Karin #4
"La Richiesta di Karin"

Karin decide di aiutare Hai nei allenamenti, ma viene disturbata da due ragazzi.

Riassunto

Karin dopo aver perlustrato l'intero pianeta o quasi si ritrova via teletrasporto a Fukui e qui incontra Hai che la invita a far conoscenza della famiglia Kumano. Nel frattempo Karin sta progettando qualcosa, mentre il padre di Hai chiede a sua figlia di seguire le sue orme nel mondo del karate'.

Tempo lettura circa

Erano le otto quando suonarono al campanello della casa Kumano. In quell'istante tutti i membri della famiglia erano seduti a tavola. Quando sentirono il campanello Yotashi si alzo' e si diresse all'ingresso, arrivatoci apri' il cancello e vide Karin.

- Entra Karin. - Disse Yotashi mentre si spostava per farla entrare.

- Grazie. Scusa senpai Yotashi, ti potrei chiedere un favore ?

- Certamente.

- Ok. Mi dispiace ma non potro' abitare qui.

- Cosa ? Perche' ?

- Non preoccuparti. Ti spieghero', anzi spieghero' a tutti il mio comportamento.

- Va bene. Ora pero' potrai entrare ?

- Certamente. Andiamo. - Quindi dopo aver attraversato il cancello. Karin percorse qualche metro, poi si fermo' di colpo e aspetto' che venne raggiunta da Yotashi. Dopo di che entrarono insieme, poi Yotashi disse. - Noi stiamo in cucina. Hai fame ?

- Non preoccuparti senpai Yotashi. Ho gia mangiato, grazie.

- Come vuoi. Per quando la tua spiegazione ?

- Fate con comodo. Non voglio mettervi fretta.

- Ti va bene fra mezz'ora ?

- Grazie. Va benissimo.

- Allora ci vediamo fra mezz'ora.

- Intanto io vado in palestra ad allenarmi.

- A quest'ora ?

- Si. C'e qualche problema ?

- No niente. Vai pure.

- Grazie, senpai Yotashi.

Quindi si divisero. Karin usci per andare in palestra, mentre Yotashi entrò in cucina.

- Chi era ? - Disse Yotami, mentre accarezzava il cane.

- Era Karin.

- Perche' non l'hai fatta entrare caro ? - Disse Asami.

- Non voleva entrare. A gia pranzato.

- E dove si trova ora ? - Disse Hai, incuriosita.

- In palestra.

- Allora vedremo come se la cava. - Disse Yotami.

- Cosa vuoi dire Yotami ? - Disse Sekuro.

- Ti ricordi che di norma sei tu ad allenarti a quest'ora ?

- Si, perche' ?

- Bhe volevo vedere se riuscivi a battere due miei amici. Ma visto che e andata Karin non fa niente. Tanto sono sicuro che ora sarai tu ad andare in palestra, per aiutarla Karin.

- Perche ? Lo vuoi spiegare ? - Disse il padre.

- Visto che lui si allena per battere il fratello di Yuko. Tanto vale che lo aiuti. - Disse divertito Yotami e Sekuro si alzo' e ando vicino a Yotami dicendogli - Mi dici cosa hai combinato ?

- Te lo dico. Non voglio che tu, dopo che batti Sakura abbandoni il karate.

- Chi te lo dice ?

- Lo sentito da nostro padre.

- Hai detto questo padre ? - Disse Sekuro rivolto al padre.

- Si, lo saputo da te in persona. - Disse Yotashi.

- Pero' ti avevo detto di tenerlo segreto. Perche l'hai detto anche a mio fratello.

- Senti Sekuro. Io lo detto solo a tua sorella minore.

- Confermo. - Disse Hai.

- Allora come ha fatto lui a saperlo ? - Disse indicando Yotami.

- Indovina ? - Disse Yotami in tono di sfida.

- Vedrai che lo sapro'. - Disse Sekuro mentre si diresse verso l'uscita della cucina.

- Ora dove vai ? - Disse Hai. Si fermo alla domanda, mentre teneva la porta aperta. E disse. - Cara sorella, sono sicuro che tu non gli hai detto niente. Quindi ci sono solo due maniere per poterlo sapere.

