Evergreen Tales #2
"Preludio Parte 2"

La storia prosegue con il gruppo alla ricerca del deserto che la volpina ha visto nella visione.

Riassunto

Tutto è partito da un sogno o meglio, dei ricordi di un lontano passato che la volpina Diana aveva dimenticato. E ora, insieme al suo volpotto Arty, suo fratello Aran con la sua ragatta Vicky, partono alla ricerca di risposte.

Tempo lettura circa

Il gruppo uscì dalla foresta con la volpina pensierosa mentre continuava a osservare
il terreno. Suo fratello le disse.
- Fai riposare la tua testolina sorella, vedrai che troveremo quel deserto.
- La fai facile fratello. - Iniziò lei guardandolo e continuò seria e con sguardo
basso. - Ma per quanto mi sforzi, non riesco a ricordarmi. - E finì preoccupata. - Ho
paura di aver nascosto quel ricordo troppo in profondita.
- Non c'e nessun problema. - Rispose suo fratello sicuro di se.
- Forse non capisci che non abbiamo molto tempo ? - Domandò arrabbiata e continuò
con decisione. - Se non ricordo dove ho già visto prima quel deserto, non potrò
raggiungere Angus.
- Devi avere più fiducia in me sorella. Sono pur sempre tuo fratello e non vorrei mai
che fallissi la tua missione. - E disse guardando l'altra volpe. - Vero Arty.
- Concordo con tuo fratello mia piccola coda di volpe. - Rispose lui sorridendo.
- Ti ringrazio Arty, ma non dobbiamo sottovalutare la nostra situazione. - Iniziò lei e
continuò decisa guardandoli entrambi. - Devo ricordare ad entrambi che io non ho
ricordi che mi aiutino a trovare quel deserto ? E il tempo è ciò che ci manca.
- Mi scusi volpina. - Si sentì chiamare. Lei si voltò si vide un cinghiale maschio
lievemente anziano con pelo marrone scuro, occhi e capelli corti neri, i capelli
avevano qualche linea bianca. Zanne bianco sporco e zoccoli neri. Indossa una
camicia marrone chiaro e blu jeans, non indossa scarpe. Lei chiese sorridendo.
- Posso esservi di aiuto ?
- Siete proprio voi principessa. - Disse sorpreso l'interlocutore.
- Ehm... Ho paura che state confondendo volpina. - Rispose sorridendo imbarazzata
con una lacrima dietro l'orecchio sinistro.
- Vi davo ragione se non era per quell'orecchino che indossate. - Rispose lui
indicandolo con la zampa. Lei si toccò l'orecchio destro e si ricordò.

