Tiger dopo aver subito due attacchi da parte del demone, e avergli ucciso un suo amico frate, decide di dargli la caccia andando dritto nel suo covo. Durante il suo viaggio fa la conoscenza di Andrea un fotografo che ha il compito di fare un servizio in Albania e Maria una fan's di Tiger che decide di seguire il suo attore preferito. Dopo un incontro con un polipo gigante, il gruppetto arriva alle coste dell'Albania. E qui si trovarono in una cittadina fantasma. Il gruppo si fermo' al Beholder d'oro una taverna che assomigliava tanto alle taverne del suo tempo, e qui fecero la conoscenza del propriaterio fantasma. Al Bar. Dopo aver liberato il cuoco della taverna dalle cantine. Il gruppo venne mandato nelle fogne alla ricerca di un ladro anch'esso fantasma che forse era a conoscenza del covo del demone ma qui una voce con poteri magici cambio' i vestiti al gruppo. Tiger fu vestito da pirata, Andrea da Fantasma e Maria da principessa maga con bacchetta magica inclusa. E cosi conciati affrontarono alcune battaglie con insetti troppo cresciuti pero' alla fine di un combattimento cruento Maria perse i sensi. E sogno', oppure stava gia sognando quando era sveglia ?
Siamo in una citta' qualsiasi, quasi una metropolitana. Il sole e alto nel cielo mentre il cielo e poco nuvoloso. La stessa cosa non si poteva dire per quando riguarda il traffico cittadino che era caotico, mentre molte persone andavano come formiche da un punto ad un'altro della citta'. E in questa citta' ci sono anche molti grattacieli che per certi versi coprivano i raggi del sole. Amplificandoli per chi lavorava all'interno dei edifici. Ora spostiamoci all'interno di una delle cinque scuole pubbliche che stanno in citta'. E piu precisamente in un'aula in cui durante una lezione, mentre tutti gli alunni erano attenti, c'era una bambina che sta dormendo sul banco. La bambina poteva essere Maria visto che aveva un piccola coda di cavallo sulla destra formata da un nastro nero con alle estremita due palline rosa. L'insegnante, che ha gli occhi di colore rosso chiaro, capelli neri, altezza su 1,75. Indossa una camicia bianca con pantaloni marrone chiaro, scarpe senza lacci nere. Indossa dei occhiali. Mentre gli alunni avevano l'uniforme scolastica che nei ragazzi e composta da una maglia blu chiaro, pantaloni blu scuro e scarpe senza tacco con lacci blu. Mentre le ragazze indossano una camicia bianca, gonna lunga blu chiaro, e scarpe senza tacchi blu. Come dicevo. L'insegnante si avvicino' bambina e disse.
- Yoko. Yoko. Yoko svegliati !!! - La bambina si sveglio', estropiciandosi gli occhi disse. - Chi... E.. - Quindi si guardo' intorno stupita e disse. - Ma.. Dove mi trovo ?
- Ti senti bene Yoko ? - Domando' l'insegnante.
- E voi ? Chi siete ? - Disse la bambina all'insegnante.
- Mi stai prendendo in giro Yoko ? - Mentre tutti gl alunni si misero a ridere. - Io sono il tuo insegnante di storia.
- Insegnante di storia ? - Disse stupita la bambina, poi guardo' indietro e vedendo gli altri alunni disse stupita. - Ma questa....
- E la 4 C. Dell'istituto scolastico Yomaru. Su, non prendermi in giro Yoko.
- Ma chi e questo Yoko che voi chiamate ? - Disse la bambina guardando l'insegnante. - Il mio nome e Maria.
- Ti stai sbagliando cara Yoko. - Disse l'insegnante con tono stupito. - Tu sei l'alunna Yoko Momori. E sono da 4 anni che frequenti quest'istituto. Cose' ? Hai un'amnesia ?
- Amnesia ? Cose ? - Disse stupita e confusa Maria e continuo'convinta. - Il mio nome e Maria. Non mi chiamo Yoko.
- Mi stai facendo preoccupare Yoko. - Disse un po' allarmato l'insegnante che poi guardo' gli altri alunni e disse addocchiando un'altra bambina. - Reika, puoi accompagnare Yoko all'infermeria ?
- Certamente. - Disse la bambina. La sudetta a capelli neri, e occhi castano chiaro. Si alzo' dal banco e ando vicino all'insegnante e guardo' Maria e le disse. - Su, Yoko. Ti accompagnio all'infermeria.
- Chi sei tu ? - Disse Maria guardandola.
- Come ? Non mi riconosci ? - Disse stupita Reika, poi guardo' l'insegnante e quest'ultimo disse allarmato. - Non la riconosci ?
- No. - Disse Maria mentre scosse la testa. E il nastro sul ciuffo sinistro si allento'. Maria guardo' Reika e le disse. - Scusa. Posso sapere chi sei ?
- Cosa' ti e successo Yoko ? Non puoi avermi dimenticata. SonoReika. Non mi riconosci ? - Disse Reika stupita, e l'insegnantedisse. - Meglio che vai all'infermeria. Li forse, riusciranno a capire che cos'hai Yoko.
- Come volete. Ma il mio nome e Maria, non Yoko. - Disse Maria mentre si alzo' e il nastro che formava la coda di cavallo cadde a terra finendo un po distante dal piede superiore sinistro della sedia. E non accorsesi di niente, Maria fu accompagniata da Reika all'infermeria. E appena entrambe erano uscite, un bambino si alzo'e domando'.
- Ma cose' successo a Yoko ?
