Karin #15
"Karin In Galera"

Come dice il titolo. ^^; Rimane per qualche ora all'interno di una cella del distretto.

Riassunto

L'avventura di Karin riparte da Fukui grazie all'incontro con Hai Kumano e dopo fece la conoscenza della sua famiglia, qui dopo un paio di battute e un'artacco da parte di due ragazzi, decide di far la guardia del corpo ad Hai anche per conoscere le sue amicizie. Dopo di che lei ad un tratto scompari' davanti al resto della famiglia e si ritrovo' a conversare con tre ombre che le dietero' una missione oltre ad un bracciale e quest'ultimo si illumino' davanti a tre ragazzi, cio' successe dopo che Karin combatte' contro una banda di cattivi ragazzi, riuscendo a sconfiggerli tutti o quasi. In effetti aveva salvato due ex membri di quella banda, ma sapeva che Yotashi non c'e l'aveva fatta, e lei girovago' per la citta' fino a ritornare nei pressi del fiume dove aveva conosciuto per la prima volta Hai, e si addormento' dopo che si sveglio' girovago' senza meta, ma se la prese con un palo innocente, e venne condotta all'interno della stazione di polizia che pero' ne usci' poco dopo e incontro' Yuko che accompagnio' alla casa e qui conobbe la madre di Yuko. Quest'ultima vide la seconda sparizione involontaria di Karin, e le ombre salvarono la sua vita e la rispedirono a casa Kumano. Lei decise di riandare alla casa di Yuko e qui venne ferita da un poliziotto e il capitano della polizia le vide la ferita e rimase sorpreso del suo sangue blu, e lei scappo' via andando all'ospedale trovando Hai, e Sekuro fece la conoscenza di Sakura, la sorella di Yuko. Intanto il capitano decise di sapere di piu' sul conto di Karin.

Tempo lettura circa

Erano le 13:00 quando Karin attraverso' furtivamente il ponticello e si diresse verso casa Kumano. Controllo' la ferita perche' non le faceva piu male, e vide che si era formata una piastra di colore blu. Quindi pensò.

- " Si e rimaginata. Ma fino a quando il colore non ridiventi normale, devo stare alla larga dal capitano di polizia. " - Quindi si avvicino' al cancello e stava per suonare. In quel momento il cancello si apri' e vide il capitano e lui vide Karin. La sopresa era reciproca e Karin tento' di andarsene, ma venne fermata dalla presa del capitano che le aveva afferrato un braccio. In quel momento le venne il desiderio di usare gli artigli per scappare. Ma poi ci rinuncio' e disse.

- Lasciatemi il braccio.

- Solo se mi promettete che non scappate. Signorina Karin Walker.

- E come sapete il mio nome ?

- Non e stato difficile. Mi e bastato dirglielo alla signora Naiko.

- E come sapevate che venivo qui ?

- Ha dire la verita'. Avevo avvertito la signora Asami che quando venivate, mi doveva telefonare. Ma visto che ci siamo incontrati. Sara' piu facile tenere un piccolo interrogatorio.

- Ok ci sto. Allora lasciatemi il braccio. Vi prometto che non scappero'. - Quindi il capitano lascio' il braccio di Karin, e lei dopo aver costatato che non aveva dolori al polso. Segui' il capitano in casa, non si accorse che Sinoky stava vicino al cancello e che li seguiva. Ma quando lo vide penso'. - " Ormai e finita. Credo che Sinoky gli abbia detto tutto. Pazienza, mi dispiace solo che non potro' aiutare i miei amici, a meno che non gli chieda un po' di tempo, prima di andare in galera. Si faro' cosi. " - Quindi entrarono in casa, e il capitano disse. - Credo che avrai fame. Non e cosi ?

- Avete intuito. A proposito. Che ora sono ?

- Sono le 13:05

- Grazie. - Quindi Karin ando' in cucina, e li trovo Dosyuke e Asami. Vedendo Asami, Karin le disse. - Scusatemi senpai Kumano, non dovevate stare all'ospedale ? - Asami si giro' e vedendo Karin disse.

- Karin ! E da ieri sera che non ti vedo. Allora, come ti senti ?

- Sto bene senpai Kumano.

