Barbarians #32
"Sogno o Realtà ?"

Dopo il combattimento nell'episodio precedente, andiamo a vedere cosa sogna Maria mentre è svenuta. Ma siamo sicuri che sia un sogno ? Oppure lei non è Maria, ma ha sognato di essere lei ?

Riassunto

Tiger dopo aver subito due attacchi da parte del demone, e avergli ucciso un suo amico frate, decide di dargli la caccia andando dritto nel suo covo. Durante il suo viaggio fa la conoscenza di Andrea un fotografo che ha il compito di fare un servizio in Albania e Maria una fan's di Tiger che decide di seguire il suo attore preferito. Dopo un incontro con un polipo gigante, il gruppetto arriva alle coste dell'Albania. E qui si trovarono in una cittadina fantasma. Il gruppo si fermo' al Beholder d'oro una taverna che assomigliava tanto alle taverne del suo tempo, e qui fecero la conoscenza del propriaterio fantasma. Al Bar. Dopo aver liberato il cuoco della taverna dalle cantine. Il gruppo venne mandato nelle fogne alla ricerca di un ladro anch'esso fantasma che forse era a conoscenza del covo del demone ma qui una voce con poteri magici cambio' i vestiti al gruppo. Tiger fu vestito da pirata, Andrea da Fantasma e Maria da principessa maga con bacchetta magica inclusa. E cosi conciati affrontarono alcune battaglie con insetti troppo cresciuti pero' alla fine di un combattimento cruento Maria perse i sensi. E sogno', oppure stava gia sognando quando era sveglia ?

Tempo lettura circa

Siamo in una citta' qualsiasi, quasi una metropolitana. Il
sole e alto nel cielo mentre il cielo e poco nuvoloso.
La stessa cosa non si poteva dire per quando riguarda il
traffico cittadino che era caotico, mentre molte persone
andavano come formiche da un punto ad un'altro della citta'.
E in questa citta' ci sono anche molti grattacieli che per
certi versi coprivano i raggi del sole. Amplificandoli per chi
lavorava all'interno dei edifici. Ora spostiamoci all'interno di
una delle cinque scuole pubbliche che stanno in citta'. E
piu precisamente in un'aula in cui durante una lezione,
mentre tutti gli alunni erano attenti, c'era una bambina che
sta dormendo sul banco. La bambina poteva essere Maria
visto che aveva un piccola coda di cavallo sulla destra
formata da un nastro nero con alle estremita due palline rosa.
L'insegnante, che ha gli occhi di colore rosso chiaro, capelli neri,
altezza su 1,75. Indossa una camicia bianca con pantaloni
marrone chiaro, scarpe senza lacci nere. Indossa dei occhiali.
Mentre gli alunni avevano l'uniforme scolastica che nei ragazzi
e composta da una maglia blu chiaro, pantaloni blu scuro e
scarpe senza tacco con lacci blu. Mentre le ragazze indossano
una camicia bianca, gonna lunga blu chiaro, e scarpe senza
tacchi blu. Come dicevo. L'insegnante si avvicino' bambina e
disse.

- Yoko. Yoko. Yoko svegliati !!! - La bambina si sveglio', e
stropiciandosi gli occhi disse. - Chi... E.. - Quindi si guardo'
intorno stupita e disse. - Ma.. Dove mi trovo ?

- Ti senti bene Yoko ? - Domando' l'insegnante.

- E voi ? Chi siete ? - Disse la bambina all'insegnante.

- Mi stai prendendo in giro Yoko ? - Mentre tutti gl alunni si
misero a ridere. - Io sono il tuo insegnante di storia.

- Insegnante di storia ? - Disse stupita la bambina, poi
guardo' indietro e vedendo gli altri alunni disse stupita. - Ma
questa....

- E la 4 C. Dell'istituto scolastico Yomaru. Su, non prendermi
in giro Yoko.

- Ma chi e questo Yoko che voi chiamate ? - Disse la
bambina guardando l'insegnante. - Il mio nome e Maria.

- Ti stai sbagliando cara Yoko. - Disse l'insegnante con tono
stupito. - Tu sei l'alunna Yoko Momori. E sono da 4 anni che
frequenti quest'istituto. Cose' ? Hai un'amnesia ?

- Amnesia ? Cose ? - Disse stupita e confusa Maria e continuo'
convinta. - Il mio nome e Maria. Non mi chiamo Yoko.

- Mi stai facendo preoccupare Yoko. - Disse un po' allarmato
l'insegnante che poi guardo' gli altri alunni e disse addocchiando
un'altra bambina. - Reika, puoi accompagnare Yoko all'infermeria ?

- Certamente. - Disse la bambina. La sudetta a capelli neri, e
occhi castano chiaro. Si alzo' dal banco e ando vicino
all'insegnante e guardo' Maria e le disse. - Su, Yoko. Ti
accompagnio all'infermeria.

- Chi sei tu ? - Disse Maria guardandola.

- Come ? Non mi riconosci ? - Disse stupita Reika, poi
guardo' l'insegnante e quest'ultimo disse allarmato. - Non la
riconosci ?

- No. - Disse Maria mentre scosse la testa. E il nastro sul ciuffo
sinistro si allento'. Maria guardo' Reika e le disse. - Scusa. Posso
sapere chi sei ?

- Cosa' ti e successo Yoko ? Non puoi avermi dimenticata. Sono
Reika. Non mi riconosci ? - Disse Reika stupita, e l'insegnante
disse. - Meglio che vai all'infermeria. Li forse, riusciranno a
capire che cos'hai Yoko.

- Come volete. Ma il mio nome e Maria, non Yoko. - Disse
Maria mentre si alzo' e il nastro che formava la coda di
cavallo cadde a terra finendo un po distante dal piede
superiore sinistro della sedia. E non accorsesi di niente,
Maria fu accompagniata da Reika all'infermeria. E
appena entrambe erano uscite, un bambino si alzo'
e domando'.