- Non ne ho la piu pallida idea Matsuri. Speriamo che in infermeria capiranno cosa ha la nostra Yoko. - Poi guardo' la lavagna e disse. - Vorrei continuare. Ma cio' che e successo. - E penso' dicendo. - Uhm... Non so...
- Anche noi siamo preoccupati. - Disse una bambina.
- Sono indeciso se sospendere la lezione... - Disse l'insegnate e dopo un po' disse. - Ma si. - E ando' verso l'uscita dell'aula, poi guardando gli alunni disse. - Terminiamo qui la lezione. Il capoclasse prende il comando. Mi raccomando Shiro.
- Non si preoccupi. Vada piuttosto. Anche noi vogliamo sapere cose' successo alla nostra Yoko. - Disse Shiro che ha capelli rossicci e occhi marroncino chiaro. L'insegnante se ne ando' mentre tutti gli alunni iniziarono un forum [ Ovvero una discussione. NDR.] In cui laprincipale domanda era: Cosa le e capitato a Yoko. Senza che nessuno di loro si accorse che vicinoalla di Yoko/Maria sta il nastro che usa Yoko/Maria per crearsi la piccola coda di cavallo.
Tempo prima. Le due bambine stanno camminando nel corridoio e si stavano avvicinando ad una rampa di scale che portava sia al piano superiore che a quello inferiore. Il corridoio aveva a sinistra, guardando dalla fine del corridoio, alcune porte che corrispondevano alle varie aule, mentre a destra si vide una fila di finestre in cui sole illuminava il corridoio. Reika un po' perplessa le domando'.
- Non ti ricordi, veramente ?
- E cosa dovrei ricordarmi ? - Chiese Maria guardandola dubbiosamente.
- Che il tuo nome e Yoko.
- No. Il mio nome non e Yoko, bensi' Maria. - Le rispose, mentre arrivarono vicino alle scale. Reika scese le scale seguita da Maria e arrivarono al piano inferiore. Reika guardo' il corridoio e noto' che vicino ad una porta stavano dialogando due professori. Quello a sinistra poteva avere sui 35 anni, capeli neri, sull'1,80. E indossa una giacca blu chiaro, jeans blu e scarpe da ginnastica bianche. [Non si potevano vedere gli occhi perche e di spalle. NDR.]Tenne tra le dita della mano destra una sigaretta accesa.Mentre quello a destra a capelli castani, occhi verde chiaro, sui 40 anni, altezza sull' 1,70. E indossa una camicia bianca con cravatta blu scuro, jean's neri, e scarpe con tacco basso marrone scuro. Il volto era un po coperto da una folta barba marrone chiaro. Reika guardandoli penso'.
- " Bene. Vediamo se almeno ti ricordi di loro Yoko. " - Quindi lei seguita da Yoko/Maria. Andarono verso i due professori, mentre in fondo al corridoio stava l'insegna dell'infermeria. Subito quello con la barba le vide e disse.
- Cosa ci fate qui bambine ? Non dovreste essere in classe ? - In quel momento quello a sinistra, ovveroquello che aveva la sigaretta, si volto' e guardandoleprese dalla tasca sinistra una lastra di metallo che avevaalcune bruciature spense la sigaretta premendola sullalastra. Poi mise in tasca sia la lastra che la sigaretta, edisse. - Ciao Yoko, Reika. Cosa vi porta qui ? - A gli occhi di colore castano chiaro.
- E per Yoko. - Disse Reika.
- Cose' successo a Yoko ? E caduta ? - Disse l'uomo asinistra.
- Ma loro. Chi sono ? - Disse Maria guardando Reika.
- Eh ? Non mi riconosci Yoko ? - Disse quello di sinistra.
- Ahahahah. Bella battuta Yoko. - Disse l'altro con la barba e poi guardo' il suo interlocutore e gli disse. - E poi dici che e troppo seria. Ahahahahah.
- Bello scherzo. Ma ora dimmi che mi riconosci. - Disse quello a sinistra che osservava Maria con preoccupazione.
- Scusate, ma non vi conosco entrambi. Siete professori presumo. No ? - Disse Yoko. E Reika disse. - La sto portando in infermeria. Scusateci. - E mentre l'uomo con la barba stava facendosi quattro risate. Quello piu giovane guardo' Yoko con preoccupazione.
Dopo un po Maria domando' a Reika.
- Mi vuoi dire chi erano ? Certamente professori no ?
- Si sono professori quello con la barba si chiama Arusay Ui. Ed e uno dei professori di matematica. Mentre quello con la sigarettae Katsujin Momori.
- Momori ? Ma e il cognome o il nome ?
- Ehehe, non avevo mai pensato a cio'. Ma rifletti invece sul fatto che ti chiami Yoko Momori, e sei la figlia di Katsujin-san.
- Che ? E mio....
- Gia.. Ecco perche era preoccupato che non lo riconoscevi. E quelmattacchione di Aru-san ci ha fatto una risata sopra. Ora pero' dimmi. Lo riconosci ?
- No. Mi sembra strano che lui sia mio padre. Veramente strano. - Disse Maria, e Reika scosse leggermente la testa mentre disse. - Sei veramente malata. Speriamo che Saru-san ti faccia guarire. - E arrivarono vicino alla porta del'infermeria, Reika busso'. Dopo un po', da dentro si senti una voce che disse.
- Avanti. - Reika apri' la porta e disse a bassa voce a Maria. - Spero che ti rimetti velocemente. - E entrambe entrarono dentro.
