Backstage of Studio Mirai 3 #2
"Ring My Bell"

Jun discute con Alex mentre quest'ultimo fà colazione. Nel frattempo Saiko fa visite a domicilio.

Riassunto

Alex si fà una camminata notturna per la città, grazie anche ad un consiglio della sua amica Giada Mirai che lo indirizza al bar Notte Stellata. Quella stessa notte un'astronave aliena va in orbita intorno alla Terra. La mattina dopo...

Tempo lettura circa

Il giorno successivo a quell'incontro, il cielo era celeste con poche nuvole mentre
il sole era leggermente alto nel cielo. A quest'ora vediamo uscire Alex da casa sua.
La casa dall'esterno è in questo modo: Un'abitazione di legno ad un unico piano di
colore beije, in cui tetto spiovente è di colore marrone scuro, l'ingresso è formato
da una doppia porta di legno di colore marrone chiaro. Il ragazzo indossa una
maglia con maniche lunghe verde chiaro, blu jeans con alla vita una cinta di colore
marrone scuro e delle scarpe da ginnastica bianche con chiusura a strappo. Si
incamminò verso la sua destinazione pensando.

- " Dovrò chiedere a Giada se potrà montare un'appareccho simile. "

In quel momento all'interno della tana di Giada più precisamente nella camera
da letto che è in questo modo: Le pareti sono di metallo e spoglie, c'e un'ingresso
al lato ovest e un'altro al lato sud, solo l'ingresso al lato sud aveva una porta di
metallo a scorrimento laterale, questa porta era piuttosto difficile da vedere
siccome si mimetizzava con le pareti della stanza. Al centro della camera c'e
un letto singolo con le coperte di colore bianco con stampati dei disegni che
rappresentano delle onde marine. La volpina in quel momento si alzò e
appena appoggiò i piedi a terra una luce soffusa illuminò la stanza. La luce
proveniva da dietro una cornice semi trasparente che prendeva tutto il
perimetro del soffitto. Lei indossa un pigiama composto da una maglia
e dei pantaloni celesti. Si avvicinò barcollando alla porta ad ovest dicendo.

- Bel risveglio Giada. aawwnnn.. Speriamo che la giornata inizi bene. - Si appoggiò
al muro accanto alla porta e sentì il campanello, si chiese mentre era mezza
sveglia. - Chi potrà mai suonare a quest'ora ? - Ci pensò un pò, infine disse. - Non
può essere il signor Alex perchè è un alieno a cui piace dormire. A meno
che... - Si svegliò di colpo domandandosi. - Non sia successo qualcosa ad
Ametista. - Corse come un fulmine uscendo dalla stanza.

Ci trovamo all'esterno della tana che è in questo modo: Una capanna
totalmente di legno, porta e tetto inclusi. La capanna si trova quasi all'angolo
superiore destro della via e non ha finestre. Davanti alla porta vista di spalle
c'e una ragazza sui 18 anni, altezza 1,62, capelli ondulati lunghi fino alla vita
celesti, indossa una maglia con maniche lunghe verde, gonna lunga e stretta
blu e scarpe con tacco basso nere. A qualche cm sopra la porta, una tavola di
legno entro' all'interno creando cosi una fessura che fu riempita da una serie di
lenti laser che si acceserò scansionando la ragazza. Appena le luci si spenserò
si sentì la voce della volpina che disse.

- \ Signorina Saiko, cosa ci fate davanti alla mia tana ? / - Continuò
con tono preoccupato. - \ E' successo qualcosa ? /

- Non è successo nulla, avevo solo bisogno di parlarvi. Sempre se non vi
ho recato disturbo.

- \ No, nessun disturbo, anzi, accomodatevi nella mia umile tana. / - Rispose
la volpina e la porta della tana si aprì, la ragazza ci entrò, la porta si chiuse
alle sue spalle.

Alex si trovava in quel momento all'interno di un bar intento a fare colazione.
Il bar era in realtà un piccolo locale quadrato con un bancone che copriva tutto
il lato destro, l'ingresso al centro del lato sinistro, il lato nord aveva le porte dei
bagni, il lato sud aveva due panchiko stranamente non occupati. Il pavimento
è di mattonelle bianche, il soffitto di legno in cui al centro c'era un ventilatore di
legno fermo. Dietro il bancone c'e un barista, un uomo sui 55 anni, capelli corti
castani, occhi acquamarina, carnagione bianca. Indossa una camicia blu e blu
jean's. Il ragazzo era intento a gustarsi la colazione ossia un cappuccino con
frate incluso nel prezzo. E il barista disse al frate dandogli un sacchetto di
carta marrone chiaro.

