Barbarians #30
"Non Ci Si Capirà Più Niente"

Grazie alle barzellette di Maria, Tiger arriva finalmente a destinazione sulle coste dell'Albania. Ma qui....

Riassunto

Tiger dopo aver subito due attacchi da parte del demone, e avergli ucciso un suo amico frate, decide di dargli la caccia andando dritto nel suo covo. Durante il suo viaggio fa la conoscenza di Andrea un fotografo che ha il compito di fare un servizio in Albania e Maria una fan's di Tiger che decide di seguire il suo attore preferito. Dopo un incontro con un polipo gigante il gruppetto arriva alle coste dell'Albania. E qui...

Tempo lettura circa

Dopo tanto tempo. Il gruppetto composto da Tiger, Maria e Andrea,
approdano con il loro gommone su una spiaggia della costa albanese.
Il cielo era sgombro da nuvole mentre alcuni gabbiani viaggiarono
verso sud. Il sole era tiepido e tirava una leggera brezzolina primaverile.
Stranamente la spiaggia era deserta nemmeno un comitato di benvenuto.
Tante' che Tiger penso' mentre scese dal gommone impugnando la sua
bi-ascia.

- " Embe' ? Dove sono i nemici ? " - Lui indossa dei jeans verde
chiaro, giubotto nero e maglia rossa con al centro il disegno di un
compact disc e sotto la scritta in nero "Barbarians Theme". Senza
che nessuno dei presenti se ne accorgesse, un'altro piccolo pezzo
proveniente dal bastone della bi-ascia si stacco' e cadde' con il lato
esterno rivolto sulla sabbia, vicino alla punta del gommone. Maria che
indossa una maglia bianca con alla base della maglia il disegno in
miniatura di un drago verde orientale, il drago aveva formato un cerchio
in cui al centro c'e disegnata sfera rosa, gonna lunga rosa, calzetti corti
bianchi, scarpe senza tacco rosa pastello con base bianca. Lei non
aveva piu il nastro che formava la coda di cavallo. A tracolla ha
una piccola borsetta bianca con al centro con chiusura a clip a
in cui la clip a la forma di un cuore rosso. Lei scese dal gommone, da
prima osservo' il mare dicendo.

- Se non era per me, a quest'ora stavamo ancora in mare. - Mentre
Andrea, che indossa una camicia bianca con righe fini verticali
blu. Blu jean's e scarpe da ginnastica nere con lacci bianchi. A
tracolla tiene sempre le due macchine fotografiche. Anche lui scese
dal gommone e guardava con l'obbiettivo della macchina
fotografica nuova Tiger. Mentre quest'ultimo stava guardandosi
intorno alla ricerca di un qualsiasi comitato di benvenuto. Poi lui
lascio' la macchina e rispose a Maria.

- Vero, in fatto di bazzerlette, sono proprio una frana.

- E Tiger non puo dirle. - Rispose Maria osservando Tiger, poi
guardo' Andrea disse. - Visto che vi sono servita.

- Si. Ci sei stata di molto aiuto. - Le rispose e ando' accanto al
motore e continuo' poggiando la mano sinistra sopra al motore
mentre lo osservava. - Pero' io non immaginavo che il motore
avesse delle noie a meta strada.

- Si, poverino. - Disse Maria avvicinandosi al motore. - Si era
stancato a fare sempre lo stesso tragitto. Non e vero RS-71 ? - Poi
guardo' la spiaggia e continuo'. - Anche per me e lo stesso. Per
esempio. Quando vado a scuola. Faccio sempre lo stesso stragitto
in andata e ritorno, dopo un po' ci si stufa e se lo e per me. - E si
volto' a guardare Andrea. - Figuratevi come si era annoiato il
nostro RS-71. Ci volevano proprio un paio di barzellette per tirarlo
su di morale.

- Sono daccordo con te Maria. - Rispose lui mentre si avvicino' a
lei e continuo'. - Ma devi ammettere cara bambina che erano troppo
forti quelle barzellette.

- Gia, gia. - Disse Maria riflettendoci sopra. Poi guardo' Andrea e
gli rispose. - Mi sono fatta prendere dall'entusiasmo. E ne ho dette
una dietro l'altra.

- Un po troppo !!! - Le rispose Andrea e continuo'. - Mi sembrava
di essere una pallina del flipper. Siamo stati sbattucchiati da una
parte all'altra delle coste. In piu abbiamo visitato alcune isole.... - E
Andrea riflette', mentre Maria per discolparsi disse. - Anch'io ero su
quel motoscafo. Non te lo dimenticare.

- Si. Percio' a tua discolpa sta di fatto che anche tu viaggiavi con
noi. - Dopo che ci riflette' un po', e disse guardandola. - Pero'
devi ammettere che alcune isole erano veramente belle.

- Si. - Rispose lei e continuo' sorridendo. - Mi sono veramente
divertita nel visitare tutti quei luoghi. - E un po' pensierosa disse. - Non
immaginavo proprio che c'erano tante isole tra l'Italia e l'Albania. - E sogno'
ad occhi aperti su cio' che avevano vissuto. Poi guardo' il mare
e disse. - Credo che dovrei studiare meglio la geografia.

- Hai brutti voti ? - Le domando' Andrea.

- No, credo di no. - Rispose lei poi riflettendoci
gli disse. - Sette. Secondo voi, e un brutto voto ?

- Che io ne sappia, no. Perche ?

- Allora se non e un brutto voto. Perche non ricordo in che
punto del mare tra le due coste sta quell'isoletta che e
un'amore ? - Disse Maria ributtandosi nel sogno ad occhi
aperti. Poi guardo' Andrea e gli domando'. - Come si chiamava ?

- Ne abbiamo girate di isolette sconosciute qui. Non saprei
a quale ti riferisci. - Le rispose Andrea. Mentre Tiger si
avvicino' hai due e penso'. - " Che cavolo state facendo ? Visto
che non c'e nessuno potremo andare a cercare una locanda,
mi sta venendo fame. " - Poi osservo' il cielo e penso', mentre
Maria disse. - iniziava con la a. A.. A.. - " Donde stai demone ?
appena te pesco, te faccio fuori. "

- Aspetta, forse e Atalaya ? - Rispose Andrea sperando di indovinare.

- No. Non credo che sia quello il nome. - Rispose lei dubbiosa.

- Alboran ? Adros ? Andros ?

- No, era piena di turisti, molti avevano i cappellini di paglia. Alcuni
avevano i fiorellini.

- Ah, ora ho capito. Ti riferisci alle Hawai.

- Esatto !!! Proprio quella era un'amore d'isola. - Disse dolcemente
Maria pensando all'isola.

- Ma anche le Canarie non scherzano.

- No. Quelle isole non mi sono piaciute. Ma le
Hawai.. Ahhh, vorrei tanto riandarci. - Rispose lei ricordandosi,
poi' guardo il motore e continuo'. - Ma ho gia fatto un'ambondante
scorpacciata di mare. Se vado di nuovo per mare mi verra'
l'allergia. - Andrea si mise a ridere, mentre TIger si stava
allontanando. Lei osservando l'allontanamento di Tiger, decise
di seguirlo e lo stesso fece Andrea, mentre penso' osservando la
desolazione. - " Che razza di panorama deserto. L'unica cosa
che si salva da questo panorama e il mare. " - E decise di
fotografare il mare prendendo di fianco anche il gommone. Poi
prese l'istantanea e se la mise in tasca dopo aver fatto uscire
l'immagine.

Intanto. A Polignano il tempo era bello con piu vento che sole,
ma bello lo stesso. Piu precisamente vicino ad un negozio
di telefonini e il negozio sta vicino all'inizio del ponte che
collega la citta' con il rione Gelso. Puerch sta appoggiato
con le spalle sul muro a sinistra dell'entrata del negozio. Tenne
a penzoloni il martello con la mano sinistra mentre penso' dove
poteva trovarsi Tiger, perche' erano passate piu di 3 settimane
e la citta' se la era girata tutta. Senza contare che nei ritagli di
tempo si era messo a giocare con la corda nella speranza di
battere quel demone sotto forma di bambina. Perche' nei suoi
pensieri era certo che solo un demone con le sue malefiche
magie poteva riuscire a fare tutti quei salti consecutivamente.
Senza contare che la sconfitta subita dalla bambina-demone
gli rodeva ancor di piu che il pensiero di essere stato
sbattuto in prigione da Tiger. Mentre stava pensando al
prossimo incontro/scontro con la bambina, un pensiero
estraneo sotto forma di domanda' lo colpi'.