Ci troviamo all'interno di un giardino lussureggiate. Qui vediamo passeggiare una
cucciola di volpe con pelo quasi totalmente bianco, con punta del naso e punta della
coda neri, capelli a caschetto neri. Occhi celesti. Indossa una camicetta rosa pastello,
gonna ampia rosa, calze bianche e scarpe senza tacco rosse. In quel momento si
sentì chiamare. Lei disse.
- Sono qui mamma. - E si sedette ad una panchina di colore bianco li vicino. E lei
vedendo in lontananza sua madre che indossa un abito composto da busto e gonna
ampia rossa con ricami dorati. La piccola alzò la zampa sinistra dicendo. - Sono
qui !! - Lei arrivò sorridendo con le due zampe dietro la schiena mentre disse. - Ecco
la mia cucciolotta preferita.
- Dai mamma, lo sai che sono l'unica. Mio fratellino è un maschio, non può essere
una cucciolotta. - Poi ci pensò e disse contenta. - No !! Non dirmi che dietro di te
c'e la mia sorellina.
- Ma cosa vai a pensare. - Rispose lei sorridendo divertita. Si sedette al suo fianco
dicendo. - Ho un regalo per te.
- Evviva. - Rispose lei agitando la coda per la felicità e chiese incuriosità. - Cosa
è ? - Sua madre stava per togliere le zampe da dietro la schiena, ma la cucciola la
fermò dicendo. - Aspetta mamma, fammi indovinare.
- Cucciola mia, sono sicura che non indovineresti mai. - Rispose lei sorridendo.
- E' un'altra pianta ? No, forse un nuovo finto cucciolo. Oppure una nuova lastra.
- Non dirmi che hai completato l'ultima che ti abbiamo appena regalato. - Disse
sorpresa sua madre.
- Si. - Rispose imbarazzata e continuò. - Scusami mamma. Ma non resisto a
completare tutte le lastre che ho tra le mie zampette. Hihihi
- Ah, cucciola mia. - Disse lei sorridendo divertita e continuò. - Mi dispiace, ma non
è nessuna delle cose che hai detto.
- Davvero ? E cosa è ? - Domandò con la sua curiosità a mille. Sua madre finalmente
potè mostrarle il regalo che non era altro che una scatola quadrata di colore blu
scuro, lei chiese mentre prese la scatola. - Sono cosi curiosa. Posso aprirla ? - Domandò
infine a sua madre.
- Ma certo. - Rispose lei sorridendo e lei aprì la scatola e disse meravigliata
osservando il contenuto. - E' veramente per me.
- Certo. E' tutta tua Diana. - Rispose lei e la cucciola disse tirando fuori dalla scatola
un orecchino con base ad anello, catenina e un ciondolo piatto che ha la forma di un
libro marrone scuro e sull'angolo superiore destro sta posata una farfalla con le ali
colorate in quattro sezioni. L'ala sinistra è composta dai colori celeste e bianco,
mentre l'ala destra ha i colori rosa e argento. - Non vedo l'ora di mostrarlo al mio
istruttore. - E continuò osservandolo da tutte le parti. - Sono certa che sarò bella
quanto te. - E domandò guardando sua madre. - Vero mamma ?
- Certamente cucciola mia. - Rispose lei e spostò i suoi capelli che le coprivano le
orecchie e in quel momento la cucciola notò che sua madre indossava due orecchini
e lei disse imbronciata. - Ma mamma, tu ne hai due, perchè io solo uno ?
- " Ops.. " - Pensò lei e disse lievemente imbarazzata. - L'altro lo regalato al tuo
fratellino. Per me siete entrambi i miei cuccioli preferiti.
- Ma lui è un maschio. - Obiettò la cucciola e continuò imbronciata. - Anche l'altro
doveva essere mio, cosi diventavo bella quanto te.
- Anche con uno solo, sei bella quanto me. - Rispose lei tentando di convincerla.
- Davvero ? - Domandò sorpresa.
- Certamente. - Rispose lei e chiese. - Non lo vuoi indossare ?
- Ecco.. Ho paura. - Iniziò timidamente e chiese. - Non è che farà male ?
- Ma no.. Su vieni qui. - Rispose lei e la cucciola si avvicinò a sua madre e chiuse
gli occhi in attesa del dolore. Che non arrivò, aprì gli occhi e si sentì dire dal
cinghiale. - Tutto bene volpina ?
- Diana, stai bene ? - Domandò preoccupato Aran, la volpina aveva le lacrime agli
occhi mentre pensava. - " Era da troppo tempo che non sognavo mia madre. E ora,
improvvisamente. " - E domandò a bassa voce abbassando lo sguardo e il
muso. - Che mi sta succedendo ? - E fuggì improvvisamente, il cinghiale chiese al
gruppo. - Ho detto qualcosa di male ?
- Non penso che sia colpa vostra signor... - Rispose Vicky.
- Scusatemi, non mi son presentato. Mi chiamo Levit. - E domandò a Vicky. - Siete
certa cara gattina che non è colpa mia ?
- E una mia cara amica. Sono certissima che non è colpa vostra.
- Ma allora cosa è successo a mia sorella ? - Domandò Aran.
- Vostra sorella ? - Domandò sorpreso il cinghiale e chiese. - Siete certo che sia
vostra sorella ?
- Certamente. Perchè ? - Disse serio Aran.
- Allora quella voce era falsa. Era troppo bello per essere vero. Lei non è la
principessa perduta.
- Chi ha messo in giro quella voce ? - Chiese Arty.
- Il principe esiliato nonchè suo fratello. - Disse serio.
- Scommetto che dietro c'e lo zampino di Elari, non avrà certamente digerito la
decisione di mia sorella.
- Ma addirittura mettere in giro queste voci. - Disse stupita la gattina.
- Ti sei dimenticata cosa ha combinato a Dark Fox ? - Domandò Aran. [ Rif. Diana Fox. ]
- Si. Sono stata una stupida a pensare che fosse cambiata. - Rispose lei e chiese. - E
ora, cosa facciamo ?
- Troviamola prima che la trovino i vecchi sostenitori dei suoi genitori. - Iniziò Aran
e disse alla sua gatta. - Tu ritorna all'hotel, mentre noi due la cerchiamo per tutta
la città. - Quindi il gruppo si divise in quel modo.

