Stella #22
"Le Amiche (1 Parte) "

E' passato del tempo da quando Stella si è trasferita.

Riassunto

Stella ha al suo interno il demone mangia anime Exada. Per questo la ragazza appasionata di disegno, da un pò di tempo non riesce a evitare problemi di natura sopranaturale. Non solo, il demone Exada ha una sorella che in un primo momento ha mentito a Stella spacciandosi come sua sorella maggiore. In più dei cacciatori di demoni la stanno tenendo d'occhio in attesa del momento opportuno per attaccarla e sconfiggere il demone al suo interno. Se ciò non bastasse, c'e anche un'altra fazione che sta dando la caccia a Exada. ^^; Riguardo il disegno. Lei finisce la commissione è riceve un sostanzioso assegno, ma Imiko mette in pericolo sua sorella maggiore, fortunatamente però tutto si risolve con un fresco ghiacciolo. Il giorno dopo. Stella riesce a sfruttare i poteri del demone al suo interno. ^^; Intanto, il fantasma di Yoota si manifesta al fratello e quest'ultimo fa la mossa più stupida della sua vita. Tempo dopo gli zii ritornano a casa e decidono di traslocare in un'altra città. La ragazzina è costretta a seguirli e in questa città inizia a fare nuove amicizie. Ma prima, vediamo le vecchie amiche di Stella che le fanno una visita a sorpresa.

Tempo lettura circa

E passato un bel po' di tempo da quando Stella e gli zii si
sono trasferiti in questa citta'. Loro abitano in una casa
ad un'unico piano di forma rettangolare in cui la varie stanze sono
divise da muri di legno e porte a scorrimento laterale. Questa
abitazione e posta al cento di un grande parco con pavimento
di sassi un po' levigati, in cui alcuni sassi piu' grandi fornivano
una serie di stradine che portavano dall'abitazione ad vari posti
del parco. Una di queste stradine portava di fronte ad un laghetto
con sulla sponda opposta si poteva ammirare un ciliegio in fiore in
cui a volte alcuni petali cadevano dolcemente nell'acqua mentre
una piccola cascata posta a ovest del laghetto creava un suono
suggestivo mentre tutt'intorno c'era il silenzio della natura che non fu
rotto nemmeno da una ragazzina seduta su un grande sasso posto
a sud del laghetto che indossa una camicia con maniche corte rosa,
gonna lunga alla marinara nera, e sandali di stoffa bianchi. Lei ha
sui 17 anni, altezza 1,60, occhi blu, capelli lunghi azzurri. Tiene
una tela di quadro bianca con la base appoggiata sulla gamba
sinistra e la parte superiore viene fermata dalla mano sinistra,
mentre la mano destra impugna un pastello nero mentre dava i primi
colpi per ricreare su tela sia il laghetto che l'albero di ciliegio dietro il
laghetto. Al suo fianco destro si poteva notare un'astuccio pieno di
pastelli colorati da cui ne mancava solo uno. Il suo sguardo passava
dall'ambiente al quadro e viceversa in maniera piuttosto rapida anche
se alcune volte si soffermava ad ammirare il soggetto naturale. Il cielo che
sovrasta la scena e un tipico cielo primaverile soleggiato con un leggero
vento che le muoveva di poco i capelli senza che lei se ne accorgesse,
anche perche' era impegnata a disegnare.

