Barbarians #10
"Un Incubo."

Tiger, riprende i sensi dopo la sconfitta subita da Kiddy. E si ritrova di nuovo in prigione ma...

Riassunto

Dopo un salto temporale, lui si ritrova' a Roma e in questa citta' gliene succedono di tutti i colori. Catturato la prima volta mentre prese la sua arma. Fugge grazie a Eldia©, ma viene ricatturato da Kiddy Sainako©, una poliziotta in borghese che casualmente passo' per la via accanto al campo dei frati nomadi, poco dopo che Tiger se ne ando' da loro. Il barbaro dopo essersi svegliato di nuovo in prigione, decide di fuggire e di ritrovare per la seconda volta la sua arma e questa volta e lui ad aprire la strada per la fuga.

Tempo lettura circa

E' una notte stellata a Roma e la piazza di spagna sotto questo cielo e vuota,
tutte le finestre delle case intorno alla piazza sono chiuse, non si sente neanche
un'auto. Non ci sono (stranamente) neanche Giovanni e Giacomo. In questo posto
desolato, sbuca da un vicolo che circonda la piazza un ragazzo vestito casual.
Il ragazzo guardo' il cielo con occhi sognanti, e aveva nella mano sinistra una
bottiglia di birra chiusa. Non sapeva nemmeno lui come lui era finito li, erano le
sue gambe che lo avevano portato li uscendo da un bar a 7 isolati di distanza.
Il ragazzo si sedette al bordo della fontana mettendo al suo fianco a sinistra la
bottiglia, e si perquisi cercando un'apribottiglie ma non riusci a trovarlo. Sconsolato
vide il cielo e la luce delle stelle lo fece cadere in uno stato di torpore,
socchiuse gli occhi e la sua mente inizio' a fantasticare. Ma ad un tratto vide
una stella cadente, e d'istinto si alzo' e tento di seguirla, lasciando sul bordo
della fontana la bottiglia di birra.

Il ragazzo corse attraverso i vicoli tentando di non perdere di vista la
stella cadente, non sapeva perche stava facendo cio' era come se
una forza misteriosa lo spingesse a fare quella corsa, ma la stella
cadente svani dal cielo dopo dieci secondi. Il ragazzo si fermo' in mezzo
ad un incrocio di vicoli e si guardo' intorno non sapendo che strada
prendere. Poi alzo' lo sguardo verso il cielo e vide le stelle, la luce che
emanavano fece fantasticare il ragazzo che cammino' in avanti senza
staccare lo sguardo dalle stelle. E dopo una decina di minuti usci' dal
vicolo e sbuco' davanti alla strada che circonda il colosseo. In quel
momento il ragazzo si guardo' intorno e alzo' lo sguardo per cercare un
chiarimento a cio che gli stava capitando e un'altra stella cadente ando'
verso il colosseo e spari dal cielo il ragazzo decise di andare dentro
il colosseo.

Dopo che fu all'interno si guardo' intorno e l'ambiente era desolato, sembrava
di stare in mezzo al nulla, era un luogo irreale con tutto quel silenzio. Allora
il ragazzo decise di andarsene, ma proprio in quel momento senti un piccolo
boato amplificato dalla zona e dal silenzio, e si giro' di scatto verso ia
direzione del boato che provenniva dal centro del colosseo. E li, in
lontanzanza, vide un bagliore. Il ragazzo curioso come un gatto decise di
vedere di cosa si trattava quindi scavalco' il parapetto e salto' giu verso la
base del colosseo, e una volta giunto alla base, decise di camminare
cautamente verso la fonte del bagliore. A meno di un metro di distanza
vide cosa produceva il bagliore rimanendo meravigliato. Era una bi-ascia
coperta totalmente da fulmini, mentre l'asta aveva delle piccole crepe in
vari punti nei simboli runici a parte un simbolo che non era stato sfregiato da
nessuna crepa. Allora decise di avvicinarsi cautamente un'altro po' e si
inchino' per vedere meglio, ma a meno di dieci cm di distanza un fulmine
colpi' il ragazzo che cadde a terra svenuto.

Il mattino dopo alle 6:30.