L'infermeria e in questo modo. L'entrata e posta a est, e a sinistra della porta sta una colonna di legno con sopra un vaso bianco con alcuni fiori all'interno. L'anta della porta si spalancava sulla destra. A sud sta una mini libreria con all'interno volumi di varie dimensioni. Tutti i libri erano messi in piedi. Al centro del lato nord sta una finestra in cui sulla sinistra sta una scrivania, e dietro la scrivania c'e una sedia blu. Mentre davanti alla scrivania stanno altre due sedie di colore nero. A ovest a un metro di distanza dalmuro sta un paravento con lo scheletro [Non umanoovviamente. Non vi confondete, come ho fatto io mentrestavo correggendo. NDR.] di legno e telo di cotone. Il telo e ricamato a fantasia floreale. Mentre a destra si vedeva sbucare la parte finale di un lettino per le visite. In cui il lettino e bianco con scheletro grigio. Sia Reika che Yoko entrarono e fu quest'ultima che disse.
- Non ti sembra stranamente deserto ?
- Forse e andato al bar a farsi un caffe'. Sono sicura cheverra' adesso. - Disse Reika e ando' verso la libreria, mentre Yoko ando' verso la scrivania e la supero' e guardo' oltre la finestra, e vide in lontananza un campo da calcio e alcuni che stavano giocando e penso'.
- " Chissa' chi sta perdendo. " - Poi si giro' e guardando Reika le disse. - Quando viene il dottore ?
- Eccomi qua. - Disse una voce Yoko si spavento' e disse. - Mi avete fatta spaventare. Dove siete ?
- Oh. Scusami bambina, non volevo. - Disse la voce, e da dietro al paravento sbuco' il dottore, che e un ragazzo sui 26 anni, altezza 1,65, capelli biondi, occhi neri. Indossa un camice bianco con una tasca alla sinistra. A coprire la tasca sinistra ci pensava un cartellino plastificatoche lo intedificava come Horui Atsuru. Reika lo guardo' e gli disse.
- Dove' Saru-san ?
- E momentaneamente assente. Ma come assistente me la cavo. Lo sai bene, no ? - Disse l'assistente a Reika.- Un conto sono alcune ferite. - Disse Reika guardandosi il braccio, poi guardo' Horui e continuo'. - Ma Yoko ha bisogno di uno specialista. - Yoko ando' da Reika, e Horui la guardo' e le disse. - Yoko ? Non immaginavo di trovarti qua. - Poi guardando Reika disse. - Ti ricordi quel giorno, cosa aveva promesso ?
- Si. Ero presente. - Disse Reika.
- E cosa avrei promesso ? Io non ricordo. - Disse Yoko eosservo' dubbiosamente entrambi.
- Come' possibile che non ricordi. E stato appena una settimana fa. - Disse stupito Horui.
- Lei non e Yoko. Horui san. - Disse Reika.
- Come non e ? - Disse stupito' Horui guardandola. Poi guardo' Yoko e continuo'. - Che novita e mai questa ? Lei e Yoko. Non sono cosi smemorato da non ricordarmi. A meno che..
- Eheheheh. No. Stai tranquillo Horui. Non c'e nessuna sorella gemella in mezzo. - Rispose divertita Reika.
- Acc.. Che peccato. - Disse Horui schioccando le dita,poi guardo' Yoko e le disse. - Allora ti ricordi della promessa ?
- Posso sapere quale ? Perche io non ricordo di avervi mai fatto una promessa. Anzi per essere sincera, non vi conosco neppure. - Disse francamente Yoko, e Horui dissescherzosamente. - Che hai ? Un'amnesia ? Ahahaha.
- Ecco perche c'e bisogno di Saru-san. - Disse seria Reika.
- Che ? - Disse stupito Horui. - Soffre veramente di amnesia ?
- Si. - Disse decisa Reika.
- Uhm... - Penso' Horui poi disse. - Se hai un'amnesia, voglio provare a farti guarire.
- Sei sicuro Horui ? Non e che... - Disse Reika, con tono di chi non si fida.
- Stai tranquilla Reika. Per una volta tanto che c'e qualcosa di diverso dalle solite ferite. Voglio provare a farla guarire. - Rispose Horui guardando Yoko, poi guardo' Reika e le disse. - Nel frattempo. E meglio che vai a chiamare Saru-san. Stara' certamente parlando con qualcuno davanti all'ingresso della scuola.
- Ci vado subito. - Gli rispose Reika. E usci' dalla stanza. Poi Horui disse a Yoko - Dimmi cosa ti ricordi.
- Io sono sicura di essere Maria, e non questa Yoko che tutti voi credete che sia io. - Rispose, mentre Horui ando' verso la scrivania e prese una sedia nera e la giro' e disse a Maria/Yoko. - Vuoi sederti Yoko ?
- Non mi chiamo Yoko. Il mio nome e Maria !!! - Disse un po stufata Maria.
- Come vuoi Yoko.. Ops... Scusa Maria. Allora ? Ti va di sederti e di raccontarmi tutto cio' che ti ricordi ? - Rispose Horui, e Maria disse. - Daccordo. - E si sedette, mentre Horui ando' dietro la scrivania e si sedette, mentre Maria disse. - Cio' che ricordo. E che stavo insieme a Tiger.
- Tiger. E un'idolo di Yoko. Quindi questo presuppone che tu puoi essere Yoko.
- Ti contradico assistente. Presuppone solo che questa Yoko e io impazziamo per lo stesso attore. Ma questo non significa che io sia questa Yoko. - Disse Maria guardandolo superficialmente. E continuo' dicendo. - Chissa' quante ammiratrici avra' Tiger. Ma lasciamo perdere questo discorso.
- Gia e meglio. Eppure.. Ma vai avanti. Racconta. - Disse Horui riflettendoci sopra.