Passo' un po' di tempo, mentre lei continuava prima che fosse fermata da una
voce. Lei si fermo' poggiando all'interno dell'astuccio il pastello e sulle gambe
il quadro con la tela rivolta al cielo in cui si poteva vedere uno schizzo della
scena. Lei si volto' nel vedere chi la chiamava e vide con un po' di stupore,
un ragazzo sui 18 anni, capelli corti castani, occhi verde scuro, che indossa
una giacchetta di jean's sbottonata, maglia giallina con la centro un disegno
che rappresenta una fontana di marmo con la vasca rotonda. Jean's neri, e
pantofole rosse. Lui sta camminando sui sassi che formano la strada per il
laghetto. Lei nel vederlo mise la tela sopra l'astuccio coprendolo e scivolo'
dal sasso toccando terra. Quindi si incammino dicendo.
- E una vera sorpresa. Non ti aspettavo proprio.
- Lo so, lo so. - Inizio' lui dandosi arie e continuo'. - Sono certo che ti
ho colpita con il mio fascino.
- Fascino !? - Domando' lei sorpresa da quelle parole, e un po' dubbiosa
continuo'. - Non e' che hai bevuto un po' troppo sake' ? - Poi si volto' verso il
laghetto e continuo' dandogli le spalle. - E piu' bello quell'albero di ciliegio che tu.
- Su, dai. Lo dici solo per nascondere i tuoi sentimenti.
- I miei sentimenti !?!?!?! - Domando' lei voltandosi di scatto verso di lui
sorpresa dalle sue parole. - Ma se non conosci nemmeno quali sono i
miei sentimenti. - E sorrise furbescamente.
- E va bene, ma almeno ammetti che ti sono mancato un po'. - Rispose lui. E
lei con sguardo basito gli domando'. - Non e' che stai sbagliando ragazza ?
- Impossibile, tu sei la mia Rohiko.
- Forse e meglio che ti metta gli occhiali. - Rispose lei sorridendo avendo
una lacrima dietro la nuca. Quindi lui tiro' fuori dalla tasca del giubotto
un'astuccio nero, lo apri' e all'interno ci sono un paio di occhiali con montatura
marrone chiaro e lenti da vista normali. Quindi lui li indosso' e vedendo la ragazza
rimase stupito dicendo con meraviglia.
- Stella !?!?!?! - E le domando'. - Cosa ci fai qui ? Dove' Rohiko ?
- Smettila Tanabi, non vedi che questa e casa mia ? - Domando' lei con
sguardo basito mentre penso'. - " E un ragazzo carino, ma con questo suo
piccolo problema lo lascio volentieri a Rohiko. " - E con sguardo' pensieroso
disse a bassa voce mentre il ragazzo inizio' a chiederle scusa per l'errore. - Chissa'
Rohiko cosa ci trova di speciale in lui. - Poi gli disse. - Non importa, poteva
capitare a chiunque.
- Ma non doveva capitare a me !! - Rispose Tanabi un po' incavolato e continuo'
abbassando un po' lo sguardo. - Se Rohiko lo sapesse, chissa' cosa potrebbe'
concludere.
- Secondo il mio parere... - Inizio' Stella un po' pensierosa, poi sorrise
socchiudendo gli occhi e disse. - Che tu trovi in me qualcosa che lei non ha.
- Non e vero !! - Inizio' lui e continuo'. - E lei che ha qualcosa che tu non hai.
- Questo lo dici tu. - Inizio' lei guardandolo furbescamente e continuo'. - Ma tu mi
hai chiesto cosa penserebbe lei se sapesse che sei venuto prima da me, dopo
aver trascorso una vacanza di tre settimane.
- Acc.. Hai ragione. - Inizio' lui preoccupato. E le chiese. - Cosa le posso dire,
consigliami Stella cosa posso dirle per spiegare che questo e un grave errore.
- Semplice, dille la verita'. Dille semplicemente che non portavi gli occhiali
mentre sei entrato qua.
- Sarei lo zimbello di tutta la scuola se si venisse a sapere. - Disse lui preoccupato.
- Certamente. - Inizio' lei sorridendo leggermente e continuo'. - Ma lei ti vedrebbe
sotto una nuova luce.
- Si, come un'idiota. - Inizio' lui e continuo'. - Cosi come il resto della scuola. - Poi
scosse la testa e disse. - No, non deve saperlo nessuno di questo errore.
- Sei sicuro ? - Domando' lei con sguardo deciso ma un po' preoccupata per lui.
- Si Stella, ho deciso. - Inizio' lui e continuo' dicendo a bassa voce. - Per favore,
non dire niente.
- Credi che sia una di quelle ragazze che amano spettegolare ?
- Lo so, che non sei come tutte le ragazze. Ma per favore, non dire niente
a nessuno.
- Te lo giuro. - Rispose lei e continuo'. - Adesso pero' dovrai essere tu a
non far parola con nessuno. Nemmeno con i tuoi migliori amici. Anche se ribadisco
che la verita' ti aiuterebbe molto.
- Capisco cosa intendi Stella, ma no, non voglio. Non per il momento. - Rispose
lui quindi si congedo chiedendole per l'ennesima volta scusa, e se ne ando',
mentre Stella lo osservo' con una lacrima dietro la nuca mentre penso'. - " Per fortuna
che non sei l'unico ragazzo che conosca. " - E ando' verso il sasso mentre
disse a bassa voce. - Anche se siete tutti uguali. - Appena arrivo' davanti al sasso
lo risali' e si sedette, poi prese la tela e poggio' la base sulla gamba sinistra mentre
la tenne ferma con la mano sinistra, poi prese con la destra il pastello nero
dall'astuccio e continuo' a disegnare da dov'era stata interrotta.

