Karin #16
"Trappola Scattata"

Quale trappola dite voi ? Bhe, leggete per scoprirlo. ^_~

Riassunto

L'avventura di Karin riparte da Fukui grazie all'incontro con Hai Kumano e dopo fece la conoscenza della sua famiglia, qui dopo un paio di battute e un'artacco da parte di due ragazzi, decide di far la guardia del corpo ad Hai anche per conoscere le sue amicizie. Dopo di che lei ad un tratto scompari' davanti al resto della famiglia e si ritrovo' a conversare con tre ombre che le dietero' una missione oltre ad un bracciale e quest'ultimo si illumino' davanti a tre ragazzi, cio' successe dopo che Karin combatte' contro una banda di cattivi ragazzi, riuscendo a sconfiggerli tutti o quasi. In effetti aveva salvato due ex membri di quella banda, ma sapeva che Yotashi non c'e l'aveva fatta, e lei girovago' per la citta' fino a ritornare nei pressi del fiume dove aveva conosciuto per la prima volta Hai, e si addormento' dopo che si sveglio' girovago' senza meta, ma se la prese con un palo innocente, e venne condotta all'interno della stazione di polizia che pero' ne usci' poco dopo e incontro' Yuko che accompagnio' alla casa e qui conobbe la madre di Yuko. Quest'ultima vide la seconda sparizione involontaria di Karin, e le ombre salvarono la sua vita e la rispedirono a casa Kumano. Lei decise di riandare alla casa di Yuko e qui venne ferita da un poliziotto e il capitano della polizia le vide la ferita e rimase sorpreso del suo sangue blu, e lei scappo' via andando all'ospedale trovando Hai, e Sekuro fece la conoscenza di Sakura, la sorella di Yuko. Intanto il capitano decise di sapere di piu' sul conto di Karin che riusci' ad incontrarla per caso e la porto' al suo ufficio per sapere di piu' su di lei, e lei un po' ingenuamente gli racconto' della morte di Mary per mano sua, e ovviamente si ritrovo' sbattuta nelle prigioni della stazione di polizia che aveva visitato tempo prima..

Tempo lettura circa

Erano passate 4 ore da quando Karin era in prigione. Lei si scocciava a rimanere sempre in un posto, la cosa peggiore era che non c'era nessuno a farle compagnia, e pensava a Sekuro e Hai. Ma il pensiero piu' importante
era destinato a C 08 l'amico che doveva salvare. In quel momento la porta si apri' e la senti' chiudere. Dopo qualche minuto vide il sergente che portava un vassoio e si avvicino alla cella dove sta Karin che poi e l'unica occupata. Quando arrivò disse.

- Eccovi il pranzo signorina.

- Grazie, e inutile che lo portate dentro. Potete lasciarlo fuori dalla prigione.

- Impossibile. Poi come farete voi a mangiare ?

- Non vi preoccupate per questo.

- Va bene come volete. - Quindi lo lascio' fuori dalla cella e se ne ando. Dopo di che Karin si avvicino' e fece uscire il braccio fuori dalle sbarre e prese il vassoio. Ma si accorse che non poteva portarlo dentro. Quindi assicurandosi che non veniva nessuno si teletrasporto fuori e dopo aver preso il vassoio si riteletrasporto' dentro. E vide cio che conteneva il vassoio. C'erano due ciotole con un brodo e dentro c'erano dei pezzi. L'odorino prometteva che ci si poteva fidare. Il bello e che non vide ne cucchiaio ne altro solo due bastoncini uniti. Karin rimase molto dubbiosa per via che, non sapeva cosa fare dei bastoncini. Quindi fece l'unica cosa che poteva fare. Prese una ciotola e bevve il contenuto a sorsi perche' era caldo. Poi fece lo stesso con l'altra. Alla fine rimise tutto a posto, anche il coperchio e ripetè l'operazione di teletrasporto. Alla fine quando era in cella penso'.