- Ecco le vostre briosce fra Gilberto.

- Grazie buon uomo. - E disse a Alex. - Sei un peccatore.. Non è da timorato di
Dio mostrare questo cannibalismo.

- Veramente mi sto facendo solo un cappuccino. - Rispose lui non capendo.

- Ha ragione lui Alex, la prossima volta ti faccio un espresso.

- Meglio piccolo altrimenti non ce la farei a digerirlo. ^^;

- Ok. - Rispose lui mentre il frate se ne andò salutandoli, Alex chiese indicando
i panchiko. - Scusami Amerigo, come mai non c'e nessuno a giocare ?

- Forse perchè sono rotti ? - Rispose lui e continuò. - Sono 2 settimane che
continua a sputare biglie anzichè gettoni.

- Insomma, da quanto li hai messi. - Disse lui pensieroso.

- Già. Ho chiamato il tecnico e speriamo che venga al più presto. - E gli
disse. - E tu invece, cosa bolle in pentola ?

- In verità dovrei iniziare a pulire le vecchie idee.

- Cioè, rispolverì le vecchie serie ?

- No, dovrò far partire delle serie che non sono nemmeno iniziate a parte i primi
episodi. Tipo ad esempio il progetto Evolution. - Disse pensieroso ma poi pensò
fra se mentre teneva la tazza del cappuccino tra le mani. - " Ma forse prima
di questo progetto farò partire quell'altra serie di cui ho solo il database. " - Quindi
bevve il cappuccino, improvvisamente al suo fianco apparì Jun Asono, una
ragazza sui 28 anni, occhi blu e capelli lunghi fino alle ginocchia blu. Altezza
1,80, carnagione mulatta. I suoi capelli da lisci son diventati un'unica lunga
treccia e quest'ultima è attorcigliata intorno al braccio destro. Indossa una maglia
con maniche corte gialla, jean's marroni e scarpe con tacco basso nere. Guardò
con un certo nervosismo il proprietario della sede tanto che gli disse con rabbia.

- Perchè hai mentito, che cosa speri di ottenere ?

- Cosa spero di ottenere ? Nulla, assolutamente nulla. - Disse serio.

- Allora perche hai mentito ?

- Hai notato come Dalila ti ha riverito quando ti ha riconosciuta.

- E con questo ? Tu non sei importante quanto me, anche se non mi piace sentirmi chiamare regina.

- Forse non lo sono, ma hai sentito che dicevano nei miei riguardi. Si aspettano
di vedere chissà chi. Non so cosa ha detto Giada per farle volare cosi con la
fantasia.

- Quindi continuerai a mentire. - Disse seria e un pò meno incavolata.

- Si. Non voglio che vengono disilluse se mi conoscono come il proprietario
della sede.

- Non capisco questo comportamento. Ma non mi interessa per
adesso. - Quindi lo osservò con astuzia mentre gli disse. - Sappi che non
fuggirai al tuo prossimo compleanno.

- Lo so, ma non per questo non fuggirò alla tua festa.

- Credi che la eviterai come gli altri anni ?

- Cercherò di fare il possibile.

- E se non ci riesci, che farai ? - Domandò lei guardandolo con furbizia e senza
aspettare risposta continuò. - Vuoi scommettere Alex ?

- E sia. Facciamo cosi, se io evito la tua festa obbedirai ad un mio ordine.
Altrimenti..

- Tu obbedirai ad un mio ordine. - Rispose sorridendo furbescamente.

- Ok, ma sono vietati gli ordini strani tipo: Combattere a mani nude contro uno Xu'di.
- Va bene. " Peccato, avevo l'occasione per farlo fuori. " - Pensò un pò abbattuta e
gli disse incavolata. - Ma anche tu non devi darmi ordini strani tipo: Leggere al
contrario tutti i tuoi manga.