Passo' altro tempo quando venne nuovamente chiamata mentre il sole aveva
iniziato a scaldare piu' del dovuto, sembrava quasi che fosse arrivata l'estate,
tante' che lei prima poggio' il pastelo nell'astuccio e si asciugo' la fronte con
un fazzoletto bianco preso dalla tasca interna destra della gonna. Poi con la mano
destra avendo ancora il fazzoletto fece una specie di visiera e guardo' il cielo
mentre disse.
- Non la smetti di scaldare ? - Poi si asciugo' il collo dicendo. - Che
caldo. - E in quel momento venne di nuovo chiamata, lei si volto'
poggiando la tela sul sasso mentre si vide che il quadro iniziava a
rappresentare il soggetto dell'albero vicino al laghetto. Ridiscese dal sasso,
e si volto' nel vedere chi l'aveva chiamata. Vicino all'ingresso della casa si
vide arrivare sua zia Aika. Lei e una signora sui 47 anni, altezza 1,66,
capelli corti verdi, occhi castani. Indossa un paio di occhiali da vista con
montatura d'orata, maglia con maniche corte rosso chiaro, gonna lunga fino
alle caviglie celeste, e un paio di pantofole di legno marrone chiaro. Anche
un paio di orecchini di forma rotonda con una semisfera verde scuro e bordo
d'orato. Stella si avvicino' con passo veloce e appena le arrivo' vicina chiese.
- Scusami zia se non ti ho sentita prima.
- Non importa Stella. - Rispose lei sorridendo, poi domando' mentre si
incammino' verso il laghetto. - Come procede il disegno ?
- Non mi posso lamentare. - Inizio' lei sorridendo, poi le domando'. - Vuoi
vederlo ?
- No, grazie nipotina. - Inizio' la zia mentre osservo' un po' pensierosa i
sassi. Poi le domando'. - Hai ricevuto qualche notizia da tua sorella ?
- No. - Inizio' lei abbassando lo sguardo' poi continuo' dicendo. - Dopo
quel litigio non l'ho piu sentita. - E penso'. - " Tutta colpa dell'orgoglio di
Exada. " - E sorrise mentre disse. - Non ti sembra che faccia un po' troppo
caldo ?
- E naturale, ci stiamo avvicinando all'estate. - Rispose la zia, e Stella
le disse. - Forse e meglio che vada a comprare qualcosa di rifrescante.
- Buon'idea Stella. - Rispose la zia e Stella ando' a prendere il quadro e
l'astuccio, dopo di che' osservo' il laghetto e disse a bassa voce. - A domani
mattina. - Quindi ando' verso la casa mentre la zia si appoggio' alla roccia
e osservo' un po' pensierosa il laghetto.