- " Dovrei farmi aiutare da quel demone ? " - Poi scosse la
testa rabbiosamente mentre disse. - [ Ma che pensiero mi e
venuto ? No! No! Nooo!!! Non mi abbassero' ad allearmi con
un demone. ] - Poi incavolato uso' il martello sul muro al suo
fianco sinistro E dall'urto si formo' un buco come se fosse esplosa
una piccola carica di dinamite. Quindi incavolato decise
di andarsene. Ma mentre stava andando verso il ponte per cercare
nel rione Gelso una qualsiasi traccia di Tiger. Dal negozio usci un
signore sui 44 anni con giubotto bianco, maglione beige, pantaloni
marrone scuro, calzetti neri, e scarpe con lacci nere. Guardo'
prima il muro e vedendo il mini cratere guardo Puerch e disse.

- Ehi tu !! Guarda cos'hai combinato !!! - Ma Puerch continuo' a
camminare, quindi il signore ando' verso di lui di corsa e gli busso'
sulla spalla mentre disse. - Ma hai visto cosa hai.... - Puerch si
volto' e osservandolo penso'. - " E ora cosa vuole questo
essere ? " - Il signore si allontano' piuttosto spaventato ritornando
all'entrata del negozio. Puerch vedendolo penso'. - " Hai preso
una decisione saggia. " - Poi osservo' il mare, e vide una barca
che andava verso est, dopo vide il cielo e disse. - [ Appena ti trovo
demone. Mi vendichero' dell'umiliazione. ] - Quindi attraverso' il
ponte. Alla ricerca del demone-bambina e di Tiger per
l'ennesima volta.

Tempo dopo. I tre arrivarono ad un piccolo paese che era
distante solo 1 km dalla spiaggia. Le case avevano un'aspetto
desolato lo stesso dicasi per le strade. Tante' che Maria disse
mentre il gruppetto sta attraversando la via principale.

- Che sia una citta' fantasma ? - E ossevo' i vari edifici con
preoccupazione.

- Spero di no. Dovro' assolutamente fare il reportage. E mi
serve un cittadino locale. - Disse Andrea.

- Perche ? Non sapete dove andare ? - Rispose Maria,
osservandolo, mentre Tiger tenendo sempre tra le mani la
sua arma osservo' le varie case stando all'erta penso'. - " Dove
ti nascondi demone ? " - Dietro di lui lo seguono Maria e
Andrea, quest'ultimo le rispose guardando Tiger. - Si. Mi
avevano detto che dovevo incontrarmi con una guida
all'aereoporto. Ma visto come sono arrivato qui. Non so' neanche
se questa e la citta' giusta. E non vedo nessuno a cui chiedere
informazioni. - In quel momento Tiger noto' in lontananza un
gatto nero che lo stava osservando. Tiger lo guardo' stupito
e penso'. - " Che ci fai qui ? Oppure sei un lontano
parente ? " - Quindi decise di avvicinarsi al gatto mentre i
due che stavano conversando, si fermarono e osservarono
l'allontanarsi di Tiger, Andrea domando'.

- Dove sta andando ?

- Non lo vedi ? E incuriosito da quel gatto.

- " Strano comportamento. " - Penso' Andrea poi disse. - Se c'era
un'alimentari da queste parti. Mi farei subito un panino. - Maria
ossevandolo rispose. - Pero' sono sicura che anche se lo
avreste trovato, non riuscireste lo stesso a trovare qualcuno disposto
a farvi il panino.

- Puo' darsi. - Rispose Andrea, poi guardo' la via e continuo'
dicendo. - Visto che stranamente, non ho visto nessun abitante
per le vie. Secondo me c'e uno sciopero generale e tutti si
saranno radunati in una parte della citta'. Questa puo' essere la
spiegazione di tutta questa desolazione.

- Per me invece, questa e una citta' fantasma. - Rispose
Maria guardando le case con le finestre chiuse.

- Non puo essere. Ci sara' certamente una spiegazione
Maria, non puo' essere una citta' fantasma. - Rispose
Andrea, ma la risposta era piu per auto convincersi
che doveva starci una risposta logica a tutta
quella desolazione e non per dar ragione alla tesi
di Maria. Pero' Maria osservandolo penso'. -" Secondo
me hai paura signor Andrea, paura condivisa se
questa risulta veramente una citta fantasma. " - Poi
si guardo' intorno e osservando con timore le varie
case penso'. - " Brrrr. Spero veramente che si trovi
una spiegazione per tutta questa desolazione. " - Mentre
Andrea per non pensarci osservo' Tiger, mentre quest'ultimo
si avvicino al gatto e il gatto si alzo' e gli fece le fusa
poi si allontano' andando verso un vicolo e Tiger
osservandolo penso'.

- " Ciao, ciao. " - E continuo' a camminare verso nord,
seguito da Andrea e Maria, mentre il gatto si fermo' dentro
il vicolo e osservo' il passaggio del gruppetto. E corse via
dopo che il gruppetto si era allontanato.

Dopo un po' il gruppetto arrivo' ad un incrocio e Tiger si
fermo' rimanendo in mezzo all'incrocio. E osservo' le due
strade che formavano l'incrocio mentre penso'.

- " Quando ti farai vedere demone ? " - Andrea disse
a bassa voce rivolgendosi a Maria. - Ma dove sono tutti
gli abitanti ?

- L'avevo detto io. Questa e una citta' fantasma !! - Rispose
lei guardandosi intorno, un po' impaurita dalla desolazione
del luogo. Andrea le rispose un po stupito' e alzando un po'
la voce. - Non credo che questa sia una citta fantasma. E
illogico, irreale. - Poi guardo' il bivio. In quel momento,
una macchina trasparente venne da ovest e si fermo' prima
di attraversare l'incrocio. Tiger guardando la macchina gli
sembro' strano. Mentre i due, si spaventarono e Maria
abbraccio' Andrea mentre quest'ultimo rimase immobile
dalla paura dicendo. - M..M..Ma que..que..quella.... - Tiger
ando' vicino all'auto trasparente e noto' che non c'era
nessuno alla guida e lui penso'. - " Che sia come quell'altra
macchina ? " - Improvvisamente il sedule del guidatore venne
occupato dal fantasma del guidatore, Tiger sussulto' mentre
penso'. - " Che razza di scherzo. Adesso ti faccio vedere io
uno scherzetto. " - Quindi alzo' l'arma e dette un fendente, ma
l'arma prosegui la corsa e si pianto' sull'asfalto facendo cadere
Tiger, mentre Andrea prese la seconda macchina fotografica, e
tento coraggiosamente di fotografare l'auto fantasma. Tiger da
prima scosse' la testa un po' intontito mentre penso'. - " Ma
come ho fatto a non colpirlo ? " - Poi si alzo' e si vide in piedi
al centro del cofano e penso'. - " Ma che trucco e mai
questo ? " - Quindi prese l'arma, ma il guidatore da prima
noto' Tiger poi osservo' Andrea e subito dopo parti' sgommando'
e prese la strada a est. Tiger penso' incavolato. - " No !! Mi devi
delle spiegazioni. " - E segui' l'auto, mentre Andrea lascio'
la macchina fotografica dopop aver notato la fuga della macchina
fantasma mentre Maria fini' di abbracciare Andrea e disse
guardando Tiger che inseguiva l'auto.