- Ok ok. - Disse lui e pensò. - " Non mi sembra un ordine strano leggere i manga al contrario. Da un bel pò di tempo che le case editrici rispettano la lettura originale.
Mah. " - E sigillarono la scommessa con una stretta di mano, dopo di che la
regina lo salutò e scomparì mentre lui continuò la sua colazione. Peccato che
subito dopo la sua scomparsa, lui si ricordò dicendo. - Mannaggia, mi son
dimenticato di chiederle se era finita la costruzione della sede.

Ci troviamo all'interno della casa di Hinaki, più precisamente nella stanza da
letto che è in questo modo: Quasi al centro del muro a ovest c'e
un armadio a tre ante di colore rosa pastello, sopra l'armadio ci sono
dei pelusce che rappresentano dei gatti di vario colore. Quasi all'angolo
nord-ovest, sempre su quest'ultimo lato, c'e una porta di colore bianco con
maniglia marrone chiaro. Al centro del lato nord c'e una porta a doppia anta
di colore marrone chiaro con due pomelli bianchi. [ Uno per anta. NDR.] Il
resto del lato è spoglio, mentre il lato est è occupato da due finestre con
apertura a ghigliottina con ai lati per ogni finestra due tende di colore beije.
Entrambe le finestre erano semi aperte. Nello spazio tra le due finestre
c'e una piccola colonna di legno divisa in tre piani, tutti e tre i piani sono
occupati da piante sempre verdi. Al centro del lato sud, c'e un letto
matrimoniale con schienale rettangolare di legno con intarsi a mo di onda
nella parte superiore, lenzuola blu chiaro. Ai due lati del letto ci sono due
comodini in cui sopra a quello di destra c'e una piccola sveglia rettangolare
di metallo che segna con numeri rossi le 09:12 am. Dietro la sveglia c'e una
lampada con paralume in stoffa di colore beije. Sul comodino a sinistra c'e la
stessa piccola lampada, e accanto alla lampada c'e una piccola statua che
rappresenta una gatta non antropomorfa con pelo bianco mentre sta
camminando, ha gli occhi chiusi e sulla sua schiena tiene una spada in
posizione orizzontale con la punta che supera di un bel po' il muso della gatta.
Hinaki è una ragazza sui 28/29 anni, capelli lunghi rossi che arrivano fino a
meta' schiena. Altezza 1,65, si trova distesa sul letto totalmente vestita.
Indossa una camicetta rosata, gonna lunga e stretta bianca, non indossa
scarpe. Alle orecchie indossa dei orecchini con chiusura ad anello bianco,
una piccola catenina argentata e infine un ciondolo che rappresenta una sfera
a quadrati rossi e bianchi. Lei si stava godendo il silenzio della stanza e aveva
le braccia in alto, occhi chiusi e sorriso stampato sulla faccia mentre disse.

- E' tutto finito. - Aprì gli occhi e i suoi occhi sono di colore rosa, continuò
osservando il soffitto bianco con al centro un lampadario d'orato a quattro
braccia, e su ogni braccio c'e una lampadina a forma di fiore. - Finalmente
ho finito la mia serie. - Sorrise divertita mentre disse. - Peccato che lui è
ancora indietro. - Mise le mani dietro la testa e disse pensierosa osservando
il soffitto. - Chissà che idea tirerà fuori quando avrà finito questo
progetto. - Si incavolò mentre disse. - Spero che non sarà una cosa
complicata come quest'ultimo progetto. - In quel momento si sentì in
lontananza il campanello, lei si chiese. - Chi sarà cosi mattiniero ? Certamente
non Alex. - Si alzò un pò fiaccamente. Una volta in piedi andò verso l'uscita
della stanza dicendo. - E se è Alex, spero che non vorrà iniziare subito il
nuovo progetto. - Si dette una pacca sulla fronte. - Che stupida, deve terminare
il vecchio progetto, non sarà cosi pazzo da venirmi a chiedere di iniziarne
uno nuovo. - Poi si arrabbiò dicendo. - E se lo fosse, gli risponderei
che ho bisogno di una luuuunga vacanza. - Quindi uscì dalla stanza.