- E quali sono ? - Disse Yotashi.

- La prima e che Yotami ti abbia spiato. Ma e impossibile, perche' non si stacca mai dal cane. E anche dalla sua stanza.

- E la seconda. - Disse Hai.

- Che e stata la tua amica. - Disse Sekuro, e subito dopo sbatte la porta della cucina.

Intanto Karin, era gia dentro la palestra senza preoccupazioni. Tranne una.

- " Cosa vogliono quelli vicino alla finestra ? " - E continuò ad allenarsi. Ma dopo un po' si fermo e disse. - Scusate voi due, non volete venire ? - I due vistosi scoperti, entrarono dalla finestra, e uno dei due disse.

- Come hai fatto ?

- Scusate, ma non ci voleva poi tanto. Allora che volete. Aspettate qualcuno ?

- Si ma visto che ci hai scoperto, tanto vale farti zittire fino al arrivo del nostro ospite.

- Finalmente. Ci voleva proprio. Venite che mi voglio divertire.

- Vedremo chi si divertirera, ragazzina.

- Senti io ho 175 anni mostrami rispetto. - Disse Karin.

- Si, ed io ne ho 300.

- Ehm.. Per caso vieni da una parte che conosco.

- Indovina ?

- Vediamo. Uhm.. Non credo. - In quel momento si apri la porta e Sekuro le domando'. - Allora sei stata tu ?

- " ???? " - Penso' lei mentre e si volto' verso Sekuro. E poi gli disse. - Scusa Sekuro per il momento ho da fare. - Detto questo fece i pugni facendo uscire gli artigli neri. E si mise in posa da attacco. I due vedendo gli artigli neri. Presero paura e tentarono di scappare. Karin disse. - Avevo ragione dunque. Non venite da dove pensavo. - Dopo di che corse con conseguente scomparsa, e riapparve davanti alla finestra e domando'. - Dove volete andare ? - Uno dei due le diete un pugno ma lei se lo scanso' e contemporaneamente gli diete un calcio nello stomaco. Il secondo fece uscire un coltellino. Karin vedendolo disse.

- Che vuoi fare con quello ? Spalmare il burro ? Ahahaha.

- Vedremo se ridi ora. - Quindi affondo il coltello verso il corpo di Karin. Ma lei si scanso' e afferro la mano, poi gli diete una gomitata con l'altra mano, dopo che vide il coltello cadere dal nemico si giro' di fronte a lui e gli prese la testa e la fece incontrare con ginocchio. E disse. - Mi piace questa mossa. Mi e molto simpatica.

- Intanto il primo avendo visto che non aveva l'attenzione corse verso Sekuro. Stava per avvicinarsi a Sekuro, quando Karin vedendolo l'avviso'.

- Sekuro, sta venedo da te. Fermalo. - Però Sekuro era intontito per via di cio che stava vedendo quindi fu facile al primo aggressore di dargli un pugno in pieno stomaco e un calcio. Dopo di che l'aggressore se ne ando, lasciando Sekuro steso a terra. Karin andò da Sekuro.

Intanto la famiglia era uscita dalla casa per andare alla palestra.

Nel momento che Karin era vicino a Sekuro, il secondo si alzo' e se ne ando dalla finestra. Dopo qualche secondo venne la famiglia.

- Cosa e successo ? - Domando' Hai, poi vedendo Sekuro continuo'. - Cosa ti hanno fatto fratellone ?

- Non preocuparti Hai, ora stara' meglio. - Disse Karin. - Dopo qualche secondo Sekuro apri' gli occhi e disse. - Chi sei tu ? Sono morto e sto vedendo un angelo.

- E la prima volta che le subisci vero ? Altrimenti non diresti queste fesserie. - Disse Karin, arrabbiata tanto da lasciargli la testa che sbattè sul pavimento.

- Ahi !! Che male. - Disse Sekuro, poi vedendosi attorno continuo. - Come mai siete qui ? - Rivolgendosi alla famiglia.

- Eravamo preoccupati. - Disse Asami.

- Allora come sono i miei amici. Vedo che ti hanno subito battuto. - Disse divertito Yotami.