- Bene. Vediamo.. Si, stavo insieme a Tiger, e poi... Uhmm... Si c'era un'altro... Eppure non mi viene in mente. - Disse Maria tentando di ricordare.
- Ok, forse eravate in tre. Ma non importa. Dimmi che stavate facendo ? - Le domando' Horui.
- Combattento contro alcuni animalacci.
- Combattendo !? Ne sei sicura ? - Le domando' incuriosito.
- Si.. Io con una specie di... Non ricordo precisamente.. Pero'mi ricordo che Tiger combatteva con la sua arma preferita.Se vedevi quanti ne ha affettati. Peggio dei prosciutti hihihi.
- Ok, stavate combattendo, ma come mai adesso non c'e Tiger insieme a te ? Se era vero, dovevi stare con il tuoidolo, ma io ti vedo qui da sola. Non e' che in verita' hai sognato ? Dove ti sei svegliata ?
- Dove mi son svegliata ? - Ripete' Maria/Yoko poi rispose. - Sul banco che dovrebbe essere di Yoko. Mi ha svegliata l'insegnante.
- Quindi ieri hai studiato fino a tardi.
- No. Non credo, o meglio non ricordo. E poi io non ricordo di essere entrata in questa scuola e essermi addormentata in classe.Se fossi veramente questa Yoko dovrei ricordarmelo. Non crede ?
- Si. Ma puo' anche darsi che il sogno che hai fatto, era cosi reale che hai creduto di essere sveglia, e non di dormire. E ora e ovvio che ti senti spaesata. - Disse Horui guardandola, e Maria/Yoko ci riflette'. Poi disse dubbiosa. - Quindi secondo voi. Credete che cio' che ho vissuto era solo un sogno ? Eppure quei topi e in particolare quei ragni.. Brrr.. Sembravano cosi... - E tremo' un po' al pensiero.
- Reali ? Anche a me capita di fare sogni cosi profondi da viverli. Ma alla fine il sogno e sempre un sogno e quindi dopo vieni per forza riportato alla realta'.
- E se per caso fosse questo un sogno ? Cosi reale. Ma che in verita e solo un sogno.
- Anche questo e vero. Ma io non sto sognando te lo posso assicurare. - Disse Horui. E poi le domando'. - Perche crediche sia questo un sogno ? E poi perche stai sognando l'ambiente scolastico ? Ti senti piu protetta qui ?
- Forse si. Quei ragni che ho battuto mi facevano cosi ribrezzoche avevo sempre desiderato di non trovarmi in quella situazione.
- E quindi stai tutt'ora sognando, forse perche sei svenuta dalla paura. - Disse Horui che si alzo' dalla sedia e passeggio' vicino a Maria/Yoko mentre la osservo' e quest'ultima disse. - Si probabile. E forse appena mi svegliero' mi ritrovero' nelle fogne.
- Nelle fogne ? E li che combattevi ? - Disse stupito Horui.
- Si. Per colpa di un fantasma.
- Un fantasma ? - Disse Horui, poi accarezzo' la testadi Maria/Yoko e le disse. - Ne hai di fantasia bambina. Io non avrei mai immaginato di trovare un fantasma nelle fogne.
- Si. Senza contare che il fantasma aveva trasformato i miei abiti nei stessi abiti che indossa la mia bambola preferita.
- Ah, capisco. Ma forse conosco il modo per dimostrarti che non stai sognando. E che quindi tu hai una semplice amnesia che ritornera' col tempo.
- Sono curiosa. - Disse Maria/Yoko che si alzo' dalla sedia e lo guardo' e lo sfido' dicendo. - Dimostratemelo !!
- Come vuoi. - Disse Horui e le diete uno schiaffo sulla guancia, Yoko mise le mani sulla guancia e disse allibita'. - Ma che vi e preso !!! Che razza di dimostrazione e mai questa ?
- Ti fa male ? Scusami. Ma era l'unico modo che conoscevo.
- Ahio. E ovvio che voi siete solo l'assistente. Lo dimostrate in pieno. - Disse Maria/Yoko, un po' incavolata e con gli occhi lacrimevoli.
- Be ? Non fai niente per il dolore ?
- E cosa dovrei fare ?
- Se questo era un sogno tu potevi fa scomparire il dolore in due secondi. E anzi potevi anche riuscire a restituirmi congli interessi lo schiaffo.
- Ma non e possibile... - Disse Maria/Yoko asciungandosi gli occhi.
- Se non ti e possibile. Vuol dire che sei ritornata nella realta. E scusami ancora per lo schiaffo. - Disse infine lui dispiaciuto. Maria/Yoko ci riflette' rimanendo di sasso da quel discorso. Dopo un po' guardo' Horui che nel frattempo era ritornato a sedersi dietro la scrivania e gli disse. - Quindi se questa e la realta...
- Si. Se questa e la realta'. Ma lo e di certo. Il tuo nome non e Maria. Bensi' Yoko Momori. Conosciuta anche come Yoko.
- Ma.. Ma... Se io sono Yoko. Perche mi facevo chiamarenel sogno Maria ?
- Su questo non posso darti una risposta cara Yoko. Forseperche volevi rimanere anonima. Ma e solo un'ipotesi. Epoi si capisce che ti sei appena svegliata dal sogno perche' come tu stessa hai amesso. Lottavi contro animali cattivi. E iocredo che nella realta', tu non riusciresti a lottarecontro dei animali. Per non parlare contro gli uomini cattivi come fa invece il tuo idolo Tiger. Che poi lo fa solo nei film. Non credo proprio che TIger sia cosi violento. [Io ipotizzo un problema di traduzione Italo-Giapponese. Tipo Fu=Anemone By Rayearth. NDR.]