Ci troviamo dentro la stanza d'ingresso della casa che è in questo modo: Il lato
sinistro ha i muri ad angolo in cui al centro del angolo superiore c'e una finestra
leggermente aperta, e sotto di essa ci sono due sedie beije. Al centro dell'angolo
inferiore c'e un ingresso ad un'altra stanza, sul lato sud c'e il corridoio che procede
verso l'interno della casa. Il lato destro ha piccoli quadri che rappresentano
delle case antiche. Al centro del lato nord c'e la porta d'ingresso di legno di colore
bianco con una piastra tattile di colore nera nei pressi dell'apertura, anche i muri
sono di colore bianco ma un pò più scuro. A sinistra della porta c'e appeso un
citofono rosato con cornetta a fantasia di rose stilografiche, a destra della porta
c'e uno specchio rettangolare con cornice rosata. Il pavimento è di mattonelle
beije, soffitto bianco con un lampadario nel punto più spazioso della stanza, a
quattro braccia dorato e lampade a forma di fiore. Hinaki si vide venire dal
corridoio a sud si avvicinò all'ingresso prese la cornetta del citofono, chiese.

- Chi è ?

- \ Saiko Asono. / - Si sentì dal citofono.

- Saiko ? - Si domandò stupita e pensò. - " Che vuole da me la figlia di
quell'aliena ? " - Hinaki poggò la mano sinistra sulla piastra e dopo una scansione
della mano da parte della piastra la porta si aprì e lei la vide. La ragazza ha occhi
rosso chiaro e indossa una maglia con maniche lunghe verde, gonna lunga e stretta
blu e scarpe con tacco basso nere, chiese. - Mi scusi, posso entrare ?

- Certamente Saiko, ma a cosa devo la vostra visita ? - Domandò con curiosità
mentre la fece entrare.

- Un ordine di mia madre. - Le rispose sorridendo imbarazzata e continuò. - Riguarda
mia madre e di riflesso..

- Alex. - Disse seria la padrona di casa.

- Esattamente, mia madre ha un piano per catturare Alex nel giorno del suo
compleanno. E ovviamente ha bisogno del vostro aiuto.

- Capisco. Mi fa piacere aiutare tua madre, di più vedere in difficolta quell'uomo.

- Mia madre immaginava che su di voi si poteva contare.

- Se non ci sia aiuta tra ragazze. Specialmente dopo che ho finito quel suo stupido progetto ho bisogno di sfogarmi. Però non contattare la volpina, sembra che abbia
un debole per Alex.

- Ma cosa dite ? Non penso proprio che un'alermariana voglia sposare un alieno.

- Ma è sempre una femmina, anche se non di questo pianeta. - Rispose seria
Hinaki.

- Ma credi proprio che le femmine dei altri pianeti si lasciano catturare dal
fascino dello straniero ? " Io non ci credo. " - Pensò infine fortemente dubbiosa.

- Pensala come vuoi Saiko, ma ti consiglio di non dire nulla alla volpina e tanto
meno dire qualcosa al suo robot.

- Sono un'aldebariana cresciuta sulla Terra, ma non per questo ho preso la
stupidità terrestre. - Rispose lei guardandola furbescamente.

- Ok. Come dici tu. - Disse seria e la mezza aliena le chiese. - Volete sentire il
piano architettato da mia madre ?

- Certamente. - Rispose interessata quindi disse mentre le fece strada andando
verso il corridoio a sud. - Andiamo in cucina che davanti ad una bella colazione
si parla meglio. - Saiko chiuse la porta e la seguì.

Tempo dopo. Vediamo Alex davanti alla Tana di Giada. Lui si fermò davanti alla
porta e si sentì all'interno il suono di un campanello e attese che la volpina
rispondesse. Aspettò un pò ma non ricevette risposta, mentre il campanello inziò
a suonare ciclicamente ogni cinque minuti.

La porta si aprì e Alex entrò nella stanza che è in questo modo: I muri sono
di pietra viva mentre le entrate sono poste ad est, ovest e sud. L'entrata a
sud e dove si prende la scala per salire ed uscire dalla casa. Il muro nord è
spoglio mentre all'interno del soffitto ci sono alcune luci soffuse, il pavimento
è di pietra viva senza nessun tavolo o altro che faccia pensare ad una stanza.
Vediamo di spalle la volpina che indossa una maglia con maniche corte bianca,
blu jean's e scarpe con tacco basso nere. Lei si voltò tutta contenta sentendo
i passi di Alex e si avvicinò dicendogli.

- Finalmente sei ritornato a casa, mi sei mancato moltissimo.

