. - Sempre se non sei tu a perdere tutti i tuoi soldi per questo tuo colpo di genio.
- Sono consapevole di questo rischio, eppure voglio tentare lo stesso.
- Mi sbaglio o voi non avete mai giocato a questi giochi. - Chiese Sakura con curiosità.
- Non ti sbagli Sakura, ma c'e sempre una prima volta, no ?
- E quando volete iniziare questa vostra scommessa ? - Chiese con curiosità.
- Domani sera. Per adesso sono troppo stanco, non sono abituato a viaggiare. - Disse lui e pensò. - " Son migliori le astronavi Aldebariane o la mia vecchia auto, che questi voli di linea. " - Quindi si sedette ai piedi del letto mentre la ragazza decise di uscire dalla stanza. Una volta soli, Garusai gli domandò. - Dove sono i soldi ?
- Al sicuro, anche se ovviamente non li ho portati tutti. Solo una piccola cifra, il resto li ho lasciati nel caso che io perda tutti i soldi o che il demone del goco si impossessi di me.
- Se tu non sei abituato a giocare, stai sicuro che non sarai colpito da questa malattia.
- Lo spero. Buona notte Garusai.
- Anche a te Alex. - Disse lui che usci chiudendo al porta, il proprietario della sede si distese sul letto e pensò vendendo l'altro lato del letto vuoto. - " Chissa se Kiddy avrà il coraggio di dormire insieme a me. Anche se non ci credo per nulla. " - Quindi tentò di dormire anche se era preoccupato per ciò che doveva avvenire il giorno dopo. Ma era anche convinto che senza una nuova base monetaria, non poteva assolutamente iniziare la ricostruzione della sede.

Intanto l'Aldebariana si trovava all'interno di uno dei casinò della metropoli. Lei si guardò intorno mezza accecata per via di tutta quella luce che innondava il luogo. Dovette abituarsi a tutta quella luce prima di mettersi al lavoro, una volta abituata iniziò a guardarsi intorno, il locale era ampio con vari banchi e macchinari che lei non capiva. In quel momento arrivò una ragazza con un vassoio, e sopra di esso ci sono vari bicchieri di carta plastificata di colori sgargianti con all'interno di essi dei gettoni argentati. Le disse.
- [ Benvenuta al Costel casinò Club. Prego, vogliate accettare questo piccolo omaggio. ] - E le diete uno di quei bicchieri e disse sorridendo. - [ Vi auguro un buon divertimento con i nostri giochi. ]
- [ Grazie del pensiero. ] - Rispose lei nella sua lingua, la povera ragazza non capì ma sorrise come se avesse capito, quindi se ne andò invece lei pensò osservando il bicchiere. - " In questo modo posso passar innosservata. " - Poi osservò le telecamere pensando. - " Ma se vado in
giro senza usarli forse risulterei sospetta. " - Disse guardando una fila di 15 slot machine. - [ Proviamo quei cosi. ] - Quindi usò una macchinetta inserendo tre gettoni e tirò la leva. Uscì una combinazione errata, pensò. - " Uhm.. Forse tre erano troppi. Alla prossima ne provo con due. " - Quindi si stava per allontanare ma venne fermata da un signore che la chiamò. - Lei si voltò verso di lui che le disse. - [ Avete messo troppi gettoni. ]
- [ Grazie, mi ero accorta dello sbaglio. ] - Lui non capì la risposta ma la ragazza non ci fece caso bensi si mise davanti ad una macchinetta a fianco dell'uomo, qui mise due gettoni e tirò la leva pensando. - " Forse ora funzionerà. " - Anche adesso non succedeva nulla. Kiddy pensò osservando il bicchiere leggermente vuoto. - " Speriamo che ne basti uno altrimenti non avrei abbastanza monete per girarmi tutto il locale. E non ho soldi per comprare altre monete del genere. " - Quindi si incamminò verso un'altra fila di slot che si trovava dall'altro lato del locale appoggiato al muro. Anche questa fila era occupata da persone e ogniuna aveva il proprio bicchiere pieno o semi pieno di gettoni. Andò dall'unica machinetta libera e inserì il gettone quindi tirò la leva. Uscì una combinazione vincente che gli restitui tutti i gettoni usati in quel momento. Però lei si accorse che i gettoni usciti erano diversi da quelli nel bicchiere. Erano di forma rotonda come i gettoni nel bicchiere ma avevano colori diversi, anziche argentati, erano di colore rosso. Lei penso nel vederli.
- " Ma a che servono ? " - Quindi chiese al giocatore al suo fianco. - [ A cosa servono questi gettoni ? ] - Stavolta parlava inglese con uno strano accento simil irlandese.
- [ Mi state prendendo in giro signorina o venite dalla luna ? ]
- " Meglio che non ti dico da dove vengo, alieno dei miei stivali. " - Pensò lei leggermente arrabbiata.
- [ Scusatemi, dovevo notarlo che siete una novizia. ] - Disse leggermente imbarazzato e continuò sorridendo. - [ Quei gettoni servono per poter giocare ai giochi tipo roulette, blackjack e altri. Ma se intendete continuare con le slot machine, vi consiglio di andare al banco e cambiarli. ]
- [ E dove si trova questo banco ? ] - Chiese con curiosità.
- [ Li, vicino all'ingresso. Date quei gettoni appena vinti e riceverete in cambio i gettoni usati per queste macchinette. ]
- [ Grazie per il tuo aiuto. ] - Rispose lei mentre il giocatore stava per mettere due gettoni nella sua machinetta, ma dopo che ne inseri uno Kiddy consigliò. - [ Se volete che la macchina funzioni, ne basta uno. ] - Quindi tirò la leva e se ne andò. Lui da prima rimase basito ma poi si dovette ricredere quando la slot gli restitui una combinazione vincente leggermente alta, pensò. - " Grazie novizia. "