- Ma cose' successo a Yoko ?

- Non ne ho la piu pallida idea Matsuri. Speriamo che in
infermeria capiranno cosa ha la nostra Yoko. - Poi
guardo' la lavagna e disse. - Vorrei continuare. Ma
cio' che e successo. - E penso' dicendo. - Uhm...
Non so...

- Anche noi siamo preoccupati. - Disse una bambina.

- Sono indeciso se sospendere la lezione... - Disse
l'insegnate e dopo un po' disse. - Ma si. - E ando'
verso l'uscita dell'aula, poi guardando gli alunni
disse. - Terminiamo qui la lezione. Il capoclasse
prende il comando. Mi raccomando Shiro.

- Non si preoccupi. Vada piuttosto. Anche noi vogliamo
sapere cose' successo alla nostra Yoko. - Disse Shiro
che ha capelli rossicci e occhi marroncino chiaro. L'insegnante
se ne ando' mentre tutti gli alunni iniziarono
un forum [ Ovvero una discussione. NDR.] In cui la
principale domanda era: Cosa le e capitato a Yoko.
Senza che nessuno di loro si accorse che vicino
alla di Yoko/Maria sta il nastro che usa Yoko/Maria per
crearsi la piccola coda di cavallo.

Tempo prima. Le due bambine stanno camminando
nel corridoio e si stavano avvicinando ad una rampa
di scale che portava sia al piano superiore che a quello
inferiore. Il corridoio aveva a sinistra, guardando
dalla fine del corridoio, alcune porte che corrispondevano
alle varie aule, mentre a destra si vide una fila di finestre
in cui sole illuminava il corridoio. Reika un po' perplessa
le domando'.

- Non ti ricordi, veramente ?

- E cosa dovrei ricordarmi ? - Chiese Maria guardandola
dubbiosamente.

- Che il tuo nome e Yoko.

- No. Il mio nome non e Yoko, bensi' Maria. - Le rispose,
mentre arrivarono vicino alle scale. Reika scese le scale
seguita da Maria e arrivarono al piano inferiore. Reika
guardo' il corridoio e noto' che vicino ad una porta stavano
dialogando due professori. Quello a sinistra poteva avere
sui 35 anni, capeli neri, sull'1,80. E indossa una giacca
blu chiaro, jeans blu e scarpe da ginnastica bianche. [Non
si potevano vedere gli occhi perche e di spalle. NDR.]
Tenne tra le dita della mano destra una sigaretta accesa.
Mentre quello a destra a capelli castani, occhi verde
chiaro, sui 40 anni, altezza sull' 1,70. E indossa una camicia
bianca con cravatta blu scuro, jean's neri, e scarpe con tacco
basso marrone scuro. Il volto era un po coperto da una folta
barba marrone chiaro. Reika guardandoli penso'.

- " Bene. Vediamo se almeno ti ricordi di loro Yoko. " - Quindi
lei seguita da Yoko/Maria. Andarono verso i due professori,
mentre in fondo al corridoio stava l'insegna dell'infermeria.
Subito quello con la barba le vide e disse.

- Cosa ci fate qui bambine ? Non dovreste essere in
classe ? - In quel momento quello a sinistra, ovvero
quello che aveva la sigaretta, si volto' e guardandole
prese dalla tasca sinistra una lastra di metallo che aveva
alcune bruciature spense la sigaretta premendola sulla
lastra. Poi mise in tasca sia la lastra che la sigaretta, e
disse. - Ciao Yoko, Reika. Cosa vi porta qui ? - A gli
occhi di colore castano chiaro.

- E per Yoko. - Disse Reika.

- Cose' successo a Yoko ? E caduta ? - Disse l'uomo a
sinistra.

- Ma loro. Chi sono ? - Disse Maria guardando Reika.

- Eh ? Non mi riconosci Yoko ? - Disse quello di sinistra.

- Ahahahah. Bella battuta Yoko. - Disse l'altro con la barba
e poi guardo' il suo interlocutore e gli disse. - E poi dici
che e troppo seria. Ahahahahah.

- Bello scherzo. Ma ora dimmi che mi riconosci. - Disse
quello a sinistra che osservava Maria con preoccupazione.

- Scusate, ma non vi conosco entrambi. Siete professori
presumo. No ? - Disse Yoko. E Reika disse. - La sto portando in
infermeria. Scusateci. - E mentre l'uomo con la barba stava
facendosi quattro risate. Quello piu giovane guardo' Yoko con
preoccupazione.

Dopo un po Maria domando' a Reika.

- Mi vuoi dire chi erano ? Certamente professori no ?

- Si sono professori quello con la barba si chiama Arusay Ui. Ed
e uno dei professori di matematica. Mentre quello con la sigaretta
e Katsujin Momori.

- Momori ? Ma e il cognome o il nome ?

- Ehehe, non avevo mai pensato a cio'. Ma rifletti invece sul fatto
che ti chiami Yoko Momori, e sei la figlia di Katsujin-san.

- Che ? E mio....

- Gia.. Ecco perche era preoccupato che non lo riconoscevi. E quel
mattacchione di Aru-san ci ha fatto una risata sopra. Ora pero'
dimmi. Lo riconosci ?

- No. Mi sembra strano che lui sia mio padre. Veramente
strano. - Disse Maria, e Reika scosse leggermente la testa mentre
disse. - Sei veramente malata. Speriamo che Saru-san ti faccia
guarire. - E arrivarono vicino alla porta del'infermeria, Reika
busso'. Dopo un po', da dentro si senti una voce che disse.

- Avanti. - Reika apri' la porta e disse a bassa voce a
Maria. - Spero che ti rimetti velocemente. - E entrambe
entrarono dentro.

