Karin #18
"La Prigione di Karin"

Dopo il processo, Karin viene trasferita in una prigione molto piu' grande.

Riassunto

L'avventura di Karin riparte da Fukui grazie all'incontro con Hai Kumano e dopo fece la conoscenza della sua famiglia, qui dopo un paio di battute e un'artacco da parte di due ragazzi, decide di far la guardia del corpo ad Hai anche per conoscere le sue amicizie. Dopo di che lei ad un tratto scompari' davanti al resto della famiglia e si ritrovo' a conversare con tre ombre che le dietero' una missione oltre ad un bracciale e quest'ultimo si illumino' davanti a tre ragazzi, cio' successe dopo che Karin combatte' contro una banda di cattivi ragazzi, riuscendo a sconfiggerli quasi tutti. Dopo cio' Karin fece la conoscenza della madre di Yuko e nella casa ebbe la seconda scomparsa e le ombre riuscirono a salvarle la vita e rispedirla sulla Terra. Poi Karin si imbatte' per ben due volte con il capitano della polizia locale. E la seconda volta per colpa che lei aveva confessato di aver ucciso Mary si ritrovo' sbattuta all'interno delle prigioni di quel distretto. ma grazie hai suoi poteri si teletrasporto' al di fuori e ando' all'ospedale dov'era ricoverata Hai e qui catturo' Oozuno che tempo prima si era trasformato in Yuko, e lui libero' C 08 e il sudetto ritorno' dai suoi amici, cosi che la missione di Karin si poteva definire completa con successo. Il giorno dopo Karin decise di sua spontanea volonta' di visitare per un periodo piu o meno lungo, il sistema carcerario del pianeta.

Tempo lettura circa

Erano passati alcuni giorni e Karin fu' processata per direttissima come voleva. La sentenza non tardo' ad arrivare per via che Karin si dichiarava colpevole. Quindi la sentenza fu di condannare Karin Asono. ( Fu Franchie a cambiarle il cognome, per desiderio espresso della stessa Karin. Alla domanda che gli fece Franchie quando seppe che voleva cambiare il cognome. Karin rispose cosi: Non voglio che i Walker siano coinvolti. ) Come stavo dicendo fu condannata a 20 anni di reclusione. Non le venne dato l'ergastolo per bontà dei giudici. Oggi e il 10 Settembre. E Karin sta andando in una prigione di stato trasportata con un furgone, e vicino a lei ci sono altre donne che hanno la stessa destinazione. Dopo qualche ora, il furgone si fermò davanti a un portone di ferro. Dopo che si aprì, il furgone entrò e subito dopo si chiuse. Allora il furgone si fermò e dopo che le guardie che erano alla guida erano scesi. Si senti un rumore vicino alla porta da dove era entrata. E questa si apri e una voce disse.

- Scendete, siete arrivate. - In quel momento Karin si arcorse che doveva essere arrivata alla prigione che il giudice le aveva assegnata.

KARIN 18 - LA PRIGIONE DI KARIN

Quindi scese dal furgone e vide vicino al portone due poliziotti, mentre si guardo' in giro vide che era dentro uno spazio molto grande. E era recintato da un muro alto 35 metri e sopra c'era del filo spinato. Anche se Karin non lo sapeva che si chiamava cosi. Agli angoli dello stesso muro da dove erano entrati, c'erano due torrette. E all'interno si vedevano dei poliziotti vicino a dei mitra. Mentre avanti a lei, c'e un edificio e ci sono delle persone, con un abito a righe e sul petto un numero, che scendevano le scale, e altre che li salivano per entrare. In quel momento il poliziotto si rivolse a Karin.

- Allora ? Ti vuoi decidere a muoverti ? - E Karin si accorse che era l'unica che si stava ferma, mentre le altre si stavano gia' direzzionando verso l'entrata dell'edificio. Quindi ando' anche lei accompagnata dal poliziotto. Appena furono entrati dentro, si aggrego al gruppo. E tutte si diressero verso una porta, e dopo che arrivarono il poliziotto che li aveva accompagnate, disse. - Ecco state qui, che una alla volta verrete esaminate. - In quel momento Karin fermo' il poliziotto che se ne stava per andarsene e disse.

- Scusi ma cosa volete dire ? - Sentento cio il poliziotto si blocco' di colpo e si giro e gli disse. - Devi subire dei controlli medici.
- Grazie. - Disse Karin, non capendo niente, e il poliziotto se ne ando'.