- Bene molto bene. Io sto preparando il pranzo per poi andare all'ospedale. - In quel momento suono' il campanello. E Sinoky ando ad aprire. Passo qualche minuto e venne insieme a Yotami. Quest'ultimo disse.

- Karin ti dovrei fare una domanda.

- Dopo Yotami. Non vedi che prima sta il capitano. - Disse indicando il capitano.

- Volete favorire capitano. - Disse Asami, mettendo sul tavolo i piatti con la minestra.

- Grazie, ma sono in servizio.

- Allora, possiamo iniziare ? - Disse Karin. - Sinoky, Dosyuke, Yotami. Venite a pranzare.

- Vedi che noi stiamo gia in questa stanza. Quindi perche' ci chiami ?

- Non si sa mai, potete essere sordi oltre che muti.

- Perche dici questo Karin ?

- Da quando sta il nostro capitano. Non avete detto niente. Se e per commiserazione, non vi preoccupate tanto prima o poi doveva finire cosi.

- Cosa state dicendo signorina Karin ? - Disse il capitano.

- Semplice mi dovete portare in galera, e per molto tempo. Se non era per un motivo che reputo molto importante. Non vi chiedevo del tempo.

- Scusate signorina. Sara meglio che prima mangiate e poi parlate, mi sembra che state dando i numeri e scusatemi per cio che vi sto dicendo. Vi lascio soli staro' fuori all'ingresso. Quando finite signorina potete venire da me.

- Ok, verro' subito dopo. E grazie per la fiducia che mi date.

- Non direi, che si tratta di fiducia. E solo che non potete scappare da qui visto che chiamero' dei rinforzi quando usciro'.

- Allora ritiro cio che ho detto prima sulla fiducia. Ma credo che se voglio potrei scappare benissimo. E non sto dicendo per presunzione.

- Fate i vostri piani signorina. Io li sapro' battere.

- Grazie. Ma ora l'unico piano che ho. E quello di mangiare.

- Scusatemi. Meglio che vada. - Quindi si avvicino alla porta e l'apri mentre stava uscendo si volto' e disse. - Non tentate minimamente di scappare signorina.

- Va bene faro la brava. Ve lo prometto. - Disse alzando la mano sinistra. Quindi usci' e chiuse la porta. Dopo di che le persone rimanenti iniziarono a mangiare. Dopo qualche minuto di silenzio Yotami disse.

- Senti Karin.

- Si cosa c'e ? - Disse mentre aveva il cucchiaio in mano.

- Sei pronta per la domanda che ti dovrei dire ?

- Sentiamo. Prima aspetta voglio sapere qualcosa dai ragazzi.

- Daccordo.

- Allora Sinoky. Cosa gli hai detto.

- Niente di speciale. Voleva sapere che legame c'era con la famiglia Kumano. Poi gli ho detto che era un maniaco che aveva distrutto la banda.

- Ho, oh. Pensa ancora al caso della banda. Non so che fare. E tu che gli hai raccontato. - Disse rivolto a Dosyuke.

- Niente.

- Non lo voluto farlo parlare. Altrimenti poteva dire tutto. Non che non sappia mantenere i segreti. Ma di certo non riesce a tenere testa a quel capitano. - Rispose in sua vece Sinoky.

- Va bene grazie. - Disse Karin e chiese. - Senpai Asami ?

- Si, cosa c'e Karin ?

- Allora cosa dovete fare di vostro marito ?

- Ti senti bene Karin ? Lo sai benissimo che quando uno e morto si fa un funerale.

- Davvero ? Grazie non lo sapevo.

- Ma sei sicura di sentirti bene ?

- Si sto bene senpai Asami.

- Allora sei pronta per la mia domanda ? - Disse Yotami.

- Si spara.

- Dimmi la verita' Karin. - Disse in modo deciso e guardandola negli occhi. - Tu sapevi che mio padre doveva morire ? Si o No, se e no. Allora come mai hai detto quella frase all'ospedale.

- Vuoi sapere la verita' ? - Disse Karin mentre tutti si fecero interessanti.

- Si dimmela.

- Allora si. Si lo sapevo. Anzi ti diro' che sapevo anche che il capo aveva la pistola. E non ho fatto niente per fermarlo.