- " Prometto che diro' al sergente di metterla dentro la colazione domani mattina, ora mi sento molto stanca mi faro un riposino. " - E si mise a dormire.

Erano le 9:53 quando una voce la chiamo'.

- Signorina Karin. Signorina Karin.

- Si chi e ? - Disse assonata, poi come presa da terrore disse. - Che giorno e ? E che ora sono.

- Oggi e domenica e sono le 9:55.

- Per fortuna sono ancora in tempo. haaaawwww. - Stendendo le braccia verso l'alto facendo i pugni. In quel momento uscirono gli artigli, ma scomparvero quasi subito tante' che l'intrerlocutore penso' che avvesse un'allucinazione.

- Cosa volevate dirmi signorina ?

- Ecco si tratta di questo. - Disse strofinando gli occhi. - Voglio che mi lasciate andare. Oppure se volete venire con me. Non ci sara' problema per me. - Nel frattempo aveva finito di strofinarsi gli occhi, e guardava il capitano.

- Come osate. Voi avete confessato il pranzo e volete che vi faccia uscire ?

- Se volete, potete venire con me. A proposito ? Come sarebbe che ho confessato il pranzo ?

- Ho detto cosi ? - Disse imbarazzato il capitano.

- Si ho sentito che avete detto cosi.

- Forse sara' stato un lapsus. Mi saro' confuso con la domanda che vi dovevo fare.

- Perche' ? Ora non la fate piu ?

- Si ora la faccio.

- Cosa ? - Disse con punti interrogativi intorno alla faccia.

- La domanda ovvio no.

- Gia avete ragione. Allora, cosa volete domandarmi ?

- Semplice. Come avete fatto a mangiare ?

- Ovvio come si fa normalmente.

- E cioe ?

- O bevuto il brodino.

- Questo lo so anch'io.

- E allora che me la fate a fare sta domanda. Se sapete gia la risposta.

- Grrrr ! Voglio sapere. COME AVETE FATTO A PORTARE IL VASOIO DENTRO LA CELLA E RIMETTERLO A POSTO.

- Accidenti che voce. - Disse Karin stappandosi le orecchie e continuo' mentre aggiusto' ll meglio i capelli. - Dovete mettervi a cantare. Meglio sulla lirica.

- Vi faccio cantare a voi signorina se non mi dite la risposta.

- E io non ve la dico.

- " ???? " E perche ? - Domando' sorpreso Noichi.

- Mi piace cantare, specialmente quelle canzoni che stanno in Italia. Tutte belle. Da quelli dei pizzaioli di una citta italiana chiamata Napoli. A quella dei camionisti di Milano.

- " ???? " E come sono quelli di Milano ? - Disse interessato il capitano.

- Personalmente non lo so. Ma c'era uno che diceva ad una riunione che credo erano tutti camionisti, il ritornello. Io ce lo duro. Lo diceva per due volte, poi i camionisti dicevano Aleee. - Poi con la faccia tutta un punto interrogativo continuò. - Ma non ho mai capito cosa c'e l'aveva duro e perche' ? - Poi ridivenne seria e disse. - Non perdiamo tempo. Mi volete far uscire da qui dentro o no ?

- NO !!! A meno che ?

- Cosa ?

- Non mi rispondete come avete fatto a bervi il brodino.

- Ma se lo sapete perche' ve lo devo dire ?

- Va bene ciao. - Quindi se ne ando' stizzito anzi nervoso, pero' quando si stava allontanando troppo, Karin disse.

- Sentite, avete parlato con la famiglia Walker ?

- Si. Il vostro amico verra domani o dopo domani.

- Grazie. " Ora non mi resta che usare il mio potere per andare e ritornare qui. Ma perche e tanto cocciuto ? Grrr mi fa rabbia. " - E diete un pugno, alla cella, ma con gli artigli che erano usciti, taglio in tre pezzi la sbarra vicina. - Opsss. Va be' lo lascio cosi, mica ho il potere di attaccare le cose.