Siamo nella stanza di Stella, la stanza e di forma rettangolare senza finestre
a parte una porta scorrevole aperta al centro del lato ovest. Il resto del lato
ovest e composto da una scrivania per disegno posta ad un metro di distanza
dalla porta verso destra, con lampada e braccio a fisarmonica sul lato superiore
sinistro, la lampada era puntata quasi sopra ad un foglio di carta incompleto in
cui si potevano notare dei bozzetti a matita che rappresentavano la tavola di
un fumetto. Mentre sopra al muro di fronte si vede un'orologio rotondo con
quadrante bianco e lancette nere, numeri scritti in kanji argentati. Stranamente
al fianco sinistro dell'orologio c'e appeso un calendario a colonna, in cui si
poteva leggere il mese odierno e il giorno odierno, che e' sbarrato con un
linea diagonale che parte da sinistra verso destra. Il giorno e il 21 ed e una
domenica, il mese e Giugno mentre l'anno e il 1998. Invece il 30 del mese e
segnato con un cerchio rosso. Invece davanti al tavolo c'e uno sgabello
senza schienale con sedia blu chiaro. Il resto del lato fino all'angolo sud-ovest e
pressoche' spoglio. Il lato sud e composto da una porta scorrevole chiusa
mentre proprio sopra la porta si pote' vedere un disegno creato su una carta
patinata a mo di poster che rappresenta uno sfondo celeste quasi blu -nero
sulla sommita' del foglio a mo di cielo, con all'angolo superiore destro un pezzo
di luna con crateri annessi, mentre al centro del disegno si vide di spalle
un'ombra umana davanti ad una porta scorrevole aperta di poco, e un
balloon al fianco destro dell'ombra in cui sta scritto. - Stella ? - E sotto la
base dell'ombra si vide una scritta rossa che diceva. - " Se non volete
vedere la luna e tutte le stelle. Evitate assolutamente di aprire questa porta
in mia assenza. " - E all'angolo inferiore destro si vide la firma. - " Stella
Toriyama. " - Il resto del lato e spoglio. Il lato est e pieno di cavaletti con
sopra varie tele tutte bianche tranne un cavalletto vuoto e un'altro coperto
da un lenzuolo bianco. Mentre al centro del lato c'e una porta scorrevole
chiusa. Al lato nord, c'e un letto occidentale. [ Non e abituata a dormire
nel futon. NDR.] E accanto al letto dalla parte della testa, c'e un comodino
di legno con due tiretti chiusi e sulla sommita' una sveglia a forma di stella
d'orata con un quadrante rotondo centrale con lancette nere e numeri
romani. Al fianco destro della sveglia quasi accanto al letto c'e una porta
ritratti con cornice semi d'orata e intagliata che rappresenta dei soli. Nel porta
ritratti c'e un disegno con sfondo bianco che rappresenta una volpina
antropomorfa femminile, con pelo grigio con alcune chiazze argentee,
orecchie nere con interno grigio, capelli un po corti verde scuro,
occhi verde chiaro, punta del naso rosa e punta della coda bianca. Lei
indossa un abito cinese composto da un'unico pezzo che forma una maglia
con maniche corte e gonna lunga e stretta rossa, con alcuni bordi d'orati e
sulla gonna quasi al cento partivano tre code lunghe di fenice e con il corpo
della fenice quasi al centro della maglia. Non indossa scarpe. Sulla sommita'
del disegno sta scritto. "China Version of Emily Fox©" Mentre in piccolo vicino
alla zampa destra c'e la firma "Stella." Il letto e coperto da una coperta blu scuro
con disegnati in modo casuale varie stelle gialle a cinque punte. Dopo il letto
quasi all'angolo con il lato ovest, c'e una scrivania bella larga, con un monitor
TFT a 17 pollici sull'angolo sinistro mentre sotto la scrivania sempre a sinistra
c'e un mini-tower. Al centro c'e una penna ottica accanto ad un tappettino per
mouse posto al fianco destro del monitor accanto alla cassa acustica. Mentre
quasi al bordo destro della scrivania si vide uno scanner che prendeva in
lunghezza tutto il bordo destro. Al centro del bordo superiore della scrivania
c'e una lampada fissa che quando accesa copre solo la parte centrale
della scrivania. Sia il pavimento che il soffitto sono di legno, mentre al centro
del soffitto c'e una semplice lampada a forma circolare. Stella entro' in quel
momento dalla porta ad est e supero' da prima i vari cavalletti, quindi ando'
da quello vuoto e ci poggio' sopra la tela, poi avendo ancora in mano l'astuccio,
ando' verso il tavolo da disegno di fronte a se, e tiro' fuori da dietro il tavolo,
un porta oggetti e li poggio' l'astuccio. Poi si sedette sullo sgabello e osservo'
con indecisione la tavola, quindi alzo' lo sguardo' verso l'orologio e il calendario
e disse.
- Mi manca poco per terminare questa tavola, ma.... - Poi scosse la testa e
continuo'. - Ne ho poca di voglia. - Quindi si alzo' e ando' verso la porta a
sud, in cui c'e quel disegno. Quindi apri' la porta, ci entro' e infine la chiuse.