L'infermeria e in questo modo. L'entrata e posta a est, e a
sinistra della porta sta una colonna di legno con sopra un
vaso bianco con alcuni fiori all'interno. L'anta della porta si
spalancava sulla destra. A sud sta una mini libreria con
all'interno volumi di varie dimensioni. Tutti i libri erano messi
in piedi. Al centro del lato nord sta una finestra in cui sulla
sinistra sta una scrivania, e dietro la scrivania c'e una
sedia blu. Mentre davanti alla scrivania stanno altre due
sedie di colore nero. A ovest a un metro di distanza dal
muro sta un paravento con lo scheletro [Non umano
ovviamente. Non vi confondete, come ho fatto io mentre
stavo correggendo. NDR.] di legno e telo di cotone. Il
telo e ricamato a fantasia floreale. Mentre a destra si vedeva
sbucare la parte finale di un lettino per le visite. In cui il lettino
e bianco con scheletro grigio. Sia Reika che Yoko entrarono e
fu quest'ultima che disse.

- Non ti sembra stranamente deserto ?

- Forse e andato al bar a farsi un caffe'. Sono sicura che
verra' adesso. - Disse Reika e ando' verso la libreria,
mentre Yoko ando' verso la scrivania e la supero' e
guardo' oltre la finestra, e vide in lontananza un campo
da calcio e alcuni che stavano giocando e penso'.

- " Chissa' chi sta perdendo. " - Poi si giro' e guardando
Reika le disse. - Quando viene il dottore ?

- Eccomi qua. - Disse una voce Yoko si spavento'
e disse. - Mi avete fatta spaventare. Dove siete ?

- Oh. Scusami bambina, non volevo. - Disse la voce, e
da dietro al paravento sbuco' il dottore, che e un
ragazzo sui 26 anni, altezza 1,65, capelli biondi, occhi neri.
Indossa un camice bianco con una tasca alla sinistra. A
coprire la tasca sinistra ci pensava un cartellino plastificato
che lo intedificava come Horui Atsuru. Reika lo guardo' e
gli disse.

- Dove' Saru-san ?

- E momentaneamente assente. Ma come assistente me
la cavo. Lo sai bene, no ? - Disse l'assistente a Reika.
- Un conto sono alcune ferite. - Disse Reika guardandosi
il braccio, poi guardo' Horui e continuo'. - Ma Yoko ha
bisogno di uno specialista. - Yoko ando' da Reika, e
Horui la guardo' e le disse. - Yoko ? Non immaginavo di
trovarti qua. - Poi guardando Reika disse. - Ti ricordi quel
giorno, cosa aveva promesso ?

- Si. Ero presente. - Disse Reika.

- E cosa avrei promesso ? Io non ricordo. - Disse Yoko e
osservo' dubbiosamente entrambi.

- Come' possibile che non ricordi. E stato appena una
settimana fa. - Disse stupito Horui.

- Lei non e Yoko. Horui san. - Disse Reika.

- Come non e ? - Disse stupito' Horui guardandola.
Poi guardo' Yoko e continuo'. - Che novita e mai questa ?
Lei e Yoko. Non sono cosi smemorato da non ricordarmi.
A meno che..

- Eheheheh. No. Stai tranquillo Horui. Non c'e nessuna
sorella gemella in mezzo. - Rispose divertita Reika.

- Acc.. Che peccato. - Disse Horui schioccando le dita,
poi guardo' Yoko e le disse. - Allora ti ricordi della promessa ?

- Posso sapere quale ? Perche io non ricordo di avervi
mai fatto una promessa. Anzi per essere sincera, non vi
conosco neppure. - Disse francamente Yoko, e Horui disse
scherzosamente. - Che hai ? Un'amnesia ? Ahahaha.

- Ecco perche c'e bisogno di Saru-san. - Disse seria Reika.

- Che ? - Disse stupito Horui. - Soffre veramente di amnesia ?

- Si. - Disse decisa Reika.

- Uhm... - Penso' Horui poi disse. - Se hai un'amnesia,
voglio provare a farti guarire.

- Sei sicuro Horui ? Non e che... - Disse Reika, con tono
di chi non si fida.

- Stai tranquilla Reika. Per una volta tanto che c'e qualcosa
di diverso dalle solite ferite. Voglio provare a farla
guarire. - Rispose Horui guardando Yoko, poi guardo' Reika e
le disse. - Nel frattempo. E meglio che vai a chiamare
Saru-san. Stara' certamente parlando con qualcuno davanti
all'ingresso della scuola.

- Ci vado subito. - Gli rispose Reika. E usci' dalla stanza. Poi
Horui disse a Yoko - Dimmi cosa ti ricordi.

- Io sono sicura di essere Maria, e non questa Yoko che tutti
voi credete che sia io. - Rispose, mentre Horui ando' verso
la scrivania e prese una sedia nera e la giro' e disse a
Maria/Yoko. - Vuoi sederti Yoko ?

- Non mi chiamo Yoko. Il mio nome e Maria !!! - Disse un
po stufata Maria.

- Come vuoi Yoko.. Ops... Scusa Maria. Allora ? Ti va di
sederti e di raccontarmi tutto cio' che ti ricordi ? - Rispose
Horui, e Maria disse. - Daccordo. - E si sedette, mentre Horui
ando' dietro la scrivania e si sedette, mentre Maria disse. - Cio'
che ricordo. E che stavo insieme a Tiger.

- Tiger. E un'idolo di Yoko. Quindi questo presuppone che tu
puoi essere Yoko.

- Ti contradico assistente. Presuppone solo che questa Yoko e
io impazziamo per lo stesso attore. Ma questo non significa
che io sia questa Yoko. - Disse Maria guardandolo
superficialmente. E continuo' dicendo. - Chissa' quante
ammiratrici avra' Tiger. Ma lasciamo perdere questo discorso.