Passo del tempo. Erano le 10:20 quando la porta si apri' e scese il sergente con un uomo, anzi un barbone da cio che vedeva. Fece Karin sulla telecamera.!>

- [ Che vuoi ? NDR. ]

- Senti non mi sembra tanto alla giapponese.

- [ E che te frega, basta che chi legge si diverta. NDR.]

- Va bene ma a me sembra solo una fesseria come storia.

- [ Vedrai cosa ti combinero ! Attenta Karin. NDR. ]

- Mi fai ridere.

- Sentite voi due. - Disse il sergente.

- Cosa vuoi !

- [ Cosa vuoi NDR. ] - Dissero entrambi molto nervosi. Il sergente si fece piccolo e disse. - Scusate ma dobbiamo continuare la storia.

- Avete ragione. - Dissero entrambi. Allora il barbone o giu di li si accomodo' nella cella vicina e dopo un po' si mise a dormire. Anche Karin voleva fare lo stesso, ma aveva paura che non riusciva a svegliarsi in tempo. Poi le venne in mente che aveva la collana, quindi la prese e se la vide. Dopo un po' la nascose da capo dentro la maglia, e girò per la cella, per via che non aveva niente da fare, e le venne in mente il nuovo arrivato quindi lo vide e pensò.

- " Beato lui che non a queste preoccupazioni. Ora che mi viene in mente, come faccio a uscire con questo che sta vicino a me ? Mmh. Mi sembra strano, che sia venuto quasi subito dopo che il capitano se ne sia andato. E se fosse un deficente che vuole scoprire come farò ad uscire da qui. Puo darsi che il sergente gli abbia detto che volevo evadere. " Che scema che sono. Ma si puo essere cosi stupidi. - Disse mentre si stava per dare i pugni ma si fermò in tempo, perche stava il barbone. - " Non posso togliermi gli artigli altrimenti mi potrebbe vedere. Ma vedi non posso darmi nemmeno un cazzotto in testa. " Ma perche' !! - Disse lei un po' arrabbiata, poi illuminata da un'idea esclamo'. - Ho trovato ! - Quindi si diresse verso il muro e scontro la testa contro e rimbalzo indietro. Poi si alzò e si mise a ridere. Intanto il barbone stava facendo finta di dormire e vedendo cio che la prigioniera stava combinando pensò.

- " Ma che razza di compito che ho avuto. " - Intanto Karin si alzò tutta dolorante. E si mise a pensare.

Nel frattempo al piano superiore. Il capitano ricevette una visita da Dosyuke, Sinoky e Yotami. Dopo di che andarono giu. E i tre videro Karin che aveva le mani nei capelli.

- Ciao Karin. - Disse Dosyuke. Alla voce, lei si voltò lasciando le mani, i presenti e anche il barbone videro cio che aveva in testa. E cioe' un bernoccolo formato Everest. E tutti si misero' a ridere. Karin si rimise le mani in testa e si accuccio nell'angolino. Poi disse.

- Capitano quando finirete. Se potete chiudere la porta a chiave e togliermi questa guardia del corpo. - Indicando il barbone. Che in quel momento stava ancora ridendo e gli scappo la bottiglia a terra.

- Daccordo hahahaha. Karin Hahaha. Anzi sua cucuza Karin. - E trascino' via il barbone che ancora stava ridendo. Anche gli altri due si misero a ridere logicamente. Intanto Karin pensò e poi si tolse le mani dalla testa, e vedendola scoppiarono da capo a ridere. Anche il capitano che era ritornano la vide e subi la stessa sorte. Tutti si sganasciavano dalle risate tante' che caddero a terra e si poggiarono al muro con la mano sulla pancia Poi Karin disse.

- Vi divertite ? Allora vi voglio stupire con qualcuno dei miei effetti speciali. Mi potete dire che ora sono ?

- Hahaha. S.S.Sono le 10:35 Hahaha.