Siamo sotto un ponte, qui stavano seduti vicino a dei cartoni. Giovanni
che indossa dei blu jean's, maglia bianca e scarpe senza tacco nere e
Giacomo che indossa una camicia blu scura, pantaloni neri e scarpe
con tacco basso nere. Entrambi erano sobri. Giovanni teneva in mano
una bottiglia di birra e disse a Giacomo osservando la bottiglia.
- A volte e proprio conveniente alzarsi di prima mattina. Si fa una buona
pesca.

- Gia, chissa' chi la lasciata. - Rispose l'amico, poi riflette' e
disse. - Pero' mi dispiace.

- Cosa ti dispiace ? - Domando' Giovanni con curiosita'.

- Che non c'erano due bottiglie. Cosi almeno ci scolavamo
una bottiglia a testa.

- Accontentati Giacomo. Su passami un'apribottiglie.

- E lo chiedi a me ? Io non ne ho.

- Vorra dire che dobbiamo andare da Aldo.

- Lo credo anch'io. - Rispose Giacomo. Poi i due si alzarono, si pulirono
alla meglio e si incamminarono verso l'uscita da sotto il ponte.

Nello stesso istante vicino ad una finestra che dava sulla piazza di spagna.
Si vide affacciata una ragazza con capelli lunghi blu, occhi neri. Indossa
la maglia del pigiama di colore rosa. Lei osservo' l'orizzonte, mentre
il sole faceva capolino. Lei congiunse le mani in preghiera e disse.

- Sono preoccupata.... Cosa ti e capitato ? - Chiuse gli occhi abbassando
un po' la testa e continuo' a bassa voce. - Che i raggi di questo sole
ti riscaldano del mio amore.

Le ore passarono. Qualche incidente per le vie di Roma fecero' intasare
per qualche tempo le vie della capitale.

Un ragazzo sui 17 anni stava conversando con un'amico ed erano seduti sui
gradini della scalinata della piazza di spagna.

Nello stesso istante in giappone un terremoto piuttosto forte sconvolse la capitale.

Sono le 8 di sera e il cielo era stellato. Sulle rive di una spiaggia brillo' qualcosa.

Nello stesso momento. Tiger arrivo' in un lungo corridoio con per la prima volta
tre porte a sinistra. Tiger decise di aprire la prima porta. Dopo averla aperta,
vide una stanza quadrata con al lato nord un camino di mattoni grezzi, il camino
era spento. A sud c'e l'entrata dove si vide sulla soglia Tiger. Le pareti est e
ovest erano spoglie mentre il soffitto era bianco e al centro c'e un lampadario
con 5 luci a forma di candele, tutte le luci erano accese. Il pavimento e
occupato da un tappeto persiano. Al centro della stanza sta un tavolo
rettangolare e intorno ad esso stanno 5 persone il gruppo e composto da
tre ragazzi e due ragazze, tutti vestiti in maniera raffinata. (NB: Inutile
descrivere se poi nessuno lo legge.:) I presenti lo guardarono, e lui penso'.

- " Ma cosa hanno da guardare ? " - Quindi chiuse la porta sbattendola, e
ando' verso la seconda porta, ma noto' che sotto la porta usciva del fumo
bianco. Lui penso' osservando il fumo. - " Cose' quella cosa bianca ? " - Si
inginnocchio' e la tocco' con una mano poi tento' di prenderla ma non ci riusci'
e penso'. - " Non riesco a prenderla. Sara' una magia ? " - Poi per
curiosita' decise di aprire la porta. Quindi prese il pomello e lo giro' in
entrambi i sensi ma la porta non si apriva. Allora decise di sfondarla.
Prese le distanze per la rincorsa e la sfondo' con una spallata e per poco
non cadeva all'interno della stanza. Si fermo' ad osservare la stanza e
si meraviglio'. La stanza aveva tutte le pareti bianche e da esse
usciva il fumo bianco. Dopo lo stupore ebbe una sensazione di freddo, tante'
che penso'.