Tempo dopo. Ci troviamo all'interno di una stanza del hotel che è in questo modo.
Una stanza quadrata con pareti marrone chiaro, soffitto e pavimento bianchi. Una
porta finestra sul lato nord, mentre all'angolo sud-ovest c'e la porta d'ingresso alla
stanza. Sul lato ovest ci sono due letti singoli con accanto a destra a ogni letto, dei
piccoli comodini. Sopra il letto più vicino alla porta finestra, vediamo la volpina
mentre osserva pensierosa il soffitto. Le sue orecchie captarono un rumore e il suo
muso si girò verso la porta d'ingresso della stanza. Si vide entrare la gatta che disse
con sollievo vedendola.
- Fortuna che ti ho trovata.
- Ciao Vicky. - Rispose lei e continuò a osservare il soffitto. La gatta chiuse la porta
e andò a sedersi sul bordo del letto al fianco, dicendo. - Sarei stata in pensiero se
non ti trovassi qui. - Poi chiese con curiosità. - Mi vuoi dire che ti sta succedendo ?
Non ti ho mai vista comportarti cosi prima d'ora.
- Scusami se ti sto facendo preoccupare amica mia. Ma il mio comportamento è
dettato dal mio passato più remoto che pensavo di aver cancellato.
- I ricordi del nostro passato non si cancellano mai. Anche perchè gli eventi del
passato, specialmente quando si è cucciole, formano il nostro carattere.
- Se fosse vero, mi sarei ricordata della promessa. E poi.. Di mia madre. - Disse infine
con tono triste.
- Anche se per un pò di tempo, quei ricordi non si sono presentati, non significa che
la tua mente li aveva cancellati del tutto.
- Un pò di tempo ? - Domandò lei guardando la sua amica lievemente arrabbiata e
continuò. - Ti ricordi il tempo passato a Dark Fox ? Ti ho mai nominata mia madre
o Angus ?
- No. Ma questo non significa che li avevi dimenticati. Se li avessi veramente
dimenticati non ti sarebberò mai apparsi in sogno.
- Posso capire Angus, ma mia madre. Perchè ora ? Perchè non l'ho ricordata quando
ero a Dark Fox ? - Disse lei che si tolse l'orecchino con la zampa destra e se lo portò
davanti al muso e pensò guardandolo. - " Perchè ho avuto quel ricordo. " - In quel
momento osservò il suo braccio destro e ebbe un'illuminazione per poi
esclamare. - Ho capito !!! - Sorrise avendo delle lacrime mentre disse. - Grazie
mamma. - Spostò i peli del braccio e si vide un simbolo molto sbiadito a forma di
un'animale senza coda e con un paio di ali che sbucavano dalla schiena e non era
un uccello. Si alzò il busto di scatto e disse mentre mise l'orecchino al suo
posto. - Ora ricordo tutto.
- Cosa ti sei ricordata Diana ? - Domandò Vicky con curiosità.
- Dove ho già visto quel deserto. - Disse scendendo dal letto.
- Davvero, amica mia. - Disse contenta e domandò con curiosità. - Dove si trova ? - E
osservò la volpina che andò verso la porta d'uscita della stanza.
- E' il deserto vicino all'accampamento Deris 2. Ricordo che in passato ci ero andata
con mio fratello per avere risposte sul simbolo nella mia zampa. [Rif. Diana Fox F.S 7°]
- Che simbolo ? Posso vederlo ? - Domandò con curiosità.
- Certamente. - Rispose lei e Vicky si alzò dal bordo del letto e avvicinandosi alla
volpina, quest'ultima le mostrò il simbolo che si vedeva a mala pena e chiese con
curiosità. - Cosa significa quel simbolo ?
- Te lo dirò strada facendo. - Rispose lei aprendo la porta.
- Dove andiamo ? - Domandò con curiosità.
- A trovare i nostri volponi. Non possiamo andare a Deris 2 da sole o sbaglio ?
- Hai perfettamente ragione amica mia, mi sentirei più sicura con Aran vicino a me.
- Allora cerchiamoli. - Rispose lei e entrambe uscirono dalla stanza.

Vediamo il gruppo all'interno di un'astronave di linea che stava viaggiando verso
una città nelle vicinanze di Deris 2. Il gruppo si era seduto uno di fronte all'altra
formando le coppie Aran/Vicky e Arty/Diana. Aran disse guardando sua sorella.
- Personalmente stai sbagliando. Non penso che sia quella la nostra destinazione.
- Lo credi veramente fratello ?
- Si. Non stai agendo come tuo solito, prima Angus, poi la tua vera madre. Ora credi
che il deserto nella tua "visione" è quello vicino all'accampamento dove abita Yalen.
Secondo me, questa missione sarà un fiasco completo.
- Perchè non credi a tua sorella ? - Domandò stupita Vicky.
- Perchè ha sognato ad occhi aperti sua madre, quando... Non l'ha mai sognata da
ciò che ricordo.
- Invece io sono sicura di averla sognata da cucciola. Qualche giò dopo essere stata
adottata dalla tua famiglia. Ovviamente anche tu eri un cucciolo, per questo non te
lo ricordi.
- Forse è andata veramente cosi. Ma nemmeno quando abbiamo lasciato la nostra
famiglia, ti ho mai sentita dire che hai sognato la tua vera madre.
- Forse perchè ero oramai affezionata a tua madre. E ai bei ricordi che la tua famiglia
mi ha lasciato. Prima che fossi esiliata. - Disse infine con una lacrima dietro l'orecchio
destro.
- Non avevi detto che eri stata esiliata dalla tua famiglia adottiva. - Disse stupita Vicky.
- Per la precisione era il capo del villaggio che mi ha esiliata. E Aran da bravo fratello
maggiore mi ha seguita per proteggermi dalle insidie del nostro pianeta. Anche se
eravamo poco piu di due cuccioli piuttosto cresciuti.
- Questo lo ricordo benissimo. Eri pur sempre mia sorella. E all'epoca come adesso,
non mi interessa se non sei realmente mia sorella. Ti proteggerò sempre, lo promesso
ai miei genitori. - Disse serio Aran.
- E hai mantenuto la promessa piu che bene. Ma ora, devi pensare anche a te e
proteggere la tua gatta. A me ci penserà Arty, vero cucciolotto ? - Domandò infine
sorridendo contenta.
- Certamente volpachiotta mia. - Rispose lui e entrambi si dettero un bacetto uno
di fronte all'altra e poi lei disse. - Perciò Aran, fidati di tua sorella e vedrai che non
te ne pentirai.
- Lo spero per te sorellina. - Disse lui lievemente preoccupato, mentre l'astronave
andò nella città di Wiok.