- Ancora. Credo che a mezzanotte verra quello.

- Cosè ? Aspetti il principe azzurro ? Hahahaha. - Disse Dosyuke.

- Complimenti. Snif. Capisco quando non sono gradita. Allora tolgo il disturbo. - Disse con le lacrime agli occhi per la vergogna che aveva subito.

- Questa e buona Karin, hahaha. Ma come fara sua cucuza Karin ad andarsene da qui. Visto che la porta, come mi hai detto tu. Lo chiusa a chiave ?

- E qui smetterete di ridere all'istante. Peccato che non ci sarò quando farete quella faccia da bambalucchi. Ma non preoccupatevi, non vi lasciero' per molto tempo. Vado a fare un servizio e torno. - Poi si mise a pensare e continuò. - Diciamo, verso le due. - E abbassando un po' lo sguardo disse. - Volevo che nessuno mi vedesse usare questo trucco. Ma visto come vi siete comportati. Non mi resta che rendere pan per focaccina.

- Si, hahaha, dice pan per focaccia, Karin. - Disse Sinoky.

- Ma il fatto e che a mua, piacciono le focacce piccole dette anche focaccine. Va bene ora basta mi sono stufata di stare a sentirvi ridere. Ci vediamo alle due ciao. - Quindi scompari con ancora le lacrime agli occhi l'espresione che dava era di tristezza. Forse per via che dei suoi amici si stavano divertendo a vederla. Ma si consolo' pensando che subito dopo dovevano smetterla per causa di forza maggiore. In effetti era vero visto che quando si teletrasporto' e poi scompari del tutto i suoi amici e Noichi rimasero di sasso, per alcuni minuti. Poi alla fine il capitano scatto' fuori e chiamo' i suoi uomini e la maggior parte parti' per cercare Karin. Ella stessa stava sul tetto della stazione di polizia e si mise a camminare.

Intanto alle celle, i due erano ancora rimasti li, e dopo un po' si ripresero.

- Credo che l'abbiamo ferita con le nostre risate. - Disse Sinoky.

- Forse hai ragione. Hai visto il suo volto prima che scomparisse.

- Si era triste, molto triste. E lo immagino, ci considerava degli amici e noi gli abbiamo riso in faccia. - Disse un po' pensieroso Sinoky.

- Pero' devi dire che abbiamo delle attenuanti.

- E quali sarebbero ? - Domando' lui sorpreso.

- Come fai a non metterti a ridere con un bernoccolo formato Everest. - Hai ragione. - Rispose sorridendo.

- Una cosa pero' non capisco. - Disse un po' dubbioso Dosyuke.

- Cosa ?

- Come faceva a tenerlo nascosto. Mettendo solo le mani. Che sia come quello delle spade finte.

- E cioe ?

- Ti spiego. Le spade finte, sembrano vere ma sono finte.

- ... - Disse Sinoky con faccia allibita' e di stucco.

- Allora su queste spade la punta e retrattile, cioe che premendola scompare all'interno della spada.

- Quindi tu credi che anche il bernoccolo di Karin ritornava alla testa. Ogni volta che gli metteva le mani sopra ?

- Si proprio cosi.

- Impossibile. Sarebbe troppo divertente. - Rispose Sinoky sorridendo al pensiero e continuo' rimanendo serio. - Va be prima che mi vengono altre crisi di risate, sara meglio andarla a cercare.

Quindi uscirono dalla stazione della polizia e andarono in giro a cercarla. Ma non sapevano che lei, li aveva visti uscire dalla stazione dal tetto di essa. Karin pensava con molto dolore alle risate che avevano fatto su di lei, quelli che considerava amici. Quindi decise che se ne aveva la possibilità, si doveva vendicare. Ma non voleva vendicarsi con le sue armi. Bensi' con qualcosa di molto piu' divertente per lei e molto piu' imbarazzante, per loro. Dopo di che si sedette e penso' come smascherarlo, anche se era facile visto che gli aveva gettato l'esca. Ma se scappava e si ritrasformava in Yuko o altro ? Di certo lo perdeva di vista e quindi era la fine per C 08.