- Non a paura di niente il mio idolo. - Poi guardo' Andrea e
disse contenta. - Visto che e una citta' fantasma ? - Poi indico'
con il braccio destro Tiger e continuo' dicendo. - E non
venitemi a dire che abbiamo avuto un'allucinazione e
che il mio idolo sta seguendo un pallone di segnalazione. - E
un po' incavolata disse. - Perche non ci credo !! - Andrea le
accarezzo' i capelli, e disse mentre guardava Tiger che si
era allontanato e si era fermato ad un paio di metri. - Maria, mi devi
perdonare se non ci ho creduto. - Poi fini' di accarezzarla
e continuo' guardandola. - Pero' devi ammettere che e troppo...
- Strano ? - Fini' Maria e segui' Tiger seguita a tempo stesso da
Andrea che dopo poco si mise al suo fianco destro e le
rispose. - Esattamente. Cioe'. E la prima volta che vedo un
fantasma.

- Anche per me e un'esperienza nuova. - Disse Maria, e
corse verso Tiger e appena arrivata al suo fianco, disse ad
Andrea girandosi verso di lui. - Mi sento piu sicura
con il mio idolo. - Tiger abbasso' lo sguardo e guardando
Maria penso'. - " Cosa hai visto bambina ? " - Andrea
guardo' un'insegna di legno che era posto in alto a sinistra
di una porta aperta. L'insegna era di legno con al centro il
disegno di una palla d'orata con al centro un'occhio e lesse
incuriosito. - Taverna. Al beholder !? D'oro ? Ma che razza
di nome e per un negozio ? - Fece la domanda osservando sia
Tiger che continuo' a osservare l'insegna che Maria. Ma quest'ultima
si allontano' un po' e vide da lontano l'insegna e dopo che lesse disse
ad Andrea. - Puo' darsi che questo Beholder sia quella figura centrale
sull'insegna.

- E perche' deve essere proprio quella figura ? - Le domando Andrea.

- Quella palla e colorata di giallo oro quindi e il percorso
piu logico. - Rispose Maria.

- Gia, pero' puo darsi che non sia quello l'animale
denominato beholder. Non mi sembra cosi spaventoso sententone il nome.

- Lo sapete che osservandolo meglio, avete ragione
signor Andrea ? E simpatica quella pallotta, non mi
fa proprio paura, rispetto a quel.. Brrrr... Fantasma.

- E chi se lo scorda quel fantasma. - Disse Andrea, e
scosse la testa mentre Tiger guardo' l'ingresso del negozio
e ci entro' seguito da Maria e Andrea. Ma prima lui guardo' la
strada deserta, e poi entro.

Dopo poco, si vide in lontananza nel cielo una figura che si
avvicino' alla taverna. E il demone che sta sorvolando
quella via a 30-35 metri d'altezza e guardando nervosamente
la via penso'.

- " Quando devi arrivare Tiger ? " - E supero' la taverna
proseguendo per il mare.

Quando entrarono nella taverna per Tiger fu' come ritornare
a casa. Era tutto squisitamente come hai suoi tempi quando prendeva
dei lavoretti da fare fuori citta'. Tipo combattere contro dei goblin,
azzuffarsi tra barbari durante le varie sagre. Demolire con il suo
gruppo un'intero castello magico. Quella taverna gli fece tornare
cosi tanto la mente a quei tempi tante' che rimase piu di
mezz'ora immobile a osservare estasiato tutta la locanda.
Mentre Maria e Andrea per tutto il tempo guardarono incuriositi
e un po intimoriti la taverna, e piu precisamente i suoi quadri che
erano sparpagliati intorno alla locanda. Tutti i quadri
immortalavano un'istante eroico del tempo di Tiger. Tipo un mago
con tunica azzurra tapezzata di stellle e lune, con l'energia che
emanava dalle mani riusciva a rinchiudere in una caffettiera un
demone antico. Oppure quando un drago riusci a battere il solito
cavaliere errante nella speranza di avere il suo tesoro.
Ho quando un gruppo di elfi venne battuto da dei nani, e
quest'ultimi usarono il potere della terra per ricavare piu
gemme dalle miniere. C'era anche un quadro che rappresentava
una partita di football americano in cui c'era un barbaro che portava
sotto braccio una lucertola. Oltre hai quadri, ci sono cinque tavoli
rettangolari ricavati da tronchi di legno sparsi per la taverna, ed
a ogni tavolo ci sono 6 sedie di legno, tre per lato mentre al
centro di ogni tavolo c'e una candela accessa. Il lato nord e
occupato al centro da un bancone di bar in cui dietro stanno vari
scaffali e sopra erano appoggiate varie bottiglie senza etichetta
ma con dei liquidi di colore diverso per ogni bottiglia. Mentre a
destra sempre nel muro a nord sta una porta di legno. I tre erano
entrati dalla porta posta a sud-ovest, e il lato sud e spoglio a parte
il quadro del giocatore di football americano e un candelabro da muro
un po' distante a destra del quadro. Maria disse a bassa voce
osservando il luogo.

- Questo posto mi fa paura. Spero che non ci siano altri
fantasmi. - In quel momento si esaudi il desiderio di Maria, e la
taverna si popolo' di fantasmi. Mentre lei ebbe una lacrima dietro
la nuca. Alcuni seduti hai tavoli che chiacchieravano davanti ad
un bel boccale di sidro. Un fantasma sta al bancone del bar in
attesa delle ordinazioni, ed altri fantasmi erano appoggiati al muro
sud, mentre stanno giocando a morra cinese. Dalla porta chiusa
appari un 'altro fantasma vestito da cameriere che si avvicino' al
gruppo e disse a Tiger.

- Volete ordinare ? - Gia' lei ebbe paura nel vedere quel fantasma
cameriere avvicinarsi ma appena parlo' lei crollo' dal terrore svenendo
di colpo. Andrea anche se aveva molta paura si avvicino' a Maria
dicendole. - Svegliati bambina, non credo che ti faranno
del male. - In quel momento, il barrista ando' verso i due e
disse. - A quanto vedo, la piccolina si e spaventata. - Poi guardo'
Andrea e gli disse. - Allontanati, vedo se riesco a farla rinvenire.

- Co.. Co.. Come Vo.. Volete. - Disse Andrea impaurito, e si
allontano' mentre in quel momento Tiger scosse la testa e
vedendo il cameriere penso'. - " Cosa vuoi tu ? "

- Cosa ordinate ? - Ripete' il cameriere. Mentre il barrista entro'
all'interno del corpo di Maria, e dopo un po' usci dal corpo e lei
apri' gli occhi. Poi osservo' il barrista e gli disse. - Scusatemi,
ma e la prima volta che vedo una riunione di fantasmi e ho avuto
una gran paura. " Specialmente quel cameriere. " - Poi scosse la
testa mentre disse a bassa voce. - Mi devo vergognare di me
stessa, devo essere piu coraggiosa in futuro.

- Non ti biasimare Maria. - Disse a bassa voce Andrea. E
continuo'. - Anch'io quando li ho visti ho avuto molta
paura. - E poi guardo' i vari fantasmi e osservando' Maria
si inginocchio' e continuo' guardandola nei occhi. - Mi devi
credere, se ti dico che non so nemmeno io come ho fatto a non
svenire. Altrimenti ti facevo compagnia. Fidati.

- Ehehehe. Ci credo. - Rispose lei sorridendo. Poi si alzo'
e penso' osservando la taverna. - " Fatti coraggio, fai finta
che non sono fantasmi. " - Poi ando' verso Tiger attraversando
i tavoli e osservando i vari fantasmi. Mentre Tiger dopo che
osservo' la scena penso'. - " Siete fortunati che non e
successo niente alla bambina. Altrimenti. " - E il cameriere
disse. - Non si preoccupi signore, non siamo quel tipo di
fantasmi. Allora ? Cosa ordinate ?

- " Da mangiare ? " - Penso' Tiger, mentre Maria arrivo' da
Tiger e quest'ultimo osservandola penso'. - " L'importante e
che stai bene. " - Poi guardo' il cameriere e quest'ultimo
disse. - Sia da mangiare che da bere. Cosa ordinate ?

- Cosa c'e di buono ? - Disse Maria guardando il
cameriere. E continuo'. - Ho una fame.