- Se e per questo, ti diro' che sono stato battuto per via che ero distratto. - Disse Sekuro alzandosi da terra.

- Non mi dire, ti sembravano troppi due ?

- Sei sordo fratello ? Ti ho detto che mi hanno battuto per via che ero distratto, e non perche' erano due.

- E tu ? Come ti senti Karin. Ti hanno fatta molto male ?

- Non direi. Piuttosto, tu li conosci ?

- Si sono dei miei amici.

- Allora la prossima volta, non ti avvicinare a loro.

- Senti Karin, come puo' avvicinarsi a loro. Yotami, che non si muove mai dalla sua stanza. - Disse Hai per difenderlo.

- Si e io ho 314 anni. Ma non mi far mettere a ridere Hai.

- Perche ? - Domando' ingenuamente lei.

- Lo dico io. - Parlo' Yotami. - Perche ho voluto far spianare la strada a mio fratello, che era piu degno di me a percorere le orme di nostro padre.

- Perche ? - Domando' Sekuro.

- Facile. In confronto a me, tu sei molto piu in forma. Mentre io con il fisico che mi ritrovo. Potevano pensare che e un miracolo che ero arrivato a quel punto. Quindi mi e bastato fingere dei disturbi, per togliermi dalla lista degli eredi. E nostro padre a dovuto per forza contare su di te. Ma poi ho saputo che anche tu avresti abbandonato questo sport dopo aver sconfitto Sakura, quindi avevo deciso di darti una lezione grazie hai miei amici. In modo che tu ti convincessi a continuare questo sport.

- Continuo io. - Disse Karin. - Mentre ero con un amico, avevo visto Yotami parlare con dei ragazzi, che credo sono gli stessi che sono venuti stasera.

- Non e possibile. - Disse Hai, meravigliata. - Ho sempre sentito la sua voce.

- Scusa sorella, ma non ci vuole niente a far registrare la propria voce, e poi farla sentire. - Disse sorridendo Yotami.

- Ma avrei visto la tua ombra se passavi davanti alla porta.

- Non credo. - Rispose lui divetrito, e continuo'. - Ti spiego sorellina, oggi e giorno in cui esce il tuo fumetto preferito, quindi ti ci vuole piu o meno un'ora per leggerlo tutto. Quindi quando ti ho vista salire con il fumetto in mano. Ho capito che oggi avevo un'ora di tempo senza che nessuno si accorgeva della mia assenza.

- In effetti, ti avevo visto ansiosa di leggere quel libro. - Disse Sekuro.

- E grazie a quel fumetto, che ho potuto fare la mia solita scappattella settimanale.

- Non puo essere. - Disse Hai. - Il fumetto che compro, esce ogni mese.

- Si, ma tu ti rileggi anche i numeri vecchi. E lo fai ogni settimana. Ma andiamo avanti. Come dicevo. Sapevo che tu non uscivi dalla tua stanza e non ti interresava niente per un'ora. Quindi stavo per uscire, quando nostro padre stava salendo le scale. Io subito mi sono ritirato in camera mia. Ma con la porta un po aperta. Poi ho visto nostro padre che bussava nella tua stanza ed entrava. Io ero curioso quindi mi sono accuciato ed ho sentito cio che vi dicevate.

- Scusa Yotami. Ma non avevi paura che tuo fratello ho tua madre salissero le scale ? - Domando' Karin.

- Forse non sai Karin. Ma mio fratello non sale nella sua stanza prima dell'una di notte. E mia madre viene solo di mattina. Anche se a volte ho dovuto rinunciare alle mie uscite, per via che era salita la mamma. Ma torniamo a noi. Mentre stavo origliando avevo sentito nostro padre che diceva a Hai che mio fratello avrebbe smesso di continuare il karate. Sentento questo, mi era sembrato che cio che avevo fatto era inutile. Quindi avevo deciso di andare da degli amici come sa Karin a fare cio che avete subito questa sera. Ma lo fatto solo perche' volevo che continuavi a frequentare questo sport.

- Invece hai fatto male. - Disse il padre che continuo'. - Mica e con la forza che si raggiungono questi obbiettivi. E poi io avevo gia scelto il successore di Sekuro, se abbandona.