- Ho deciso. Usero' la forza.

Quindi si riteletrasporto' giu e piu' precisamente alle celle ma al di fuori. E sali' le scale che davano alla porta che ovviamente era aperta. E entro nella stanza, alla scrivania stava il sergente e vedendola disse.

- Avevo ragione che tu non potevi essere scomparsa. Ti sei mimetizata per far si che tutti se ne andavano a cercarti, per poi uscire indisturbata. Ma non hai fatto i conti con me. - Quindi si alzò dalla scrivania e gli puntò la pistola, e disse. - Prima ti ho colpito alla spalla per via che non portavi armi. Ma quando ho saputo che eri scomparsa sotto il naso del capitano, ho capito che tu non scherzi. Allora alza le mani e girati.

- Mi dispiace. Ma non sono ricomparsa per poi essere fermata da te. - Quindi si avvicino' e il sergente gli sparo', mentre stava sparando, Karin si gettò sul pavimento e poi appogio' le mani sul pavimento e con i piedi afferro' la testa del sergente e fece volare sia lui che la pistola che cadendo sparo' a vuoto e colpì il soffitto. Dopo di che si alzo' e prese il braccio del sergente e lo trascinò verso le celle. Una volta arrivati, lei gli disse.

- Dammi le chiavi.

- Tieni. - Il sergente le diete le chiavi.

- Come mai cosi ubbidiente. - Domando' un po' sospettosa Karin.

- Facile. Tra poco verranno tutti e tu non potrai scappare.

- E vero ! Lo sparo li avra' avvertiti. - Quindi molto velocemente apri' la cella e fece volare il sergente dentro. Dopo di che non chiuse la porta, vedendo che stava dormendo. Quindi usci' e non vide nessuno. Percio' usci' fuori e senti il rumore delle sirene che si stavano avvicinando. E uso' la sua velocita' con conseguente scomparsa per andare all'ospedale dov'era ricoverata Hai.

Intanto le macchine della polizia si erano fermate e il capitano scese dall'auto e si diresse dentro. All'interno non c'era nessuno, ma vide una pistola a terra.

- " Deve essere quella del sergente. " - Quindi lo cerco' ma non trovandolo penso - " Ma dove si e cacciato ? " Voi due andate alla porta sinistra. Io invece vado in quella destra. - Quindi il capitano scese le scale e vide all'interno della cella il sergente. Si avvicino e vide che aveva una ferita alla testa. Controllo' se era vivo ed lo era. E grido. - CHIAMATE UN AMBULANZA.

Intanto Karin arrivo' all'ospedale. Erano le 11:50 mentre entrava dentro l'ospedale. E ando dritta alla camera di Hai.

Intanto l'auto-ambulanza era venuta e portava il sergente all'ospedale, accompagnato dal capitano.

Dopo 10 minuti erano arrivati. Era l'ospedale dov'era ricoverata Hai.

Intanto Karin era arrivata al terzo piano e vide la camera di Hai che era illuminata. Si avvicino' e si affaccio alla porta. Vide la sagoma del padre di Hai che stava parlando con Hai.

- " La trappola e scattata. " - Penso' Karin.

- Allora figlia mia, promettimi di fare questo sport.

- Te lo prometto padre. Mi ricordo quando Karin mi disse se mi potevo difendere. E io come una stupida gli avevo detto di si. Perche' non ti ho dato ascolto prima padre ? Perche per aprirmi gli occhi hai dovuto sacrificarti ? Ora basta. Ho deciso. Mi allenero' e battero' chiunque mi si para davanti e distruggero chi sara' ostile nei miei confronti.