- Scusate Horui-san. Ma sono ancora un po' scettica. Anche perche non ricordo di chiamarmi Yoko.
- Questo si puo' spiegare solo con la realta' del sogno. Ma sono sicuro che una volta arrivata a casa ti ricorderai tutto.
- Lo spero. Perche non ci sto capendo niente. - Disse Yoko abbassando un po' la testa, in quel momento bussarono e Horui disse, mentreMaria guardo' l'entrata. - Avanti. - La porta si apri' e entro l'insegnante accompagniato dal padre di Yoko. Entrambi si avvicinarono a Yoko e il padre disse a Horui. - Come sta ?
- Sta meglio. Ma dovrete dargli del tempo per riabituarsi. Il suo cervello a creato un sogno cosi reale che si e dimenticata quale' la vera realta'.
- Poverina. - Disse il professore.
- Mi scuso Katsu-san. Ma lo dovuta schiaffeggiare per fargli capire che questo non era un sogno.
- Cosa !!!!!! - Disse stupito Katsujin, poi guardo' Yoko e le disse. -Ti ha fatto molto male piccolina ?
- No, non tanto e scusami se non vi ho riconosciuto. Ma anche adesso non mi vieneniente in mente.
- Non fa niente. Non preoccuparti per cio'. - DisseKatsujin mentre scosse leggermente la testa. Poi la guardo' e le disse.- L'importante e che stai bene adesso.
- E ancora un po spaesata, sara' meglio che la riportiate a casa. A bisogno di riposo. - Disse con tono da medico importante Horui e Katsujindisse al suo collega. - Ci pensi tu ? Io devo parlare con Saru.
- Non ce. Deve ancora ritornare. - Disse prontamenteHorui.
- Come non c'e ? Credevo che... - Disse stupito il padre di Yoko.
- Lo guarita io. Cioe' piu che guarita lo convinta che questo non e un sogno. Ma ha bisogno di tempo per farle ritornare la memoria.
- Bravo Horui. - Disse il professore e poi guardo' Katsujine gli disse. - La facciamo accompagniare da Reika ?
- Si. Buona idea.
- Ok, la vado a chiamare. - E il professore stava per uscire quando Horui gli disse. - Lo mandata a cercare Saru-san. - Il professore apri' la porta e usci' e il padre guardo' Yoko e disse. - Puoi uscire ? Devo parlare con il medico. - Yoko si alzo' e ando verso la porta d'ingresso e si giro' verso i due e disse timidamente.
- Si.. P.. Papa'. ? - E il padre la guardo' con dolcezza e poi disse. - Non ti sforzare. Vedrai che quanto sarai guarita, quella parola ti uscira' con naturalezza. Ora aspettami fuori.
- Va bene.. - Disse Yoko che apri' la porta e usci chiudendosi la porta alle spalle, poi guardo' il corridoio spoglio e ando' verso le finestre e vide il terreno davanti alla scuola che e composto da un ampio spazio in cui c'erano varie persone che parlottavano, mentre alcuni alunni stavano facendo una corsetta. Mentre in lontananza si vide un cancello marrone chiaro in cuia sinistra stava un signore che stava parlottando con un'altro. Poi guardo' il cielo e penso'. - " Sara' questa la realta' o sto sognando ? " - Poi si massaggio' la guancia e disse. - Pero' come sogno fa male.
Erano trascorsi un paio di minuti da quando Maria/Yoko [ O solo Yoko ? Non saprei piu come chiamarla. NDR.]stava godendosi il paesaggio, mentre era persa neisuoi pensieri, dalle scale che stavano a meta' corridoiosi fecero vedere il professore e Reika. Che da prima videro il corridoio come per vedere se c'era qualcuno. Poi videro da lontano Yoko e andarono verso di lei, mentre Reika la chiamo' ma Yoko era cosi immersa nei suoi pensieri che non rispose, Reika guardo' il professore e quest'ultimola chiamo ma Yoko non si era svegliata dai suoi pensieri.In quel momento la porta dell'infermeria si apri' e usci Katsujin con Horui, e quest'ultimo disse a bassa voce.
- Come ho detto prima. Non fatele molte domande, vedreteche l'amnesia con il tempo sparira' da sola.
- Si Horui, lo capito. - Rispose a bassa voce, dopo guardo'Yoko e disse. - A che stai pensando ? - Ma lei non rispose, e il padre si avvicino' e disse. - Yoko ? - Poi busso' leggermentesulla testa e disse. - C'e nessuno in casa ?
- Ehehehe. Su Yoko svegliati. - Disse Reika avvicinandosi.
- Brrr.. Eh ? - Disse Yoko mentre scosse la testa e si guardo' intorno. E notando i presenti disse. - Ciao a tutti. - Poi osservo' Horui e disse. - Quindi. Questa e la realta'.
- Si Yoko. - Le rispose.
- Reika. Sei pronta ad accompagniare mia figlia a casa ? - Disse il padre di Yoko a Reika.
- Certamente professore. - Rispose lei. Poi guardo' Horui e disse. - Non sono riuscita a trovare Saru-san. - E Horui la guardo' e disse - Non preoccupartene. Vedrai che si fara' vivo. - E Reilka penso' un po' e poi disse guardando il professore al suo fianco. - Dobbiamo prendere le cartelle.
- Non importa Reika. Le prendero io. - Disse Katsujin.
- Daccordo professor Katsuji-san. - Disse Reika e continuo' guardando Yoko. - Andiamo ?
- Dove ?
- Come ? Non hai sentito ?
- Scusatemi ero sopra pensiero.
- La tua amica ti accompagnera' a casa. - Rispose suo padre.