- Gia e meglio. Eppure.. Ma vai avanti. Racconta. - Disse Horui
riflettendoci sopra.

- Bene. Vediamo.. Si, stavo insieme a Tiger, e poi... Uhmm... Si
c'era un'altro... Eppure non mi viene in mente. - Disse Maria
tentando di ricordare.

- Ok, forse eravate in tre. Ma non importa. Dimmi che
stavate facendo ? - Le domando' Horui.

- Combattento contro alcuni animalacci.

- Combattendo !? Ne sei sicura ? - Le domando' incuriosito.

- Si.. Io con una specie di... Non ricordo precisamente.. Pero'
mi ricordo che Tiger combatteva con la sua arma preferita.
Se vedevi quanti ne ha affettati. Peggio dei prosciutti hihihi.

- Ok, stavate combattendo, ma come mai adesso non c'e
Tiger insieme a te ? Se era vero, dovevi stare con il tuo
idolo, ma io ti vedo qui da sola. Non e' che in verita' hai
sognato ? Dove ti sei svegliata ?

- Dove mi son svegliata ? - Ripete' Maria/Yoko poi
rispose. - Sul banco che dovrebbe essere di Yoko.
Mi ha svegliata l'insegnante.

- Quindi ieri hai studiato fino a tardi.

- No. Non credo, o meglio non ricordo. E poi io non ricordo di
essere entrata in questa scuola e essermi addormentata in classe.
Se fossi veramente questa Yoko dovrei ricordarmelo. Non crede ?

- Si. Ma puo' anche darsi che il sogno che hai fatto, era cosi
reale che hai creduto di essere sveglia, e non di dormire. E
ora e ovvio che ti senti spaesata. - Disse Horui guardandola, e
Maria/Yoko ci riflette'. Poi disse dubbiosa. - Quindi secondo
voi. Credete che cio' che ho vissuto era solo un sogno ?
Eppure quei topi e in particolare quei ragni.. Brrr.. Sembravano
cosi... - E tremo' un po' al pensiero.

- Reali ? Anche a me capita di fare sogni cosi profondi da
viverli. Ma alla fine il sogno e sempre un sogno e quindi dopo
vieni per forza riportato alla realta'.

- E se per caso fosse questo un sogno ? Cosi reale. Ma che
in verita e solo un sogno.

- Anche questo e vero. Ma io non sto sognando te lo posso
assicurare. - Disse Horui. E poi le domando'. - Perche credi
che sia questo un sogno ? E poi perche stai sognando l'ambiente
scolastico ? Ti senti piu protetta qui ?

- Forse si. Quei ragni che ho battuto mi facevano cosi ribrezzo
che avevo sempre desiderato di non trovarmi in quella situazione.

- E quindi stai tutt'ora sognando, forse perche sei svenuta dalla
paura. - Disse Horui che si alzo' dalla sedia e passeggio' vicino
a Maria/Yoko mentre la osservo' e quest'ultima disse. - Si
probabile. E forse appena mi svegliero' mi ritrovero' nelle fogne.

- Nelle fogne ? E li che combattevi ? - Disse stupito Horui.

- Si. Per colpa di un fantasma.

- Un fantasma ? - Disse Horui, poi accarezzo' la testa
di Maria/Yoko e le disse. - Ne hai di fantasia bambina. Io non
avrei mai immaginato di trovare un fantasma nelle fogne.

- Si. Senza contare che il fantasma aveva trasformato i miei
abiti nei stessi abiti che indossa la mia bambola preferita.

- Ah, capisco. Ma forse conosco il modo per dimostrarti che
non stai sognando. E che quindi tu hai una semplice amnesia
che ritornera' col tempo.

- Sono curiosa. - Disse Maria/Yoko che si alzo' dalla sedia
e lo guardo' e lo sfido' dicendo. - Dimostratemelo !!

- Come vuoi. - Disse Horui e le diete uno schiaffo sulla
guancia, Yoko mise le mani sulla guancia e disse
allibita'. - Ma che vi e preso !!! Che razza di dimostrazione e
mai questa ?

- Ti fa male ? Scusami. Ma era l'unico modo che conoscevo.

- Ahio. E ovvio che voi siete solo l'assistente. Lo dimostrate
in pieno. - Disse Maria/Yoko, un po' incavolata e con gli occhi
lacrimevoli.

- Be ? Non fai niente per il dolore ?

- E cosa dovrei fare ?

- Se questo era un sogno tu potevi fa scomparire il dolore
in due secondi. E anzi potevi anche riuscire a restituirmi con
gli interessi lo schiaffo.

- Ma non e possibile... - Disse Maria/Yoko asciungandosi
gli occhi.

- Se non ti e possibile. Vuol dire che sei ritornata nella
realta. E scusami ancora per lo schiaffo. - Disse infine lui
dispiaciuto. Maria/Yoko ci riflette' rimanendo di sasso da quel
discorso. Dopo un po' guardo' Horui che nel frattempo era
ritornato a sedersi dietro la scrivania e gli disse. - Quindi
se questa e la realta...

- Si. Se questa e la realta'. Ma lo e di certo. Il tuo nome non
e Maria. Bensi' Yoko Momori. Conosciuta anche come
Yoko.

- Ma.. Ma... Se io sono Yoko. Perche mi facevo chiamare
nel sogno Maria ?

- Su questo non posso darti una risposta cara Yoko. Forse
perche volevi rimanere anonima. Ma e solo un'ipotesi. E
poi si capisce che ti sei appena svegliata dal sogno perche'
come tu stessa hai amesso. Lottavi contro animali cattivi. E io
credo che nella realta', tu non riusciresti a lottare
contro dei animali. Per non parlare contro gli
uomini cattivi come fa invece il tuo idolo Tiger. Che poi
lo fa solo nei film. Non credo proprio che TIger sia cosi
violento. [Io ipotizzo un problema di traduzione Italo-
Giapponese. Tipo Fu=Anemone By Rayearth. NDR.]