- Non c'e che l'imbarazzo della scelta. - Rispose il cameriere
guardandola. E lei per poco non ebbe una ricaduta ma si fece
coraggio abbracciando Tiger. Il cameriere intuendo tutto guardo'
Tiger e disse. - Abbiamo dei coboldi in salsa rosa, pure' di polipo
malefico, mago arrosto con contorno di serpi nere. La nostra
cucina e ben fornita anche se... - Disse le ultime parole abbassando
lo sguardo.

- Anche se... Cosa ? - Disse curiosamente Andrea. In quel
momento il barrista lascio' il bancone e ando' dal
gruppetto, appena li raggiunse disse. - Perche non ci ho
pensato prima ? Voi non siete fantasmi, quindi ci potete aiutare.

- Scusatemi se vi chiamo barrista perche' non so il vostro
nome. Ma secondo voi. Io assomiglio ad un fantasma ? - Disse Maria.

- No, no, no, certo che no. - Disse il barrista guardandola poi sposto'
lo sguardo su Tiger e disse. - Il mio nome e Sudan al bar, ma potete
chiamarmi Al bar.

- Lieta di fare la vostra conoscenza al bar. Il mio nome e Maria.
Sopranominata Yoko dai miei amici. - Poi penso'. - " Non ci
crederanno le mie amiche che ho un fantasma barrista come
amico. Hihihi. " - E sorrise alla fine e Andrea le disse. - Cosa c'e
di divertente ?

- No, niente. Non fateci caso. Hihihi. - Disse Maria sorridendo al
pensiero di quando lo raccontera' alle amiche.

- Che problema avete ? - Domando' Andrea guardando il fantasma e
lasciando perdere Maria.

- Ecco... Il nostro cuoco.

- " Che cosa' ? Il cuoco ? E malato ? " - Penso' Tiger.
- No. Non e quello. - Disse Al bar osservando Tiger, mentre
il cameriere si allontano' e ando ad un tavolo a prendere le
ordinazioni.

- Che cos'ha il vostro cuoco ? - Domando' Maria incuriosita'.

- Gli ho chiesto di prendere del vino dalla cantina, ma da
quando lo mandato, non ha fatto piu ritorno.

- E quanto tempo e passato ? - Gli domando' Andrea.

- Due o tre giorni penso. - Rispose Al bar, poi disse
guardando il gruppetto. - Vi chiedo questo favore. Se riuscite
a riportarmi il cuoco sarete miei ospiti.

- Scusate la domanda Al bar. Ma perche non ci andate
voi ? - Domando' Maria.

- Non possiamo, per colpa del demone. - Le rispose Al bar.

- " Il demone sta qui !! Bene. Dove sta ? " - Penso' incavolato Tiger.

- Non lo sappiamo. - Rispose Al bar osservandolo.

- Chi e questo demone ? - Domando' Andrea.

- E una storia molto dolorosa. Volete che ve la
racconto ? - Disse Al bar guardando i tre.

- " Come fai a non sapere chi e il demone ? Non mi devi
portare alla sua tana ? Cosi ha detto Eldia. " - Poi ci riflette' e
penso'. - " Non ditemi che Eldia mi ha mentito ? " - Poi
scosse la testa e penso'. - " No Eldia. Non puo essere vero. "

- Sono curioso. Diteci. - Rispose Andrea.

- Come volete. Tutto e successo quasi un mese fa. Questa
prima era una cittadina come tante altre. Ma un brutto giorno
durante la notte, un demone venne nella nostra cittadina.
Anche se nessuno lo ha mai visto quando era in vita. Non so che
poteri ha usato. Ma prima che me ne rendessi conto ero diventato
un fantasma mentre il mio corpo ando' via con le proprie gambe
senza di me. Non so ora dove quel demone abbia' portato tutti
quei corpi. Da allora chiunque superi' il posto dove ha perso
la vita viene fulminato da scariche che procurano molte sofferenze.

- Scometto che voi ci avete provato. - Disse Andrea.

- Si. Dopo che ho mandato il cuoco in cantina. Siccome si
stava troppo tempo per risalire.

- Ma se il cuoco al momento della sua morte stava in
cucina. - Disse Maria.

- No, non in cucina. Bensi' qualche minuto prima lo avevo
mandato a prendere un paio di bottiglie di vino, e quando
stava risalendo venne ucciso e solo il corpo supero' la porta
della cantina attraversandola facendo romprere dall'altro lato
le bottiglie di vino.

- Poverino. - Disse Maria osservando pensierosa il pavimento,
poi guardando Al bar, si incavolo' mentre disse. - Vi aiuteremo noi
ad ritrovare il vostro cuoco. Non e vero Tiger ? - Disse infine
osservando quest'ultimo e Tiger penso' guardando la
bambina. - " Sara' molto pericoloso, meglio che rimani qua
bambina. "

- Potete anche portarla, non e un posto pericoloso per voi
viventi. - Disse Al bar guardando Tiger.

- Vero. E solo la cantina. Sono sicura che non ci saranno
problemi. - Disse Maria e continuo' orgogliosamente. - E poi,
vi potrei sempre aiutare come ho fatto con quel... Brrr...
Mostro. Brrr.. - E le vennero' dei brividi pensando a Puerch.

- " Gia'. Puerch. Chissa' come sara' arrabbiato pensando che
e stato sconfitto da una bambina. Ahahahaha. " - Penso' Tiger
e sorrise. Guardo' Maria e le fece cenno di si con la
testa, Maria lo abbraccio' mentre disse. - Evviva !!

- Si. Puoi venire. Tanto, un viaggio in cantina non e
pericoloso. - Disse Andrea, poi penso' e disse a Maria. - A
meno che non hai paura dei topi.

- No, non ho paura. - Disse Maria, poi penso'. - " Almeno
credo. "

- " Ok andiamoci adesso. Cosi poi mi potro' fare un coboldo
in salsa rosa. Mmm.. Che buono. " - Penso' Tiger, e ando'
seguito da Maria e Andrea verso la porta a destra del bar
accompagniati da Al bar. E mentre quest'ultimo attraverso' la
porta Tiger la apri' e tutti si trovarono nella cucina.

La cucina e all'interno di una stanza rettangolare in cui sul lato
est sta una porta e sopra questa porta sta un'orologio a lancette
rotondo con il bordo nero. Pero' quest'orologio e fermo alle
11:20. Mentre alla sinistra della porta sta un tavolo di
metallo con sopra alcune pentole. Il tavolo finiva all'angolo
con il lato nord, a est sta un cucinino con sui fornelli
delle pentole piene di cibo vario. Il cucinino ha i fornelli
spenti. Il restante lato era spoglio. Il lato sud e occupato da
un'altro tavolo pero' di legno che prende tutto il lato. Sopra il
lato erano sparpagliati alcuni coboldi morti, delle seppie, alcune
mani di elfo sparpagliate per il tavolo in cui un paio di esse
erano infilzate da dei coltelli con manico nero. Sopra al muro
sud ci sono due quadri, uno a sinistra e uno a destra. Quello di
sinistra ha una cornice di legno nero in cui intagli rappresentano
dei rami spinosi e il soggetto del quadro rappresenta, vista
quasi da dietro. Una gatta umanizata con pelo nero che indossa
dei jeans' corti, maglietta a maniche corte bianca. Lei impugna
tra le mani una pistola argentea laser, in cui dalla punta si notava
un bagliore rosso. A destra sta un mago con barba bianca e tunica
nera con ricamate al centro della tunica due righe d'orate verticali
a 10 cm di distanza l'una dall'altra. E la mano sinistra del mago stava
iniziando ad brillare. Alla base del quadro sta il titolo, ovvero "New
and Old." e all'angolo inferiore sinistro del quadro sta in piccolo la
sigla in diagonale. "K.K" Il quadro destro era all'interno di una
cornice di plastica gialla e senza intagli ovvero liscia. Il soggetto
del quadro era visto di profilo in cui a destra sta un ragazzo con capelli
neri, occhi verde chiaro. Indossa dei jean's neri, scarpe da ginnastica
bianche, maglia con maniche lunghe verde chiaro, e impugnava con
la mano sinistra una spada laser avendo la difesa sguarnita. Ovvero
aveva la spada al suo fianco destro con la punta della spada che
finiva quasi alle caviglie. Mentre davanti a lui a sinistra c'e un barbaro
simile a Tiger ma con capelli marrone chiaro e una spada molto lunga,
ed era pronto ad attaccare. Alla base del quadro posizionato al centro
sta il titolo, ovvero: "Old and New" Mentre all'angolo inferiore destro
c'ela stessa firma vista nel quadro precedente ovvero: "K.K" Il lato
ovest e spoglio a parte un frigo a doppia anta che sta a sinistra della
porta da dove era entrato il gruppetto seguiti da Al bar. Il centro della
stanza a un tavolo rettangolare in cui sopra stavano varie padelle e ad
un paio di esse stanno alcuni coboldi con contorno di patatine
e di uno strano gel azzurro. Mentre il soffitto a un lampadario
con tre luci a forma di fiore che illumina la stanza. Il lato nord
e pieno di tiretti a muro sulla parte superiore e una cucina che
prendeva tutto il lato in basso. E sulla cucina ci sono alcune
pentole con sopra il coperchio mentre i fornelli sono accesi e si
sentiva un'odore non tanto gradevole. Tante' che sententolo
Maria disse.