Un po dopo ci troviamo all'interno della città che è in questo modo. Aveva una
architettura mista tra case costruite nella roccia a locali costruiti con i tronchi, o
un misto dei due. I 3 soli stavano lentamente scendendo per lasciar il posto alle
stelle. Il gruppo uscì da un'altro hotel costruito da tronchi e pietra. E tutti si erano
cambiati di abito. Aran indossa una maglia con maniche lunghe verde scuro,
pantaloncini corti fino al ginocchio neri e stivali marrone scuro. Diana indossa una
maglia con maniche corte nera, blu jeans, non indossa scarpe. Arty indossa una
maglia con maniche lunghe blu scuro, pantaloni bianchi, non indossa scarpe. Vicky
indossa una camicetta con maniche corte bianca, gonna a tubino rossa e stivali
lunghi con tacco neri. La volpina disse incavolata mentre il gruppo si incamminò
verso l'accampamento di Deris 2.
- Quindi le cure di Elari stanno funzionando. - E continuò. - Che errore è stato a
lasciarlo in vita.
- Ma Elari non aveva detto che aveva perso la memoria ? - Domandò la sua amica.
- Come io mi son ricordata di mia madre, possibile che lui si sia ricordato che ha
una sorella che lo ha salvato da morte certa. - E si incavolò dicendo. - E come
ringraziamento, mette in giro la voce del ritorno della principessa Diana.
- Se vuoi sapere come la penso sorella. - Iniziò Aran e continuò. - Secondo me è
stata la stessa Elari che non ha gradito la tua decisione.
- Anche questo è possibile.. Forse ho giudicato troppo presto mio fratello. - Disse
infine con sguardo basso leggermente abbattuta.
- Non pensarci più volpina zuccherosa. Ricorda che hai una missione da
compiere. - Disse Arty.
- Si devo salvare hihihi. Quel cavallino volante.
- Cavallino volante ? - Domandarono tutti, sorpresi.
- Si. - Iniziò imbarazzata e continuò. - Quando ero cucciola, lo soprannominavo
cavallino volante. Solo 400 giò dopo, lo ribattezzato Angus. ^^;
- Si. Capiamo. - Disserò tutti e Diana disse seria. - Non perdiamo tempo e andiamo
a Deris 2. - Quindi il gruppo andò alla ricerca di un mezzo per raggiungere
l'accampamento.

Il cielo era pieno di stelle quando finalmente. Il mezzo che assomigliava ad un'auto
senza ruote di colore rosso con una striscia centrale bianca, arrivò a destinazione.
Il gruppo delle 3 volpi e una gatta uscirono dal mezzo e l'accampamento rispetto a
come se lo ricordava la volpina. Era diventato un cumulo di macerie. Non c'era
anima viva.
- Ma cosa è successo ? - Domandò lei guardandosi in giro.
- Sembra che sia stato pesantemente attaccato. - Disse preoccupato Aran.
- Hai ragione fratello. - Rispose sua sorella e in quel momento notò il pozzo semi
distrutto e un pò distante a destra vide una tenda mezza distrutta. Lei corse verso
la tenda dicendo. - Aiutatemi a sollevarla. - E suo fratello corse verso la sorella
dicendo. - Ora ricordo, questa dovrebbe essere la tenda di Yalen.
- Hai indovinato. - Rispose lei e il gruppo dopo alcuni tentativi, riusci a mettere in
piedi la tenda e la volpina ci entrò seguita da Aran.

L'interno della tenda era in questo modo: L'entrata/uscita a sud, al centro c'e un
piccolo tavolo rotondo rotto a tre gambe di legno di cui due mancanti, di colore
marrone scuro. A est sta un pagliericcio con al centro un guscio di tartaruga verde
scuro lievemente rotto, mentre a nord c'e una libreria rovesciata sul pavimento con
vari libri ingialliti a fare da tappeto. Ai lati dell'ingresso ci sono due sgabelli
rettangolari di legno spezzati, di colore marrone scuro. Mentre a nord del tavolo
c'e una piccola distesa di paglia, sopra al centro della tenda c'e una piccola lanterna
spenta ma sana. La volpina andò di corsa verso il guscio dicendo.
- Yalen, Yalen, ci siete ? Sono io, la volpe Diana e lui è mio fratello Aran !!
- Sorella.. Non penso che.. - Iniziò lui con tono triste.
- No, non dirmi. - Disse allarmata.
- Penso che sia morto da moltissimi giò. - Disse lui osservando il guscio e
continuò. - Direi da almeno 500 giò, se non di più.
- No !!! Avevamo bisogno della sua zampa per trovare il punto esatto di quella
voragine. - Rispose lei con tono disperato.
- Lo so Diana, ma siamo arrivati molto tardi per salvarlo. - Disse serio.
- E ora ? Come farò a trovare quella voragine e salvare Angus ? Come !!! - Disse
disperata. Improvvisamente la tenda crollò sopra di loro, e vennerò attaccati da
forze sconosciute che miserò il gruppo ko.