- Va bene. - Disse Yoko, che si avvicino a Reika e continuo' dicendo. - Quando partiamo Reika ?
- Noi andiamo allora. Ci pensate voi alla preside ? - DisseReika guardando i professori.
- E ovvio Reika. Non preoccuparti. - Disse il padre di Yoko. E entrambe camminarono verso le scale e una volta arrivatele scesero' mentre Horui dopo che li vide sparire disse. - Povera Yoko, non le sembra nemmeno la realta'. Ma quel sogno era cosi reale ?
- Un sogno reale ? E la prima volta che sento cio'. - Disse il professore.
- E raro'. Ma puo' succedere che il sogno sia cosi realistico che credi di stare sveglio.
- Ora non pensiamoci. L'importante e che sta bene. - Disse Katsujin guardando entrambi.
- Anche questo e vero.
- E fisicamente non ha subito nessun trauma. Ha solo un'amnesia. Anche se veramente non la chiamerei proprio amnesia. - Disse infine Horui pensandoci.
- Si credeva un'altra. Ma questa Maria chi puo' mai essere ? - Disse l'insegnante guardando entrambi.- Volete sentire un'ipotesi di fantascenza ? - Disse Horui ad entrambi.
- Sentiamo.
- Son curioso di sapere cos'hai in mente. - Disse Katsujin.
- E se Yoko a una sorella gemella ? Anche se Reika lo ha negato ? E per un paio di ore si sono scambiate ?
- Come ? - Disse stupito Katsujin.
- Non fisicamente, ma mentalmente. I loro pensieri si sono scambiati. E ognuna a vissuto un piccolo periodo dell'altra.
- Forse Yoko si. Ma non questa Maria che da quando a preso il suo posto si e messa a dormire. Meno male che le prime tre ore nella sua classe erano mie. - Disse Katsujin. Poi guardo' Horui e disse. - Sono arci sicuro che la mia bambina, non ha gemelle di sorta.
- Te l'avevo detto che era un'ipotesi fantascientifica. - Si giustifico' Horui
- Veramente fantascienza. - Rispose Katsujin, mentre si avvicino alla finestra e vide le due bambine che stavano attraversando l'atrio della scuola per andare verso il cancello e uscire infine dalla scuola. E disse mentrele osservava. - Ora continuiamo le nostre mansioni. - Poisi volto' verso il professore e gli disse. - A che classe vai adesso ? - E quest'ultimo vide l'orologio e disse. - Gia' e vero. Quei famosi 10 minuti. Mi dimentico sempre. - [A chi lo dici.NDR.]
- Hai i fatto un buon lavoro Horui. Ora ti lasciamo. Abbiamoaltre cose da fare. - E i due professori se ne andarono, mentreHorui rientro' tutto soddisfatto in infermeria.
Un po' di tempo prima. Siamo all'ingresso della scuola che era composta da un fila di finestroni, con al centro una porta automaticacon apertura scorrevole, tante' che appena le due bambine si avvicinarono all'uscita, la porta si apri facendo scorrere le due ante e vedendo cio' Yoko rimase un po' stupita e disse a Reika mentre attraversarono la porta.
- Non immaginavo che la scuola avesse questo tipo di porta.
- Perche Yoko ? Che tipo di porta ti credevi che aveva ? - Le domando incuriosita Reika.
- Una porta normale.
- Ti riferisci al tipo vecchio non e vero ?
- Credo di si.
- Se ti consola Yoko, le porte della tua casa sono di tipo vecchio. - Mentre entrambe erano arrivate a due metri di distanzadalla porta e solo allora la porta inizio' a richiudersi. E continuarono ad andare in avanti.
Dopo un po' arrivarono al cancello marrone che Yoko aveva visto dalla finestra, e stava solo un signore che era il custode del cancello. Indossa una specie di divisa formato da un completo di giacca blu scuro, con a destra un taschino senza niente all'interno. Pantaloni blu scuro, camicia bianca, e mocassini neri. Il signore poteva avere sui 50 anni, capelli neri e non tanto alto, intorno all'1.50. L'uomodisse vedendole arrivare.
- Cosa ci fate qui bambine ? Non dovreste essere in classe ?
- Scusa Tsunami-san. Ma ho avuto il compito di accompagnareYoko alla casa.
- Veramente ? E c'e un motivo valido ? - Disse Tsunami guardando dubbiosamente Reika poi guardo' Yoko e disse. - Cos'ha di grave ? Non le vedo nessuna frattura ho altro per cui debba fare festa a scuola.
- Vuoi rispodere tu ? - Disse Reika rivolgendosi a Yoko.
- Io ? E cosa dovrei dire ? - Disse cadendo dalle nuvole Yoko.
- Ma non hai sentito. Oppure sei stata sulle nuvole ?
- Scusami Reika. Ma cio' che mi sta succedendo e troppo strano. Cioe', questa scuola, la citta'. - Disse Yoko guardandola mentre Tsunami senti con interesse cio' che si stavano dicendo. EYoko continuo' il discorso. - Anche se il signor Horui mi ha quasiconvinta sono ancora scettica.
- Allora non credi ancora che il tuo nome e Yoko ? E che io siala tua amica ?
- Sia il tuo nome che il mio, non mi sono per niente familiari. - RisposeYoko abbassando un po la testa dispiacendosi.
- Su non ti preoccupare Yoko. Come ha detto Horui -san, la tua amnesia guarira' con il passare del tempo. - Le rispose Reika mentreYoko non disse niente e Tsunami disse a Reika. - E uno scherzo ?
- Credete che noi facciamo scherzi del genere ? - Domando' Reika con tono serio.