- Che puzza. Non potete spegnere ?

- No cara bambina. Devi sapere che la carne dei troll e molto
dura e bisogna cuocerla per molto tempo prima che sia
commestibile. - Le rispose Al bar.

- Si pero' qui l'aria e irrespirabile. - Disse Andrea tappandosi il
naso. Cosa che fece anche Tiger che penso'. - " Non ho voglia
di perdere tempo. Dove' il demone ? "

- Quella porta conduce alle cantine. - Disse Al bar indicando
la porta davanti a loro oltre al tavolo. Andrea ando' verso la
porta e l'apri' ma non ci riusci' perche era chiusa. Andrea si volto'
guardando Al bar e gli domando'. - Perche e chiusa ?

- Era un vizio del cuoco, ogni volta che lo mandavo in cantina
si chiudeva sempre la porta alle spalle. Pero' non ti aspettare
che il cuoco sappia qualcosa del demone, stando in cantina
sa meno di me.

-" Vedremo. Ma per adesso ci penso io ad aprirla. " - Penso' Tiger
che si avvicino' alla porta e con un calcio fece cadere la porta
all'esterno della cucina. Poi guardo' tutti e penso'. - " Andiamo. " - E
entro' nel varco seguito da Andrea e Maria.

Appena superarono la porta, si trovarono davanti ad una scalinata in
discesa, mentre la volta era ad arco formato da mattonelle come una
piccola galleria e al centro dell'arcata sta una lampadina rotta con i vetri
sparsi per qualche gradino della scalinata. Il resto verso il basso della
scalinata e avvolta dal buio. Andrea disse.

- E cosi buio che non si vede la fine. - Maria osservandolo
disse. - Ma non c'e problema potete farci luce con il flash della
vostra macchina fotografica.

- Come se io voglio consumare a vuoto i rullini. Non ci penso
nemmeno. - Disse Andrea guardandola, quest'ultima guardo'
il fondo buio della scalinata e disse. - Ma senza luce. Come facciamo
a vedere i gradini ?

- " Questo buio non mi fa paura demone. " - Penso' Tiger guardando
la scalinata, poi penso' mentre Andrea disse. - Gia bel problema ci
servirebbe una torcia. - " Io sono sicuro che il cuoco mi dara' delle
indicazioni per trovarti. E questa oscurita' non ci spaventera'. " - Poi
guardo' l'arma e penso. - " Vero amica mia ? " - In quel momento la
sfera dell'ascia superiore si illumino' e Maria rimase stupita nell'osservare
l'arma. E disse riprendendosi un po' dallo stupore. - Che sia la magia ?
Credevo che fosse un'effetto speciale. Non immaginavo che...

- Magia ? Quale magia ? - Disse Andrea guardandola. In quel
momento dalla sfera parti' una sfera di fuoco che si fermo' ad una
decina di cm davanti a Tiger e lo precedeva illuminandogli il passaggio
mentre i due si guardarono rimanendo stupiti da cio' che vedevano.
Tiger non fece caso hai due anche perche stava alla testa del gruppo.
E penso' guardando l'arma. - " Ben fatto amica mia. Se non ci fossi tu,
mi troverei veramente nei guai. " - Quindi inizio' a scendere le scale
seguito dai due e mentre scendevano si poteva notare che ci sono
varie lampadine in fila a distanza di mezzo metro l'una tra l'altra e erano
tutte rotte con i vetri sparsi sulle scale. Ma i tre non ci fecero caso
perche mentre Tiger guardo' solo davanti a se con ostinazione e
piuttosto incavolato aspettandosi chissa' quale mostro alla fine della
scalinata. Invece i due che lo seguivano parlotavano tra loro riguardo
a cio' che avevano visto. [ E personalmente non credo che un paio di
chiacchiere tra Maria e Andrea su come abbia fatto l'arma a far uscire
quella sfera di fuoco vi possa interessare quindi con piacere di tutti ometto
la chiacchierata. NDR.]

Solo dopo 10 minuti di discesa si vide il fondo un cui si pote vedere
una fessura da cui usciva una luce gialla. Maria disse a bassa voce.

- Stara' certamente qui il cuoco.

- " Grazie amica mia. " - Penso' Tiger dopo che osservo' la fessura,
e la sfera di fuoco parti' in avanti colpendo la porta facendola
esplodere con un boato assordante, e la luce proveniente dalla
porta innondo' i tre che si coprirono gli occhi finche' non si addattarono
alla luce. Dopo poco aprirono gli occhi e Maria osservo' con curiosita'
i resti in fiamme della porta mentre Tiger attraverso' la soglia e dopo poco
la attraversarono Maria e Andrea, mentre il fuoco si stava lentamente
spegnendo.

La stanza non era altro che una piccola cantina in cui i lati est,
ovest e nord sono pieni di tralicci di legno a foma di tanti piccoli rombi in
cui all'interno di ogni rombo sta una bottiglia di vino distesa. Sul pavimento
al centro centro della stanza sul pavimento di pietra viva stanno 6 bottiglie
di vino in cui 3 in piedi 2 distese e una che galleggiava in aria perche' la
teneva tra le sue invisibili mani il fantasma del cuoco. Il cuoco era
piuttosto giovane pero' indossava il grembiule da cuoco senza il
capello ed era ipnotizzato nell'osservare la bottiglia del vino. Maria
osservandolo gli prese un senso di tristezza e penso'.

- " Poverino. Cosi giovane eppure... " - Poi guardo' Andrea e
quest'ultimo stava osservando le pareti della cantina, Tiger invece
ando' verso il cuoco mentre penso'. - " Che stai facendo ? "

- Eh ? - Disse il cuoco preso alla sprovvista e si spavento'
guardando Tiger che gli stava venendo incontro' e gli cadde
la bottiglia di vino che si ruppe sul pavimento versando il
pregiato vino sopra la pietra viva. Il cuoco li osservo' imbambolato
come se stesse sognando e disse. - M....M...Mi avete spaventato.

- Scusatemi, ma non dovreste essere voi a spaventarci ? - Domando'
Maria.

- Eh ? Una bambina ? Che ci fai qui piccola ? Questo e un posto
pericoloso.

- Ho le mie guardie del corpo. - Disse Maria che prese la mano di
Tiger e continuo'. - Te li presento questo e oltre alla mia guardia
del corpo anche il mio idolo. Tiger "Il barbiere" Wild. Mentre l'altra
mia guardia del corpo che per adesso sta pensando a trovare le
farfalle, si chiama Andrea e siamo qui perche' il tuo capo, il
signor Al bar ci ha chiesto di riportarti indietro.

- Quindi siete stati voi ad aver rotto la porta ?

