Durante un rituale oscuro che doveva terminare con il sacrificio di una sarcedotessa. Le due fazioni presenti al rituale, sia la fazione del bene, al soccorso della sarcedotessa, che quella del male, con il compito di impedire che qualcuno disturbasse il rituale. Qualcosa va storto durante lo stesso e improvvisamente le due fazioni si trovano catapultati in un mondo sconosciuto.
E l'una di notte del 1 luglio 2001 il cielo era sgombro di nuvolesi vedevano alcune stelle illuminare la notte con un spicchio diluna quasi a destra del cielo stellato. Siamo in piazza di spagna vicino alla fontana, accanto ad essa stanno seduti due umbriachi, il primo a sinistra era vestito di giacca grigia, camicia, pantaloni neri, e scarpe da ginnastica. Ha capelli neri, occhi neri. Il secondo aveva una maglia bianca, blu jean's, e scarpe senza lacci nere. Capelli castani e occhi blu chiaro. Entrambi stavano dormendo uno accanto all'altro, con vicino due bottiglie di birra mezze piene.
Quando ad un tratto sopra la scalinata centrale, apparve un vortice nero e da esso usci' un uomo robusto con una bi-ascia. L'uomo cadde letteralmente dalle scale ruzzolando fino ai piedi delle scale, seguito dalla bi-ascia. Il rumore che fece sveglio' uno dei due umbriachi che apri' gli occhi, prese una delle bottiglie e bevve un po'. Poi vide l'uomo svenuto vicino alle scale e disse al suo compagnio.
- Gio -Hic.- Giovanni. Scve -Hic- scvegliati. -Hic. - - L'altro apri' lentamente gli occhi e guardando il suo compagnio disse. - Cosia.. -Hic-, c'e. Giaco -Hic.- Giacomo ?
- Guarda - Hic - li. - Disse Giacomo indicando la base delle scale, e Giovanni guardo' con non curanza l'indicazione del compagnio. Dopo che vide l'uomo si prese un colpo e disse. - Ma chi -Hic- e ? - Hic.-
- Non -Hic- lo scio. Andiamo -Hic- a -Hic- vedere ? - Disse Giacomo che si alzo' con difficolta' prendendo la bottiglia di birra. E il suo compagnio lo imito', e tutte e due andarono barcollanti verso l'uomo.
Appena giunti hai piedi delle scale, videro l'uomo poi Giacomo disse.
- Cosa, -Hic.- fasciamo ? - Giovanni, pero' vide l'arma e ebbe paura, ma Giacomo disse. - Credo che scia -Hic- fin -Hic- finta, scie -Hic- sciecondo me, anche lui e umb -Hic- umbriaco come noi. -Hic- sciara' venuto da una - Hic- festa in ma -Hic-Maschera.
- Tu credi -Hic- che scia..
- Perche no ? -Hic- Tutti i vip di qui -Hic- ogni tanto alzano il gomito. - Hic-
- Ma come -Hic- fasciamo a scve -Hic- svegliarlo ? -Hic-
- Diamogli -Hic- un gocscietto. - Disse Giacomo che si avvicino con non curanza e gli fece bere la birra. L'uomo si sveglio' di soprassalto e guardo' i due uomini. Dopo un'attimo di pausa si alzo'. Il proprietario dell'arma era molto alto, pieno di muscoli e indossa dei pantaloncini di pelle di leopardo con coda annessa a petto nudo. Giovanni disse con un po' di timore.
- Come -Hic- va amico ? - Ma l'uomo non disse una parola. Poi scosse la testa e si guardo' intorno. Giacomo gli porse la bottiglia e disse. - Sciu bevi -Hic- bevi che ti fa -Hic- bene. - L'uomo prese la bottiglia. Da prima la guardo con sospetto, ma poi la bevve guardando i due che imitavano il gesto. E penso' dopo che si scolo' la bottiglia.