- Scusate Horui-san. Ma sono ancora un po'
scettica. Anche perche non ricordo di chiamarmi
Yoko.

- Questo si puo' spiegare solo con la realta' del
sogno. Ma sono sicuro che una volta arrivata a
casa ti ricorderai tutto.

- Lo spero. Perche non ci sto capendo
niente. - Disse Yoko abbassando un po' la testa,
in quel momento bussarono e Horui disse, mentre
Maria guardo' l'entrata. - Avanti. - La porta si
apri' e entro l'insegnante accompagniato dal padre
di Yoko. Entrambi si avvicinarono a Yoko e il padre
disse a Horui. - Come sta ?

- Sta meglio. Ma dovrete dargli del tempo per
riabituarsi. Il suo cervello a creato un sogno
cosi reale che si e dimenticata quale' la vera
realta'.

- Poverina. - Disse il professore.

- Mi scuso Katsu-san. Ma lo dovuta schiaffeggiare per
fargli capire che questo non era un sogno.

- Cosa !!!!!! - Disse stupito Katsujin, poi guardo'
Yoko e le disse. -Ti ha fatto molto male piccolina ?

- No, non tanto e scusami se non vi ho
riconosciuto. Ma anche adesso non mi viene
niente in mente.

- Non fa niente. Non preoccuparti per cio'. - Disse
Katsujin mentre scosse leggermente la testa. Poi la
guardo' e le disse.- L'importante e che stai bene adesso.

- E ancora un po spaesata, sara' meglio che
la riportiate a casa. A bisogno di riposo. - Disse
con tono da medico importante Horui e Katsujin
disse al suo collega. - Ci pensi tu ? Io devo parlare
con Saru.

- Non ce. Deve ancora ritornare. - Disse prontamente
Horui.

- Come non c'e ? Credevo che... - Disse stupito il padre
di Yoko.

- Lo guarita io. Cioe' piu che guarita lo convinta
che questo non e un sogno. Ma ha bisogno di
tempo per farle ritornare la memoria.

- Bravo Horui. - Disse il professore e poi guardo' Katsujin
e gli disse. - La facciamo accompagniare da Reika ?

- Si. Buona idea.

- Ok, la vado a chiamare. - E il professore stava per uscire
quando Horui gli disse. - Lo mandata a cercare
Saru-san. - Il professore apri' la porta e usci' e il
padre guardo' Yoko e disse. - Puoi uscire ? Devo parlare
con il medico. - Yoko si alzo' e ando verso la porta
d'ingresso e si giro' verso i due e disse timidamente.

- Si.. P.. Papa'. ? - E il padre la guardo' con dolcezza e
poi disse. - Non ti sforzare. Vedrai che quanto sarai
guarita, quella parola ti uscira' con naturalezza. Ora
aspettami fuori.

- Va bene.. - Disse Yoko che apri' la porta e usci
chiudendosi la porta alle spalle, poi guardo' il corridoio
spoglio e ando' verso le finestre e vide il terreno davanti alla
scuola che e composto da un ampio spazio in cui
c'erano varie persone che parlottavano, mentre alcuni
alunni stavano facendo una corsetta. Mentre in
lontananza si vide un cancello marrone chiaro in cui
a sinistra stava un signore che stava parlottando con
un'altro. Poi guardo' il cielo e penso'. - " Sara' questa
la realta' o sto sognando ? " - Poi si massaggio' la
guancia e disse. - Pero' come sogno fa male.

Erano trascorsi un paio di minuti da quando Maria/Yoko
[ O solo Yoko ? Non saprei piu come chiamarla. NDR.]
stava godendosi il paesaggio, mentre era persa nei
suoi pensieri, dalle scale che stavano a meta' corridoio
si fecero vedere il professore e Reika. Che da prima videro
il corridoio come per vedere se c'era qualcuno. Poi videro
da lontano Yoko e andarono verso di lei, mentre Reika la
chiamo' ma Yoko era cosi immersa nei suoi pensieri che non
rispose, Reika guardo' il professore e quest'ultimo
la chiamo ma Yoko non si era svegliata dai suoi pensieri.
In quel momento la porta dell'infermeria si apri' e usci
Katsujin con Horui, e quest'ultimo disse a bassa voce.

- Come ho detto prima. Non fatele molte domande, vedrete
che l'amnesia con il tempo sparira' da sola.

- Si Horui, lo capito. - Rispose a bassa voce, dopo guardo'
Yoko e disse. - A che stai pensando ? - Ma lei non rispose, e
il padre si avvicino' e disse. - Yoko ? - Poi busso' leggermente
sulla testa e disse. - C'e nessuno in casa ?

- Ehehehe. Su Yoko svegliati. - Disse Reika avvicinandosi.

- Brrr.. Eh ? - Disse Yoko mentre scosse la testa e si guardo'
intorno. E notando i presenti disse. - Ciao a tutti. - Poi osservo'
Horui e disse. - Quindi. Questa e la realta'.

- Si Yoko. - Le rispose.

- Reika. Sei pronta ad accompagniare mia figlia a casa ? - Disse il
padre di Yoko a Reika.

- Certamente professore. - Rispose lei. Poi guardo' Horui e
disse. - Non sono riuscita a trovare Saru-san. - E Horui la
guardo' e disse - Non preoccupartene. Vedrai che si fara' vivo. - E
Reilka penso' un po' e poi disse guardando il professore al suo
fianco. - Dobbiamo prendere le cartelle.

- Non importa Reika. Le prendero io. - Disse Katsujin.

- Daccordo professor Katsuji-san. - Disse Reika e continuo'
guardando Yoko. - Andiamo ?

- Dove ?