Una decina di minuti dopo, dalla porta a ovest entro' la zia, che da prima
osservo' la stanza semi vuota un po' pensierosa, poi domando'.
- Ci sei Stella ? - E la porta a sud si apri' ed usci lei che si era
cambiata solo la gonna e aveva preso anche una borsetta bianca con chiusura
all'estremita superiore a cerniera d'orata. La gonna e lunga e stretta di colore
rosa pastello. Stella guardo' la zia e le domando'.
- Si zia. Mi volevi ?
- Sono venute le tue amiche. E ti stanno aspettando all'ingresso.
- E strano. - Inizio' lei un po' pensierosa, e continuo' mentre entrambe
andarono verso la porta scorrevole a est. - Non le aspettavo proprio. - Quindi
apri' la porta in cui si vide un corridoio con pavimento di legno e chiese. - Non ti
hanno detto il motivo della visita ?
- No, ma suppongo che siano venute per una bella passeggiata. E domenica
cara Stella e ovvio che ricevi delle visite. - Rispose sorridendo la zia mentre
entrambe si incamminarono verso l'ingresso. E lei ribatte' sorridendo. - Se fosse
qualche bel ragazzo potevo anche capirlo. Hihihi.
- Ti capisco. - Rispose la zia poi un po' pensierosa continuo'. - Ma dimmi, quel
ragazzo...
- Ha sbagliato persona. - Rispose lei un po' arrabbiata. E la zia le domando'
incuriosita'. - Sbagliato persona !?!? Vuoi spiegarti meglio nipotina mia ?
- Se sapessi ti metteresti a ridere. - Rispose Stella un po' arrabbiata, poi scosse
leggermente la testa e continuo'. - Ma lasciamo perdere per adesso. - Quindi girarono
l'angolo che curva a sinistra e lei senti in coro.
- Finalmente la nostra bella addormentata si e svegliata. - Stella scosse leggermente
la testa abbassando lo sguardo. Poi osservo' verso l'ingresso e vide tre sue amiche.
Partendo da sinistra: Ani Hokayo coetanea di Stella, occhi violetto, capelli lunghi
ondulati viola, altezza 1,60. Indossa una maglia con maniche corte bianca in cui
a sinistra c'e il disegno di una nota muscale, jean's bianchi, e scarpe da ginnastica
neri con lacci bianchi, anche dei orecchini con chiusura a clip a forma di uno
spicchio di luna d'orata. Izumi Yokai, amica e coetanea di Stella, occhi arancione
chiaro, capelli corti verdi, altezza 1,64. Indossa un top verde chiaro, blu jeans a
vita bassa, scarpe da ginnastica bianche con chiusura a strappo. Anche dei orecchini
semplici con chiusura ad anello argentati. Porta a tracolla una borsetta di colore bianca
con chiusura al centro sulla parte frontale a clip d'orata. Mentre sul polso sinistro
indossa un'orologio con cinturino nero, e quadrante a lancette senza numeri sui
segmenti delle ore, mentre le ore sono segnare da righe d'orate. Sae Hitami e un'anno
piu' grande di Stella, altezza 1,64, capelli lunghi rossi, occhi castani. Indossa una
camicietta rossa con sopra un gile marrone scuro, gonna di colore marrone scuro lunga
fino alle ginocchia con pieghe ondulate al bordo inferiore della gonna. Collant dello
stesso colore della gonna e stivaletti con tacco alto bianchi. Alla vita della gonna
porta una cinta appositamente allargata di colore bianco con una fibia d'orata a
forma di stella a cinque punte. Indossa anche un paio di orecchini con chiusura a
clip con una semisfera bianca al centro e la circorferenza d'orata. Stella disse nel
vederle.
- Lo sapete che non vi aspettavo proprio ?
- Non ti smentisci mai Stella, vero ? - Rispose Izumi, e continuo' guardando le altre
due ragazze. - Cosa vi avevo detto ?
- Non possiamo credere alle nostre orecchie Stella. - Inizio' sorpresa Ani.
- Per favore, dicci che stai scherzando. - Disse un po' perplessa Sae.
- No, Sae. - Inizio' lei che una volta arrivata da loro, guardo' verso sinistra e
qui c'e un porta scarpe con porta scorrevole e lei apri' la porta e osservando le
varie scarpe continuo'. - Mi dispiace deludervi, ma non ricordo proprio.
- Vogliamo scommettere che lei non ha segnato l'appuntamento ? - Domando' Izumi.
- Quale appuntamento ? - Domando' sorpresa lei, mentre scelse delle scarpe con
tacco basso celesti. E li poggio' davanti al gradino formato dal dislivello dell'entrata
con il resto della casa. Poi osservando la fibia della cinta di Sae le domando'.
- Sae, per caso hai smontato la mia sveglia per avere quella fibia ?
- Ma, no. Cosa vai a pensare Stella. - Rispose lei sorridendo avendo una lacrima