- Scusami se ti ho ferita, non era mia intenzione. Anzi, il profumo della tua
pelliccia mi mancava moltissimo.

- Distenditi e rilassati mentre io finisco un paio di riparazioni. - E dal pavimento
uscì un tavolo da lavoro con attrezzatura anessa e poco più in là una sedia sdraio
leggermente rigida. Lui si accomodò alla sedia e disse guardandola lavorare. - Sai
Giada, la notte è giovane e piena di possibilità. Fammi compagnia
e sentiti libera. Sai che il mio amore per te lo conservavo da cosi tanto
tempo. - Lei si fermò e guardandolo gli disse. - Sei cosi romantico per essere
un'alieno. - Quindi si alzò lasciando tutto e si avvicinò, gli accarezzò i capelli
mentre disse con dolcezza. - Ma non possiamo, siamo cosi diversi. Io sono
Alermariana e tu un Terrestre, non potrà mai funzionare.

- I pregiudizi rovinano le coppie, lascia perdere i pregiudizi e sappi che questa
notte e fatta per noi due. - Disse lui prendendole la zampa destra.

- Nooooooooo !!!! - La volpina si svegliò improvvisamente ma non si trovava
a casa sua, si trovava sopra un letto di ospedale. La stanza è piccola e quadrata
con al lato sud una finestra lunga tutto il muro. Il pavimento e il soffitto sono
di mattonelle bianche e all'interno del soffitto ci sono dei neon bianchi ovviamente
spenti siccome la luce naturale del sole proveniva dalle finestre. I lati est e
ovest erano semplici muri bianchi, mentre al centro del lato nord c'e un ingresso
con porta scorrevole di colore bianco. Al centro della stanza c'e un letto singolo
in cui si trova Giada e intorno a lei c'erano Hinaki, Jun e Saiko Asono, Alex.
Quest'ultimo le disse con tono sollevato.

- Mi hai fatto spaventare Giada, fortuna che sei salva.

- Chissà che incubo che hai avuto. - Disse preoccupata Hinaki pensando al grido improvviso che l'aveva spaventata.

- " Fiuuu.. Era tutto uno stupido sogno. " - E guardando Alex si trovò in
imbarazzo mentre pensò. - " No Giada, non funziona cosi, noi due siamo
troppo diversi. "

- Tutto bene Alermariana ? - Domandò Jun piuttosto decisa. La volpina
chiese osservando il luogo. - Cosè successo ? Dove mi trovo ?

- Sei in ospedale Giada. - Le rispose Alex con tono serio e continuò. - Ero venuto
a chiederti se potevi farmi un favore, ma non rispondevi.

- Fortuna che ha avuto la saggezza di chiamarmi prima di sfondare la porta
della tua tana. - Disse Jun guardandola furbescamente. In quel momento Giada
si ricordò tutto ciò che era successo, mentre Kai le chiese. - Bisogna fare
attenzione in casa, quanto meno te l'aspetti diventi vittima di un incidente
domestico.

- Nella mia tana non succedono questi incidenti. - Disse seria la volpina.
- Allora è stato Alex a ridurti cosi. - Disse incavolata Saiko e guardandolo
continuò. - Di la verità, te la volevi fare, vero ?

- " !?!?! " - Pensò Jun stupita dalle parole della figlia e pensò. - " Forse l'ho
trascurata un pò troppo. " - E sorrise mentre pensò. - " Alex che fa figli con
un'alermariana, ma per favore. "

- Vedi Saiko che quelle ferite non mi hanno tolto la memoria. - Disse Giada
guardandola con rabbia.

- Che vorresti dire ? - Domandò la regina con curiosità.

- Io non farei mai una cosa del genere con Giada. Non scambiarmi per un
maniaco, perchè non lo sono. - Disse Alex leggermente incavolato.

- Ah, ha, ti sei smascherato. Di la verità. - Disse seria Saiko.

- La verità - Intervenne con tono serio la volpina. E indicandola
continuò. - E' che sei stata tu a colpirrmi.

- Ma cosa dici ? Io non son venuta nella tua tana. - Disse seria.

- Stai mentendo, mi ricordo benissimo che mi hai attaccata alle
spalle. - Le rispose decisa.