- Si. - Disse Andrea rivolgendosi al cuoco e gli fece una
domanda. - Ma perche stavate qui ? Non potevate risalire sopra ?
Siete o non siete un fantasma, quindi potete passare attraverso le
porte.

- E come potevo fare con le bottiglie di vino ? Io sono immateriale
ma non le pregiatissime bottiglie che stanno in questa cantina. - Disse
il cuoco che poi ci penso' e poi disse. - Mi ricordo che stavo
osservando una bottiglia.

- C'e l'avete hai piedi. - Disse Maria. Il cuoco vide il pavimento
e guardo' con terrore la bottiglia rotta e disse. - Colpa vostra che mi
avete spaventato.

- Scusateci, non l'abbiamo fatto apposta. - Disse Maria.

- Va bene. Vi perdono. - Disse rassegnato il cuoco. Poi continuo'
dicendo. - Con quante ne ho rotte io..

- Per curiosita'. Quante ne avete rotte ? - Domando' Andrea.

- 6 contanto quest'ultima. - Disse il cuoco guardando i pezzi della
bottiglia, poi guardo' i tre e disse. - Quindi siete venuti per riportarmi
indietro ?

- Si. - Rispose Maria.

- Ma perche' chiudevate la porta che conduce alla
cantina ? - Domando' Andrea.

- Per colpa del mio hobby. Sono un'estimatore di vini, e quelli di
questa cantina sono veramente bei vini. Non siamo proprio allo
stato dell'arte. Ma fanno piu che egregiamente il loro lavoro, e ogni
volta che ammiro una bottiglia, la mia mente spazia in altri posti e
mi rilasso.

- E funziona anche adesso. Potete credermi. - Disse Maria.

- lo hai notato ? Bambina, sono piu che sicuro che grande farai la
detective.

- Saro' l'emula di Sherlock Holmes. Ahahahaha.

- Bene, sara meglio che gli porti finalmente queste bottiglie. - Disse
infine il cuoco che prese due delle tre bottiglie che erano in piedi
facendole galleggiare in aria. Ma mentre se ne stava andando Tiger
penso'. - " Ditemi dove posso trovare il demone che vi ha fatto cio'. "

- Eh ? Il demone ? Perche lo cercate ? - Domando' il cuoco
voltandosi verso Tiger.

- " Lo devo battere. "

- A fatto male a fare cio' alla vostra citta'. - Disse Maria.

- Se lo trovo. Lo voglio fotografare. - Disse Andrea.

- Veramente non so dove puo' stare. Pero'...

- " Pero ? " - Penso' Tiger e dissero in coro Andrea e
Maria.

- Un ladro che quel giorno maledetto, gironzolava per le fogne
della citta' mentre stava preparando il colpo che gli avrebbe
cambiato per sempre la vita, e ora e costretto a rimanere nelle
fogne per sempre. Forse lui potra' aiutarvi.

- E dopo che saremo nelle fogne. Come faremo a
trovarlo ? - Domando' Andrea.

- E l'unico fantasma umano che gironzola per le fogne. Oltre
a ratti e altre piccole bestiole che non sono stati toccati da
questa maledizione che ha colpito soltanto noi umani.

- " Questo demone e pure razzista. " - Penso' Maria.

- Ok, saliamo tutti. - Disse Andrea, e inizio' a salire seguito
da Tiger che penso'. - " Non mi stupirei che ti trovi nelle fogne
demone. E un posto adatto a te. " - Maria che prima si volto'
indietro a osservare la cantina e penso' addocchiando le bottiglie
sul pavimento. - " Come si puo' rimanere estasiati osservando
delle bottiglie di vino ? " - Poi penso'. - " E come se io, mentre
gioco alle bambole rimanessi estasiata dalla mia bambola preferita.
Ma che indiozia. " - E scosse la testa cacciando via quel
pensiero' dalla testa. Pero' per tutta la scalinata penso' alla scena
in cui si vedeva ammirare la sua bambola vestita da principessa. Quel
pensiero le rimase fisso in testa finche' non arrivarono alle cucine. E
solo grazie all'odore che emanava la cucina fece si che lei si sveglio'
da quel pensiero. E riprendendosi da quello stato penso' un po disgustata.

- " Sarei veramente infantile a rimanere imbambolata davanti ad
una bambola. " - Poi si chiuse il naso con la mano sinistra e usci' di
corsa dalla cucina seguita da Tiger e Andrea.

Dopo un paio di chiacchiere con Al bar e il cuoco, si trovarono al
di fuori della taverna. Tiger osservando il cielo che era sereno poco
nuvoloso penso'.

- " Tra poco ti trovero' demone. " - I tre andarono al primo tombino
che trovarono. Quindi Tiger con l'aiuto dell'arma distrusse il tombino
e entrarono uno alla volta. Da prima Tiger poi Maria e infine Andrea.

Tempo prima. Il demone stava sorvolando l'esterno della citta'
dirigendosi verso la spiaggia che portava al mare, e dopo un paio
di minuti arrrivo' nei pressi della spiaggia e il gommone di Tiger e
soci non passo' innosservato tante' che appena lo vide il demone
disse mentre stava atterrando.

- [ Da dove viene questa imbarcazione ? In piu, chi la guidata ? ] - E
mentre rifletteva disse. - [ Tiger non e. Perche ha un'imbarcazione
diversa. Allora chi a messo piede nel mio territorio ? ] - In quel
momento gli venne in mente la figura femminile che lo aveva
bloccato la prima volta e disse. - [ Che sia venuta lei a
rompermi le uova nel paniere ? Bene. Se e lei, allora gli preparero'
una bellissima accoglienza. In attesa che venga Tiger con la
sua arma. ] - Quindi stava per decollare quando...

In quel momento un raggio di sole colpi' il framento caduto dal bastone
dell'arma e di riflesso colpi' il dietro dell'ala destra del demone lasciandogli
il segno runico del framento impresso a fuoco sull'ala e il demone parti'
per la citta'.

Tempo dopo quasi contemporaneamente con la discesa nelle fogne di
Tiger & co. Puerch si trovava a meditare seduto su una panchina di
pietra nella piazza del paese, mentre alla sua destra si trova il suo
martello. Il vento nel frattempo si era calmato e la giornata stava
diventanto veramente magnifica. Tante' che molte persone stavano
iniziando ad affollare la piazza. In tutto quel tempo non era piu' riuscito
a trovare Tiger e stava meditanto di chiedere aiuto al demone. Infine
si alzo' e disse.

- [ L'unico modo che ho per uccidere Tiger e farmi aiutare
dal demone. Non posso fare altrimenti. ] - Poi prese il martello e
spacco' per la rabbia la panchina e disse. - [ Mi vergogno di me
stesso, ma non posso fare altrimenti.] - Poi guardo' il cielo e disse
a bassa voce. - [ Stasera chiedero' il suo aiuto. ] e se ne ando via,
mentre varie persone lo stavano osservando, senza che dissero niente per
cio' che aveva fatto.

Il gruppetto scese nelle fogne e l'ambiente era dei piu normali. Ovvero
un fiume centrale di acqua non tanto limpida, dei marciapiedi piccoli
hai lati del fiume e il soffitto ad arco formato da pietre, mentre i lati
erano formati da cemento. Le fogne erano formate da moti bivi in cui
ogni tanto ho sulla destra ho sulla sinistra si pote vedere una scala a pioli
che permetteva di uscire all'esterno. Al centro di ogni incrocio c'e una
lampada quadrata accesa che illumina tutta l'area dell'incrocio. Il primo a
toccare terra fu Tiger seguito da Maria e infine Andrea. Tiger guardo' il
posto e penso', mentre cammino' un po' avanti per osservare meglio.

-" Speriamo che questo fantasma sappia veramente dove sia il
demone. Non ho intenzione di perdere tempo. " - In quel momento, Maria
dopo esser scesa, guardo' il posto e gli vennero dei brividi mentre
disse. - Brr... Speriamo di trovare subito questo ladro. Cosi poi usciamo
da questo posto.

- Non dirmi che hai paura, Maria ? - Disse Andrea che scese le
scale.