- Aran, Aran. Dai cucciolotto mio, svegliati. - Si sentì. L' immagine che vide, da prima
era sfocata, per poi diventare sempre più nitida. Lui vide una stanza con muri e
soffitto di pietra, pavimento di terra sabbiosa, quasi al centro del soffitto c'era una
piccola lanterna gialla accesa. Mentre l'ingresso alla stanza era formata da una porta
di legno massiccio e posta al centro del lato est. Lui disse mentre si alzò lentamente
e si stava massaggiando la testa. - Do..Dove sono ? - E guardandosi intorno notò che
era in compagnia della gatta e di Arty. Lui chiese. - Vicky.. Dove ci troviamo ?
- Ci hanno fatto prigionieri.
- Chi ? - Domandò lui e osservando meglio la stanza, disse allarmato. - Dove è mia
sorella !?
- Non lo sappiamo. - Disse Arty e continuò. - E' stata la tua gatta a svegliarmi. Non
vedendola con noi, non ero sicuro che sarebbe stato saggio svegliarti. Ma Vicky ha
insistito percui...
- Perchè hai svegliato prima lui ? - Domandò Aran con una punta di gelosia.
- Come ha detto Arty, avevo paura della tua reazione nel non vedere Diana con noi.
- In effetti sono molto preoccupato per mia sorella. Dobbiamo uscire da qui. - Disse
infine incavolato.
- \ Ben svegliato volpone. / - Si sentì nella stanza.
- Chi sei ? E dove si trova mia sorella. - Disse lui alzando lo sguardo verso il
soffitto. Non si vedeva nulla assomigliante ad un altoparlante
- \ Sta tranquillo, è in buone zampe per ora. Su principessa Diana, di qualcosa al tuo
finto fratello. /
- \ Aran, non pensare a me e porta in salvo Arty e la tua ragatta. /
- Nemmeno se rischio la mia coda ti lascerei in balia di questi vigliacchi. - Disse incavolato.
- \ Idiota. Lei non ti può sentire, ma tu puoi sentire lei gridare. ahahaha. / - Il gruppo
all'interno della stanza sentì le grida di dolore della volpina. - Maledetti... Lasciate
stare mia sorella !!!! - Disse lui che si incavolò e andò verso la porta tentando di
buttarla giù a calci. Ma la porta non era cosi debole, e anche con l'aiuto di Arty non
riuscirono a buttarla giù. Si sentì. - \ Risparmia le forze, quella porta non è fatta solo
di alberi. /
- \ A..A..Aran.. Non pensare a me, salvati. Vedrai che me la caverò in qualche
modo. / - E tossì.
- \ Credi cosi tanto nelle tue forze da non vedere che finalmente avrò la mia
rivincita ? / - Disse il carceriere.
- \ Sono certa che Angus mi aiuterà /
- \ Angus ? Chi sarebbe questo Angus ? Un'altro membro della vostra squadra ? /
- \ Non te lo dirò mai. / - Rispose lei con tono basso.
- \ Lo vedremo volpina. / - E si senti di nuovo le sue grida di dolore. - In quel momento
si sentirono delle esplosioni.. E Aran disse sorpreso. - Che sta succedendo.
- \ Capo. La Speed Fox è qui. / - Disse un'altra voce maschile.
- \ Come hai fatto a chiamarli ? / - Domandò il carceriere.
- \ Eheh, non posso controllare i membri della nostra squadra se non ubbidiscono ai
nostri ordini. / - In quel momento, si sentì il tonfo di una porta caduta e poi si sentì
una voce femminile che disse. - \ Allontanati subito da quella volpe se non vuoi che
sia la mia coda a traffiggerti. /
- Schira !!! - Disserò tutti i presenti nella cella.
- \ Non mi fai paura. Se tu avanzi anche di una sola zampa, io traffiggerò la gola
della principessa. /
- \ Lei non è una principessa, ma uno dei nostri capi. / - Disse incavolata Schira.
- Allontanatevi dalla porta. - Si sentì da dietro la porta della cella. I tre si miserò
sul muro più lontano e ci fu una piccola esplosione che fece cadere la porta e entrò
un Koala maschio con pelliccia marrone chiaro, capelli corti neri, occhi verde chiaro,
naso nero. Indossa una maglia nera, blu jeans con alla vita una cinta verde scuro che
teneva varie sfere blu scuro. Alcune sfere si notavano che mancavano. Non indossa
scarpe. Lui disse. - Fortuna che Elari ha avuto questa idea.
- Hai ragione Charlie. Sono stato uno stupido a non portarci delle armi. Non ho
valutato bene la pericolosità di questa missione. - Disse serio Aran.
- Che sia colpa mia ? - Domandò Vicky.
- No. E' solo colpa mia. - E chiese. - Che piano state seguendo ?
- Quello preferito da Janse.
- Capisco. - Iniziò lui e continuò. - Bene Arty, Vicky, non abbiamo molto tempo,
usciamo da qui.
- Ma, tua sorella ? - Domandò la gatta.
- Non puoi lasciare la mia volpina zuccherosa in balia... - Disse il volpone.
- Tranquilli, non è la prima volta che affrontiamo una situazione del genere. - Disse
lui serio e continuò dicendo alla gatta mentre lasciarono la stanza. - Io fuggirei
sapendo il rischio che corre mia sorella ?
- Non penso proprio. - Disse lei e chiese. - Pensi che potrà salvarsi ?
- Non penso. Sono sicuro che si salverà. - Disse serio e in quel momento si sentì
un'altra voce femminile che disse. - \ Non hai ancora infilzato quel vigliacco ? /
- Questa è Elari. Mia sorella si trova in ottime zampe e chele. - Disse lui serio.