- " Buono questo liquido, vediamo se... - E indico' la bottiglia, Giovanni disse guardando Giacomo. - Credi che -Hic- ne vuole ancora ? -Hic-
- Sciuppongo di scii. - Gli rispose, poi ebbe un'idea e gli disse. - Perche non -Hic- vediamo quanto resciscte ? -Hic-
- Intendi -Hic- la gara di beviuta ? -Hic- - Disse Giovanni guardando da prima Giacomo poi l'uomo. Giacomo tento' di tirare l'uomo per un braccio ma non riusci' a muoverlo, mentre disse. - Sciu, -Hic- sciu -Hic- amico -Hic-, ti portiamo -Hic- in un bel poscto. - L'uomo penso'. - " Forsevogliono portarmi dove sono i miei nemici. " - L'uomo si chino' aprendere la bi-ascia ma Giovanni scuoto' la testa guardando Giacomo e l'uomo penso. - " Forse vogliono unirsi a me alla lotta. Puo darsi che loro hanno armi piu efficaci. Va bene, per adesso vi obbediro'. Lasciero'la mia arma. " - Poi penso' nell'osservare l'arma. - " Non ti muovere piccola, paparino verra' presto a prenderti. " - Mentre Giovanni disse a Giacomo. - Non credo -Hic- che riuscira' a rescisctere. Sciommetto che dopo 2 -Hic- 2 bicchieri di birra rosscia, sciara' peggio di -Hic- noi.
- Vedremo. -Hic- Io sciommetto che c'e la fa.-Hic- - Disse Giacomo tentando di tirarlo, per farlo muovere.
- Ok, dacchiordo. Io -Hic- sciommetto due casscie di birra -Hic- che non c'e la fa. -Hic- - Disse serio Giovanni.
- Accietto. - Rispose Giacomo e si strinsero la mano, mentre l'uomo vedendo il gesto. Poi noto' che Giacomo tentava di portarlo via, ma che lui non si muoveva penso'. - " Non e abbastanza forte, non riesce a portarmi verso' i nemici. Ed a chiesto l'aiuto del suo amico. " - E l'uomo si incammino'. Giacomo per poco non cadeva, ma venne acchiappato da Giovanni anche se entrambi finirono a terra. L'uomo si avvicino a loro pensando. - " Sono messi proprio male. " - L'uomo tese le mani e li tiro' su pensando. - " Su, fatevi forza e portatemi dai miei nemici. " - Dopo che entrambi si rimisero' in piedi, Giovanni si mise alla sua sinistra, mentre Giacomo ando' un po' avanti, si giro' e disse. - Grazie -Hic.- Sciu, vieni. -Hic- - Giacomo, Giovanni e l'uomo si misero in cammino e imboccarono la strada dalla parte sud dietro la fontana sparendolasciando vicino alle scale l'arma.
Dopo un po', arrivarono in un vicolo cieco di cui hai lati ovest e est stavano in alto solo persiane e alcuni balconi, mentre a nord davanti a loro c'era una porta anonima di colore marrone scuro. Mentre a sud stava la strada per uscire dal vicolo cieco. L'uomo stava osservando il vicolo mentre Giovanni busso' alla porta in questo modo.
- Toc. Toc toc. Toc. - L'uomo vedendo cio' penso'. - " Sara' una setta segreta. " - La porta si apri' e usci un'uomo sui 38 anni, indossa un pigiama blu scuro e pantofole nere, occhi blu, altezza 1,80. Non aveva capelli. Osservando chi aveva aperto, l'uomo penso'. - " Questa sara' una guardia. E messo bene anche se un po' gracilino. Ma e la prima volta che vedo quell'uniforme. " - L'uomo in pigiama vedendo l'amico di Giovanni e Giacomo disse. - Chi e questo ? E cosa volete ?
- Quescito e un noscitro -Hic- amico, e lo sciai bennissciimo perche sciiamo qui.
- E -Hic- vero. Aldo. - Disse Giovanni. - La gara. Capisco. E questo e un'altro dei vostri amici, pescati per strada. Non e cosi ? - Disse Aldo guardando Giovanni e Giacomo.
- Esatto Aldo. Facci e.. -Hic- Entrare e portaci una cassa di birra rossa. - Disse Giacomo.
- Uff. E va bene. Su entrate. - Disse Aldo con tono arrendevole, e apri la porta facendo passare i tre. L'uomo si dovette abbassare per entrare.
L'interno era un bar con un bancone con quattro sgabelli rotondi a ovest,con sopra al muro dietro al bancone un'orologio a lancette quadrato chesegnava 1:22. La saracinesca abbassata a nord, alcuni tavolini rotondi a est, a sud c'e solo la porta secondaria. Mentre Giovanni e Giacomo si sedettero vicino ad uno dei tavolini, l'uomo guardo' la stanza pensando.