- Capo ? Ti riferisci a quello che a ferito Hai ?

- Si. Proprio quello. Ora scusatemi ma devo andare a parlare con il capitano. - Quindi si alzo' e usci' dalla cucina. Mentre i restanti non credevano ancora alle loro orecchie.

Usci dalla casa e la stava aspettando il capitano. Quando la vide disse.
- Vedo che avete mantenuto l'impegno. Ora se potete venire ho la macchina qui dietro.

- Macchina ? Quale macchina. Mica lo vista.

- Lo nascosta. Seguitemi.

Quindi uscirono dal cancello e girarono l'angolo, poi Karin vide un automobile. Quindi il capitano apri lo sportello e Karin ci entro', poi il capitano giro' e entro' al posto di guida e mise in moto. Per tutto il tragitto Karin non disse niente. Parlo' solo, quando arrivati a destinazione e scesi dalla macchina. Karin seguiva il capitano per andare nel suo ufficio.

- Scusate capitano, ma come vi chiamate ?

- Non ve lo detto signorina Karin ?

- Non mi sembra.

- Allora scusatemi per la mia dimenticanza. Mi chiamo Noichi Etane.

- Forse e meglio che continui a chiamarvi capitano.

- Come volete signorina Karin.

Quindi entrarono in ufficio e il capitano dopo aver appoggiato la giacca, si sedette.

- Signorina accomodatevi.

- Scusate capitano ma ora voglio stare in piedi. E non mi interessa che insistete altrimenti me ne vado. Anche se non dovrei.

- Come volete.

- Allora vogliamo iniziare ? - Disse Karin con impazienza.

- Si. Rispondete a questa domanda. Cosè quel liquido blu che vi ho visto alla spalla ?

- Ehm.. Non potete fare la domanda di riserva ? - Disse Karin un po' imbarazzata.

- Va bene, eccovi la domanda di riserva. Mi dite come avete fatto a scansarvi il proiettile, tanto da ferirvi solo di striscio ?

- Prima di rispondere a questa domanda, posso farne una io ?

- Daccordo. Ma ad una condizione.

- Quale ?

- Quella che poi voi dovrete rispondere alle mie.

- Ci sto. Anche se la risposta che vi diro' non ve la aspettate. Allora la domanda e questa. Devo' finire in galera dopo aver dato la risposta ?

- Non potrei dirlo. Se mi dite che siete stata fortunata all'episodio del proiettile. Non andrete in galera, ma anche se mi dite un'altra cosa, non andrete in galera. Diciamo che e piu la curiosita che altro.

- Grazie. Mi fate sentire meglio. Quindi e inutile farvi la richiesta che avevo in mente.

- E quale sarebbe ?

- Lo saprete. Se oggi, per un motivo, andro' in galera.

- Come volete signorina. Ora che vi ho dato una risposta. Mi dite le vostre di risposte.

- Certamente. Per quando riguarda la domanda di riserva, vi potevo dire che avevo avuto fortuna. Ma non mi piace rubare le risposte altrui. Quindi vi dico che e stata la mia prontezza di riflessi a farmi scansare e tenere fuori tiro senpai Naiko.

- Mi sta bene. E per la domanda principale ?

- Per quella vorrei che stesse qui un mio amico.

- E chi sarebbe ?

- Fate cosi. Visto che sapete il mio cognome. Allora rintracciate tutte le famiglie con lo stesso cognome.

- Ma ci vorra' un sacco di tempo.

- Meglio. Dopo averla rintracciata chiedete di Michele. Dopo che vi parlera' chiedete a lui di Franchie.

- E chi sarebbe ?

- E uno della polizia. Ed e amico sia della famiglia Walker che mio.

- Va bene. Ma vorrei sapere cosa c'entra con la vostra risposta.

- C'entra molto.

- Di che citta e' ?

- Non mi ricordo. Inizia con K.

- Ma sai quante citta sia piccole che grandi iniziano con la K ? - Disse Noichi sbarlodito da quella domanda.

- Non lo so. Ma ricordo che c'era una collina con un tempio. e delle sala giochi.