- Non cosi figlia mia. Devi frequentare il karate solo per poi saperti difendere dagli attacchi dei mascalzoni. Mentre se farai dei tornei ricordati che non bisogna partecipare per vincere ad ogni costo. Anzi se perdi ogni tanto. Vuol dire che dovrai allenarti ancora e riflettere sugli errori che hai commesso. Ora ti saluto devo andare, dormi bene figlia mia.

- Si. Papa'. - Quindi Hai si stese nel letto. E la luce scomparve e stava per uscire dalla stanza quando una voce lo fermò.

- Fermo tu. E ritrasformati. - Quindi la figura del padre di Hai scompari', e al suo posto comparve Oozuno.

- Tu ? - Disse Karin meravigliata.

- Si sono io che trasformato da Yuko vi ho incontrato. Tu non sai quante' strano trasformarsi in una persona e conoscere gli amici di questa persona senza che loro si accorgono di te.

- Posso immaginare.

- Come sapevi che sarei venuto ?

- Non lo sapevo, ma ho gettato l'esca per i possibili pesci. E uno di questi doveva essere quello che si e divertito a somigliare a Yuko. Ma perche lo hai fatto ?

- A me piace Hai. Ma lei non mi degnava neanche di uno sguardo. Quindi un giorno ero talmente a terra che andai a dormire, pensando che sarebbe bello averla vicino. - Disse mentre usciva dalla porta.

- Quindi hai desiderato che riuscissi nell'intento.

- Esatto. Il giorno dopo ho trovato Roshin dentro la mia camera e mi spiego' cos'era. E mi diete un orologio, che aveva il potere di trasformarmi in qualunque persona. Quindi in quel momento non ragionavo pensando al divertimento di riuscire di trasformarmi in qualsiasi persona. Ma c'era un piccolo problema. - Stava camminando su e giu nel corridorio.

- Quale sarebbe ? - Domando' Karin con curiosita'.

- In poche parole doveva venire insieme Roshin. Era logico che se mi trasformavo in Yuko o in un'altra ragazza. Vedendoci insieme potevano uscire delle voci sul conto di chi mi ero trasformato. Ma io non volevo quindi lo legato come un salame e lo messo nel ripostiglio.

- Ma mi spieghi perche' non sei uscito piu con Hai.

- Facile. Potevo trasformarmi nella sua amica ma lei pensava certamente di parlare con Yuko e non con Oozuno. Ecco perche' non sono uscito piu. Però mi sono divertito lo stesso, trasformandomi in altre persone. Poi e
successo quello che sai benissimo e alla fine mi hai incastrato. Ma come hai scoperto che potevo c'entrare io ?

- Vedi questa collana ? - E fece uscire la collana dalla maglia.

- Si. - Disse Oozuno vedendola.

- Doveva sostituire il bracciale che avevo prima. E credevo che avesse la stessa funzione del bracciale. Cosa che poi e risultata vera. Quindi avevo deciso un piano. Ma dovevo sapere dove si trovava Sakura.

- Cosa c'entrava Sakura ? - Disse Oozuno.

- Ti spiego subito. Quando ero andata a casa di Yuko, il bracciale si stava illuminando. Non me ne arcorsi subito. Era stata la madre ad avvertirmi. Poi io gli avevo chiesto chi stava oltre a Yuko, quindi mi ha detto che stava anche Sakura. Quindi credevo che poteva essere Sakura, che aveva questo potere. Poi il giorno dopo ero andata alla casa. Ma successe un contratempo e alla fine ho dovuto rischiare, sperando di trovarla all'ospedale. E ho avuto fortuna. Poi pero' ho fatto un errore.

- Ma perchè hai detto a tutti i presenti il fatto del padre. E poi come potevi sapere che c'entravo io in questa storia ?

- Vedi il bracciale si era illuminato quando vi avevo trovato. Quindi avevo una lista di sospetti di quattro persone. Tu, Daiki, Senoiji e Sakura.

- Ecco perche avevi detto quella frase ad Hai. Ma tu dici di aver fatto un errore. Quale ?