- E chi sarebbe papa' ? - Disse Yotami.

- Gia chi ? - Disse Sekuro.

- E vostra sorella. - Disse Yotashi.

- Impossibile !! - Dissero i fratelli.

- Senti papa'. - Disse Hai. - Io non seguo le tue orme. E tu non cercare di farmi cambiare idea. - Disse rivolgendosi a Karin. - Capito, altrimenti la nostra amicizia e finita.

- Vogliamo andare dentro casa vostra ? - Disse Karin.

- Hai ragione Karin. E stiamo ancora qui.

Quindi tutti andarono dentro casa. Mentre Hai ando' in camera sua a dormire, tutti gli altri erano in cucina e Karin iniziò.

- Prima di dirvi cio per cui ero venuta, voglio sapere da voi alcune cose.

- Quali ? - Disse Yotashi.

- Primo. Sekuro perche' quando hai spalancato la porta mi hai rivolto delle accuse.

- Non ci pensare piu' Karin.

- Va bene. Secondo. Dove' Icaro ?
- E vero ! Lo devo riportare nella sua cuccia. - Disse Yotami, che si alzò e usci dalla cucina.

- Ok. Ora vi potro' dire cio per cui sono venuta. Aprite le orecchie.

- Ci sentiamo, non siamo mica sordi. - Disse Sekuro.

- Non si sa mai. Meglio prevenirsi. - Disse Karin.

- Cose' porta sfortuna ? - Disse Sekuro a bassa voce al padre.

- Allora sentite, per prima cosa io faro solo da guardia del corpo a Hai. Va be saro' anche la sua amica, ma il mio risultato finale sara' quello di far addestrare Hai al karate, in piu ho anche un'altro obbiettivo. Per secondo, tu Sekuro devi fare pace con Sakura.

- Perche ? - Disse Sekuro.

- Lo vedrai. Forse. - Disse Karin che continuò. - Per terzo, tu mi devi allenare Sekuro, non sono tanto in forma.

- Come ? Ma se ti ho visto.

- E vero ! - Inizio' Karin e gli disse con serieta'. - Mi sono dimenticata di dirti di non dire a nessuno cio che hai visto. E poi sara' meglio che vada a dormire, domani io dovro essere vicino ad Hai, quindi non voglio che mi dica che abbia dormito poco. E anche voi credo che sia ora di andare a dormire.

- Ha ragione. - Disse Yotashi. - Cara, andiamo ?

- Si, mi sento stanca anch'io. - Disse Asami.

- Per forza. Oggi sono successe molte cose. - Disse Karin.

- Allora tu non dormi da noi ? - Disse Yotashi.

- No. Ma staro' nelle vicinanze non vi preoccupate. - Disse Karin.

Quindi ognuno sali' in camera propria. I genitori usavano l'ultima stanza che era la piu grande. Mentre ad Hai e la prima stanza vicino alle scale mentre per Sekuro puo' scegliere se andare alla seconda o terza stanza. Pero' in quel momento Sekuro era davanti all'ingresso. [ Non il cancello NDR.]

- Sara' ora che ci salutiamo. Non e cosi Karin ?

- Hai ragione, tanto ci vedremo domani. Ciao. - Mentre stava attraversando il giardino venne fermata dalla voce di Sekuro.

- Senti Karin. Tu hai detto di non dire ha nessuno cio che ho visto. Non e vero ? - Karin si giro e rispose. - Esatto.

- E vale anche per quei due che hai battuto ?

- Si. Ma vedrai, che ci pensero io a quei due ! - In quel momento la schiena di Sekuro venne scossa da dei brividi. Ma non si spiegava il motivo. Dopo di che, rientro' in casa e dopo aver spento le luci si ritiro' in una delle sue camere. In quel preciso momento Karin stava ancora dentro al giardino. Ma dopo aver visto tutte le luci spente pensò. - " E ora che faccio ? " - Dopo di che, si teletrasporto'. Erano le tre di notte quando in una casa entrò un raggio luminoso.

Nel prossimo episodio

Dopo la visita di due sconosciuti che erano entrati in palestra, e averli facilmente battuti, l'aliena decide di tenere d'occhio Hai.

Note