- Non saprei. - Disse dubbioso Tsunami-san. In quel momento ebbe uno squillo e mise la mano sinistra sulla tasca interna della giacca, e tiro' fuori un cellulare e premendo alcuni pulsanti lesse sul video un messaggio e poi rimise a posto il cellulare e disse. - Scusatemi bambine, sono stato uno scioccoa non credervi. - E tiro' verso destra ovvero verso di se il cancello che aveva l'apertura scorrevole come le porte dell'entratadella scuola. E Reika prima disse a Tsunami. - Facevate il vostro lavoro. Non dovete scusarvi. - E poi guardo' Yoko che era immersa nei suoi pensieri e la chiamo'. Quest'ultima si sveglio' dai suoi pensieri e domando'. - Possiamo andare ?
- Si Yoko. - Le rispose Reika, e mentre entrambe superarono il cancello e andarono verso la direzione della casa di Yoko, ilcustode del cancello penso'. - " Sono curioso di sapere le ragionidi quest'amnesia. " - E se ne ando' lasciando il cancello incustodito.
Tempo prima.
Mentre Reika era andata a cercare Saru-san che poi alla fine non lo avrebbe trovato. La classe di Yoko era diventata un'assemblea con alcuni gruppi di scolari che tentavano di spiegarsi cio' che aveva avuto Yoko. Ma solo un ragazzo, oltre a Shiro che stava dietro la cattedra per controllare la situazione della classe. Non partecipava alle discussioni. Preferiva di piu guardare le nuvole dalla finestra, mentre era assorto nei suoi pensieri. Si chiama Masaderu Naashi, ha occhi verde chiaro, capelli neri, e indossa (ovviamente) l'uniforme scolastica. [ Che sapete gia come'. E inutile che ve la ripeti NDR.] E mentre stava navigando con i suoi pensieri, Shiro decise di farlo naufragare andandogli vicino, mentre tutta la classe si era tramutata in un mortorio. E alcuni/e alunni/e si coprirono le orecchie anticipando la mossa di Shiro, mentre quest'ultimo prese un po di fiato e disse gridando.
- SVEGLIA !!!!!!!!!!!! - E subito dopo si mise a ridere spontaneamentepensando che la vittima avrebbe fatto come logico, un balzo fino al soffitto per lo spavento. Ma con meraviglia di tutti Masaderu rimase immobile come una statua a fissare le nuvole e tutti si misero a ridere per la figuraccia di Shiro. Poi un'alunna disse a Shiro.
- Poverino, sei rimasto molto male e ?
- Credevo che...
- Shiro... Non lo sai ? - Disse Matsuri.
- Cosa dovrei sapere ? - Domando' Shiro cadendo dalle nuvole.
- Quando pensa a Yoko. E come se non sta in questa classe. lo sanno tutti che gli piace Yoko.
- Credevo che eri tu Matsuri. Ma non immaginavo Naashi. - Disse stupito Shiro. E poi guardo' Naashi, mentre quest'ultimo continuava a osservare il cielo. E Matsuri rispose. - Io sono un buon amico. Ma questo non vuol dire niente.
- Vuoi sapere come schiodarlo dai suoi sogni ? - Disse un'altra alunna.
- lo sai Aiko ? - Le domando' Shiro.
- Lei conosce tutti noi in questa classe. - Disse un'altra alunna.- Concordo. - Disse un alunno.
- Su dimmi. - Chiese Shiro.
- Lascia fare a me. - Disse Aiko. Che si avvicino' a Naashi e disse vicino all'orecchio parlando normalmente. - Bu. - Naashi fece un salto in alto di ben 5 metri senza l'asta. Tante' che urto' la testa sul soffitto e atterro' a terra disteso e disse. - Ahia che botta. - E si massaggio' la testa poi si alzo' solo il busto e guardando tutti disse. - Chi ha avuto questa bella idea ?
- I.. - Stava per dire Aiko, ma Shiro l'anticipo' dicendo. - Io. Come ti senti ahahahahahahaha. - E Aiko lo guardo' non arrabbiata, anzi divertita' e penso'. - " Si, prenditi pure il merito, ma non sai l'ingrediente segreto. Hihihihihi. " - Poi ando' a sedersi al suo banco e da li vedeva la scena di Naashi e Shiro, e quest'ultimo stava ancora adesso finendo di ridere e Aiko penso'. - " E poi anche se lo sapessi. Ti sarebbe molto difficile replicarlo. Hihihihihi. " - E ritorno' seria, e guardando il cielo penso'. - " Cosa ti e successo Yoko ? " - Mentre Naashi disse a Shiro. - Ma che razza di capo classe sei, se poi fai scherzi del genere ?- Il mio compito e anche intrattenere la classe in attesa che il nostro professore, in questo caso Idishi-san ritorni. - Disse lui in tono d'importanza.
- Daccordo. Pero' cerca di intrattenere la classe in un'altro modo, cosi non mi piace. Perche non fai qualche magia ?
- Ma io Naashi non sono un mago. E poi per un piccolo spavento che vuoi che sia.
- Chiamalo piccolo. Mi hai urlato nell'orecchio con un megafono.
- Che... - Disse stupito Shiro. Poi disse. - E secondo te, doveavro messo adesso il megafono ?
- L'avrai nascosto e ovvio.
- Va bene lo nascosto daccordo ? E dai non fare il bambino.