- Come ? Non hai sentito ?

- Scusatemi ero sopra pensiero.

- La tua amica ti accompagnera' a casa. - Rispose suo padre.

- Va bene. - Disse Yoko, che si avvicino a Reika e continuo'
dicendo. - Quando partiamo Reika ?

- Noi andiamo allora. Ci pensate voi alla preside ? - Disse
Reika guardando i professori.

- E ovvio Reika. Non preoccuparti. - Disse il padre di Yoko. E
entrambe camminarono verso le scale e una volta arrivate
le scesero' mentre Horui dopo che li vide sparire disse. - Povera Yoko,
non le sembra nemmeno la realta'. Ma quel sogno era cosi reale ?

- Un sogno reale ? E la prima volta che sento cio'. - Disse il professore.

- E raro'. Ma puo' succedere che il sogno sia cosi realistico che
credi di stare sveglio.

- Ora non pensiamoci. L'importante e che sta bene. - Disse Katsujin
guardando entrambi.

- Anche questo e vero.

- E fisicamente non ha subito nessun trauma. Ha solo
un'amnesia. Anche se veramente non la chiamerei proprio
amnesia. - Disse infine Horui pensandoci.

- Si credeva un'altra. Ma questa Maria chi puo' mai
essere ? - Disse l'insegnante guardando entrambi.
- Volete sentire un'ipotesi di fantascenza ? - Disse Horui ad
entrambi.

- Sentiamo.

- Son curioso di sapere cos'hai in mente. - Disse Katsujin.

- E se Yoko a una sorella gemella ? Anche se Reika lo ha
negato ? E per un paio di ore si sono scambiate ?

- Come ? - Disse stupito Katsujin.

- Non fisicamente, ma mentalmente. I loro pensieri si
sono scambiati. E ognuna a vissuto un piccolo periodo
dell'altra.

- Forse Yoko si. Ma non questa Maria che da quando
a preso il suo posto si e messa a dormire. Meno male che
le prime tre ore nella sua classe erano mie. - Disse Katsujin.
Poi guardo' Horui e disse. - Sono arci sicuro che la mia bambina,
non ha gemelle di sorta.

- Te l'avevo detto che era un'ipotesi fantascientifica. - Si
giustifico' Horui

- Veramente fantascienza. - Rispose Katsujin, mentre si
avvicino alla finestra e vide le due bambine che stavano
attraversando l'atrio della scuola per andare verso il
cancello e uscire infine dalla scuola. E disse mentre
le osservava. - Ora continuiamo le nostre mansioni. - Poi
si volto' verso il professore e gli disse. - A che classe vai
adesso ? - E quest'ultimo vide l'orologio e disse. - Gia'
e vero. Quei famosi 10 minuti. Mi dimentico sempre. - [A chi
lo dici.NDR.]

- Hai i fatto un buon lavoro Horui. Ora ti lasciamo. Abbiamo
altre cose da fare. - E i due professori se ne andarono, mentre
Horui rientro' tutto soddisfatto in infermeria.

Un po' di tempo prima. Siamo all'ingresso della scuola che era
composta da un fila di finestroni, con al centro una porta automatica
con apertura scorrevole, tante' che appena le due bambine si
avvicinarono all'uscita, la porta si apri facendo scorrere le due ante
e vedendo cio' Yoko rimase un po' stupita e disse a Reika mentre
attraversarono la porta.

- Non immaginavo che la scuola avesse questo tipo di porta.

- Perche Yoko ? Che tipo di porta ti credevi che aveva ? - Le
domando incuriosita Reika.

- Una porta normale.

- Ti riferisci al tipo vecchio non e vero ?

- Credo di si.

- Se ti consola Yoko, le porte della tua casa sono di tipo
vecchio. - Mentre entrambe erano arrivate a due metri di distanza
dalla porta e solo allora la porta inizio' a richiudersi. E continuarono
ad andare in avanti.

Dopo un po' arrivarono al cancello marrone che Yoko aveva visto
dalla finestra, e stava solo un signore che era il custode del cancello.
Indossa una specie di divisa formato da un completo di giacca blu
scuro, con a destra un taschino senza niente all'interno. Pantaloni
blu scuro, camicia bianca, e mocassini neri. Il signore poteva avere
sui 50 anni, capelli neri e non tanto alto, intorno all'1.50. L'uomo
disse vedendole arrivare.

- Cosa ci fate qui bambine ? Non dovreste essere in classe ?

- Scusa Tsunami-san. Ma ho avuto il compito di accompagnare
Yoko alla casa.

- Veramente ? E c'e un motivo valido ? - Disse Tsunami
guardando dubbiosamente Reika poi guardo' Yoko e
disse. - Cos'ha di grave ? Non le vedo nessuna frattura ho
altro per cui debba fare festa a scuola.

- Vuoi rispodere tu ? - Disse Reika rivolgendosi a Yoko.

- Io ? E cosa dovrei dire ? - Disse cadendo dalle nuvole Yoko.

- Ma non hai sentito. Oppure sei stata sulle nuvole ?

- Scusami Reika. Ma cio' che mi sta succedendo e troppo
strano. Cioe', questa scuola, la citta'. - Disse Yoko guardandola
mentre Tsunami senti con interesse cio' che si stavano dicendo. E
Yoko continuo' il discorso. - Anche se il signor Horui mi ha quasi
convinta sono ancora scettica.

- Allora non credi ancora che il tuo nome e Yoko ? E che io sia
la tua amica ?

- Sia il tuo nome che il mio, non mi sono per niente familiari. - Rispose
Yoko abbassando un po la testa dispiacendosi.

- Su non ti preoccupare Yoko. Come ha detto Horui -san, la tua
amnesia guarira' con il passare del tempo. - Le rispose Reika mentre
Yoko non disse niente e Tsunami disse a Reika. - E uno scherzo ?