Ci troviamo in una stanza semi sferica con tetto a cupola e sul lato est ci sono alcuni
macchinari e monitor. Il pavimento e il soffitto sono di metallo mentre i restanti muri
sono di pietra. Al centro della stanza vediamo seduta e legata su una sedia, la povera
Diana ed era ferita sul fianco destro. Dietro di lei c'era una lucertola antropomorfa
di colore verde chiaro, occhio giallo perche l'altro era chiuso da una ciccatrice,
indossa una maglia rossa, pantaloni corti blu chiaro, non indossa scarpe. Lui teneva
con la zampa sinistra il muso della volpina e con l'altra zampa teneva il coltello
insanguinato puntato alla sua gola. L'ingresso posto al lato nord della stanza si vide
Schira che indossa un top nero, gonna lunga e ampia blu scuro. Non indossa scarpe.
Accanto a lei c'era la lupa Elari che indossa una maglia con maniche corte rosa,
pantaloncini corti neri, stivaletti bianchi e sulle spalle portava uno zaino rosa e
bianco. La scorpiona le rispose.
- Ma non posso fare nulla. Non voglio metterla in pericolo.
- E pensi che quel viscido non le prenderà la sua coda comunque ? - Domandò lei
iniziando un litigio con la scorpiona mentre si avvicinarono lentamente verso il
centro della stanza.
- Ehi !! Calma con le parole, sono un tipo sensibile. - Rispose lui.
- Tu sensibile ? Ma se ti sei comportato da vigliacco ferendo la nostra amica senza
darle la possibilità di difendersi. In piu, ora minacci di prenderle la coda con
quell'arma. Non parlerei di sensibilità. - Rispose la lupa guardandolo con serietà.
- Questa volpina merità di essere uccisa. Dopo la figuraccia che mi ha fatto fare. - [ Rif Diana Fox F.S 7]
- Ah si ? In questo caso sei libero di prenderle la coda. - Rispose la lupa.
- Ma che diamine stai dicendo ? - Domandò sorpresa la scorpiona e Elari le
rispose. - Ti sei dimenticata che ho anch'io un conto in sospeso con lei.
- Ma se.. - Disse lei incredula.
- Niente se. - Iniziò lei e guardando la lucertola continuò con decisione. - Tu che
minacci quella sporca volpina. Come ti chiami ?
- Perchè lo vuoi sapere ? - Domandò lui con curiosità.
- Tieniti pure la tua sporca privacy. - Disse lei mentre si tolse lo zaino e cercò
qualcosa al suo interno. Una volta trovato, disse osservando la lucertola. - Ehi coso.
Se sei ancora deciso di prenderle la coda, fallo con la sua arma. - Tirò fuori dallo zaino
l'arma di Diana che è composta da un'asta nera con all'estremità superiore una sfera
argentea e la lanciò verso il nemico dicendo. - Prendi l'osso, bello. - Lui rimase
lievemente spiazzato da quella mossa e usò la sua lingua per prendere l'arma
tenendo il coltello alla gola della volpina, ma appena la sua lingua toccò l'arma.
Entrò in funzione l'allarme che mandò una serie di scariche elettriche verso il
cattivone, che lo immobilizò per un periodo limitato. In quel lasso di tempo il
muro dietro di lui crollò e si vide il granchio Janse che è di colore arancio sul
rosso, e indossa solo una gonna scozzese. Prese con le sue chele le zampe del
nemico e lo allontanò dalla volpina mentre la scorpiona corse verso il nemico e
piantò una chela all'esatto punto della ferita di Diana, mentre disse. - Questo è per
aver ferito la mia amica. - Mentre la lupa andò dalla volpina e iniziò a liberarla.
Schira disse. - Mentre questo è per non rischiare che lo rifai. - Usò la sua coda
stringendo il collo della lucertola e lo sollevò in alto. Mentre Diana si alzò dalla
sedia con l'aiuto della lupa prese la sua arma staccandola dalla lungua del nemico.
Si avvicinò all'appeso dicendo incavolata. - Una vera principessa non fa questo. - E
la sfera si tramutò in una doppia lama e la conficcò nella pancia del nemico e da li,
lei sollevo in altò l'arma a mo di mezza luna dicendo a Schira. - Puoi lasciarlo
andare. - E lo taglio in due dalla pancia in su. Il corpo senza vita del nemico cade a
terra mentre la volpina disse lasciando cadere l'arma e tenendosi ferma le
ferite. - Ma io sono una ex principessa. - E ordinò seria. - Distruggete questo posto.
- Tranquilla Diana, era tutto previsto. - Disse Elari.
- Elari.. Scusami.. - Disse lei e svenì.
- Non è il momento !!! - Gridò la lupa e il granchio aiutò Elari a portar via la
malconcia volpina. E tutto il gruppo fuggi via dalla stanza usando il muro demolito
dal granchio.