Intanto l'Aldebariana andò vicino al banco di cambio e dietro di esso c'era una signorina piuttosto graziosa che le disse.
- [ In cosa posso esserle utile signorina ? ]
- [ Voglio cambiarli in monete per giocare alle macchine con la leva. ] - E pensò. - " Ho da finire di perlustrare l'intero locale. " - Lei ebbe i gettoni che mise nel bicchiere e andò a vedere qualche altro gioco, si fermò alla roulette e chiese. - [ Come si utilizza ? ]
- [ Semplice. Voi scegliete un numero sul tavolo e lui fa girare una pallina nella roulette, se la pallina si ferma nel numero che avete scelto, vincete. ]
- [ Grazie. ] - Quindi prese un paio di gettoni dal bicchiere e li buttò sul tavolo accanto al numero 22. - In quel momento il croupier le disse ridandole i gettoni con bastone di legno. - [ Mi dispiace signorina, ma questi gettoni non valgono per  giocare. ]
- [ Davvero ? Non ditemi che mi servivano i gettoni che avevo vinto nella macchinetta. ]
- [ Si. Oppure andate al banco vicino all'ingresso e cambiate i vostri gettoni. ]
- [ Capisco. ] - Rispose pensando. - " Mi conviene usare di nuovo una delle macchinette. " - Percui andò verso una delle file di slot machine e iniziò a giocare per avere quei gettoni. Ma dopo aver provato tre volte con tre gettoni e vedendo che non usciva nulla dal fondo pensò. - " Mi sà che è rotta. " [ Dovevano avvisare. ] - Disse infine leggermente arrabbiata. Quindi riandò al banco per cambiare i gettoni, una volta cambiati andò alla roulette e puntò su un numero un paio di fische, numero che uscì e lei si prese la vincita e si perlustrò il locale andando verso un'altro gioco.
 
Intanto Alex sognava di riuscire a sbancare il casinò e a rimettere a nuovo la sede. Anche con l'aiuto di Jun.

Il giorno dopo, lui si svegliò dicendo a bassa voce.
- Ora è il giorno della mia scommessa. Speriamo di vincere. - Quindi si alzò dicendo. - Son certo che Kiddy... - Appena si voltò si stupì nel vedere l'aldebariana seduta nella sua parte di letto e lui le disse. - Non dirmi che hai avuto il coraggio di dormire con me.
- Ma che dici umano. - Disse lei non guardandolo. - Solo adesso ho terminato la perlustrazione tutti i locali.
- Mi vuoi far intendere che vai adesso a dormire.
- Si. Perciò dovrai affidarti a Garusai per la tua incolumità. Almeno fino a questa sera.
- Va bene Kiddy, come vuoi. - Disse lui che la lasciò stare e uscì dalla stanza. Lei si sdraiò sul letto e tentò di dormire.