- Quello di dire dell'irruzione della polizia, a casa di Yuko. E sia Yuko che Sakura stavano per andarsene. E qui ho gettato l'esca, dicendo ad Hai. Che non sapeva niente del problema che avevo. Che questa sera sarebbe venuto suo padre. E tu ci sei cascato.

- Ma come mai mi cercavi ?

- Sono qui per far liberare il tuo amico. In poche parole la collana si illumina quando sta vicino a C 08. O ne emana l'aura magica.

- C 08 ? E chi sarebbe.

- Il tuo amico. Ma sembra che stia abbastanza vicino. Anche se non lo
vedo. - Disse Karin guardando la collana che si illuminava.

- In effetti non sbaglia. Sta gia' qui. - Disse una voce estranea.

- Ehhh.. ?! - E dietro Karin si vide un ragazzo. Lei si giro' e quando lo vide disse. - C 08 ! - Poi ripresa dalla sorpresa disse. - Quando devi andare a casa tua ?

- Tra poco. Ma facciamo presto pero'.

- Perche ? - Domando sorpreso Oozuno.

- E venuto un paziente grave. E l'ospedale e in mobilitazione.

- Meglio cosi. Vi aspetto all'uscita dell'ospedale.

- Ci saremo.

Quindi Karin ando in fondo al corridoio e dopo assicurandosi che nessuno la vedeva. Si mise a correre con conseguente scomparsa. E gli passo' davanti a Oozuno. Lo stesso ando in fondo al corridoio e disse ad Roshin.

- Come mi devo trasformare ?

- Trasformati in un bravo e molto esperto chirurgo.

- No non mi piace. Ti posso fare una domanda ?

- Si dii pure.

- E possibile salvare il tizio molto grave, con l'orologio.
- Uhm.. Non so. Tenta.

- Va bene. - Quindi mise la mano dove teneva l'orologio, sul petto. Chiuse gli occhi e disse. - Potere del mondo dei desideri. Fai che l'uomo in pericolo di vita, sopravviva. - In quel momento l'orologio e piu precisamente dalla gemma parti' un raggio. Vedendo ciò Roshin disse.

- Ti sei dimenticato di aprire l'orologio.

- Che dimenticanza. - Disse mentre mise l'altra mano sulla fronte.

Intanto il raggio ando in giro per l'ospedale. E dopo aver sceso il secondo piano si diresse in sala operatoria. E colpi' il sergente e la ferita e le varie emmoragie si guarirono. I dottori non credevano a questo fenomeno. Ma lo scetticismo venne battuto quando il sergente si alzò e disse.

- Cose' una candid camera ? E dove avete messo la telecamera ? - Tutti caddero' a terra. Ma capirono che il sergente era salvo. Dopo di che Oozuno attraverso' senza problemi l'ospedale e usci. Vicino all'entrata c'era Karin. Lei si avvicino' e dopo aver parlato andarono alla casa di Oozuno.

Entrarono dentro grazie alle chiavi che aveva Oozuno e senza far rumore si diresero nella sua camera. Quindi Oozuno diete l'orologio a Roshin e poi quest'ultimo disse.

- Oozuno dormi, hai sonno. Vai nel letto a dormire. - Oozuno ebbe un colpo di sonno e ando' a dormire. Poi Roshin si rivolse a Karin.

- Grazie anche se la tua fatica era inutile.

- Non fa niente. Mi basta sapere che ci sono riuscita.

- Un giorno voglio che tu abbia un desiderio da esaudire.

- Può darsi. - Disse Karin e entrambi scomparirono. Il ragazzo in un fascio di luce che era direzzionato al cielo. Mentre Karin, riapparve dentro la cella. Poi cerco' dentro la maglia, per trovare la collana. Ma con sua sopresa non la trovo'. La collana era scomparsa.

Nel prossimo episodio

Finalmente Karin è riuscita nell'intento di liberare C08. Con la missione terminata, ora non avrà piu problemi o no ? Lo saprete al prossimo episodio.

Note