All'esterno a una decina di metri di distanza vediamo il gruppo composto da: Elari,
Schira, Janse, Aran, Charlie Arty, Diana, con accanto la crocerossina Dorin. Che è
una cangura con pelo rosso leggermente scuro e marrone chiaro, zampe inferiori
marrone chiaro con punte bianche, zampe superiori rosso leggermente scuro con
punte bianche. Occhi neri, capelli a caschetto castano scuro. Indossa un top rosa,
gonna lunga fino al ginocchio bianco, non indossa scarpe. Lei stava curando le ferite
della volpina mentre lei chiese sorpresa alla lupa.
- Come mai l'anti furto non ha funzionato con te ?
- Zampe finte e isolanti. - Rispose lei sorridendo divertita, in effetti si tolse dei
guanti a forma di zampe che replicavano le sue.
- Complimenti per l'idea e grazie a tutti voi per avermi salvata. - Disse sincera. E
poi disse a Elari. - Perdona la mia stupidità.
- No, avevi ragione. Ci ho pensato e sono giunta alla conclusione che anch'io, se
avessi un fratello che mi avrebbe fatto ciò che hai subito tu, non lo calcolerei più
nel branco.
- No. Mi sbagliavo. Proprio perchè tu vuoi bene a mio fratello, fai parte della mia
famiglia. E poi, non abbiamo la possibilità di scegliere quali saranno i nostri fratelli
o sorelle. Sbaglio ?
- Magari c'era la possibilità. Ne avrei fatto a meno di un paio di pecore. - Disse Schira.
- Sono con te sorella. - Rispose la lupa. In quel momento venne Aran che disse. - Sorella.
Sei ancora decisa nel cercare Angus ?
- Si. L'ho promesso e non sarà questo imprevisto a fermarmi. Non solo, verrà con
noi anche Elari. - Disse seria e continuò. - Però, voi potreste farci da scorta.
- Conta pure su di noi Diana. - Disse serio Charlie.
- Grazie a tutti voi. - E in quel momento si sentì una forte esplosione e lei
disse. - Fratello, direi che è ora di riposarci.
- Concordo. - Rispose lui e tutti entrarono nell'astronave il mezzo si sollevò in aria
e partì.

Nella nuova prima luce, il gruppo originale scese dall'astronave. Diana che indossa
una maglia con maniche corte beije, blu jeans, e non indossa scarpe. Stava parlando
con la cangura dicendole.
- Grazie ancora Dorin per avermi curata.
- Non potresti riposarti per qualche altro ro ? - Domandò lei preoccupata e
continuò. - Non sei al 100%.
- Lo so. Ma devo raggiungere Angus prima che sia troppo tardi. - Rispose lei. In
quel momento uscì suo fratello che indossava gli stessi vestiti nei ro precedenti,
idem per Arty. Vicky indossa una maglia con maniche corte blu scuro, gonna corta
bianca, stivaletti rosa. In quel momento si vide Elari che indossa una camicetta corta
con maniche corte rossa, blu jean's, stivali gialli, e sulla vita indossa una cinta nera.
Portava tra le zampe alcune armi. E domandò con curiosità.
- Sei certa che si trova in questo deserto ?
- Ne ho il sentore. - Iniziò lei e chiese guardandola furbescamente. - Non è che hai
paura di sporcarti le zampe ?
- Mi vuoi far pentire di averti salvata ? - Domandò incavolata la lupa.
- Su. Ti volevo solo prendere per la coda.
- Anch'io. E ci sono riuscita. - E entrambe si miserò a ridere ma la volpina dovette
fermarsi per il dolorino al fianco e poi disse al fratello. - Direi che è ora di proseguire
la missione.
- Si, sorella. - Rispose lui e la lupa diete le armi a lui che mise sui bracci dei bracciali
lunghi con sopra dei piccoli cannoncini a rotazione. Poi disse serio. - Mettiamoci in
marcia. - Sua sorella ricevette la sua arma dall'amica e lei mise l'arma sul braccio
sinistro e poi disse. - Ora si che sono pronta ad affrontare i pericoli. - Quindi il gruppo
con Elari, si incamminò verso la sua destinazione.

Il gruppo perse mezzo ro nel cercare il punto del deserto dove la volpina si era vista.
Aran domandò.
- Sei sicura che non stiamo zampettando a vuoto ?
- Ne sono sicurissima fratello.
- Se continua cosi, sarò la prima lupa arrosto. - Disse accaldata Elari.
- Dammi fiducia, sento che stiamo per arrivare.
- Scusa Diana, ti ricordi veramente dove ti sei vista ? - Domandò Vicky.
- Se non sbaglio.... - Iniziò lei continuando a camminare con fatica. E ad un certo
punto disse. - Si, Vicky. A quest'ora mi stavo osservando incredula, dopo di che... - Il
gruppo si ritrovò a scendere in un vortice di sabbie mobili. Vicky gridò dalla paura
cosi come Arty. E quest'ultimo disse. - Moriremo qui !!
- No. - Disse convinta la volpina e continuò. - Fratello, prendi Vicky e seguici. - Lei
prese la zampa del suo volpone e disse. - Seguimi. - Entrambi si fecerò attirare dal
centro del vortice. Ad un tratto sbucò un grosso verme marrone e giallo, con una
serie di denti piuttosto affilati. Aran disse alla lupa. - Elari, sai cosa fare. - La
lupa prese dalla tasca di dietro, dei dischi luminosi e li lanciò in bocca al verme,
e subito dopo si senti delle piccole esplosioni e lei disse sorpresa. - Deve essere
bello spesso se sentiamo a mala pena le esplosioni.
- Fratello !!! - Lo chiamò la sorella. Lui attivò le sue armi e sparò verso il verme,
per poi dire vedendo il risultato. - Ma non gli facciamo nulla !!
- Provo con la mia arma. - Disse lei che lasciò la zampa di Arty e tentò di scalfire il
corpo dell'animale, ma era troppo duro e lei disse sorpresa. - Ma di cosa è fatto
!!! - Improvvisamente il verme venne colpito da dei raggi laser neri che lo colpirono,
lui si arrabbiò e decise di seguire l'astronave lasciando perdere il suo pranzo. Aran
disse. - Questa è la nostra occasione. - Quindi prese in braccio Vicky e corse verso
il centro della voragine, Arty per non sfigurare fece lo stesso ma Diana non era cosi
convinta dicendo. - Smettila Arty.
- Come ha detto tuo fratello, non abbiamo tempo.
- Il tuo volpone ha ragione. - Disse seria Elari. E li seguì fino a essere inghiottiti al
centro della voragine.