- Una Ka'shin non attacca mai alle spalle. Mia figlia non lo farebbe mai. - Disse
seria la madre, Giada le rispose. - Mi scusi se ve lo dico, ma non penso che
vostra figlia abbia fatto richiesta di diventare Ka'shin o mi sbaglio ?

- Giada ha ragione, lei è rimasta sempre su questo pianeta, può darsi che
abbia preso delle brutte abitudini. - Disse Alex pensieroso.

- Io non ho preso nessuna brutta abitudine. - Disse lei incavolata.

- Se fosse vero. - Iniziò Alex. - Non avresti insinuato che io e lei avessimo
una relazione. Credi che mi sia dimenticato ? Mi ricordo benissimo che da
piccola credevi che fossi io tuo padre. - Disse infine guardandola furbescamente.

- Alex ha ragione, non è tipo di fare queste cose. - Disse seria Jun.

- Ora che ci penso, vostra figlia mi ha fatto capire che Giada è una femmina
anche se non della Terra. Ma è sempre una femmina, quindi poteva.. - Disse
Hinaki.

- E' la verita figlia mia ? - Domandò lei, la figlia la guardò
dicendole. - Certamente. - E continuò con rabbia. - Non dirmi che tu
non sei innamorata di questo sgorbio.

- Siamo solo buoni amici. - Rispose lui in difesa della madre.

- Alex ha ragione, litighiamo solo perchè mi fa rabbia. Ed uno che mi fa rabbia
non lo scelgo certamente come compagno.

- Scusatemi, l'unica cosa certa che so, è che è stata lei a ferirmi. Avete
intenzione di fargliela passare liscia ? - Domandò con un pò di dubbi la volpina.

- Io non ti ho toccata Alermariana. Di la verità invece, sei cosi innamorata di
questo alieno che lo proteggi anche se ti stava quasi uccidendo. - La attaccò e
finì con rabbia. - Bene, buon massacro con il tuo nuovo amore alieno. - E
scomparì.

- Mi dispiace signorina Jun, ma so quello che dico. E' stata vostra figlia ad
attaccarmi.

- E tu sai benissimo che non mi azzarderei mai a toccare con le cattive
una ragazza, per di più aliena, sono contro la violenza. - Disse serio Alex.

- Sapete, non mi piace ciò che sta succedendo. - Disse seria Hinaki.

- Sarà meglio che parli con mia figlia. - Iniziò pensierosa e guardando la
volpina. - Ti auguro di guarire presto.

- Grazie signorina Jun. - Disse seria Giada e Jun guardò nei occhi Alex
dicendogli. - Si, hai detto la verita.

- Grazie. - Rispose lui e l'aldebariana scomparì mentre Alex disse a Kai. - Posso
lasciarti da sola con lei ?

- Certamente Alex. - Rispose lei e lui si incamminò uscendo dalla stanza si fermò
subito dopo dicendosi a bassa voce. - Maledizione, mi son dimenticato per la
seconda volta di chiedere a Jun una data per la fine dei lavori.

- Ehm.. Signor Alex, potete venire un'attimo. - Disse Mirai.

- Cosa c'e Giada ? - Domandò lui avvicinandosi preoccupato.

- Perchè siete venuto alla mia tana ?

- Prima guarisci e poi te lo spiego. - Disse lui con dolcezza quindi se ne andò e
dopo che uscì dalla stanza, Kai Hinaki le chiese con sguardo serio. - Non dirmi
che ti stai innamorando di lui.

- Certamente no, signorina Hinaki. - Disse seria quindi girò la testa di lato e tentò di dormire.

Continua... (By Studio Mirai.)

Inizio episodio alle 12:25 del 03/09/2008

Fermato alle 12:33 del 03/09/2008

Ripreso alle 19:40 del 03/09/2008

Fine episodio alle 21:11 del 03/09/2008

Inizio correzione e adattamento alle 01:28 del 14/01/2009

Fermato alle 02:06 del 14/01/2009

Ripreso alle 17:18 del 22/01/2009

Fermato alle 19:21 del 22/01/2009

Ripreso alle 22:45 del 22/01/2009

Fine correzione e adattamento alle 23:22 del 22/01/2009

Nel prossimo episodio

Il tempo passa e tutto ritorna alla normalità finchè, Alex decide far arrabbiare la regina Jun Asono. ^^;

Note