dietro la nuca, ma Stella non si fido' e ritorno' nella propria stanza mentre il
gruppo sorrise e Ani disse a bassa voce. - A volte non cambia proprio.
- Gia'. - Rispose Izumi e continuo' un po' tristemente. - Peccato pero' che Umi
non sia venuta. - Sae sorrise mentre disse. - Io so perche' non e venuta.
- Veramente Sae. - Iniziarono le altre due e incuriosite' continuarono in stereo
mentre Aika sorrise divertita nel sentirle. - Dicci, dicci. Perche' non e voluta venire.
- Mi dispiace ragazze, ma non ve lo posso dire. - Inizio' lei e sorridendo
continuo'. - E un segreto di stato. ^^
- Segreto di stato !?!?!? - Dissero' stupite le amiche, mentre in quel momento
arrivo' Stella che disse. - Ho controllato e la sveglia sembra funzionante. - E
guardando Sae continuo'. - La prossima volta che vieni a farmi visita, non farmi
prendere certi colpi. - Mentre Ani disse.- Su, dai. Dicci dove' Umi.
- Ora che vi vedo. - Inizio' sorpresa Stella, mentre la zia decise di lasciarle in
pace andandosene via. Stella continuo'. - Dove' Umi. Perche' non e venuta
con voi ?
- E un segreto di stato Stella hihihi. - Le rispose Sae, mentre Stella indosso'
le scarpe e infine disse. - Bene. Io sono pronta, possiamo andarcene.
- Ok. - Inizio' Izumi rivolgendosi a Stella, e continuo' dicendo a Sae. - Pero' ci
devi dire dove' andata Umi, altrimenti inizieremo a farti il terzo grado. - E Ani
disse a Stella. - Sei daccordo con noi, vero Stella ?
- Se siamo delle..... - Inizio' lei, ma si fermo' osservando i sguardi assassini delle
amiche, e lei continuo' avendo una lacrima dietro la nuca. - Si avete ragione. - E
osservando Sae chiese. - Oramai hai buttato l'amo. Devi per forza confessare Sae.
- Non posso. - Inizio' lei e sia Ani che Izumi la guardarono con cattiveria e Sae
disse. - Non posso.... Davvero. - E penso' alle parole di Umi. - " Per favore Sae,
non fare la sciocchezza di dire che sei al corrente del motivo per cui non posso
venire, altrimenti salta tutto. " - E continuo' a pensare alla sua risposta. - " Fidati di
me Umi, saro' muta come una tomba. " - E penso' con una lacrima dietro la nuca
sorridendo imbarazzata. - " Ha sbagliato a fidarsi di me. E stata la prima cosa che
ho fatto. Ho appertamente detto a loro che so' dove sei. " - E un po' tristemente
penso'. - " Perche ti sei fidata di me ? Perche ? " - E Stella tento' di aiutarla
dicendo. - A parte cio' che ha detto Sae, mi volete dire cosa mi sono dimenticata ?
- Anche questo e grave. - Inizio' Ani e continuo'. - Oggi c'e l'inaugurazione di
quel centro commerciale.
- Ecco perche' siamo venute. - Continuo' Izumi, e Stella disse. - Se e cosi,
allora perche' stiamo ancora qui anziche' andare all'inaugurazione ?
- Stella ha ragione. - Inizio' Ani, e Stella disse. - Cosa stiamo aspettando
ancora ? Andiamo ragazze. - Quindi il gruppetto usci dalla casa di Stella. E dovettero'
attraversare una via che portava dall'ingresso della casa al piccolo cancello ad
un'anta di colroe nero. Dopo che il gruppo attraverso' il cancello, Stella chiuse
il cancello e domando'. - Siete sicure che sia l'orario giusto per l'inaugurazione ?
- Certo che no. - Rispose Sae, e Ani continuo'. - L'inaugurazione si terra' questa
sera, ma cio' non toglie che non dovevamo farti una visita.
- " Lo sospettavo. " - Penso' Stella, e sentento aumentare il calore del sole
chiese. - E una mia sensazione, oppure sta facendo piu caldo ?
- Non e una tua sensazione Stella. - Rispose Izumi, e continuo'. - Ci vorrebbe
proprio qualcosa di rifrescante.
- Io propongo di andare al Lion©. - Disse Stella, e tutte approvarono, quindi si
incamminarono per andare verso la destinazione mentre Stella penso'. - " Cosi
almeno Sae non subira' il terzo grado. " - Quindi sorrise mentre segui' le amiche
che si erano distanziate un bel po' da lei, e disse sorpresa. - Aspettatemi !! - E
le rincorse, mentre il gruppo stranamente continuo' come se niente fosse.

Ci fu' questa scena. Il gruppo e sul marciapiede sinistro e stanno andando
verso sud seguite da Stella, mentre la strada e un po' deserta di auto
e passanti, il sole continua a riscaldare la citta'.

Intanto nello spazio, le due comete erano appena entrate nel sistema solare e
superarono il decimo pianeta.

Nel prossimo episodio

Si continua a fare la conoscenza delle nuove amiche di Stella.

Note