- " Ma dove siamo ? Sembra che la forza delle terre lontane si sia riunita in
questo luogo. " - Mentre si abbraccio' per riscaldarsi, guardo' con stupore la
stanza. In quel momento noto' qualcosa in fondo alla stanza e per curiosita'
decise di andare a vedere. In fondo alla stanza stava in piedi un cubo
rettangolare di ghiaccio. Tiger come incantato da quel cubo si avvicino'
fino a mezzo metro di distanza ma si fermo' a quella distanza perche gli
era preso un colpo. All'interno del cubo si vedeva immobile Puerch. Lo
stupore iniziale cambio' in odio e penso'. - " Su, vieni avanti. Anche se
non ho la mia arma, ti affronto lo stesso. " - Attese che Puerch si mosse,
ma cio' non successe. Tiger rimase sorpeso' dalla non reazione di Puerch
quindi si avvicino con piu curiosita' e busso' sul cubo davanti alla faccia
di Puerch e subito dopo balzo indietro in difesa aspettando una sua
reazione. Ma dopo un po di attesa in cui Puerch non accenno' ad una
reazione, abbasso' la guardia e penso'.

- " Mi fa pena poverino. " - Gli volto' le spalle e ando' verso l'uscita
della stanza. Appena arrivo' alla soglia della porta penso' senza
voltarsi. - " Pero'. E divertente vederlo hahaha. " - Usci' dalla stanza
chiudendo la porta e ando' alla terza porta e l'apri. Ma qui vide che
partiva un'altro corridoio in cui non si vedeva la fine. Lui non ci penso' due
volte ad oltrepassare la soglia della porta e dopo che la supero' la porta si
chiuse alle sue spalle e una lastra di ferro cadde facendo da barriera
alla porta. All'inizio Tiger tento' di sfondare la lastra ma non ci riusciva e
si volto' osservando il corridoio per nulla intimorito e penso'.

- " Chissa' cosa ci sara' alla fine del percorso ? " - E si incammino'.

Passo' un'ora da quando Tiger aveva varcato la soglia di quella porta,
il corridoio sembrava non finire mai. All'improvviso sbuco' davanti a
Tiger una porta che lui apri' senza pensarci due volte. Si ritrovo' in una
stanza. La stanza e in questo modo: Il lato nord e pieno di finestre dove
in lontananza si poteva vedere una luna piena. La parete est era spoglia
mentre al centro della parete ovest c'e un camino acceso di mattoni neri.
Sopra al camino c'e uno specchio rettangolare con all'angolo nord'est
il disegno di un drago orientale nero. Un po' distante dal camino, c'e una
poltrona rossa, mentre a fianco a destra della poltrona sta un tavolino
rotondo a tre piedi. Appoggiato sul tavolino sta una bottiglia rotonda
contenente un liquido marrone chiaro. Vicino alla bottiglia c'e un
bicchiere semi pieno del liquido della bottiglia. In quel istante, la porta
scomparve come era apparsa lasciando dietro di lui solo una parete
solida. Tiger vedendo cio' penso' allarmato.

- " Sono in trappola !! " - Dalla poltrona venne una voce che
disse. - Esatto amico mio. Sei in trappola. - Tiger sentento quella voce
rimase allibito da cio' che sentiva. Un uomo con capelli un po' lunghi neri
(visto di spalle) si alzo' dalla poltrona e indossa un'impermeabile lungo
nero. Tiger penso' sbigottito nel vedere quell'uomo. - " Non puo' essere !! "
- Dopo tanto tempo, vedo che ti ricordi di me. - Disse l'uomo che si volto'.
Indossa una camicia bianca, jean's e mocassini neri. I suoi occhi sono di
un blu intenso. A Tiger sembro' di sognare nel vederlo. Ma non un sogno,
bensi' un'incubo. Poi scosse la testa e con occhi spalancati penso'. - " No.
Non puoi essere tu, ti ho ucciso !!! "

- Ahahahaahahahaahahahahahahahahaha. Si e vero. Mi hai ucciso. Ma
tu non sei voluto venire con me. Per questo sono risorto. Ahahahahahahaha
haha.

- " No, no, no, no, non puo essere vero, questo e un'incubo. " - Penso' Tiger
avendo la mano sinistra sulla fronte.

- Non e un'incubo e la realta'. E ora grazie a quest'esca.... - Premette un
pulsante nascosto nel pavimento e al centro della stanza si aprirono due
botole quadrate e da esse uscirono delle colonne, una per apertura. Sopra
ad ogni colonna c'era una sfera. L'uomo continuo' con soddisfazione. - ...sei
nelle mie mani. Hahahahahahahahahahaha

Nel prossimo episodio

Tiger riceverà un'aiuto inaspettato contro la sua nemesi.

Note