Dopo meno di 3 minuti, il gruppo sbucò all'interno di una grotta grazie ad
un'esplosione. Dalla fessura iniziò a cadere la sabbia. La sabbia e il gruppo dei
animali cadde all'interno di un lago nella grotta, in cui al centro c'era il portale che
la volpina aveva visto. Composto da un'arco bianco con strane scritte dorate. Il
gruppo dopo essersi tuffati nel lago, raggiunse la riva ovest e dopo essersi asciugati
alla bene e meglio, si sorpreserò vedendo il luogo.
- Avevi ragione sorella. - Disse Aran.
- Si, fratello. Ora ci manca solo attraversare quel portale per raggiungere Angus. - E
pensò. - " Porta un'altro pò di pazienza. Vedrai che ti libereremo. " - Poi disse ai
presenti. - Penso che qui inizieremo la nostra vera missione per liberare Angus. - E
chiese osservando il suo volpone e la gatta. - Vicky, Arty, siete pronti per affrontare
ciò che ci sarà dall'altra parte ?
- Sono più coraggioso di tuo fratello. - Rispose serio Arty
- Io non posso dire lo stesso, ma dove va tuo fratello, vado anch'io. - Rispose Vicky.
- Elari, fratello. Siete pronti ad affrontare il pericolo ?
- Ti proteggerò sempre sorella. - Rispose lui.
- Si, come l'ultima volta. - Lo stuzzicò Elari.
- Ci hanno preso di sorpresa. - Si incavolò Aran.
- Ehm.. Scusa Diana, ma devo bagnarmi di nuovo la pelliccia ? - Domandò Vicky
osservando il lago.
- Ahimè si, Vicky. Oppure vuoi attendere che quella sabbia copri tutto il lago ?
- Personalmente aspetterei amica mia.
- Seguirei il tuo consiglio Vicky. Ma se è il lago a far funzionare il portale ?
- Sono sicuro che quella scritta significa qualcosa. Se solo qualcuno di noi la
capisse. - Disse Arty.
- Hai ragione mio bel volpotto. - Iniziò Diana e continuò pensierosa. - I simboli
sembrano uguali a quelli sulla base della statua di Angus, chissà che significano ? - Si
domandò alla fine.
- Non abbiamo molto tempo sorella. - Disse Aran, vedendo il cumulo di sabbia iniziare
a coprire il lago.
- Hai ragione fratello. - Disse lei e guardando tutti esclamo. - Andiamo !! - Quindi il
gruppo si tuffò per raggiungere il centro del lago. Una volta arrivati lei disse. - E' il
ro della verità.
- Ti seguiremo Diana. - Disse Elari.
- Ne sono sicura. - Rispose lei e attraversò il portale mentre i simboli sull'arco si
illuminarono.

Lo stesso portale si trovava in mezzo ad un bosco lussureggiante, e a poca distanza
dal portale si vide di spalle un panda antropomorfo maschile che indossa solo dei
jeans marrone chiaro, e si stava sgranocchiando un bambù, mentre sulla spalla
destra aveva poggiata una lancia composta da una lama argentata e bastone di
bambù. In quel momento sentì un sibilo provenire alle sue spalle. Lui si voltò
dicendo. - No... Non può essere vero !! - Appena la volpina mise la sua zampa bianca
sul nuovo suolo. Lui disse allarmato. - Stiamo per essere invasi dagli alieni !!!
Aiuto !!! - E corse via lasciando la lancia e il bambù sul posto. Il gruppo uscì dall'arco
e si sorpreserò nel vedere dove si trovavano. Non era certamente il deserto di
Huranim e la vegetazione intorno era molto rigogliosa, e sentirono in lontananza
vari versi che non avevano mai sentito prima. Aran chiese alla sorella.
- E ora, dove ci troviamo ?
- Non ne ho idea. - Rispose lei sorridendo imbarazzata.

Nel prossimo episodio

Il gruppo saprà dove si trova ? La volpina riuscirà a salvare il cavallino volante ? Le risposte a queste domande si troveranno nella terza parte. Forse... ^^;

Note