Ci troviamo in una stanza simil ristorante della pensioncina. Qui vediamo seduti accanto ad un tavolo, Sakura che indossa una maglia con maniche corte verde chiaro, gonna corta nera, e scarpe con tacco bianche. Di fronte aveva il suo fidanzato che indossava una maglia con maniche corte blu, pantaloni marrone chiaro e scarpe con tacco basso nere. Entrambi stavano facendo la prima colazione, in quel momento a poca distanza c'erano un paio di uomini a parlare nemmeno a bassa voce.
- [ Dovevi esserci ieri sera, lei è stata un vero spettacolo. ]
- [ Parli di quella bonazza che aveva la fortuna dalla sua parte ? ]
- [ Non l'aveva sempre ma nella maggiorparte dei casi, si. E' riuscita a vincere una bella somma, ma era come se non gli importava, ho sentito che ha lasciato la sua vincita alla cassiera del casinò andandosene via. ]
- [ Una persona normale non lascierebbe mai una vincita senza riscuoterla. ]
- [ Beh, Lei l'ha fatto. ]
- [ E di che somma stiamo parlando ? ]
- [ Non molto, solo 30 000 dollari. ]
- [ Mizzica. Cosa farà il casinò ? Se li riprenderà oppure li lascierà da parte ? ]
- [ Io credo che aspetterà qualche settimana che ritorni la giocatrice, poi non sò. ]
- Chissà chi è questa malata che lascia quella somma al casinò. - Disse a bassa voce Garusai.
- Forse è una ereditierà di un impero ed è venuta qui in incognito. - Rispose Sakura.
- Può anche darsi, altrimenti non si spiegherebbe la cifra che ha lasciato. - Disse serio il fidanzato. In quel momento si vide entrare Alex che indossa una maglia con maniche lunghe nera, blu jean's e stivaletti neri. E disse osservando la coppia. - Vi siete divertiti ieri sera.
- Vi vedo allegro, oggi cosè succsso ?
- Di certo non è lei l'ereditiera. - Disse divertita Sakura.
- Ereditiera ? Di cosa state parlando ? - Domandò incuriosito e la coppia lo mise al corrente di ciò che avevano sentito, infine lui disse. - Spero che questa sera avrò anch'io questa fortuna.
- Dovè Kiddy ? - Domandò Sakura.
- A dormire. Perchè ?
- Quindi anche tu ti sei divertito ieri sera. - Rispose lei facendogli l'occhiolino.
- Sii seria Sakura, lei si è appena messa a dormire. Solo ora ha finito la ronda di sorveglianza dell'edificio. E continuò guardando Garusai. -  Ah, vuole che sia tu a farmi da guardia del corpo almeno fino a questa sera.
- Lo faremo entrambi, vero Garui bello ? - Gli domandò Sakura.
- Ma certamente gattina. Entrambi saremo più che efficienti nel proteggere Alex.
- Grazie Sakura. - Iniziò lui e poi disse pensieroso. - Non mi spiego perchè Jun abbia costretto Kiddy a farmi da guardia del corpo.
- Forse ha paura che gli Hajinkoriani ti colpiscono ? - Domandò la ragazza.
- Di nuovo ? Ma non si stancano mai ? - Chiese con stupore.
- E' una guerra che procede da molte generazioni. Entrambi si son dimenticati anche per quale motivo è nata questa guerra.
- E nessuno ha indagato ? - Domandò con stupore Alex.
- Io ci ho provato quando ero loro prigioniero. Ma nessun Hajinkoriano sapeva rispondermi e a detta di un mio vecchio compagnio di cella, le loro cronache inziano proprio quando è iniziata la guerra con gli Aldebariani, senza però spiegarne il motivo. - Disse Garusai leggermente pensieroso.
- Se gli Hajinkoriani hanno cancellato quel passato, forse gli Aldebariani tengono ancora qualcosa nelle loro biblioteche ?
- Non ci sono biblioteche su Aldebaran, solo edificatori a cui vengono tramandati il sapere della storia. - Disse serio Garui.
- Nessuna biblioteca ? E se questi edificatori muoiono, la vostra storia verrebbe spazzata via in men che non si dica.
- Se non erro, mio padre parlava sempre di una biblioteca su Aldebaran. - Disse pensierosa Sakura.
- L'avevo dimenticato. - Disse il suo ragazzo dandosi un colpetto sulla fronte poi disse. - Tuo padre parlava certamente della biblioteca reale, l'unica in tutta Aldebaran, essendo cugino della regina, forse lui ha letto qualcosa a riguardo del passato. - E le chiese. - Perchè non glielo domandiamo ?
- Perchè domandarlo al padre se possiamo domandarlo direttalmente alla regina ? - Domandò Alex con curiosità.
- La regina avrà cosi tanti problemi che non credo che si metta a leggere gli avvenimenti passati del suo pianeta. Senza contare che non verrà certamente qui, ora che Kiddy ti fa da guardia del corpo.
- Ma se avrò abbastanza soldi per alzare la sede, vedi come verrà a supervisionare la costruzione.
- E li allora potresti chiedere qualcosa sulla biblioteca. - Disse seria Sakura.
- Esattamente gattina. - Disse Alex divertito. E il suo fidanzato si mise a ridere, meno divertita fu proprio Sakura.
 