- Credete che noi facciamo scherzi del genere ? - Domando' Reika con
tono serio.

- Non saprei. - Disse dubbioso Tsunami-san. In quel momento
ebbe uno squillo e mise la mano sinistra sulla tasca interna della
giacca, e tiro' fuori un cellulare e premendo alcuni pulsanti lesse
sul video un messaggio e poi rimise a posto il cellulare
e disse. - Scusatemi bambine, sono stato uno sciocco
a non credervi. - E tiro' verso destra ovvero verso di se il
cancello che aveva l'apertura scorrevole come le porte dell'entrata
della scuola. E Reika prima disse a Tsunami. - Facevate il vostro
lavoro. Non dovete scusarvi. - E poi guardo' Yoko che era
immersa nei suoi pensieri e la chiamo'. Quest'ultima si sveglio'
dai suoi pensieri e domando'. - Possiamo andare ?

- Si Yoko. - Le rispose Reika, e mentre entrambe superarono il
cancello e andarono verso la direzione della casa di Yoko, il
custode del cancello penso'. - " Sono curioso di sapere le ragioni
di quest'amnesia. " - E se ne ando' lasciando il cancello incustodito.

Tempo prima.

Mentre Reika era andata a cercare Saru-san che poi alla fine non
lo avrebbe trovato. La classe di Yoko era diventata un'assemblea
con alcuni gruppi di scolari che tentavano di spiegarsi cio' che
aveva avuto Yoko. Ma solo un ragazzo, oltre a Shiro che stava
dietro la cattedra per controllare la situazione della classe. Non
partecipava alle discussioni. Preferiva di piu guardare le nuvole
dalla finestra, mentre era assorto nei suoi pensieri. Si chiama
Masaderu Naashi, ha occhi verde chiaro, capelli neri, e indossa
(ovviamente) l'uniforme scolastica. [ Che sapete gia come'. E inutile
che ve la ripeti NDR.] E mentre stava navigando con i suoi pensieri,
Shiro decise di farlo naufragare andandogli vicino, mentre tutta la
classe si era tramutata in un mortorio. E alcuni/e alunni/e si
coprirono le orecchie anticipando la mossa di Shiro, mentre
quest'ultimo prese un po di fiato e disse gridando.

- SVEGLIA !!!!!!!!!!!! - E subito dopo si mise a ridere spontaneamente
pensando che la vittima avrebbe fatto come logico, un balzo fino al
soffitto per lo spavento. Ma con meraviglia di tutti Masaderu rimase
immobile come una statua a fissare le nuvole e tutti si misero a
ridere per la figuraccia di Shiro. Poi un'alunna disse a Shiro.

- Poverino, sei rimasto molto male e ?

- Credevo che...

- Shiro... Non lo sai ? - Disse Matsuri.

- Cosa dovrei sapere ? - Domando' Shiro cadendo dalle nuvole.

- Quando pensa a Yoko. E come se non sta in questa classe. lo
sanno tutti che gli piace Yoko.

- Credevo che eri tu Matsuri. Ma non immaginavo Naashi. - Disse
stupito Shiro. E poi guardo' Naashi, mentre quest'ultimo
continuava a osservare il cielo. E Matsuri rispose. - Io sono un buon
amico. Ma questo non vuol dire niente.

- Vuoi sapere come schiodarlo dai suoi sogni ? - Disse un'altra alunna.

- lo sai Aiko ? - Le domando' Shiro.

- Lei conosce tutti noi in questa classe. - Disse un'altra alunna.
- Concordo. - Disse un alunno.

- Su dimmi. - Chiese Shiro.

- Lascia fare a me. - Disse Aiko. Che si avvicino' a Naashi e disse vicino
all'orecchio parlando normalmente. - Bu. - Naashi fece un salto in
alto di ben 5 metri senza l'asta. Tante' che urto' la testa sul soffitto e
atterro' a terra disteso e disse. - Ahia che botta. - E si massaggio' la
testa poi si alzo' solo il busto e guardando tutti disse. - Chi ha
avuto questa bella idea ?

- I.. - Stava per dire Aiko, ma Shiro l'anticipo' dicendo. - Io.
Come ti senti ahahahahahahaha. - E Aiko lo guardo' non
arrabbiata, anzi divertita' e penso'. - " Si, prenditi pure il merito, ma
non sai l'ingrediente segreto. Hihihihihi. " - Poi ando' a sedersi al
suo banco e da li vedeva la scena di Naashi e Shiro, e quest'ultimo
stava ancora adesso finendo di ridere e Aiko penso'. - " E poi
anche se lo sapessi. Ti sarebbe molto difficile replicarlo. Hihihi
hihi. " - E ritorno' seria, e guardando il cielo penso'. - " Cosa ti e
successo Yoko ? " - Mentre Naashi disse a Shiro. - Ma che razza
di capo classe sei, se poi fai scherzi del genere ?
- Il mio compito e anche intrattenere la classe in attesa che il nostro
professore, in questo caso Idishi-san ritorni. - Disse lui in tono
d'importanza.

- Daccordo. Pero' cerca di intrattenere la classe in un'altro modo,
cosi non mi piace. Perche non fai qualche magia ?

- Ma io Naashi non sono un mago. E poi per un piccolo spavento
che vuoi che sia.

- Chiamalo piccolo. Mi hai urlato nell'orecchio con un megafono.

- Che... - Disse stupito Shiro. Poi disse. - E secondo te, dove
avro messo adesso il megafono ?

- L'avrai nascosto e ovvio.

- Va bene lo nascosto daccordo ? E dai non fare il bambino.