- Senti chi parla, l'anziano della classe. Ahahahahahahahahahah. - Disse Masaderu prendendosi la rivincita. E tutta la classe si mise a ridere, mentre Aiko guardo' divertita Shiro e penso'. - " Sei veramente divertente Shiro. Sai fare benissimo il capo classe. Ti votero' alla prossima scelta del capoclasse. Sei unico come capo classe. Ahahahahaha. " - Ma in quel momento Aiko noto' il nastro vicino alla sedia di Yoko e disse un po meravigliata.
- Ma quello non e il nastro di Yoko ?- Quale ? - Chiese Shiro guardandola.- Eccolo. - Disse Matsuri andando vicino la sedia e lo raccolse.Poi disse guardando tutti. - Chi di voi lo vuole consegnare ? Cosi almeno abbiamo una scusa per sapere come sta.
- Lo consegno io. - Disse Aiko.
- Io sono il capoclasse. E io decido. - Le disse Shiro in tono autoritario.
- Su non fare il bambino Shiro lo devo consegnare io. - Gli disse Aiko.
- No. Sara' Naashi a consegnarlo. Su Matsuri daglielo. - Ordino'infine Shiro a Matsuri.
- I..I..Io ? - Disse un po' impaurito Naashi.
- Si. Ma non preoccuparti. Ci saremo io e Aiko a tenerti compagnia. - Disse Shiro.
- E anch'io Shiro. - Disse Matsuri.
- Si come no. - Inizio' Shiro scettico e continuo'. - Perche allora non lo consegna tutta la classe ? Hahahahaha.
- Ha ragione Shiro. Sara meglio che andiamo Io e Naashi. - Disse Aiko.
- Daccordo. Non verro io, pero' ci terrete informati. - Disse Shiro.
- E ovvio. - Rispose Aiko che si alzo dal banco e ando' vicino a Matsuri e gli disse. - Dammelo a me il nastro, lo conservero io. Poi oggi pomeriggio mi faccio accompagniare da Naashi alla casa di Yoko. - Guardando infine Naashi.
- Va bene, tienilo tu. - Disse Matsuri e le diete il nastro che ovviamentenon aveva dato a Naashi. Mentre Naashi continuo' a guardare le nuvole. E Aiko ritorno' al suo banco e mise sul banco il nastro e lo osservo' pensierosa.
Tempo dopo, Yoko e Reika erano davanti ad un portone bianco di una casa a due piani in stile occidentale. Yoko osservando la casa disse.
- Sei sicura che sia questa la casa ?
- Sei la mia migliore amica, e credi che io ti voglia ingannare ?
- Si. Me ne rendo conto che e stata una domanda scema.
- No. Non e scema, solo che a me ricordi la Yoko che conoscevo.
- Perche ? Non ti sembro piu Yoko ?
- Sei Yoko. Solo affetta da una grave amnesia. Per favore,guarisci al piu presto. - Reika suono' il campanello e dopoguardo' Yoko e le disse. - Adesso verra' tua madre ad aprirti, per favore fai finta che la riconosci. Non vorrai certo darle delle preoccupazioni no ?
- Si, Reika. - In quel momento la porta si apri' e si videuna signora giovanile con capelli celesti, occhi neri. E indossauna maglia con maniche lunghe nera, e gonna lunga rosa, escarpe con tacco nere. Guardando Yoko e Reika rimase stupita poi disse. - Che ci fai qui Yoko ? Sei scappata da scuola ?
- No signora, e stato vostro marito a farla uscire cosi presto. Esiccome non poteva accompagniarla, a chiesto a me. Ed eccoci qua.
- Ah, capisco. Su entrate.
- Io non posso, dovrei andare a casa.
- Vuoi andare tutta sola ? No. Rimani in casa, avvisero' tua madre per telefono.
- Grazie signora.
- lo sai Reika. Quante volte te lo devo ripetere ?
- Ah, gia. Mi ero scordata. Grazie Reika.
- Che ? Avete lo stesso nome ? - Disse stupita Yoko. E Reika chiuse gli occhi capendo che Yoko aveva fatto una gaffe, e la madre di Yoko le rispose. - Certamente Yoko. Ti sei dimenticata ?
- Ah, scusami madre, oggi e stata una giornata troppo turbante. Posso andare in camera mia ?
- Cosa hai Yoko ? Non stai bene ? Non hai una buona cera.
- Sono molto stanca mamma.
- Allora vai in camera tua.
- Puo venire anche Reika ?
- Solo alla condizione che non vi sento litigare per il solitomotivo. - Reika arrossi' leggermente.
- Non sentirai niente provenire dalla mia cameretta.
- E va bene. Su andate mentre telefono a tua madre Reika.
- Pero' non voglio disturbare..
- Nessun disturbo bambina cara. Su andate.
- Grazie. - Disse Reika. E entrambe entrarono dentro.
L'interno della casa e una stanza in cui a lato ovest sta una rampa di scale di legno in cui si saliva ad un pianerottolo e sul lato ovest del pianerottolo ad un metro di distanza dalla fine delle scale sta una porta marrone chiaro, mentre sempre nello stesso lato ma a due metri piu distante dalla prima porta sta una seconda porta, e in fondo sta il muro nord. E quasi vicino al muro sta una piccola colonna quadrata di legno con sopra un sopramobile che rappresenta un gatto bianco che dormiva. Il lato est a di la della rampa stanno due porte e in fondo una terza porta tutte di colore marrone chiaro. Mentre i muri erano bianchi. Quindi le bambine salirono le scale e sul pianerottolo Reika apri' la prima porta e entrarono nella stanza di Yoko.
Mentre Yoko o Maria è svenuta nelle fogne, Tiger e Andrea....
Yoko Momori© è un personaggio proveniente dal databaseFighting xx Girls©. By P.L.S Corp. / Fantasy Team / Illusion Corp. and Studio Mirai.