Intanto su Aldebaran, ci troviamo in una sala enorme composta da pavimento di piastre riflettenti blu scuro, arcate con colonne rettangolari nere, la luce proveniva da fuochi bianchi sopra ad ogni arcata. Al centro di questa sala enorme c'e un'alta camera rotonda con soffitto a cupola di colore nero. Davanti all'ingresso formato da una porta blu con volta ad arco di colore nero, c'e un
uomo anziano di carnagione mulata, occhi neri, capelli lunghi fino a toccare terra bianchi. Indossa una maglia con maniche corte blu scuro e pantaloni neri, non indossa scarpe. Da lontano vediamo arrivare Jun che indossa una maglia con maniche lunghe bianca, gonna lunga e ampia di colore beije, non si vedono i piedi coperti dalla gonna. Capelli lunghi a treccia che toccano terra di colore blu. Lei si fermò davanti all'anziano e lui disse sorpreso. [ Parlano in Aldebariano NDTraduction Team.]
- [ Siete veramente voi mia regina ? ]
- [ Si, Xal'Seravix. Scusami se non son potuta venire prima. Ma ho avuto un piccolo problema con quella mia copia. Ma in questo momento ho del tempo da poter dedicare alla biblioteca reale. ]
- [ Mi dispiace, ma non potete. ]
- [ Come non posso ? ] - Domandò stupita e disse leggermente arrabbiata. - [ Sono la tua regina quindi ti ordino di aprire la porta della biblioteca. ]
- [ Mi avete frainteso. Voi potete vederla. ]
- [ Volevo ben dire. ]
- [ Ma solo dopo aver passato un test per verificare se siete veramente la nostra regina. ]
- [ Fate benissimo. Specialmente con quella copia di quint'essenziano in giro per la galassia. ] - Si concentrò chiudendo gli occhi poi disse. - [ Sono pronta per il test. ]
- [ Come ordinate mia regina. ] - Rispose lui e tutto il luogo si oscurò, lui disse. - [ Se siete veramente la mia regina, saprete uscire da questo labirinto. ]
- [ Ma dovè questo labirinto ? ] - Si chiese osservando l'oscurità che avvolgeva il luogo.
- [ Come mia regina ? Non lo vedete ? Strano. Solo la vera regina lo vedrebbe, devo quindi dedurre che voi siete la copia ? ]
- [ Ma quale copia d'egitto, ora vi faccio vedere io. ] - Quindi si incamminò in avanti ma urtò contro un muro invisibile e lei disse. - [ Ma cosa !? ]
- [ Ahimè, avete fallito il test. ] - Rispose il custode con tono grave.
- [ E brava la nostra copia. ] - Si sentì un'altra voce femminile. Sopra di lei si vide Jun che indossa una maglia con maniche corte bianca, pantaloni blu e scarpe con tacco basso nere. - [ Non riuscirai mai a fregare il nostro custode. ]
- [ Come avete fatto a raggiungermi ? ] - Domandò la falsa Jun alzando lo sguardo.
- [ Anche se hai i miei stessi poteri, non riesci a superare questa bazzecola. ] - Atterrò davanti a lei e le chiese. - [ Dimmi per quale motivo volevi entrare nella biblioteca reale ? ]
- [ Se vuoi la verità. ] - Iniziò lei che ritornò normale ossia con capelli lunghi lisci neri e anche occhi neri. E continuò sorridendo. - [ Volevo sapere se nella vostra storia c'erano contatti con la mia razza. ]
- [ Ma non avevi detto che avevi letto la nostra storia ? ] - Domandò la vera Jun con leggero sospetto.
- [ Solo dal lato Hajinkoriano. ] - Rispose seria.
- [ Quindi per compensare vuoi il nostro lato. ] - Disse pensierosa.
- [ Esattamente, posso avere il permesso ? ] - Domandò infine con tono speranzoso.
- [ Forse. Ma dimmi. Dovè la sfera, a chi l'hai lasciata ? ]
- [ E' in buone mani. ] - Rispose la copia, la vera Jun disse. - [ Xal, farò io da garante per lei, fateci passare. ] - In quel momento l'oscurità sparì e il vecchio Aldebariano disse con riverenza. - [ Come volete mia regina. ] - Il portone si aprì e le due Jun entrarono nella stanza.

Intanto sulla Terra, il gruppo formato da Alex, Garusai e Sakura, lasciarono la pensioncina per cercare fortuna a Las Vegas.

Continua... (By Studio Mirai.)

Inizio episodio alle 16:21 del 20/11/2008
Fine episodio alle 18:23 del 20/11/2008

Inizio correzione e adattamento alle 20:10 del 21/03/2009
Fermato alle 20:55 del 21/03/2009
Ripreso alle 20:01 del 25/03/2009
Fine correzione e adattamento alle 20:35 del 25/03/2009

Nel prossimo episodio

Alex riuscirà ad avere fortuna in quella metropoli ? lo saprete al prossimo episodio. ^_^

Note