- Senti chi parla, l'anziano della classe. Ahahahahahahahahah
ah. - Disse Masaderu prendendosi la rivincita. E tutta la classe si
mise a ridere, mentre Aiko guardo' divertita Shiro e penso'. - " Sei
veramente divertente Shiro. Sai fare benissimo il capo classe. Ti
votero' alla prossima scelta del capoclasse. Sei unico come capo
classe. Ahahahahaha. " - Ma in quel momento Aiko noto' il nastro
vicino alla sedia di Yoko e disse un po meravigliata.

- Ma quello non e il nastro di Yoko ?
- Quale ? - Chiese Shiro guardandola.
- Eccolo. - Disse Matsuri andando vicino la sedia e lo raccolse.
Poi disse guardando tutti. - Chi di voi lo vuole consegnare ? Cosi
almeno abbiamo una scusa per sapere come sta.

- Lo consegno io. - Disse Aiko.

- Io sono il capoclasse. E io decido. - Le disse Shiro in tono autoritario.

- Su non fare il bambino Shiro lo devo consegnare io. - Gli disse
Aiko.

- No. Sara' Naashi a consegnarlo. Su Matsuri daglielo. - Ordino'
infine Shiro a Matsuri.

- I..I..Io ? - Disse un po' impaurito Naashi.

- Si. Ma non preoccuparti. Ci saremo io e Aiko a tenerti
compagnia. - Disse Shiro.

- E anch'io Shiro. - Disse Matsuri.

- Si come no. - Inizio' Shiro scettico e continuo'. - Perche allora non
lo consegna tutta la classe ? Hahahahaha.

- Ha ragione Shiro. Sara meglio che andiamo Io e Naashi. - Disse Aiko.

- Daccordo. Non verro io, pero' ci terrete informati. - Disse Shiro.

- E ovvio. - Rispose Aiko che si alzo dal banco e ando' vicino a
Matsuri e gli disse. - Dammelo a me il nastro, lo conservero io.
Poi oggi pomeriggio mi faccio accompagniare da Naashi alla casa
di Yoko. - Guardando infine Naashi.

- Va bene, tienilo tu. - Disse Matsuri e le diete il nastro che ovviamente
non aveva dato a Naashi. Mentre Naashi continuo' a guardare le nuvole.
E Aiko ritorno' al suo banco e mise sul banco il nastro e lo osservo'
pensierosa.

Tempo dopo, Yoko e Reika erano davanti ad un portone bianco di una
casa a due piani in stile occidentale. Yoko osservando la casa disse.

- Sei sicura che sia questa la casa ?

- Sei la mia migliore amica, e credi che io ti voglia ingannare ?

- Si. Me ne rendo conto che e stata una domanda scema.

- No. Non e scema, solo che a me ricordi la Yoko che conoscevo.

- Perche ? Non ti sembro piu Yoko ?

- Sei Yoko. Solo affetta da una grave amnesia. Per favore,
guarisci al piu presto. - Reika suono' il campanello e dopo
guardo' Yoko e le disse. - Adesso verra' tua madre ad
aprirti, per favore fai finta che la riconosci. Non vorrai
certo darle delle preoccupazioni no ?

- Si, Reika. - In quel momento la porta si apri' e si vide
una signora giovanile con capelli celesti, occhi neri. E indossa
una maglia con maniche lunghe nera, e gonna lunga rosa, e
scarpe con tacco nere. Guardando Yoko e Reika rimase
stupita poi disse. - Che ci fai qui Yoko ? Sei scappata da scuola ?

- No signora, e stato vostro marito a farla uscire cosi presto. E
siccome non poteva accompagniarla, a chiesto a me. Ed eccoci
qua.

- Ah, capisco. Su entrate.

- Io non posso, dovrei andare a casa.

- Vuoi andare tutta sola ? No. Rimani in casa, avvisero' tua
madre per telefono.

- Grazie signora.

- lo sai Reika. Quante volte te lo devo ripetere ?

- Ah, gia. Mi ero scordata. Grazie Reika.

- Che ? Avete lo stesso nome ? - Disse stupita Yoko. E Reika
chiuse gli occhi capendo che Yoko aveva fatto una gaffe, e la
madre di Yoko le rispose. - Certamente Yoko. Ti sei dimenticata ?

- Ah, scusami madre, oggi e stata una giornata troppo
turbante. Posso andare in camera mia ?

- Cosa hai Yoko ? Non stai bene ? Non hai una buona cera.

- Sono molto stanca mamma.

- Allora vai in camera tua.

- Puo venire anche Reika ?

- Solo alla condizione che non vi sento litigare per il solito
motivo. - Reika arrossi' leggermente.

- Non sentirai niente provenire dalla mia cameretta.

- E va bene. Su andate mentre telefono a tua madre Reika.

- Pero' non voglio disturbare..

- Nessun disturbo bambina cara. Su andate.

- Grazie. - Disse Reika. E entrambe entrarono dentro.

L'interno della casa e una stanza in cui a lato ovest sta una
rampa di scale di legno in cui si saliva ad un pianerottolo e
sul lato ovest del pianerottolo ad un metro di distanza dalla
fine delle scale sta una porta marrone chiaro, mentre sempre
nello stesso lato ma a due metri piu distante dalla prima porta
sta una seconda porta, e in fondo sta il muro nord. E quasi
vicino al muro sta una piccola colonna quadrata di legno
con sopra un sopramobile che rappresenta un gatto bianco
che dormiva. Il lato est a di la della rampa stanno due porte
e in fondo una terza porta tutte di colore marrone chiaro.
Mentre i muri erano bianchi. Quindi le bambine salirono le
scale e sul pianerottolo Reika apri' la prima porta e entrarono
nella stanza di Yoko.

Nel prossimo episodio

Mentre Yoko o Maria è svenuta nelle fogne, Tiger e Andrea....

Note

Yoko Momori© è un personaggio proveniente dal database
Fighting xx Girls©. By P.L.S Corp. / Fantasy Team / Illusion Corp.
and Studio Mirai.