- Non so se mi state prendendo in giro o cosa. Ma la nostra citta' e una delle poche che non abbia un tempio. Sentitemi cercate di ricordare.

- Aspettate. - E si mise a pensare. Dopo dieci minuti che nel frattempo si sedette sulla sedia e aveva assunto la posizione del pensatore. [ Scusatemi, ma non ricordo che nome a quella scultura. NDR.] Alla fine disse. - Ci sono ! Mi sono ricordata.

- Allora ?

- Si chiama Kyoto.

- Benissimo. Vedro' sull'elenco quanti Walker ci vivono, anche se non credo ce ne siano molti. Ditemi i nomi dei componenti della famiglia.

- Allora, c'e il marito che si chiama Michele. La moglie che si chiama, Sarah, poi c'erano due figli che si chiamavano Mary e Tomas.

- Perche dite c'erano ? - Domando' incuriosito il capitano.

- Vi spiego. Mary e morta durante un combattimento. Mentre Tomas mi odia, perche sono stata io a ucciderla.

- Coosaaa !? - Disse il capitano incredulo. - Voi avete commesso un omicidio ? - E continuo' riflettendoci. - Ecco perche' state in questa citta'. Non volevate che vi catturavano.

- Non e proprio cosi. Ma vi dico di telefonare.

- Faro certamente cosi anzi vado subito.

- Va bene, allora io me ne vado.

- No signorina, non se ne parla nemmeno. - Disse Noichi a voce alta.

- Ma come ? Prima mi avete detto che potevo uscire ?

- Si prima. Ma ora avete confessato un omicidio, quindi dovete rimanere.

- Mi state dicendo che devo andare in galera. - Chiese un po' sorpresa Karin.

- Si proprio cosi. - In quel momento il capitano premette un pulsante e dopo un po' venne qualcuno che busso'. - Avanti. - Quindi si apri' la porta ed e il sergente che domando'. - Mi avete chiamato ?

- Certamente ! - Disse in tono arrabbiato. - Portate la signorina Karin in galera, poi si vedrà per quanto deve starci.

- Hai vostri ordini capitano. - Quindi si avvicino a Karin e disse. - Venite andiamo alle prigioni. - Quindi si alzo' e stavano per uscire quando Karin si girò e disse. - Capitano. Potete venire questa sera alle 10.

- Per quale motivo ?

- Vi prego venite. - Disse in tono di supplica e inchinandosi contemporaneamente.

- Va bene. Mi avete convinto.

- Andiamo sergente. Ora potete fare il vostro lavoro.

Quindi il sergente e Karin andarono alla porta dove portava alle prigioni. Mentre camminavano per lo stretto corridorio, il sergente disse.

- Vedo che l'avete convinto.

- Si. Ma spero che mi dia ascolto questa sera.

- E se non ti desse ascolto cosa vorresti fare ?

- Come si dice. Me ne andro'.

- Quindi vorresti evadere.

- Se si dice cosi, allora vorra' dire che se non mi da ascolto dovro' evadere.

- Sempre se ci riesci. Non mi sembri una che sappia maneggiare le serrature.

- Cosa vorresti dire ?

- Niente non preoccuparti. - Rispose lui sorridendo. Quindi erano arrivati alla cella, e dopo che il sergente apri' il cancello e fece entrare Karin. E subito dopo chiuse il cancello. E disse.

- Buona permanenza signorina Karin.

- Grazie. - Inizio' lei e domando'. - Sentite, che ora sono. - Quindi il sergente controllo' l'ora e vide che erano le 14:30 e glielo disse.

- Grazie - Disse Karin mentre si mise in un angolo, e si sedette e poi disse. - A che ora viene il pranzo ?

- Alle 18:30.

- Grazie. - Quindi il sergente se ne ando. Mentre Karin in un angolo stava pensando a cio che doveva fare se Noichi non gli dava ascolto.

Mentre Noichi stava telefonando alla casa dei Walker.

Nel prossimo episodio

Con Karin in galera per via dei rimorsi per aver ucciso Mary Walker. Cosa farà ora l'aliena ? Certo è, che con i suoi poteri, una prigione terrestre non la fermerebbe, se decidesse di uscire. ^^;

Note