- " Dovranno fare una riunione urgente. " - Giacomo gli fece segno di venire, e l'uomo penso'. - " Ho capito, dobbiamo elaborare un piano di battaglia prima di uccidere i nostri nemici. Basta che mi lasciano a me l'attacco, che me la sbrigero da solo. " - E in po' sorpreso continuo'. - " Pero' sono gentili questi sconosciuti a farmi partecipe dei loro piani di battaglia. Altro che il mio capo. A lui gli bastava che attaccassi tutto e tutti, senza saperne il motivo. " - E si arrabbio' mentre penso'. - " Sono nervoso adesso. " - In quel momento Aldo che nel frattempo era andato dietro al bancone, prese da sotto il bancone una cassa di birra e la poggio' sopra il bancone. L'uomo penso' vedendo le bottiglie. - " Ho capito !! Prima della battaglia vogliono festeggiare la nostra alleanza. Mi sta bene. " - L'uomo prese la cassa, la poggio' violentemente sul tavolo rotondo dove stanno seduti Giovanni e Giacomo, poi prese una bottiglia e si avvicino' al bancone, la fece urtare violentemente contro lo spigolo del bancone facendo cosi saltare la testa e il collo della bottiglia mentre un bel po' di birra rossa si rovescio' sul pavimento. E l'uomo inizio' a bere e se la fini in 2 secondi e poi butto' per terra la bottiglia vuota. Stava per prendere l'altra quando Giovanni lo fermo' con la mano e scuoto' la testa l'uomo penso'. - " E adesso ? Perche non posso bere con voi ? Che sta succedendo ? " - Ma Giacomo stappo' con un'apri bottiglie tutte le bottiglie rimanenti e li mise sul tavolo accanto alla cassa. Alla fine dell'operazione Giovanni prese una bottiglia e la diete all'uomo. Quest'ultimo la prese e vedendo il collo della bottiglia e guardando Giacomo e Giovanni penso'. - " Ma cosi' non ci sara' gusto. " - Ma inizio' lo stesso a bere. Cosa che fecero anche Giovanni e Giacomo, mentre Aldo prese dal sotto al bancone un'altra cassa.
Alla fine della 3° cassa, Giovanni disse.
- Hai vinto -hic-, scia mantenere benisscimo l'alcol. Non a detto una parola. -Hic-
- Te lo avevo detto io. Ma sciecondo te ? -Hic.- Come' vestito ?
- A me.. -Hic- mi sciembra Tarzan. Che ne pensi ? -Hic.-
- No. -Hic- Io direi che sci e -Hic- -Hic- vestito da culturista.
- Gia, forse hai rascione. -Hic.- - Disse Giovanni, mentre l'uomo che per la cronaca e un barbaro ma nessuno dei due se ne era accorto. Stava dormendo sul pavimento del bar, e Aldo disse. - Su, portate via il vostro amico. Sono le 3 e mezza.
- Di gia ? - Hic. - - Disse Giovanni che poi guardo' l'orologio e continuo'. - Sci hai ragione. Ma come lo svegliamo ? - Domando' infineguardando' Giacomo. Quest'ultimo prese una bottiglia di birra piena, e disse. - La birra fa svegliare tutti. - Si avvicino' al barbaro barcolando,si inginnocchio' e gliela fece bere, non prima di avergliela buttata un po' sulla faccia per centrare la bocca. Il barbaro dopo un po' si sveglio' e si alzo' con le gambe tremolanti e barcollava, Giovanni prese tre bottiglie piene dalla 3° cassa non del tutto vuota, e usci' dalla porta posteriore seguito da Giacomo e dal barbaro. I tre andarono per le vie di Roma come tre umbriachi fradici, di cui Giovanni e Giacomo erano gli uniciche cantavano, il barbaro invece non spiccico nessuna parola, anche seper un paio di volte lui stava per crollare dal sonno. La luna splendeva nel cielo, che insieme alle stelle erano gli unici testimoni di quel spettacolo.
Dopo mezz'ora di camminata si trovarono sotto un ponte e li dormirono. Mentre l'arma rimase incustodita per tutta la notte.
Tiger è ancora scombussolato dalla situazione e da quel luogo estraneo. Dimenticandosi della sua arma, ma il giorno dopo...
Questa serie era partita bene sia come idea complessiva che come esecuzione dei vari autori. Peccato che all'epoca ero molto piu veloce nel creare, rispetto ad adesso, dopo 20 anni di scrittura per hobbit. Gli altri autori erano lenti come lo sono ora io. Quindi, ho concluso, che facevo prima a continuare per conto mio. In effetti, son l'unico che ha terminato questo progetto a piu mani. ^_^