Dopo un paio d'ore venne il turno di Karin. E qui gia al prelievo del sangue, chiamarono il direttore. Il direttore venne come un lampo, e ando dentro l'ambulatorio. La stanza in questione ein quetso modo, a nord ci sono tre armadietti, con le ante a vetro. A sud c'e la porta, a ovest c'e un'altro armadio proprio al centro del muro. Mentre a est c'e una scrivania e al centro della stanza si vide Karin distesa sopra un letto e vicino ad essa c'e un'infermiera con in mano una siringa con un liquido blu. E stava andando verso la scrivania e aveva gia mandato un'altro infermiere per chiamare il direttore. Quindi l'infermiera si sedette, e si mise a guardare affascinata quel liquido blu. In quel momento Karin si alzo' e mentre il piccolo buco creato dall'ago stava scomparendo. Karin ando' vicino alla scrivania che era insolitamente spoglia. E guardando l'infermiera disse.

- Scusa, ma cosa c'e di tanto bello ?

- E me lo chiedi ? - Disse l'infermiera guardandola.

- Sai visto che e il mio sangue, non credo che sia tanto bello. - Disse Karin. E in quel momento la porta dell'ambulatorio si apri' e entro un signore, si avvicino all'infermiera e disse. - Allora, cosa c'è ?

- Ecco. - Disse l'infermiera dandogli la siringa.

- E cosè ? - Disse il signore.

- E il suo sangue. - Disse l'infermiera indicando Karin. E il signore la vide e poi disse. - Allora il biglietto diceva la verita'.

- Mi scusi, ma che biglietto ? - Disse l'infermiera.

- Meglio allontanarsi. - Disse il signore, posando la siringa sopra la scrivania e fece cenno all'infermiera di venire. E si appartarono vicino alla porta d'ingresso. Mentre Karin non capendo cio che stava succedendo, disse Mentre si stava avvicinando a loro.

- Scusate ma cosa devo fare ? - E in quel momento il signore disse. - Aspettate qui. - E usci' insieme all'infermiera dall'ambulatorio. E Karin penso'. - " Ma cosa succede ? " - E si stette nella stanza, ma quasi subito dopo, entrò un poliziotto e le disse.

- Seguitemi.

- Ok. - Disse Karin e lo segui. Attraversarono dei corridoi fino ad arrivare ad una porta con le sbarre, e vicino ad essa c'e un'altro poliziotto che apri la porta hai due, e i sudetti superarono la porta, e c'e un corridoio che hai lati ci sono varie porte con le sbarre, e all'interno si vedevano varie persone. Attraversarono tutto il corridoio fino ad arrivare al fondo dello stesso, e poi gli aprirono un'altra porta, e qui c'erano delle scale che salirono e al bivio che sta alla fine delle scale. Presero la strada di sinistra, e in fondo c'e un'altra porta con sbarre e accanto alla porta c'e una poliziotta che gli apri la porta e entrarono. Anche qui c'e un lungo corridoio con hai lati le porte con le sbarre. E lo stavano attraversando del tutto, ma in fondo al corridoio c'e una porta blindata, e in quel momento il poliziotto prese le chiavi dalla tasca e apri la porta, e si rivolse a Karin. - Ecco la tua stanza.

- Grazie. - Disse Karin che entro' dentro e poi il poliziotto chiuse la porta e dopo apri' lo spioncino rettangolare che era all'altezza di 1,70 e le disse.

- D'ora in poi starai qui. E saro io stesso a portarti da mangiare. Obiezioni ? - Karin si giro' e vide il volto del poliziotto e gli disse. - Si, voglio sapere come ti chiami.

- Daccordo. Mi chiamo Rame Odake.

- Grazie, invece credo che non ci sia bisogno che mi presenti.

- Hai ragione. Ti chiami Karin Asono. Vero ?

- Si. Ora potete andare. Tanto non credo che mi muovo da qui. - Disse Karin indicando il pavimento della cella. E Rame disse. - Su questo ci scommetterei.

- Scusa Rame. Ma non credo che ti converrebe scommettere. - E lui chiuse lo spioncino e se ne ando'.

Nel prossimo episodio

Da questo episodio, l'aliena è ufficialmente un'ospite delle carceri terrestri. Cosa farà lei, e gli altri ospiti del carcere ? Lo leggerete nel prossimo episodio. ^_^

Note

Da questo episodio inizia la seconda parte della serie. ^_^