- No, non ho paura. - Disse Maria guardandolo, e continuo'. - E
solo che puzza qui. E prima finiamo, prima non sentiro' piu
quest'odore. - Poi si giro' guardando Tiger.

- E comprensibile avere paura. Io ho avuto paura a guardare
quei fantasmi. Quindi non tirare in ballo le scuse stupide come la
puzza. Perche e ovvio che qui deve puzzare siamo nelle fogne
della citta'. - Disse Andrea. Maria si giro' e lo guardo' un po stufata
poi disse. - E vero, un po' di paura c'e l'ho. Ma solo perche mi aspetto
di vedere in questo tetro posto, un fantasma. - E quando disse fantasma
tremo' e guardo' un po' terrorizzata il posto. Andrea guardo' il soffitto, e
disse con tono serio. Mentre Maria si posiziono' a sinistra di Andrea
dando le spalle al corridorio sud che era oscuro. - Questo posto
oscuro e deprimente amplifica molto la sensazione di paura. - Poi
si volto' guardando minacciosamente Maria e disse. - Come se un
qualcosa di orribile aspetta nascosto tra le ombre. In attesa di qualche
bambina ignara che cada nella sua trappola. - E quest'ultima gli
rispose. - Per favore Andrea, non mi far spaventare. - Mentre nel
tunnel dietro Maria si vide l'avvicinamento di ben tre paia d'occhi
rossi. Andrea gli prese un colpo, ma per fortuna non lo fece notare a
Maria, anche perche quest'ultima disse mentre soprapensiero stava
guardando il marciapiede. - Non.. Ho paura... - E poi ci riflette', mentre
Andrea vide che i proprietari dei occhi vennero colpiti da una luce
lieve e si vide che erano dei topi piuttosto grandi. Mentre Maria disse
a bassa voce. - Dobbiamo solo cercare un fantasma, poi ce ne andremo
da qui. In compagna di topi e altre piccol bestiole.

- Come quei bei topini ? - Disse Andrea indicando Maria, visto che
dietro di lei stavano i tre topini cosi piccoli che l'altezza dei topi arrivava
alla vita di Maria. Maria si volto' per curiosita' e osservandoli noto' che
erano molto cresciuti. Ma solo dopo qualche secondo capi il pericolo
che correva tante' che si spavento' cosi tanto che fece un urlo e si senti
le gambe deboli e cadde a terra per lo spavento. Mentre cerco'
un'appoggio per allontanarsi, mise la mano destra nel fiumiciattolo e
subito dopo la tolse spaventantosi di piu e tento' con la mano sinistra
di tirarsi indietro. Anche Andrea non era tranquillo visto che l'urlo di
Maria lo fece sobbalzare e ando' in tilt per alcuni secondi, giusto il
tempo che Tiger girandosi per osservare i due che erano dietro di lui
noto' che i topi andarono verso Maria, mentre quest'utlima terrorizzata
continuo' a indietreggiare, e Tiger penso'.

- " Finalmente mi divertiro' un po' " - Ando' di corsa verso i topi
brandendo la bi-ascia e quest'ultimi vedendolo arrivare se ne
scapparono. Mentre Andrea ancora adesso prese la macchina
fotografica giusta, e Tiger si fermo' al fianco destro di Maria e
quest'ultima lo guardo' con le lacrime agl'occhi mentre disse.
- Grazie Tiger per avermi salvata. - Ma quest'ultimo osservando
dove erano scomparsi i topi penso'. - " Volevo tanto divertirmi.
Mi sto annoiando. " - Poi Maria si alzo' e osservo' il canale da
dove erano scomparsi e disse. - Che razza di topi sono
quelli ? - Prese il braccio destro di Tiger e si volto' dicendo ad
Andrea. - Hai visto quant'erano grandi ? Mi potevano
mangiare !!! - E tremo' al solo pensiero.

- lo avevo gia notato. - Disse Andrea lasciando la macchina
fotografica. Maria lascio' Tiger e ando' verso Andrea mentre
disse stizzita.

- E perche non mi avete avvisata ?

- Se ti avvisavo dicendoti: Guarda che dietro di te ci sono tre topi
cosi grossi che ti possono mangiare. Tu l'avresti scambiato certamente
per uno scherzo. E voltandoti saresti certamente svenuta appena
capivi che non scherzavo.

- Forse e vero. - Disse pensierosa Maria con la mano sinistra sul
mento, mentre la destra la tenne a penzoloni e gocciolava. Nel
frattempo Tiger penso' guardando il soffitto. - " Sara' meglio che ci
muoviamo. " - Poi guardo' le due vie e penso. - " Dove inizamo a
cercare ? Inseguendo i topi oppure allontanandosi dai topi ? " - E
dopo un po' penso'. - " Allontaniamoci dai topi cosi e piu
probabile che troviamo il nostro fantasma. Se non addirittura il
mio demone. " - Tiger ando' verso nord seguito da i due. E
mentre camminavano, Andrea osservo' la mano gocciolante di
Maria e le disse. - A quando pare ti sei scansata una doccia
non prevista.

- Sono stata fortunata che non sono caduta all'interno del canale.
Altrimenti rischiavo di prendermi un raffredore con i fiocchi oltre
ad un certo odore che potrei definirlo eau du le fogn. Ahahaha.

Dopo un po' arrivarono ad un'incrocio, Tiger era un po indeciso,
mentre Maria disse ad Andrea. - E ovvio che in questo posto non
trovi mica un negozio d'abiti.

- Ma nemmeno un tovagliolo o fazzoletto che ti faccia asciugare
la mano. - Disse divertito Andrea.

- Qui no, ma sopra di noi si. Perche' non usciamo un'attimo da
queste fogne ? - Domando' infine ad Andrea mentre Tiger aveva
deciso di continuare verso nord.

- Non ti preoccupare bambina, se ti serve un tovagliolo
eccolo qua !! - Disse una voce estranea, e davanti a lei
prendendosi quest'ultima un'altro spavento tante' che
indietreggio' e mise il piede sinistro nel fiume e perse
l'equilibrio e stava per farsi la doccia completa se non era
intervenuto Andrea che le prese entrambe le mani e la fece
salire sul marciapiede. Maria vide che la scarpa era tutta
bagnata e anche sporca e disse un po' arrabbiata. - E con questo
sono due !! - Poi guardo' il tovagliolo che galleggiava davanti
a lei disse incavolata. - Dove sei fantasma ? Non dirmi che mi
vuoi far fare una doccia rate ? Scommetto che quei topi li hai
mandati tu.

- Hahahahahaha ti stai sbagliando bambina. Il fantasma che
cercate non sono io. Hahahaha.

- Eh ? Ce ne sono due ? - Domando' stupita Maria.

- No. Non due. Molti di piu !!! Hahahahaha. Queste fogne si
stanno popolando di molte creature. E tutte obbediscono a me.

- Certamente non sei il ladro. - Disse Andrea guardandosi in
giro perche la voce si sentiva d tutte le parti. Mentre anche
Tiger brandendo a difesa l'arma si guardo' nervosamente intorno.

- Sei mooolto perspicace ragazzo. L'aiuto che cercate e sotto
la mia custodia. E se volete parlargli, lo dovrete fare solo in un modo.

- Per curiosita'. Quale ? - Domando' curiosamente Maria.

- Diventare fantasmi. Hahahahahaha.

- Non.. Non c'e altro modo ? - Domando' lei un po' spaventata.

- No. Ma non vi preoccupate. Ci pensaranno i miei amici a
farvi diventare dei fantasmi modello. Hahahahahaha.

- Noi. Non vogliamo diventare fantasmi. - Disse arrabbiata Maria
che prese il tovagliolo si asciugo la mano e si puli al meglio la scarpa.

- Invece cara bambina. lo diventerete. Ma prima fatemi divertire..
Vi piace il carnevale ?

- E questo cosa c'entra ? - Disse stupito' Andrea.

- Gia. Non c'entra niente. Dicci dove sei piuttosto, che Tiger
ti fa una visitina. Accompagniato da noi. Ma non sperare in
fantasmi. Perche rimarresti molto deluso.

- " La bimba ha ragione. Io sono Tiger Wild e finche' non
faro' fuori il demone, non divverro' mai un fantasma. Dove ti
nascondi ? " - Penso' TIger guardandosi intorno.

- Quel demone che vuoi far fuori, e il mio padrone. E prima
di incontrarti con lui dovrai battere me. E non credo che ci
riuscirai. - Disse la voce un po' arrabiata.

- " Non sei il primo che me lo dice. " - Penso' incavolato Tiger
e continuava nervosamente a guardarsi intorno.

- Dove ti nascondi ? Non vedi che il mio idolo non vede l'ora
di incontrarti ? E personalmente anch'io non vedo l'ora di
incontrarti. - Disse infine con faccia tosta Maria.

- Sei una bambina coraggiosa ? Oppure lo dici per non
svenire ? Ahahahahahaha.

- " Ridi Ridi. Appena ti faro' assaggiare i miei salti. Ti pentirai
di avermi sfidato. " - Penso' Maria, che sorrise sotto i baffi
pregustando gia la vittoria, senza ricordarsi pero' che stava
sfidando un fantasma. Mentre Andrea disse guardando il
soffitto. - Voce fuoricampo. Mi dici che senso a quella
domanda sul carnevale ? Io non lo capito. - E la voce
disse. - Vuoi capirne il senso ? Eccotelo. Hahahaha. - E in
quel momento le fogne cambiarono, ovvero sull'arcata
apparvero appesi vari palloncini colorati ed anche alcune
maschere carnevalesche, mentre hai lati apparvero un
serie infinita di lucette colorate accese, mentre il pavimento
cambio' facendo sparire il fiumiciattolo e al suo posto si vide
un tappeto rosso con hai lati decorazioni d'orate mentre
sparpagliati sul pavimento stavano i coriandoli. I due rimasero'
stupiti nel vedere il cambiamento radicale del posto. Tiger
invece rimase incavolato mentre penso'. - " Sara' uno
scherzo batterti. Fatti vedere !! "

- A tempo debito. E vedrai se sara cosi facile battermi. Hahaha.

- Ora ho capito il senso di quella domanda. - Disse Andrea.

- Pero' non ho ancora finito !!! Ecco il mio tocco di
classe. Ahahahahahah. - E in quel momento intorno a
Tiger apparirono delle lucette, e quest'ultimo vedendole
penso'. - " Che sono queste cose ? " - E tento' di colpirle
senza riuscirci, mentre le lucette aumentarono di numero. Sia
Maria che Andrea rimasero stupiti a vedere le lucete. In
quel momento le lucette lo colpirono tutte insieme inglobandolo
facendo emanare una luce cosi intensa che i due chiusero' gli
occhi e Tiger penso'. - " Che.. Che mi sta succedendo ? " - Alla
fine, quando la luce se ne ando'. E i due aprirono gli occhi, videro'
Tiger completamente cambiato d'abito. In effetti le lucette lo avevano
trasformato in un pirata con tanto di pappagallo sopra la spalla destra
e una benda sull'occhio destro. Davanti a lui appari uno specchio e
vedendosi penso'. - " Sono io ? "

- Si Tiger. E finche' non divverete fantasmi o piu raro non mi
batterai. Rimarai cosi. Ahahahaha.

- Che razza di scherzo. Poverino. - Disse dispiaciuta Maria.

- " Adesso sono arrabbiato. " - Penso' Tiger e il pappagallo
disse. - Adesso sono arrabbiato. Craaa.

- " !?!? Ma lo appena... " - Penso' stupito Tiger. E il
pappagallo disse. - Ma lo appena... Craa..

- Pensato. Gia Tiger. Ogni cosa che penserai da adesso in poi
il pappagallo te lo ripetera'. Ma questo e niente ora tocca a
voi due. Ahahaha.

- A chi tocchera' adesso ? - Disse un po' nervosamente Maria.

- Per primo. Il ragazzo perspicace. - E dopo che le lucette
lo circondarono, lo colpirono. E sia Tiger che Maria chiusero
gli occhi. Quando la luce spari', Andrea si trasformo' in
fantasma grazie ad un lenzuolo che lo copriva tutto. E alla
fine la voce disse. - Vedi come sono buono ? Ti faccio abituare
gia' da ora ad essere un fantasma. Mi dovresti ringraziare
quando ci incontreremo.

- Un corno !! Non diverro' mai un VERO fantasma. Te lo puoi
scordare. - Disse incavolato Andrea.

- Su questo ho i miei dubbi. Ma passiamo a te bambina.

- Daccordo, mi apprestero' a questa pagliacciata, ma cio'
non significa che non ti faremo a fettine appena ti
metteremo le mani sopra. Hihihihihi. - Rise infine Maria
e chiuse gli occhi, aspettando le lucette e la voce
disse. - Da vedere. - E le lucette coprirono Maria e
quando sparirono l'avevano trasformata in una
principessa. Con un abito bianco unico composto
da maglia con maniche lunghe e ampia gonna. Dopo che lei
apri' gl'occhi domando' ad Andrea.. - Come mi ha
combinata ? - E guardandosi allo specchio che le era
apparso davanti, rimase stupita a cio' che vedeva e
disse. - Non puoi avermi fatto questo.

- Come ? Non lo desideravi cosi tanto ? Ahahahahahah.
- Che ti ha fatto ? - Disse Andrea con voce tenebrosa. E
sententosi disse stupito. - Mi hai fatto....

- Visto come sono buono ? Ti ho donato anche la mia
stessa voce. Ahahahahah.

- Non ci pensare Andrea. - Disse Maria sententolo, e poi
lo guardo' e gli disse. - Vuoi sapere cosa mi ha fatto ? Facile,
mi ha vestita, come la mia bambola preferita. E questo non lo
sopporto !!! - Disse infine incavolandosi, ma poi tiro'
un sospiro e disse a bassa voce. - Ma per fortuna
si e scordato gli orecc.... ops... - E si copri' la bocca
con le mani, ma troppo tardi perche la voce disse.

- Grazie di avermelo ricordato. Ahahahahaha. - E
apparvero di nuovo le lucette che Maria tento' di scacciarle
con le mani, ma non ci riusci' e si rtirovo' con un paio di
orecchini a forma di cuore di colore rosa. E la voce fuori
campo disse.

- Ora sei la copia spiccicata della tua bambola preferita.
A parte i capelli e gli occhi. Ovviamente. Ahahahaha.

- Ora che ti sei divertito a vestirci come se fossimo delle
bambole. - Disse nervosamente Maria. - Indicaci dove
ti trovi. Che veniamo a farti la festa di carnevale. Ehehehe.

- Semplice. Seguite il tappeto. Ma prima che vi lasci. Ti
faro' un regalino bambina. Altrimenti verresti uccisa subito.
E cosi non mi divertiro'.

- Saro' anche l'anello debole del gruppo. Pero' non sono tanto
sprovveduta. - Disse Maria guardando il soffitto.

- Intanto. Prendi questo regalo, anche se e fuori luogo con il tuo
abito principesco. Ahahahaha. - E davanti a Maria apparve una
bacchetta lunga 20 cm con sulla sommita' il perimetro di un cuore.
Sia il cuore che la bacchetta erano di colore rosa, ma al centro
della bacchetta quasi vicino alla sommita' della sudetta sta un pulsante
bianco. Maria prese un po' stupita la bacchetta e penso'. - " Mi
ha scambiata per una maga ? " - E mentre osservava con curiosita'
la bacchetta, la voce disse. - Ora siete pronti a sfidarmi. Inoltratevi
pure nel mio territorio. Ahahahahaha.

- Non vedo l'ora di incontrarti. Craa. - Disse il pappagallo del
pirata Tiger e ando' verso nord seguito dal fantasma Andrea e
dalla principessa maga Maria.

Nel prossimo episodio

Dopo essersi liberati dai nemici spettrali è la volta di scendere nelle fogne abbigliati come a carnevale. ^_^

Note